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laska

Avvallo dell'amministratore a pulizie condominiali in nero

buon pomeriggio.espongo il mio caso.

nell'ultima e recentissima assemblea condominiale mi sono opposta all'affido delle pulizie ad una condomina che le effettua in nero e male. 4 anni fa la condomina lavorava presso l'impresa di pulizie a cui era stato affidato l'incarico. successivamente la condomina è stata licenziata (sembra si sia licenziata) dalla stessa impresa e in assemblea si è deciso di far continuare (4/5 mesi) alla condomina la gestione delle pulizie per darle la possibilità di stornare il debito condominiale a patto che subito dopo regolasse la sua posizione fiscale. Nelle 2 successive assemblee (a cui io non ho partecipato per problemi di turni di lavoro non cambiati)l'assemblea ha deliberato di far continuare le pulizie alla condomina. I partecipanti all'ultima assemblea (sempre gli stessi) alle mie rimostranze circa il lavoro in nero hanno dichiarato di non saper nulla. nei consuntivi e nei preventivi alla voce pulizie PARTI COMUNI c'è scritto RIMBORSO A CONDOMINI 8.000 €. io mi sono opposta ed ho chiesto 1)che si mettesse in regola 2)lo storno delle pulizie non effettuate come da concordato(2 volte a sett)fatte in modo saltuario e male (perchè c'è il nero degli angoli, vetri mai fatti, scala esterna che si è lavata con le piogge). nell'ultima assemblea è stato deliberato che la condomina (sempre la stessa) regoli la sua posizione fiscale entro fine mese e faccia 6 mesi di prova.

bene. per essere stata contraria allo status ho subito atti ripercussivi nei miei confronti: spazzatura intenzionalmente posizionata davanti al mio box, 2 volte contatore luce staccato nel locale contatori in mia assenza, piante sul pianerottolo tagliate, cassetta della posta piena di cartacce e per non farsi mancare nulla posta personale rubata dalla cassetta (compreso il verbale dell'assemblea, comunicazioni banca e bolletta gas che a tutti è arrivata tranne che a me). l'amministratore è al corrente di tutto ma culo e camicia con la condomina.

domanda:1) posso inoltrare denuncia nei confronti della condomina? sono sicurissima che l'artefice è lei (o contro ignoti?).

2) nei confronti dell'amministratore posso far intervenire la finanza per aver incentivato il lavoro in nero della condomina?

3) i condomini che, per 2 anni, hanno avvallato la cosa sono complici? la legge non dovrebbe ammettere ignoranza

4) se i condomini di uno stesso pianerottolo sono d'accordo a voler effettuare le pulizie in proprio possono chiedere un calcolo differenziato in millesimi e numero di persone della famiglia come per il computo consumo acqua?

5) io da consigliere posso chiedere che l'eventuale impresa di pulizie sia in regola con il DURC?

grazie a quanti mi daranno risposta e perdonatemi se sono stata prolissa.

 

delfino

1) no

2) i responsabili del l'evasione fiscale e contributiva ono i condomini...tutti

3) vedi punto 2

4) no

5) si

 

_______________

"Il mondo è di colui che sogna e corre il rischio di vivere i propri sogni"

Quto FAbrizio con 2 precisazioni-aggiunte :

 

 

1)Senza prove NO contro la "condomina" ma SI contro ignoti (solo che andresti a perdere tempo e riempire gli scaffali di ulteriori carte). Mai nessuno si attiverà alla ricerca di un colpevole.

 

2)Un professionista che avalli una decisione illegale si rende complice.

Una dekliber per fatti contrari alla Legge è impugnabile e da un lato ti converrebbe farlo.

Puoi denunciarlo ma poi sai che in qualità di condomina sei coinvolta a maggiori "vendette".

 

Giusto per cominciare una bella Raccomandata AR alla "francese" dove spieghi le tue ragioni all' amministratore e minacci denuncia se non provvede a sistemare tutto.

 

 

come faccio ad impugnare una delibera condominiale? scusatemi ma non so ancora districarmi in certe situazioni.... ho già esposto all'amministratore quanto mi è accaduto e continua ad accadermi senza aver avuto nessuno riscontro.

grazie

 

delfino

so che entro 30 gg dalla delibera condominiale è possibile impugnarla, ma a chi indirizzarla?

grazie

 

delfino

La delibera va impugnata, tramite raccomandata R.R. (meglio se inviata da un legale) all'amministratore del condominio.

 

 

Scritto da alfonso.polizzi il 04 Mag 2013 - 13:27:18: La delibera va impugnata, tramite raccomandata R.R. (meglio se inviata da un legale) all'amministratore del condominio.

