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RoseintheSnow66

Bonus 110 e impossibilità nell'affrontare la spesa.

Buongiorno a tutti e spero di non essere off topic.

 

La questione è delicata e mi scuso in anticipo per la lunghezza, ringrazio chiunque possa offrirmi un consiglio🙏.

 

Mio padre è proprietario di un appartamento in un piccolo condominio dove abitiamo da circa 20 anni. Dopo il covid la situazione è peggiorata e ci stiamo trovando davvero male, tanto da portarci a vivere il nostro spazio come un luogo pieno di tensione. Non entro in merito visto che non è la sezione corretta, un po' tutte le storie di stress da condominio e vicini maleducati si somigliano e basta leggere le altre sezioni per capire l'entità del problema e la scelta quasi ovvia di vendere, confermato da chi è andato via dallo stesso condominio dove viviamo.

 

Probabilmente abbiamo sbagliato parecchio nel temporeggiare e ci ritroviamo nel 2021 con l'amministratore che propone, (solo proposta) il bonus 110 con detrazione fino a 10 anni se ho capito bene, (facciata, cappotto e cambio di vecchi infissi, caldaie e cantine), il costo non viene ancora definito, alcuni condomini sono per il sì convinto, io e mio padre siamo perplessi e vogliamo capire in primis i costi e se poteva essere di aiuto per vendere come avevamo ormai intenzione ad un prezzo maggiore, cosa smentita dalle agenzie a cui abbiamo chiesto informazione.

 

Sempre 2021, l'architetto viene e controlla che tutti gli alloggi siano a norma di legge, fanno anche delle prove bucando il muro della facciata ma poi del  bonus non si ha più traccia, anche chiedendo all'amministratore lui risponde che non ha notizie dalle banche e quindi nulla di sicuro.

 

In sintesi, nulla di deciso nè avviato e nessuna firma così avanti per mesi in cui il bonus era più un no che un sì,  passa anche il 2022 finchè l'amministratore arriva a marzo 2023 con un  ulteriore costo dei materiali e la situazione di aumento consumi che tutti stiamo vivendo, comunicando in riunione che forse una banca accetterebbe il credito, mio padre si oppone perché giustamente con il passare del tempo sono insorti come per molti difficoltà che non ci permettono di affrontare ulteriori spese,  non entro in merito ma il reddito è basso.

 

L'amministratore ha proposto come risoluzione per chi non può affrontare 5 mila euro di spese di chiedere un prestito alla banca anche a pensionati con la minima. Vi lascio immaginare in una situazione delicata come si può appoggiarsi a dei lavori costosi con una pensione minima.

Capisco perfettamente che il nostro temporeggiare anche dovuto dallo stress e altri problemi ha portato inevitabilmente il tutto avanti.

 

La mia domanda è: esiste un modo, un ente/ avvocato dove possiamo recarci mostrando il reddito e le effettive condizioni economiche per far valere i diritti di chi non può permettersi spese di quella portata nel momento in cui la maggioranza dovesse aderire?, perchè logicamente poi altri hanno diritto di fare il bonus e capisco. Se pur mettiamo in vendita, cosa che faremo nell' immediato,  ma non dovessimo vendere in tempo, il credito è sulle nostre spalle e non voglio immaginare.

Grazie.

RoseintheSnow66 dice:

La mia domanda è: esiste un modo, un ente/ avvocato dove possiamo recarci mostrando il reddito e le effettive condizioni economiche per far valere i diritti di chi non può permettersi spese di quella portata nel momento in cui la maggioranza dovesse aderire?

Mi spiace ma è un diritto che non c'è. Un intervento di riqualificazione energetica non è "voluttuario" e quindi non è possibile tirarsene fuori.

La ratio è che se per il motivo X non ci si può permettere di sostenere i costi del luogo in cui si vive, si dovrà cercare una sistemazione più compatibile con le proprie possibilità economiche. Il che è molto meglio che andarsi a indebitare fino al collo.

 

Quanto alla cessione del credito al nuovo proprietario, non so se il recente stop alle cessioni valga anche in questo caso. Al riguardo, vediamo se qualcuno più preparato di me sa risponderti.

Maxi dice:

Mi spiace ma è un diritto che non c'è. Un intervento di riqualificazione energetica non è "voluttuario" e quindi non è possibile tirarsene fuori.

