#0 Inviato 28 Febbraio Buongiorno chiedo scusa ma volevo capire se il bollo di fatture di un contribuente forfettario nella CU23 debba essere incluso nel reddito non soggetto a ritenuta (cod. 24) oppure come l'anno scorso debba essere inserito con codice 22. Grazie mille
#2 Inviato 1 Marzo Mercurio dice: Buongiorno chiedo scusa ma volevo capire se il bollo di fatture di un contribuente forfettario nella CU23 debba essere incluso nel reddito non soggetto a ritenuta (cod. 24) oppure come l'anno scorso debba essere inserito con codice 22. Grazie mille Confermo “poca roba” ma il commercialista mi dice che da questo anno i 2 euro di bollo non vanno come anticipazioni ( altra i........ all italiana )
#3 Inviato 2 Marzo Loreto, la vorresti capire che il linguaggio che utilizzi troppo spesso non è consono? Anche e soprattutto perchè non vedo dove stia il problema, anzi, così facendo è stato risolto il problema di dover aumentare i moduli da compilare. Come già detto, modera il linguaggio. 1
#4 Inviato 4 Marzo Danielabi dice: Loreto, la vorresti capire che il linguaggio che utilizzi troppo spesso non è consono? Anche e soprattutto perchè non vedo dove stia il problema, anzi, così facendo è stato risolto il problema di dover aumentare i moduli da compilare. Come già detto, modera il linguaggio. Ho capito ma non sto mica offendendo, e poi ho messo i puntini... era per enfatizzare che è proprio una fregatura. Se compro la marca da bollo per lo stato perchè mi ci devi far pagare mil 15 % di tassa piu il 27 di INPS (che è una tassa maschera?)
#5 Inviato 4 Marzo LORETO17 dice: Ho capito ma non sto mica offendendo, e poi ho messo i puntini... era per enfatizzare che è proprio una fregatura. Se compro la marca da bollo per lo stato perchè mi ci devi far pagare mil 15 % di tassa piu il 27 di INPS (che è una tassa maschera?) Perchè con la flat tax sono previsti dei coefficienti di redditività che comprendono tutti i costi tipici dell'attività esercitata (dovrebbero), pertanto tutto cio' che incassi è diminuito della percentuale di redditività, così la rivalsa del bollo è considerato reddito (e verrà abbattuto dalla detta percentuale). Altrimenti, non avendo per contro il costo del bollo, intascheresti soldi in piu' non sottoposti a tassazione. (detto molto semplicemente)
#6 Inviato 5 Marzo Danielabi dice: Perchè con la flat tax sono previsti dei coefficienti di redditività che comprendono tutti i costi tipici dell'attività esercitata (dovrebbero), pertanto tutto cio' che incassi è diminuito della percentuale di redditività, così la rivalsa del bollo è considerato reddito (e verrà abbattuto dalla detta percentuale). Altrimenti, non avendo per contro il costo del bollo, intascheresti soldi in piu' non sottoposti a tassazione. (detto molto semplicemente) Mi sembra che il ragionamento alla base della circolare dell' agenzia delle entrate sia proprio questo; spetta a chi emette fattura pagare il bollo quindi va trattato come qualsiasi altro costo, assorbito dall'abbattimento forfettario delle spese a seconda degli indici di redditività. Ma in realtà è già un'imposta che verso all'erario e trattarlo come reddito vuol dire "tassare una tassa": pago all'erario 2 euro, e che li chieda o meno al cliente comunque sull'86% di quei 2 euro verserò contributi previdenziali e imposta del 15%. A me pareva più equo considerarli partita di giro: il cliente mi paga due euro di marca da bollo, e io li verso all'erario, senza nessun guadagno personale ma anche senza rimetterci alcunché. Però forse era una mia interpretazione legata all'abitudine, perché così funzionava con l'Iva .... Per fortuna si tratta in fondo di importi così contenuti per i quali non vale la pena prendersela e neppure perderci tempo a discutere. Modificato 5 Marzo da Sjlva
#7 Inviato 5 Marzo Sjlva dice: Ma in realtà è già un'imposta che verso all'erario e trattarlo come reddito vuol dire "tassare una tassa": pago all'erario 2 euro, e che li chieda o meno al cliente comunque sull'86% di quei 2 euro verserò contributi previdenziali e imposta del 15%. Taaaaaaaaaaaaaaaanti contributi per la pensione in piu' 😄 Il fatto è che si deve ragionare su un forfait, per cui le regole "normali" non sono piu' applicabili. Non per nulla la flat tax (o forfait) è iniqua, ma è anche vero che in alcuni casi conviene.
