#51 Inviato 18 Luglio, 2021 Danielabi dice: La voltura non è possibile perchè non sono censiti, infatti è necessario trasformare il bcnc. Girala come vuoi, ma i vespasiani in catasto non ci sono. Nessun bcnc è censito, altrimenti sarebbe un bcc (bene comune censito). Compare però nelle mappe depositate presso il catasto, quindi non è corretto dire che "non esistono". Insomma al di là dei tecnicismi, il quesito al quale tocca rispondere è: la turca è regolare? Se attualmente lo è, allora nessun esborso dev'essere affrontato dai condomini tutti, eventuali esborsi sono dei condomini acquirenti. Per me dalle info finora fornite: la turca è regolare (addirittura dal 1906!).
#52 Inviato 18 Luglio, 2021 condo77 dice: Nessun bcnc è censito bene, quindi è da censire, se non ho capito male è cio' che indica il notaio, altrimenti come fa a vendere qualcosa che non c'è? (ripeto) Se il bene è da censire il costo è a carico di tutti i condòmini che, pero', poi sono liberi di cedere come credono e a chi credono. Se invece raggiungono l'accordo con i condòmini che vogliono comprare, possono stabilire che il costo del censimento sia a carico dei soli acquirenti, che a questo punto possono anche acquistare a costo "calmierato".
#53 Inviato 18 Luglio, 2021 Danielabi dice: bene, quindi è da censire, se non ho capito male è cio' che indica il notaio, altrimenti come fa a vendere qualcosa che non c'è? (ripeto) Se il bene è da censire il costo è a carico di tutti i condòmini che, pero', poi sono liberi di cedere come credono e a chi credono. Se invece raggiungono l'accordo con i condòmini che vogliono comprare, possono stabilire che il costo del censimento sia a carico dei soli acquirenti, che a questo punto possono anche acquistare a costo "calmierato". E' da censire solo in funzione della possibilità d'acquistarlo frazionato, dunque il costo è di chi acquista, visto che al momento il bene è correttamente un bcnc e può restare tale per altri 115 anni. Rileggendo sono d'accordo con te. 😄 Modificato 18 Luglio, 2021 da condo77
#54 Inviato 18 Luglio, 2021 Stiamo continuamente ripetendo gli stessi concetti, che peraltro non sono in contraddizione fra di loro. Per quanto mi riguarda se Antonio non ha altri quesiti, finisco qui. 😊
#55 Inviato 18 Luglio, 2021 Danielabi dice: Stiamo continuamente ripetendo gli stessi concetti, che peraltro non sono in contraddizione fra di loro. Per quanto mi riguarda se Antonio non ha altri quesiti, finisco qui. 😊 👍
#56 Inviato 19 Luglio, 2021 Appena posso metterò giù due righe per vedere se ho capito i vostri pensieri, perche, poi dovrò farli capire all'amministratore, ai consiglieri e al resto dei condomini! Antonio. PS. Interessanti gli ultimi post
#57 Inviato 19 Luglio, 2021 condo77 dice: Rileggendo sono d'accordo con te Ah, non avevo letto quest'ultima affermazione, ma me ne ero accorta...😄 Molinodoppio dice: Appena posso metterò giù due righe per vedere se ho capito i vostri pensieri, perche, poi dovrò farli capire all'amministratore, ai consiglieri e al resto dei condomini! 👍 1
#58 Inviato 19 Luglio, 2021 eccomi qua vediamo se ho capito qualcosa, il testo è scritto già pronto per eventualmente farlo leggere ai miei interlocutori del condominio: I bagni che abbiamo intenzione di vendere/acquistare sono da considerare “Beni Condominiali Non Censiti” (BCNC) cioè sono condominiali per loro natura, ma non hanno una “proprietà” registrata, dimostrata dal fatto che risultano dai disegni originali dell’edificio e che per una eventuale vendita devono essere accatastati e nelle condizioni attuali possono rimanere tranquillamente BCNC finché esiste il palazzo, questo comporta però una gestione selvaggia di questi bagni, dove ognuno può appropriarsene e/o abbandonarvi oggetti