La ratio è che se per il motivo X non ci si può permettere di sostenere i costi del luogo in cui si vive, si dovrà cercare una sistemazione più compatibile con le proprie possibilità economiche. Il che è molto meglio che andarsi a indebitare fino al collo.

 

Quanto alla cessione del credito al nuovo proprietario, non so se il recente stop alle cessioni valga anche in questo caso. Al riguardo, vediamo se qualcuno più preparato di me sa risponderti.

Grazie, immaginavo...il problema è stato nel non muoversi prima nel cercare una nuova sistemazione e vendere, ad oggi non avevo questo problema.

Noi non abbiamo ancora firmato nulla e rimaniamo per un no ma in minoranza, mi auguro che le banche non concedano il credito anche perché le premesse non sono quelle di tre anni fa e la vita è leggermente cambiata. 

 

Leggevo sul sito dell'agenzia delle entrate che è possibile però rifiutarsi e che qualche condomino che sostenga il bonus si faccia carico dell altrui spesa...ma logicamente mi sembra un utopia anche solo immaginarlo.

Modificato da RoseintheSnow66

Buongiorno a tutti io mi trovo nella stessa situazione a differenza che non accedendo al 110% per problema documentazione casa .Mi hanno prima escluso dalla votazione come da verbale riunione condominio per l incarico contractor + ditta .Ora però vogliono che io paghi di tasca mia ciò che loro hanno contrattato.  Conclusione sono in mano ad avvocato contro condominio. E assurdo loro si fanno la casa nuova e io pago😱😱

Ma non avendo firmato ancora nulla fai come sto affrontando io la cosa informati tramite avvocato e vedi come fare valere i tuoi diritti

Maxi dice:

Mi spiace ma è un diritto che non c'è. Un intervento di riqualificazione energetica non è "voluttuario" e quindi non è possibile tirarsene fuori.

La ratio è che se per il motivo X non ci si può permettere di sostenere i costi del luogo in cui si vive, si dovrà cercare una sistemazione più compatibile con le proprie possibilità economiche. Il che è molto meglio che andarsi a indebitare fino al collo.

 

Quanto alla cessione del credito al nuovo proprietario, non so se il recente stop alle cessioni valga anche in questo caso. Al riguardo, vediamo se qualcuno più preparato di me sa risponderti.

Ottimo intervento ti stringo virtualmente la mano.

 

Tutta la faccenda risulta abbastanza oscura, non per la situazione personale ma per l'attuazione del famoso bonus 110. I passi da fare per questo bonus sono orami ben delimitati sia per la parte documentale che per la parte tecnica aggiungendo che oramai la cessione credito con lo sconto in fattura non è più possibile per chi non ha ancora presentato la CILAS che è esso stesso a valle di tutta una serie di documentazione che leggendo il post sembra ancora mancare. Ritengo che da marzo 2023 i giudici avranno molto lavoro per i condomini che deliberano i lavori 110 senza l'unanimità.

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drremo dice:

Tutta la faccenda risulta abbastanza oscura, non per la situazione personale ma per l'attuazione del famoso bonus 110. I passi da fare per questo bonus sono orami ben delimitati sia per la parte documentale che per la parte tecnica aggiungendo che oramai la cessione credito con lo sconto in fattura non è più possibile per chi non ha ancora presentato la CILAS che è esso stesso a valle di tutta una serie di documentazione che leggendo il post sembra ancora mancare. Ritengo che da marzo 2023 i giudici avranno molto lavoro per i condomini che deliberano i lavori 110 senza l'unanimità.

Vedremo nei prossimi giorni avrò un incontro con avvocato per vedere il da farsi. La cilas e stata presentata nei termini

bettatyson dice:

Ottimo intervento ti stringo virtualmente la mano.

 

Ok non c'è il diritto non c'è ma sicuramente altri non possono escluderti da una votazione e poi dirti si fa così e paga. Non credi ? Io no mi sono ne astenuto ne ho rifiutato .Ma mi e stato impedito di partecipare . Non c'è un preventivo non c'è una discussione non so quali siano i costi . Allora ti vuoi la macchina nuova a tua scelta e io pago ? Buondo

RoseintheSnow66 dice:

Buongiorno a tutti e spero di non essere off topic.