#8 Inviato 5 Marzo Danielabi dice: Taaaaaaaaaaaaaaaanti contributi per la pensione in piu' 😄 😂 Diventerà una pensione d'oro! Danielabi dice: Non per nulla la flat tax (o forfait) è iniqua, ma è anche vero che in alcuni casi conviene. Con redditi bassi non sarebbe conveniente; ho fatto il conto che pagherei meno Irpef se non fossi in forfettario (senza contare l'impossibilità di detrarre spese personali), l'ho scelto solo per la semplificazione... e lo mantengo per lo stesso motivo, anche se quest'anno avendo ormai pochissimi Condomini con l'altro regime pagherei quasi nulla. Ma mi darebbe pensiero ritornare a tutta la burocrazia, visto che ormai si tratta di un anno o due. Quindi nel mio caso (e in altri simili al mio) conviene .... per l'erario 😅 Secondo me comincia a diventare conveniente (non per l'erario, ma per il contribuente) dopo i 25.000/30.000 euro, soprattutto per gli amministratori di condominio che hanno un indice di redditività alto (86% rispetto al 78% degli altri professionisti) con conseguente poco abbattimento delle spese (su redditi bassi a volte non copre forse neppure quelle fisse come telefono, auto, riscaldamento, energia elettrica ecc ). Modificato 5 Marzo da Sjlva
#9 Inviato 5 Marzo Sjlva dice: Con redditi bassi non sarebbe conveniente Esatto, ma è stata fatta passare come la panacea per i "piccoli". Invece è una panacea piu' per i "grandi", cioè coloro che, per Costituzione, dovrebbero contribuire di piu'. Vabbe'.. 1
#10 Inviato 5 Marzo spiegate anche a me, io so solo che se incasso 50 K ne do 25 al governo poi il resto è mio
#11 Inviato 5 Marzo LORETO17 dice: spiegate anche a me, io so solo che se incasso 50 K ne do 25 al governo poi il resto è mio Irpef o forfait?
#13 Inviato 5 Marzo Allora non paghi il 50% di tassa, neppure sommando l'Inps Comunque: se tu pagassi Irpef, avresti una tassazione piu' alta (l'inps non cambia), ma godresti di detrazioni che con l'imposta sostitutiva non hai. Con l'irpef piu' alto è il reddito, piu' alta è la tassazione; con l'imposta sostitutiva unica piu' alto è il reddito meno paghi di tasse in proporzione.
#14 Inviato 18 Marzo Mi risulta che da sempre, va inserito a reddito se esposto. es: fattura €100,00 prestazione + € 2,00 bollo totale € 102,00 va tutto a reddito non soggetto a ritenuta cod. 24. Se il bollo è correttamente apposto ma non viene chiesto rimborso, questo resta a carico del fornitore, quindi € 100,00 reddito cod. 24. Tra l'altro, il bollo lo deve mettere chi emette la fattura, ma se questo non avviene, chi la riceve è obbligato diventa l'obbligato ad apporla. Modificato 18 Marzo da AmministratoreFM
#15 Inviato 19 Marzo AmministratoreFM dice: Mi risulta che da sempre, va inserito a reddito se esposto. es: fattura €100,00 prestazione + € 2,00 bollo totale € 102,00 va tutto a reddito non soggetto a ritenuta cod. 24. Se il bollo è correttamente apposto ma non viene chiesto rimborso, questo resta a carico del fornitore, quindi € 100,00 reddito cod. 24. Tra l'altro, il bollo lo deve mettere chi emette la fattura, ma se questo non avviene, chi la riceve è obbligato diventa l'obbligato ad apporla. Bhe allora conviene emetterla senza bollo poi l'amministratore preleva i 2 euro di bollo e appone il bollo sulla fattura in nome e per conto del condominio...
#16 Inviato 21 Marzo LORETO17 dice: Se compro la marca da bollo per lo stato perchè mi ci devi far pagare mil 15 % di tassa piu il 27 di INPS (che è una tassa maschera?) Se non ci vuoi pagare le tasse e i contributi, puoi non avvalerti della rivalsa del bollo verso il cliente 😄 Comunque ne convengo circa l'assurdità..
