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JGMAR

Bonus facciate come procedere quando i piani del Comune non fanno riferimento alle zone A e B.

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Buongiorno a tutti,

Per il progetto di rifacimento facciate  del mio Condominio minimo, in qualità di Referente, ho contattato il Comune per ottenere la certificazione di appartenenza del Condominio alla zona A o B.

La risposta ottenuta mi segnala che diversamente da quanto indicato dalla Agenzia delle Entrate, molti Comuni non hanno più le zone A e B, per indicare centri storici  e zone residenziali.
Il  Comune  ha in essere la seguente classificazione:

1. sistema della residenza - edificio di interesse storico

2. sistema della residenza - ambito residenziale di contenimento dello stato di fatto

3  sistema della residenza - sistema del tessuto consolidato.

 

Il Responsabile dell'Edilizia Privata del Comune afferma, pertanto, che non potrà  dichiarare se si il mio Condominio  si trova in zona A o B anche se, con il buon senso, è logico pensare che la prima classificazione riguarda la zona A e le altre due la zona B.

 

Aggiunge che l'Amministrazione finanziaria nazionale, secondo alcune fonti, valuterà  "sulla base della peculiarità del caso concreto"   se il bonus fiscale spetta o non spetta, anche perché   "l'emanazione di tavole di raccordo finalizzate al individuare le equipollenze delle zone A o B a quelle attualmente classificate con single differenti da parte degli Enti locali esula dalle competenze dell'Amministrazione finanziaria"

 

Tutto chiaro.

Ma chi avvia un progetto di spesa oggi poiché lo ritene economicamente sostenibile con il contributo fiscale, domani potrà trovarsi con il rifiuto dell'A.d.E. a riconoscere la liceità del bonus poiché il Condominio  "sulla base della peculiarità del caso concreto" non è stato valutato appartenente alle zona A  o B.

Questa è assai sconcertante. Come potrò in questa potenziale  evenienza convincere i Condomini che tutto è regolare come previsto dalla normativa.

Alla fine poi, siamo stati solo noi, assai imprudenti, ad agire senza la  certezza che la classificazione assegnata dal Comune (sistema 1o 2 o 3) rientrava nella zona A o B secondo le definizioni richieste dall'A.d.E.

 

Vi è qualcuno che ha avuto simili problemi?

O ancora, come valutare il rischio sopra prospettato: limitato, o elevato, ecc.?

Dovrei sospendere  il progetto in attesa  (quando ?) di chiarimenti  e da chi?

 

Ringrazio per ogni contributo volto a superare in tranquillità i problemi sopra riportati.

 

JGMAR

JGMAR dice:

Buongiorno a tutti,

Per il progetto di rifacimento facciate  del mio Condominio minimo, in qualità di Referente, ho contattato il Comune per ottenere la certificazione di appartenenza del Condominio alla zona A o B.

La risposta ottenuta mi segnala che diversamente da quanto indicato dalla Agenzia delle Entrate, molti Comuni non hanno più le zone A e B, per indicare centri storici  e zone residenziali.
Il  Comune  ha in essere la seguente classificazione:

1. sistema della residenza - edificio di interesse storico

2. sistema della residenza - ambito residenziale di contenimento dello stato di fatto

3  sistema della residenza - sistema del tessuto consolidato.

 

Il Responsabile dell'Edilizia Privata del Comune afferma, pertanto, che non potrà  dichiarare se si il mio Condominio  si trova in zona A o B anche se, con il buon senso, è logico pensare che la prima classificazione riguarda la zona A e le altre due la zona B.

 

Aggiunge che l'Amministrazione finanziaria nazionale, secondo alcune fonti, valuterà  "sulla base della peculiarità del caso concreto"   se il bonus fiscale spetta o non spetta, anche perché   "l'emanazione di tavole di raccordo finalizzate al individuare le equipollenze delle zone A o B a quelle attualmente classificate con single differenti da parte degli Enti locali esula dalle competenze dell'Amministrazione finanziaria"

 

Tutto chiaro.

Ma chi avvia un progetto di spesa oggi poiché lo ritene economicamente sostenibile con il contributo fiscale, domani potrà trovarsi con il rifiuto dell'A.d.E. a riconoscere la liceità del bonus poiché il Condominio  "sulla base della peculiarità del caso concreto" non è stato valutato appartenente alle zona A  o B.

Questa è assai sconcertante. Come potrò in questa potenziale  evenienza convincere i Condomini che tutto è regolare come previsto dalla normativa.

Alla fine poi, siamo stati solo noi, assai imprudenti, ad agire senza la  certezza che la classificazione assegnata dal Comune (sistema 1o 2 o 3) rientrava nella zona A o B secondo le definizioni richieste dall'A.d.E.