 

La questione è delicata e mi scuso in anticipo per la lunghezza, ringrazio chiunque possa offrirmi un consiglio🙏.

 

Mio padre è proprietario di un appartamento in un piccolo condominio dove abitiamo da circa 20 anni. Dopo il covid la situazione è peggiorata e ci stiamo trovando davvero male, tanto da portarci a vivere il nostro spazio come un luogo pieno di tensione. Non entro in merito visto che non è la sezione corretta, un po' tutte le storie di stress da condominio e vicini maleducati si somigliano e basta leggere le altre sezioni per capire l'entità del problema e la scelta quasi ovvia di vendere, confermato da chi è andato via dallo stesso condominio dove viviamo.

 

Probabilmente abbiamo sbagliato parecchio nel temporeggiare e ci ritroviamo nel 2021 con l'amministratore che propone, (solo proposta) il bonus 110 con detrazione fino a 10 anni se ho capito bene, (facciata, cappotto e cambio di vecchi infissi, caldaie e cantine), il costo non viene ancora definito, alcuni condomini sono per il sì convinto, io e mio padre siamo perplessi e vogliamo capire in primis i costi e se poteva essere di aiuto per vendere come avevamo ormai intenzione ad un prezzo maggiore, cosa smentita dalle agenzie a cui abbiamo chiesto informazione.

 

Sempre 2021, l'architetto viene e controlla che tutti gli alloggi siano a norma di legge, fanno anche delle prove bucando il muro della facciata ma poi del  bonus non si ha più traccia, anche chiedendo all'amministratore lui risponde che non ha notizie dalle banche e quindi nulla di sicuro.

 

In sintesi, nulla di deciso nè avviato e nessuna firma così avanti per mesi in cui il bonus era più un no che un sì,  passa anche il 2022 finchè l'amministratore arriva a marzo 2023 con un  ulteriore costo dei materiali e la situazione di aumento consumi che tutti stiamo vivendo, comunicando in riunione che forse una banca accetterebbe il credito, mio padre si oppone perché giustamente con il passare del tempo sono insorti come per molti difficoltà che non ci permettono di affrontare ulteriori spese,  non entro in merito ma il reddito è basso.

 

L'amministratore ha proposto come risoluzione per chi non può affrontare 5 mila euro di spese di chiedere un prestito alla banca anche a pensionati con la minima. Vi lascio immaginare in una situazione delicata come si può appoggiarsi a dei lavori costosi con una pensione minima.

Capisco perfettamente che il nostro temporeggiare anche dovuto dallo stress e altri problemi ha portato inevitabilmente il tutto avanti.

 

La mia domanda è: esiste un modo, un ente/ avvocato dove possiamo recarci mostrando il reddito e le effettive condizioni economiche per far valere i diritti di chi non può permettersi spese di quella portata nel momento in cui la maggioranza dovesse aderire?, perchè logicamente poi altri hanno diritto di fare il bonus e capisco. Se pur mettiamo in vendita, cosa che faremo nell' immediato,  ma non dovessimo vendere in tempo, il credito è sulle nostre spalle e non voglio immaginare.

Grazie.

No, però potete rendere la vita difficile all'Amm ed al condominio ma servono molti soldi per avvocati di chiara fame (che non avete).

 

Solita storia:

 

1) la casa non è un diritto se uno può permettersi le spese la compra se non se ne sta in affitto.

2) se non volete spese condominiali si va a vivere in cascina a 10 km dalle città e si campa molto meglio con. spese azzerate o quasi.

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emilio pistola dice:

Buongiorno a tutti io mi trovo nella stessa situazione a differenza che non accedendo al 110% per problema documentazione casa .Mi hanno prima escluso dalla votazione come da verbale riunione condominio per l incarico contractor + ditta .Ora però vogliono che io paghi di tasca mia ciò che loro hanno contrattato.  Conclusione sono in mano ad avvocato contro condominio. E assurdo loro si fanno la casa nuova e io pago😱😱

Mi spiace molto anche per la tua situazione, differente dalla nostra ma sempre incasinata. Non ho però ben capito...la tua casa al momento dei controlli dell'architetto non era conforme o ho capito male?. A questo punto se hai un reddito basso penso che tu possa usufruire dell'avvocato con il gratuito patrocinio,spero di non dire una cavolata ma potrebbe esserti di aiuto nelle spese che dovresti affrontare per capire meglio la situazione in cui ti ritrovi.