 

 

Io credo che una raccomandata all'amministratore non abbia alcun valore.

La delibera va impugnata si tramite legale, ma in Tribunale.

 

 

 

Scritto da Leonardo53 il 04 Mag 2013 - 13:30:33:

Io credo che una raccomandata all'amministratore non abbia alcun valore.

La delibera va impugnata si tramite legale, ma in Tribunale.

 

Credi bene

 

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"Il mondo è di colui che sogna e corre il rischio di vivere i propri sogni"

""La delibera va impugnata, tramite raccomandata R.R. (meglio se inviata da un legale) all'amministratore del condominio.""

 

in questo caso la delibera è comunque nulla,perché contraria a norme imperative,(evasione fiscale,contributiva,mancanza di copertura assicurativa etc..)il bilancio anche se approvato è NULLO.Non hai dunque il termine di trenta giorni,puoi impugnarla in ogni tempo.

Tranquillo.

 

 

Scritto da enrico dimitri il 04 Mag 2013 - 18:44:43: ""La delibera va impugnata, tramite raccomandata R.R. (meglio se inviata da un legale) all'amministratore del condominio.""

 

in questo caso la delibera è comunque nulla,perché contraria a norme imperative,(evasione fiscale,contributiva,mancanza di copertura assicurativa etc..)il bilancio anche se approvato è NULLO.Non hai dunque il termine di trenta giorni,puoi impugnarla in ogni tempo.

Tranquillo.

 

 

Io non darei un giudizio così affrettato.

Innanzitutto chiederei copia di tutti i giustificativi di spesa di questi rimborsi.

Se la delibera è nulla lo deciderà il Giudice.

A mio avviso è difficile esprimere un'opinione senza guardare le carte; Laska ci dice solo che sulla delibera c'è scritto "RIMBORSO A CONDOMINI".

 

 

Chi ci dice che l'amministratore non si sia tutelato e presenti una documentazione da cui si evince che la signora abbia pulito gratuitamente e che i rimborsi siano stati dati per piccoli lavori occasionali (anche a più di un condòmino) regoalrmente giustificati da ricevute fiscali dei condòmini?

 

 

ok,

ma se nel bilancio vi sono pagamenti non fatturati,la delibera con cui si approva è nulla.

 

 

Per quanto riguarda il punto 1, un consiglio: affrontala a tu per tu e dille che hai dei testimoni che hanno visto tutto e, se non la smette, la denunci. In pratica fai un bluff, il più delle volte riesce.

Questa gente che compie atti simili è gente vigliacca.

 

 

leonardo53 mi dispiace: gli 8.000 sono sulla riga di pulizie parti comuni e come fornitore RIMBORSO A CONDOMINO (da 3 anni)...se le fossero stati fatti gratuitamente e se gli 8.000 € fossero stati utilizzati x lavori fatturabili saremmo in attivo di bilancio.

 

delfino

Scritto da laska il 05 Mag 2013 - 10:05:22: leonardo53 mi dispiace: gli 8.000 sono sulla riga di pulizie parti comuni e come fornitore RIMBORSO A CONDOMINO (da 3 anni)...se le fossero stati fatti gratuitamente e se gli 8.000 € fossero stati utilizzati x lavori fatturabili saremmo in attivo di bilancio.

 

delfino

Quello che volevo dire è di avere le carte in mano prima di agire.

Io comincerei con il chiedere copia dei giustificatici di spesa dei rimborsi.

 

 

Scritto da enrico dimitri il 04 Mag 2013 - 19:34:22: ok,

ma se nel bilancio vi sono pagamenti non fatturati,la delibera con cui si approva è nulla.

A mio avviso la delibera può essere al massimo annullabile.

Fermo restando che un tale comportamento può essere oggetto di revoca giudiziale, una delibera di approvazione bilancio è nulla se la somma non è stata spesa (truffa).

 

Se il lavoro è stato fatto ed al posto di un giustificativo fiscale c'è una semplice ricevuta firmata dal condòmino, seppur con tutte le eventuali conseguenze (fiscali) del caso, la delibera resta valida se non impugnata nei termini di annullabilità perchè "chi tace acconsente".

 

 

 

Che la delibera sia nulla non ci piove al 99,99%,sia per l'art.1343 sia per il 1346,mi dirai che davanti a un giudice niente è mai scontato e che se vuoi impugnarla è bene comunque rispettare i trenta giorni canonici scritti per l'annullabilità,anche per regolarizzare la situazione in bilancio e non tollerare ritardi nei rientri di cassa.

