#1 Inviato 29 Novembre, 2013 Buongiorno Magari a una discussione simile avete partecipato varie volte… mi scuso sin d’ora per la mia distrazione. In questi giorni mi è arrivata una comunicazione dall’amministratore di condominio nella quale si informa che è stata richiesta la messa in funzione dell’ascensore. Lo stabile in cui vivo costruito all’incirca 7 anni fa è composto da 1 vano scale con 1 ascensore, al piano terrà c’è un supermarket che credo debba essere escluso da ogni calcolo in quanto gli accessi sono tutti esterni, poi ci sono 4 appartamenti di proprietà di privati e 6 in affitto e di proprietà ancora del costruttore, al piano sotterraneo ci sono i 10 garages. La lettera comunica che per la messa in funzione è necessaria una manutenzione straordinaria in quanto l’impianto era stato correttamente certificato CE limitatamente all’installazione ma non era certificata la messa in funzione che solo ora si richiede. L’amministratore inoltre dice che nel frattempo la normativa è cambiata e che quindi l’impianto necessita di un intervento di adeguamento per un costo imputato ai proprietari di 3.450€ + iva cadauno comprensivo di sostituzione del combinatore telefonico passando da rete fissa Telecom a GSM .... etc etc La mia domanda ora è, presupponendo che ci sia un errore nella comunicazione e cioè che i 3.450€ debbano essere divisi trai proprietari dei 10 appartamenti, è corretto che l’amministratore ora venga a chiedere una tale somma senza avvisare preventivamente del cambio di normativa così da farci evitare tali costi? Io quando ho acquistato l’appartamento 5 anni fa non ho chiesto la messa in funzione per evitarmi i costi annuali di manutenzione e corrente ma avendolo saputo prima avrei di certo preferito l’attivazione (attivazione = meno costi e meno scocciature di scale) Spero qualcuno di voi possa rispondermi velocemente così da potermi attivare in caso di una contestazione Grazie saluti Silvia
#2 Inviato 29 Novembre, 2013 Si è acquistato con ascensore? La spesa doveva essere a carico del costruttore.
#3 Inviato 29 Novembre, 2013 certo, lo stabile era nuovo Kurt e l'ascensore era a disposizione, sarebbe bastato solo un cenno e avrei potuto chiedere l'attivazione già 5 anni fa... c'è un articolo di legge???? non vorrei ricorrere a figure di cavolo in caso decidessi di contestare il costo o addirittura l'intera procedura
#4 Inviato 1 Dicembre, 2013 "La lettera comunica che per la messa in funzione è necessaria una manutenzione straordinaria in quanto l’impianto era stato correttamente certificato CE limitatamente all’installazione ma non era certificata la messa in funzione che solo ora si richiede" esiste una sola certificazione CE . (PUNTO) ovvero ,non esistono marcatura o certificazione CE parziali o limitate . il prodotto e' conforme oppure no (non e' parzialmente o limitatamnte conforme ). forse nel vostro caso più che adeguamento si tratta di ripristinare componenti che si sono usurati a causa della mancata messa in funzione e visto la mancata manutenzione (anche le macchine ferme hanno bisogno di un manutenzione ). quasi sicuarmente saranno 3450 euro da dividere tra i condomini ,perché ' se fossero 3450 cadauno (34500 totali ) conviene mettere un ascensore nuovo (forse costa pure di meno ).
#5 Inviato 1 Dicembre, 2013 Buongiorno La lettera comunica che per la messa in funzione è necessaria una manutenzione straordinaria in quanto l’impianto era stato correttamente certificato CE limitatamente all’installazione ma non era certificata la messa in funzione che solo ora si richiede. L’amministratore inoltre dice che nel frattempo la normativa è cambiata e che quindi l’impianto necessita di un intervento di adeguamento per un costo imputato ai proprietari di 3.450€ + iva cadauno comprensivo di sostituzione del combinatore telefonico passando da rete fissa Telecom a GSM .... etc etc Benvenuta. Correttamente alla fine del 3d dici attivazione e convengo sul quanto evidenziato e chiarito da Capocheyenn. L'adozione del combinatore è una vostra scelta dettata probabilmente per future maggiori economie; mentre il possibile adeguamento-correttivo alla certificazione, potrebbe essere l'emendamento A3 (allora sì che è obbligo..e 7 anni fa non credo che ci fosse stata questa lungimiranza!). Occasione per un saluto a Tutti i postanti. ROI
#6 Inviato 1 Dicembre, 2013 grazie a tutti per la risposta... onde evitare spiacevoli litigi scrivo per esteso la comunicazione: .... informo che l'impianto per la sua messa in funzione necessita di una attività straordinaria in quanto lo stesso era stato correttamente certificato CE limitatamente all'installazione ma non era certificata la messa in funzione che solo oggi si richiede. Purtrppo la normativa è cambiata e quindi l'impianto necessita di un intervento di adeguamento alla nuova normativa per un costo imputato ai proprietari di € 3.425 + iva comprensivo della sostituzione del combinatore telefonico passando da quello a rete fissa telecom a rete mobile gsm con un risparmio annuo pari a 354€... ecco qua... questa la lettera completa... ora cambia qualcosa? grazie ciao Silvia P.
#7 Inviato 1 Dicembre, 2013 certo che detta comunicazione non e' affatto chiara . 1 la certificazione e' una sola ,ovvero non c'e' una certificazione dell'istallazione e una certificazione per la messa in funzione . ovvero se l'impianto e' stato certificato si puo' tecnicamente mettere in funzione ,ovviamente occorre contestualmente fare la messa in esercizio (pratica ministrativa ) ovvero comunicare al comune la mesa in esercizio . effettivamente c'e' stato un adeguamento della normativa (il cosidetto emendamento A3) ma non c'entra con il vostro impianto in quanto istallato e certifica CE 7 anni fa . l'emendamento A3 riguarda impianti collaudati dopo il 31/12/20011 . quindi ripeto secondo me non sono spese per adeguare l'impianto,ma spese straordinarie per consentire la messa in funzione di un impianto che e' stato fermo per diversi anni .
#8 Inviato 1 Dicembre, 2013 certo che detta comunicazione non e' affatto chiara . 1 la certificazione e' una sola ,ovvero non c'e' una certificazione dell'istallazione e una certificazione per la messa in funzione In effetti nel 3d originario, si crea un po' di confusione e ho sposato altra ottica pensando che la certificazione fosse in qualche modo non rispondente, incompleta e di qui il citare l'emendamento A3. Quel che è certo, io e Capo (che saluto) ci siamo compresi nella possibile duplice lettura, ma a questo punto chi ci deve capire siete voi, allora consiglio due cose pratiche tanto per non errare: a) dare a priori fiducia alla ditta e imporre una clausola che le opere previste serviranno per la meta finale senza ulteriori aggravi; b) non date fiducia a nessuno e dal momento che dovrete dare incarico ad un organismo notificato, chiedere una pre verifica sia delle documentazioni che dei luoghi. Amen ROI