drremo dice:

Tutta la faccenda risulta abbastanza oscura, non per la situazione personale ma per l'attuazione del famoso bonus 110. I passi da fare per questo bonus sono orami ben delimitati sia per la parte documentale che per la parte tecnica aggiungendo che oramai la cessione credito con lo sconto in fattura non è più possibile per chi non ha ancora presentato la CILAS che è esso stesso a valle di tutta una serie di documentazione che leggendo il post sembra ancora mancare. Ritengo che da marzo 2023 i giudici avranno molto lavoro per i condomini che deliberano i lavori 110 senza l'unanimità.

Nel mio caso da quello che ho capito la richiesta era già stata consegnata nel 2021 ma effettivamente nel 2021 l'amministratore non aveva ancora trovato nè impresa edile e nè la banca per la cessione del credito quindi ad oggi mi chiedo ma se nessuno aveva preso a carico la richiesta, effettivamente il tutto avverrebbe a marzo 2023...è tuttora fattibile?, perchè per l'architetto che ci segue lo è. Riguardo all'unanimità, purtroppo sapevo fin da prima che la maggioranza dei condomini è abbastanza per far procedere il tutto e mettici anche il fatto della paura che in molti con questo bonus si sono ritrovati con i lavori bloccati, dovendo sborsare soldi per conto loro, quindi credo sia legittimo esprimere no, soprattutto se sto vendendo.

LORETO17 dice:

No, però potete rendere la vita difficile all'Amm ed al condominio ma servono molti soldi per avvocati di chiara fame (che non avete).

 

Solita storia:

 

1) la casa non è un diritto se uno può permettersi le spese la compra se non se ne sta in affitto.

2) se non volete spese condominiali si va a vivere in cascina a 10 km dalle città e si campa molto meglio con. spese azzerate o quasi.

Non le rispondo neanche guardi...

Mi limito a dirle che per avere un affitto devi avere una liquidità e altre credenziali per poterci vivere altrimenti sei per strada. Una casa in affitto non è una casa in prestito, lei questo lo sa?...

Abbiamo vissuto per 20 anni in condominio perchè possiamo permettercelo con pagamenti di spese + lavori sempre puntuali. A lei è mai successo di avere un momento di difficoltà?, A quanto pare non mi sembra dal momento in cui incita ad andare a vivere in cascina (cosa che mi auguro tra l'altro) persone proprietarie di un appartamanto regolarmente pagato, per la serie "se puoi permetterti un appartamento in condominio paghi sempre tutto e taci, altrimenti molla tutto e datti alla vita in montagna", che poi solo lei sa cosa ci sia male, io trovo la natura fantastica, oltretutto mi permetterebbe di non avere certi tipi di amministrazione.😄

  • Grazie 1
LORETO17 dice:

2) se non volete spese condominiali si va a vivere in cascina a 10 km dalle città e si campa molto meglio con. spese azzerate o quasi.

le cascine messe bene non sono certo economiche, tutte le altre molto spesso sono nell'incuria totale e per sistemarle, mano al portafoglio.

 

Antonio 

  • Mi piace 1
RoseintheSnow66 dice:

Buongiorno a tutti e spero di non essere off topic.

 

La questione è delicata e mi scuso in anticipo per la lunghezza, ringrazio chiunque possa offrirmi un consiglio🙏.

 

Mio padre è proprietario di un appartamento in un piccolo condominio dove abitiamo da circa 20 anni. Dopo il covid la situazione è peggiorata e ci stiamo trovando davvero male, tanto da portarci a vivere il nostro spazio come un luogo pieno di tensione. Non entro in merito visto che non è la sezione corretta, un po' tutte le storie di stress da condominio e vicini maleducati si somigliano e basta leggere le altre sezioni per capire l'entità del problema e la scelta quasi ovvia di vendere, confermato da chi è andato via dallo stesso condominio dove viviamo.

 

Probabilmente abbiamo sbagliato parecchio nel temporeggiare e ci ritroviamo nel 2021 con l'amministratore che propone, (solo proposta) il bonus 110 con detrazione fino a 10 anni se ho capito bene, (facciata, cappotto e cambio di vecchi infissi, caldaie e cantine), il costo non viene ancora definito, alcuni condomini sono per il sì convinto, io e mio padre siamo perplessi e vogliamo capire in primis i costi e se poteva essere di aiuto per vendere come avevamo ormai intenzione ad un prezzo maggiore, cosa smentita dalle agenzie a cui abbiamo chiesto informazione.