#17 Inviato 21 Marzo Sjlva dice: Con redditi bassi non sarebbe conveniente; Ma no, dai.. conviene. Non sarà la panacea dei piccoli, ma tra i 2 mali... A meno che quello che guadagni, non lo spendi nell'attività, ma se stai lavorando per pagare l'affitto e cambiare 1 computer all'anno... Che è fatto per situazioni semplici e per chi non ha spese, lo si sa da principio.
#18 Inviato 21 Marzo Joy76 dice: Che è fatto per situazioni semplici e per chi non ha spese, lo si sa da principio. 🙄 chi non ha spese, si, d'accordo; ma di sicuro la convenienza è maggiore per chi ha redditi piu' alti. Non dimenticare che l'irpef permette di poter detrarre (anche solo la detrazione per reddito), cosa che non puoi con l'imposta sostitutiva. Spesso le detrazioni, su redditi bassi, azzerano l'aliquota, in sostanza si paga poco o nulla di irpef; con la sostitutiva non puoi, in ogni caso paghi una percentuale fissa che, per chi ha redditi bassi, potrebbe essere un prelievo di una certa rilevanza. Assolutamente d'accordo che convenga in relazione alle semplificazioni "burocratiche" (Isa, tenuta registri ecc. ecc. ecc.)
#19 Inviato 22 Marzo si, puoi detrarre, ma dopo sul 100% del tuo utile (e non 86% dei ricavi) paghi IRPEF pieno 23%, più addizionale regionale 1,73% e addizionale comunale 0,8%. Inoltre il commercialista ti costa molto di più per una contabilità semplificata, anziché forfettaria (da 300 aumenta a 1200 mediamente). Ai voglia a detrarre..... La "detrazione per reddito" non l'ho capita. Che roba è? Modificato 22 Marzo da Joy76
#20 Inviato 22 Marzo Joy76 dice: sul 100% del tuo utile (e non 86%) paghi IRPEF pieno 23% Si paga il 23% su "ricavi-costi", mentre nel forfettario i costi sono calcolati forfettariamente; più basso è il ricavo, più bassi sono (forfettariamente) i costi. Quest'ultimi con redditi bassi spesso non corrispondono a quelli effettivamente sostenuti, ma risultano inferiori (a volte anche di molto). Inoltre, nel forfettario l'IVA non è più una partita di giro, perché non si può recuperare, e diventa quindi a sua volta un costo; se per esempio nell'anno ci sono stati 4.000 euro di spese (imponibili), nel forfettario sono 4.880,00 (compresa IVA) e quella differenza di 880,00 euro sono di fatto imposte pagate in più, che nella tassazione ordinaria non si sarebbero pagate. Infine, nella tassazione normale dopo aver calcolato il 23% dall'imposta si sottrae la "detrazione per reddito", cioè una detrazione che decresce mano a mano che aumenta il reddito e serve appunto ad agevolare chi ha redditi più bassi (funzionamento simile alla "detrazione lavoro dipendente"). Può abbattere di molto la percentuale di tassazione, a seconda appunto dell'imponibile; in questo modo, per redditi molto bassi si arriva all'esenzione (fino a 4.800,00 euro, mi sembra). Naturalmente poi ci sono tutte le spese personali che nel forfettario non si possono dedurre/detrarre: eventuale previdenza complementare, spese sanitarie, interessi mutui prima casa, detrazioni persone a carico, spese delle persone a carico, detrazioni ristrutturazioni e/o risparmio energetico ecc. ecc. 1
#21 Inviato 22 Marzo Esempio, fatturato per 18.000 euro. Tassazione ordinaria: Spese 3.000,00 euro, ammortamenti 1.000 euro reddito imponibile 14.000 euro tassazione 14.000 x 23% = 3.220,00 detrazioni per lavoro autonomo 837,00 irpef da versare 2.383,00 (più eventuali addizionali, a seconda della Regione e Comune) forfettario 18.000 x 86% (indice redditività) = 15.480,00 (il 14% di costi equivale a € 2.520,00, inferiori ai reali) 15.480,00 x 15% = da versare € 2.322,00 Nel primo caso ho recuperato l'IVA sugli acquisti, mentre nel secondo caso diventa un costo; per cui, seguendo l'esempio, le spese ordinarie di 