 

Vi è qualcuno che ha avuto simili problemi?

O ancora, come valutare il rischio sopra prospettato: limitato, o elevato, ecc.?

Dovrei sospendere  il progetto in attesa  (quando ?) di chiarimenti  e da chi?

 

Ringrazio per ogni contributo volto a superare in tranquillità i problemi sopra riportati.

 

JGMAR

Farei valutare al tecnico di fiducia del condominio se la zona in cui vi trovate soddisfi i criteri della zona B (densità edifici ecc).

Per la zona A non dovrebbe porsi il problema perché coincide con il centro storico, dovrebbe essere di facile individuazione.

JGMAR dice:

Buongiorno a tutti,

Per il progetto di rifacimento facciate  del mio Condominio minimo, in qualità di Referente, ho contattato il Comune per ottenere la certificazione di appartenenza del Condominio alla zona A o B.

La risposta ottenuta mi segnala che diversamente da quanto indicato dalla Agenzia delle Entrate, molti Comuni non hanno più le zone A e B, per indicare centri storici  e zone residenziali.
Il  Comune  ha in essere la seguente classificazione:

1. sistema della residenza - edificio di interesse storico

2. sistema della residenza - ambito residenziale di contenimento dello stato di fatto

3  sistema della residenza - sistema del tessuto consolidato.

 

Il Responsabile dell'Edilizia Privata del Comune afferma, pertanto, che non potrà  dichiarare se si il mio Condominio  si trova in zona A o B anche se, con il buon senso, è logico pensare che la prima classificazione riguarda la zona A e le altre due la zona B.

 

Aggiunge che l'Amministrazione finanziaria nazionale, secondo alcune fonti, valuterà  "sulla base della peculiarità del caso concreto"   se il bonus fiscale spetta o non spetta, anche perché   "l'emanazione di tavole di raccordo finalizzate al individuare le equipollenze delle zone A o B a quelle attualmente classificate con single differenti da parte degli Enti locali esula dalle competenze dell'Amministrazione finanziaria"

 

Tutto chiaro.

Ma chi avvia un progetto di spesa oggi poiché lo ritene economicamente sostenibile con il contributo fiscale, domani potrà trovarsi con il rifiuto dell'A.d.E. a riconoscere la liceità del bonus poiché il Condominio  "sulla base della peculiarità del caso concreto" non è stato valutato appartenente alle zona A  o B.

Questa è assai sconcertante. Come potrò in questa potenziale  evenienza convincere i Condomini che tutto è regolare come previsto dalla normativa.

Alla fine poi, siamo stati solo noi, assai imprudenti, ad agire senza la  certezza che la classificazione assegnata dal Comune (sistema 1o 2 o 3) rientrava nella zona A o B secondo le definizioni richieste dall'A.d.E.

 

Vi è qualcuno che ha avuto simili problemi?

O ancora, come valutare il rischio sopra prospettato: limitato, o elevato, ecc.?

Dovrei sospendere  il progetto in attesa  (quando ?) di chiarimenti  e da chi?

 

Ringrazio per ogni contributo volto a superare in tranquillità i problemi sopra riportati.

 

JGMAR

Quando le leggi sono "fresche" di stampa, sono piu' i dubbi che emergono che altro. Ancor'oggi si discute relativamente ad alcuni aspetti relativi alle ristrutturazioni, eppure di circolari, interpelli, risposte ne sono state date molte.

Per avere risposta certa alle tue domande, non puoi  che presentare interpello presso AdE: la risposta che ti verrà data sarà certa per il tuo caso e servirà a fare scuola per altri. Altrimenti devi navigare nella nebbia sperando di non andare a sbattere.....

Le istruzioni su come redigere l'interpello le trovi qui:

 

Se hai bisogno di qualche aiutino, sono a disposizione.

 

Buonasera a tutti,

 

Il Condomino dovrebbe appartenere al Sistema di Residenza 2  o 3 della classificazione comunale in precedenza indicata.

Posso, pertanto,  chiedere al tecnico comunale di verificare se la zona ove sorge  il  Condominio ha 

 la superficie coperta da edifici non inferiore al 12,5%.

Con una risposta positiva potrei così essere certo che corrisponde alla zona  B dell'A.d.E. detta

 “di completamento”, relativa alle parti del territorio  comunale totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone di tipo A.

Qualora il tecnico comunale dovesse per vari motivi non essere in grado o non voler fornirmi il riscontro richiesto, dovrò procedere come suggerito da Danielabi  con l'interpello ordinario all'A.d.E.

 

Grazie, comunque,  ad entrambi per i suggerimenti e saluti cordiali.

 

JGMAR

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JGMAR dice:

Grazie

di nulla, buon weekend.

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