 

Sempre 2021, l'architetto viene e controlla che tutti gli alloggi siano a norma di legge, fanno anche delle prove bucando il muro della facciata ma poi del  bonus non si ha più traccia, anche chiedendo all'amministratore lui risponde che non ha notizie dalle banche e quindi nulla di sicuro.

 

In sintesi, nulla di deciso nè avviato e nessuna firma così avanti per mesi in cui il bonus era più un no che un sì,  passa anche il 2022 finchè l'amministratore arriva a marzo 2023 con un  ulteriore costo dei materiali e la situazione di aumento consumi che tutti stiamo vivendo, comunicando in riunione che forse una banca accetterebbe il credito, mio padre si oppone perché giustamente con il passare del tempo sono insorti come per molti difficoltà che non ci permettono di affrontare ulteriori spese,  non entro in merito ma il reddito è basso.

 

L'amministratore ha proposto come risoluzione per chi non può affrontare 5 mila euro di spese di chiedere un prestito alla banca anche a pensionati con la minima. Vi lascio immaginare in una situazione delicata come si può appoggiarsi a dei lavori costosi con una pensione minima.

Capisco perfettamente che il nostro temporeggiare anche dovuto dallo stress e altri problemi ha portato inevitabilmente il tutto avanti.

 

La mia domanda è: esiste un modo, un ente/ avvocato dove possiamo recarci mostrando il reddito e le effettive condizioni economiche per far valere i diritti di chi non può permettersi spese di quella portata nel momento in cui la maggioranza dovesse aderire?, perchè logicamente poi altri hanno diritto di fare il bonus e capisco. Se pur mettiamo in vendita, cosa che faremo nell' immediato,  ma non dovessimo vendere in tempo, il credito è sulle nostre spalle e non voglio immaginare.

Grazie.

Come chiarito dalla Cassazione fin dal 2005 con la sentenza a sezioni unite n. 4806, “sono da ritenersi nulle le delibere prive degli elementi essenziali". Chiaramente quando si tratta di deliberare di spese e non viene indicata né l'ammontare di spesa da sostenere né le modalità di ripartizione della spesa stessa si ricade in questo specifico caso. Peraltro la Cassazione ha ribadito questo principio anche con la sentenza 10235/2013 nella quale ha precisato che in matera di spese la delibera giuridicamente rilevante è solo "quella con la quale gli interventi siano effettivamente approvati in via definitiva, con la previsione della commissione del relativo appalto e l'individuazione del piano di riparto dei corrispondenti oneri

  • Grazie 1
emilio pistola dice:

Come chiarito dalla Cassazione fin dal 2005 con la sentenza a sezioni unite n. 4806, “sono da ritenersi nulle le delibere prive degli elementi essenziali". Chiaramente quando si tratta di deliberare di spese e non viene indicata né l'ammontare di spesa da sostenere né le modalità di ripartizione della spesa stessa si ricade in questo specifico caso. Peraltro la Cassazione ha ribadito questo principio anche con la sentenza 10235/2013 nella quale ha precisato che in matera di spese la delibera giuridicamente rilevante è solo "quella con la quale gli interventi siano effettivamente approvati in via definitiva, con la previsione della commissione del relativo appalto e l'individuazione del piano di riparto dei corrispondenti oneri

Bene, ma nel momento in cui l'amministratore accompagnato dall'architetto mettono a punto le spese e chiedono la firma?. Dal 2021 i costi erano un mistero anche perché il bonus 110 sembrava quasi "gratis" ora è ben cambiata la situazione e a marzo 2023 hanno ipotizzato un 5 mila euro per famiglia in base ai mq...nulla di preciso ripeto ma ancora tutto fattibile. Grazie comunque, ne terrò conto ma senza avvocato penso proprio che ciò che decideranno sarà legge.

RoseintheSnow66 dice:

Non le rispondo neanche guardi...

Mi limito a dirle che per avere un affitto devi avere una liquidità e altre credenziali per poterci vivere altrimenti sei per strada. Una casa in affitto non è una casa in prestito, lei questo lo sa?...