3.000 euro nel forfettario diventano, comprese IVA, 3.660,00. Di fatto, altri 660,00 euro imposta: € 2.322,00 + 660,00 = € 2.980,00 Nel primo caso però posso dedurre/detrarre anche (e non solo): - eventuale previdenza complementare - spese mediche - interessi prima casa - detrazioni per le persone a carico - spese per le persone a carico (istruzione, mediche ecc.) - qualsiasi altra spesa detraibile o deducibile personale (esempio, spese ristrutturazioni) Infine, con la tassazione normale deduco dal reddito i contributi previdenziali recuperando sugli stessi l'aliquota marginale pagata (minimo 23%, fino a un reddito di 15000; più alta oltre), mentre nel forfettario il recupero sugli stessi è sempre del 15%, quindi ho come minimo 8% di differenza; cioè, se pago 4.000 euro di contributi previdenziali, nell'ordinaria li deduco dal reddito e recupero almeno il 23% (4.000x23%=920,00), nel secondo li deduco comunque dal reddito prima di calcolare l'imposta, recuperando però il 15% che avrei pagato su quella somma (4.000x15%=600,00) con una differenza a mio sfavore di € 320,00 (minima). Ma è vero, nel primo caso diventerei matta nella burocrazia, nel secondo tutto è molto semplice... la comodità si paga 🙂 P.S.: Chiedo scusa per eventuali errori di calcolo, ho fatto tutto velocemente; per esempio, ho visto che nel calcolo della tassazione non ho dedotto dall'imponibile i contributi previdenziali, ma me ne sono accorta a conteggio terminato.... Modificato 22 Marzo da Sjlva
#22 Inviato 22 Marzo Voilà, ti ha spiegato tutto bene Sjlva. Abbi fede: la flat tax serve soprattutto ai redditi piu' alti o altini... 1
#23 Inviato 22 Marzo Sjlva dice: Si paga il 23% su "ricavi-costi", mentre nel forfettario i costi sono calcolati forfettariamente; Si, esatto. Il forfettario viene colpito sui ricavi, applicando il coefficiente di reddito (che per l'amministratore di condominio, ne convengo, è bello alto). Posso fare un esempio io? Prendiamo un povero cristo che amministra 4 condomini in croce, a 1.200€ cadauno Il forfettario verrebbe colpito su una base di (86%) 4.128. Per cui pagherebbe: INPS: 1.083 IRPEF: 152 Commercialista: 300 TOTALE: 1535 Ora vediamo in regime semplificato: IVA A DEBITO: 865,57 Commercialista: 1.200 IMPONIBILE: 3.934,43-1200 = 2734,43 INPS: 717,24 IMPONIBILE IRPEF: 2734,43 - 717,24 = 2017,19 IRPEF: 514,99 (23%+1,73%+0,8%) TOTALE: 3297,8 Abbattiamo totalmente l'IRPEF per la no tax area (credo si riferisse a questo Daniela) che dal 2022 hanno alzato a 5.500€. Verrebbe quindi: 2782,81 Quindi non mi converrebbe comunque il forfettario? Modificato 22 Marzo da Joy76
#24 Inviato 24 Marzo Rifacciamo un po' di conti Incassi lordi in un anno = 4.800,00 Regime forfettario: perc di reddit. 86%: reddito netto = 4.128,00 Inps 26.23% su 4.128,00 = 1.083,00 Reddito imp. (netto-inps) = 3.045,00 Imp. sost. 5% (primi 5 anni) = 152,00 (fosse il 15% sarebbe 457,00) Regime ordinario (semplificato) Incassi - spesa comm. (ricavi - costi) = 3.600,00 Inps 26,23% su 3.600 = 944,00 Imponibile netto (reddito-inps) = 2.656,00 Irpef 23% = 610,00 Detraz. lavoro autonomo = 610,00 Imposte da pagare = zero Con regime forfettario escono dalle tasche: commercialista = 300,00 (non deducibile) imposte = 152.00 (nella migliore delle ipotesi) Totale 452.00 Con regime ordinario escono dalle tasche: imposte zero L'iva non l'ho considerata, perchè per poter fare un reale confronto sarebbe da considerare anche l'iva su tutti i costi deducibili, in effetti potrebbe essere un esborso significativo. p.s. la detrazione per lavoro si "chiama" lavoro autonomo, oppure lavoro dipendente, oppure da pensione. La no tax area è solo un importo che, grazie alle sopra menzionate detrazioni, non paga imposte.