come se fosse una discarica, per mancanza di rispetto per la cosa comune. Per ovviare al caos si vorrebbe assegnarli con una compravendita in modo tale che l’assegnatario li tengano da conto. Un’alternativa alla compravendita è l’assegnazione di un “ diritto di uso esclusivo.”, questo lo si aggiudica con una assemblea di mille millesimi e riconoscendo al condominio 200€ per ciascuno bagno e nessuna altra spesa aggiuntiva, né rogiti, né accatastamenti vari. La compravendita rimane una via più complicata e costosa e probabilmente in perdita economica per il condominio stesso. Principalmente ci saranno ben due seccature, l’accatastamento pre-acquisto e quello post- acquisto e i condomini dovranno andare tutti, ma proprio tutti dal notaio a firmare l’atto di vendita.. Altro problema nella compravendita è che il condominio vende in perdita se deve spendere 7000€ per l’accatastamento e incassarne solo 4800, una vendita in perdita inaccettabile dal punto di vista economico: molti condomini avranno una spesa senza avere un servizio in cambio, una spesa per dare un utilità agli altri, senza avere un tornaconto diretto. Qualora gli acquirenti fossero effettivamente interessati, alla chiusura dei conti dovrebbero rimborsare al condominio i 7000€ per l’accatastamento, in modo tale il "condominio in se" non spenda niente e abbia un utile effettivo di 4800€. In parole povere, i condomini che non sono interessati ai bagni non devono sganciare un euro. Credo che convenga agire per “il diritto di uso esclusivo”, meno oneroso dal punto di vista economico e senza il disturbo di andare dal notaio. Antonio Modificato 19 Luglio, 2021 da Molinodoppio
#59 Inviato 19 Luglio, 2021 Molinodoppio dice: eccomi qua vediamo se ho capito qualcosa, il testo è scritto già pronto per eventualmente farlo leggere ai miei interlocutori del condominio: I bagni che abbiamo intenzione di vendere/acquistare sono da considerare “Beni Condominiali Non Censiti” (BCNC) cioè sono condominiali per loro natura, ma non hanno una “proprietà” registrata, dimostrata dal fatto che risultano dai disegni originali dell’edificio e che per una eventuale vendita devono essere accatastati e nelle condizioni attuali possono rimanere tranquillamente BCNC finché esiste il palazzo, questo comporta però una gestione selvaggia di questi bagni, dove ognuno può appropriarsene e/o abbandonarvi oggetti come se fosse una discarica, per mancanza di rispetto per la cosa comune. Per ovviare al caos si vorrebbe assegnarli con una compravendita in modo tale che l’assegnatario li tengano da conto. Un’alternativa alla compravendita è l’assegnazione di un “ diritto di uso esclusivo.”, questo lo si aggiudica con una assemblea di mille millesimi e riconoscendo al condominio 200€ per ciascuno bagno e nessuna altra spesa aggiuntiva, né rogiti, né accatastamenti vari. La compravendita rimane una via più complicata e costosa e probabilmente in perdita economica per il condominio stesso. Principalmente ci saranno ben due seccature, l’accatastamento pre-acquisto e quello post- acquisto e i condomini dovranno andare tutti, ma proprio tutti dal notaio a firmare l’atto di vendita.. Altro problema nella compravendita è che il condominio vende in perdita se deve spendere 7000€ per l’accatastamento e incassarne solo 4800, una vendita in perdita inaccettabile dal punto di vista economico: molti condomini avranno una spesa senza avere un servizio in cambio, una spesa per dare un utilità agli altri, senza avere un tornaconto diretto. Qualora gli acquirenti fossero effettivamente interessati, alla chiusura dei conti dovrebbero rimborsare al condominio i 7000€ per l’accatastamento, in modo tale il "condominio in se" non spenda niente e abbia un utile effettivo di 4800€. In parole povere, i condomini che non sono interessati ai bagni non devono sganciare un euro. Credo che convenga agire per “il diritto di uso esclusivo”, meno oneroso dal punto di vista economico e senza il disturbo di andare dal notaio. Antonio Vai, secondo me è un ottimo riassunto. 👍 1