Abbiamo vissuto per 20 anni in condominio perchè possiamo permettercelo con pagamenti di spese + lavori sempre puntuali. A lei è mai successo di avere un momento di difficoltà?, A quanto pare non mi sembra dal momento in cui incita ad andare a vivere in cascina (cosa che mi auguro tra l'altro) persone proprietarie di un appartamanto regolarmente pagato, per la serie "se puoi permetterti un appartamento in condominio paghi sempre tutto e taci, altrimenti molla tutto e datti alla vita in montagna", che poi solo lei sa cosa ci sia male, io trovo la natura fantastica, oltretutto mi permetterebbe di non avere certi tipi di amministrazione.😄

Non mi risponda, l'eventuale decreto ingiuntivo arriverà a voi, mica a me, (oltre alle spese legali) poi seguirà ipoteca (altre spese legali) e se le cose non si sistemano, pignoramento (altre spese legali) che in soldoni per farmi capire meglio


Appartamento comprato a 100.000 euro pagato in 20 anni di mutuo 170.000 (e sto basso)

 

5000 euro spese condominiali 

1500 DI

700 precetto

3000 iscrizione ipoteca

10000/15000 pignoramento con relativa procedura esecutiva.

 

l'appartamento viene valutato X dal perito, venduto all'a IV asta a 70.000 euro

 tolte spese legali vi consegneranno si e no 50 mila euro

 

perdita netta 120,000 euro

 

Naturalmente non mi riferisco al vostro caso, ma cosi' vanno le cose.

 

starsene in affitto invece 20 anni media 600 euro al mese perdita netta 140 mila euro (ma non paghi spese straordinarie) quindi perdita = 

 

cascina fuori città / o villetta anni 60, la compri a 100.000 non ci spendi nulla ci vivi, ti riscaldi a legna, metti pannelli fotovoltaici incentivi al 50% non hai nessuna spesa condominiale, nessuna rogna,  e quando di truci ne recuperi almeno 70.000 

 

dove è che perde meno?

LORETO17 dice:

Non mi risponda, l'eventuale decreto ingiuntivo arriverà a voi, mica a me, (oltre alle spese legali) poi seguirà ipoteca (altre spese legali) e se le cose non si sistemano, pignoramento (altre spese legali) che in soldoni per farmi capire meglio


Appartamento comprato a 100.000 euro pagato in 20 anni di mutuo 170.000 (e sto basso)

 

5000 euro spese condominiali 

1500 DI

700 precetto

3000 iscrizione ipoteca

10000/15000 pignoramento con relativa procedura esecutiva.

 

l'appartamento viene valutato X dal perito, venduto all'a IV asta a 70.000 euro

 tolte spese legali vi consegneranno si e no 50 mila euro

 

perdita netta 120,000 euro

 

Naturalmente non mi riferisco al vostro caso, ma cosi' vanno le cose.

 

starsene in affitto invece 20 anni media 600 euro al mese perdita netta 140 mila euro (ma non paghi spese straordinarie) quindi perdita = 

 

cascina fuori città / o villetta anni 60, la compri a 100.000 non ci spendi nulla ci vivi, ti riscaldi a legna, metti pannelli fotovoltaici incentivi al 50% non hai nessuna spesa condominiale, nessuna rogna,  e quando di truci ne recuperi almeno 70.000 

 

dove è che perde meno?

Lei non ha capito il nesso dell'argomento, io non ho assolutamente sostenuto di voler rimanere in condominio come ha scritto in precedenza, quando mi parlava di affitto non aveva preso in considerazione la problematica affitti anche fuori città se lo vuole sapere, si informi e non per quanto costa mensilmente il canone che è un altro discorso per il semplice accedere ad un affitto è difficoltoso, oltretutto cercandolo non in un condominio. Detto questo le rinnovo che ho piacere ad andare a vivere fuori città, non serve che lei me lo ribadisce facendo sentire una famiglia "inferiore" perché momentaneamente non può più sostenere uno stile di costi da condominio, se la può far sentire meglio sono in parte daccordo con lei, meno con la sua esposizione.

 

No, non è il nostro caso riguardo ad una eventuale vendita all'asta della casa, sarebbe carino che non spaventasse le persone più di quanto già lo sono.

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