 

 

in assemblea ho chiesto che l'amministratore mostrasse ricevuta o fattura di tutte le prestazioni del 2012 compreso il rimborso a condomino per le pulizie. non è stata fornita nessuna prova. non dovevano essere prese chissà dove perchè l'assemblea s'è svolta nello studio dell'amministratore quindi i registri (se mai ci fossero) erano lì. l'amministratore ha esordito dicendo che già nelle 2 precedenti assemblee (dove io non ho partecipato) era stato deliberato a che il condòmino per annullare il suo debito facesse le pulizie a patto che poi regolarizzasse la sua posizione fiscale. i presenti (gli stessi delle assemblee precedenti), mentendo spudoratamente, hanno negato di sapere che fosse al nero. fatto sta che è sempre in negativo la posizione della condòmina e prende 8.000 €. ho esposto la situazione nel 1° messaggio inviato a questo forum.

come si fa a far intervenire un revisore del bilancio? chi può ricoprire tale incarico?

intanto io non ho ancora copia del verbale e del preventivo ufficiale imbucato personalmente dall'amministratore il 24 apr. e sottrattomi dalla condòmina. ho chiesto all'amministratore di provvedere ma fino adesso non ho traccia di nulla. quello che so l'ho visto dal vicino del mio piano. si allungano i tempi per far annullare la delibera o restano sempre 30 gg? sono da sola a dover prendere di petto la situazione

grazie ancora

 

delfino

Scritto da laska il 05 Mag 2013 - 14:34:30: ...come si fa a far intervenire un revisore del bilancio? chi può ricoprire tale incarico?

intanto io non ho ancora copia del verbale e del preventivo ufficiale imbucato personalmente dall'amministratore il 24 apr. e sottrattomi dalla condòmina. ho chiesto all'amministratore di provvedere ma fino adesso non ho traccia di nulla. quello che so l'ho visto dal vicino del mio piano. si allungano i tempi per far annullare la delibera o restano sempre 30 gg? sono da sola a dover prendere di petto la situazione

grazie ancora

Se eri presente all'assemblea l'amministratore non è nemmeno tenuto ad inviarti copia del verbale perchè essendo presente sai cosa è stato deliberato ed i 30 giorni decorrono dalla data dell'assemblea.

Devi fare tutto tu tramite avvocato e contabile, impugnare la delibera, chiedere tutta la documentazione contabile e ricostruire il rendiconto, oppure l'avvocato deve chiedere al Giudice un revisore nominato dal tribunale.

 

 

 

 

La violazione del diritto di ciascun condomino di esaminare a sua richiesta secondo adeguate modalità di tempo e di luogo la documentazione attinente ad argomenti posti all'ordine del giorno di una successiva assemblea condominiale determina l'annullabilità delle delibere ivi successivamente approvate, riguardanti la suddetta documentazione, in quanto la lesione del suddetto diritto all'informazione incide sul procedimento di formazione delle maggioranze assembleari.

Cass. civ., Sez. II, Sentenza 19 Maggio 2008 , n. 12650

 

 

Scritto da enrico dimitri il 05 Mag 2013 - 11:03:59: Che la delibera sia nulla non ci piove al 99,99%,sia per l'art.1343 sia per il 1346,mi dirai che davanti a un giudice niente è mai scontato e che se vuoi impugnarla è bene comunque rispettare i trenta giorni canonici scritti per l'annullabilità,anche per regolarizzare la situazione in bilancio e non tollerare ritardi nei rientri di cassa.

 

 

La delibera non è NULLA ma ANNULLABILE salvo non sia chiaramente indicato in delibera che si tratta di un pagamento "IN NERO" (e avrei comunque dei dubbi).

 

E' prassi deliberare una spesa senza doversi "curare" del regime fiscale del "fornitore/prestatore d'opera".

Per sapere se si tratta di "evasione" fiscale si deve attendere che la stessa sia "saldata" e non venga fornito adeguato documento che ne comprovi la regolarità.

 

La signora potrebbe anche addurre qualche particolare regime (lavoro occasionale) che non la obbliga all' emissione di fattura.

 

Solo un attento esame di documenti e delibere potrebbe svelare la realtà.

 

Se Laska era presente in assemblea (l' ultima) e ha votato contro ed è rimasta in minoranza non ha alternative che passare alle vie di fatto:

-impugnazione presso il giudice

-denuncia presso l' AdE.

 

Prima andrei nell' ufficio dell' amministratore e in modo risoluto gli chiederei la "giustificazione" immediata di tutto e se si rifiuta chiamerei il 117 in sua presenza.

 

 

 

 

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