#60 Inviato 20 Luglio, 2021 Secondo me Antonio ci fa una pubblicazione su una rivista specializzata. Scherzo ovviamente... 1
#61 Inviato 20 Luglio, 2021 Molinodoppio dice: Credo che convenga agire per “il diritto di uso esclusivo”, meno oneroso dal punto di vista economico e senza il disturbo di andare dal notaio. C'è una cosa che devi sapere e che puoi non dire in assemblea perchè potrebbe fare comodo a te che non sei un acquirente ma è un'osservazione che potrebbe farti qualche acquirente. L'uso esclusivo può essere assegnato tramite CONVENZIONE che altro non è che una scrittura privata firmata da tutti i proprietari e comproprietari, nessuno escluso (1.000 millesimi). Tale convenzione di uso esclusivo può essere trascritta ai Pubblici Registri Immobiliari oppure può non essere trascritta. Se la convenzione non sarà trascritta, la stessa avrà valore solo per i firmatari ma non avrà valore per i futuri acquirenti per cui anche un solo futuro acquirente potrà reclamare l'uso comune dei bagni. Se la convenzione sarà trascritta sarà valida anche per i futuri acquirenti ma per trascrivere la convenzione bisognerà trascriverla su ogni rogito e quindi si dovrà andare tutti dal notaio. Il compenso del notaio potrebbe essere similare a quello di una compravendita per cui nel caso di osservazioni è bene sentire il notaio sui relativi costi della trascrizione.
#62 Inviato 20 Luglio, 2021 Leonardo53 dice: Se la convenzione sarà trascritta sarà valida anche per i futuri acquirenti ma per trascrivere la convenzione bisognerà trascriverla su ogni rogito e quindi si dovrà andare tutti dal notaio. Il compenso del notaio potrebbe essere similare a quello di una compravendita per cui nel caso di osservazioni è bene sentire il notaio sui relativi costi della trascrizione. condo77 dice: Delibera unanime in assemblea. Nel caso si voglia la validità nei confronti di terzi (se vi fossero cambi di proprietà per vendita / successione), bisognerà anche trascrivere la delibera nei pubblici registri immobiliari. Basta una sola trascrizione, una volta che il regolamento è pubblico non serve renderlo ri-pubblico altre n volte. 😉 Quindi: uno solo viaggio dal notaio, costo molto minore che per la compravendita. Modificato 20 Luglio, 2021 da condo77
#63 Inviato 20 Luglio, 2021 condo77 dice: Basta una sola trascrizione, una volta che il regolamento è pubblico non serve renderlo ri-pubblico altre n volte. Se ne discusse tempo fa (credo due anni fa) ed in una discussione tra un utente e Camillo, l'utente chiese chiarimenti addirittura al proprio notaio che confermò che quando il regolamento non era trascritto nel primo rogito a cui seguiva il numero di repertorio a tutti gli altri, non era necessario trascrivere il regolamento su ogni rogito ma era necessario registrarlo e tarscriverne il numero di repertorio in ogni rogito, proprio perchè ci fosse un collegamento tra un regolamento ed un rogito. Del resto, quale visura saresti in grado di fare per vedere se io ho firmato un regolamento se non con una visura ipocatastale a mio nome dove si vedono tutte le trascrizioni fatte a favore e contro di me? Forse mi sono espresso male ma quello che voglio dire e che se io ho firmato un regolamento che dovrà essere trascritto, basterà una visura a mio nome e non si dovrà andare alla ricerca di tutti i regolamenti resi pubblici. Riportare una trascrizione contro un proprietario di una unità immobiliare ha un costo. Meglio chiedere ad un notaio.