#1 Inviato 15 Novembre, 2021 Buongiorno Vi scrivo per avere alcuni chiarimenti, su un fatto verificatosi a mio figlio. Premetto che vive o almeno viveva in appartamento in affitto, gia ammobigliato anche con tutti gli elettrodomestici. A seguito di incendio causato da corto circuito della lavastoviglie, durante un normale uso e facente parte del mobiglio della proprieta', ne esce diattriba con l'agenzia immobiliare ,che ha affittato l'appartamento e che ne gestisce la proprieta'. Appartamento risulta chiaramente comunque inagibile ,utenze staccate ,ma non disdette, danni per fortuna limitati alla sala e cucina, e muri anneriti. L'agenzia e' assicurata , e interviene perito per valutare danni e risarcire agenzia. Mio figlio nel frattempo ha dovuto andar a vivere in un residence ( non trovando nell'immediato appartamento in affitto)con una spesa di 1400 euro per un mese,e dopo trasferitosi in un altro residence ,per fortuna meno caro,circa 800 euro mensili. L 'agenzia si rifiuta di dar alloggio alternativo, dicendo che non ne ha liberi e pretende comunque affitto mensile anche se l'appartamento e' inagibile, e nel caso non fosse pagato, trattenendo la caparra. Dopo circa 15 gg. dall'incendio si fa vivo l'avvocato dell'agenzia , chiedendo le chiavi dell'appartamento. Mio figlio compila ricevuta per la consegna, ma la titolare dell'agenzia, si rifiuta di firmare la ricevuta e le chiavi non vengono date . Passano 2 settimane e sempre lo stesso avvocato fa sapere che, se mio figlio procede allo sgombero dei suoi effetti dalla casa entro 3 gg. avrebbero accettato di risacirlo, almeno del primo residence e della caparra. Mio figlio accetta e sgombera in un giorno,pur di finire con questa diattriba , ma sorpresa...,la sera l'avvocato comunica che non voglion risarcire niente e trattenere la caparra. Passano ancora circa 20gg. senza che nessuno si fa piu vivo, poi un giorno , l' avvocato chiede ancora copia delle chiavi per poter cominciare i lavori di sistemazione. A quel punto le chiavi vengono consegnate per facilitare la sistemazione, e non si hanno piu' notizie. Intanto dall'incendio ,son passati circa poco piu' 2 mesi. Mio figlio un giorno, si reca alla casa per ritirare la posta, e si accorge che l'agenzia ha cambiato la serratura senza preavviso di alcun genere. Preciso che mio figlio, vista l'inagibilita' dell'appartamento che non usufruisce, visto il rifiuto dell'agenzia a trovargli una sistemazione con regolare pagamento dell'affitto , non ha piu versato l'affitto dell'appartamento andato a fuoco. Preciso che l'agenzia si rifiuta di restituire la caparra , non ha dato sfratto a tutt'oggi, per cui mio figlio e' ancora affittuario, ha rifiutato qualsiasi compromesso, compreso la sola restituzione della caparra e il risarcimento di almeno un mese di residence, non hanno mai comunicato i tempi di sistemazione dell'appartamento andato a fuoco , e mio figlio viene incolpato della responsabilita' per il corto circuito della lavastoviglie di proprieta' del padrone di casa ,a causa di ,a loro dire, un uso improprio, . Mi scuso se mi son dilungato ,ma non potevo esser piu stringente , volevo darVi piu notizie possibili descrivendo solo i fatti, per avere un parere sulla vicenda. Vi ringrazio anticipatamente
#2 Inviato 15 Novembre, 2021 Sono da gestire contatti con l'agenzia, l'assicurazione, il legale dell'agenzia e basta prendere una decisione sbagliata e facilmente si passa dalla ragione al torto: serve al più presto un legale anche a voi, se non siete già in ritardo. 2
#3 Inviato 16 Novembre, 2021 La verità è che tante volte, anche io fino a qualche anno fa, mi addentravo in situazioni che non mi "competevano"; mi spiego meglio...Fin quando si interloquisce con persone "alla pari", ci può anche stare, se ci si reputa persone all'altezza, di tenere testa all'altro iniziando così una discussione e cercare eventualmente un accordo. Quando però si inizia a parlare con un avvocato, lì bisogna immediatamente interrompere qualsiasi rapporto e far parlare soltanto un altro avvocato al posto tuo. E' una questione di furbizia; gli avvocati fra di loro parlano la loro lingua che "noi" comuni mortali non possiamo capire. Molte volte poi il fare dell'avvocato della controparte è sempre abbastanza altezzoso; magicamente quando ha da vedersela con l'avvocato di cui ci avvaliamo, cambia atteggiamento. Questa situazione spiacevole è un susseguirsi di errori da parte di tuo figlio, che ha toccato l'apice quando ha "abboccato" alla prima finta proposta rsgomberando addirittura l'appartamento per trovarsi poi senza nulla in mano. Il consiglio spassionato è quello di contattare un bravo avvocato, spendere qualche soldo ma essere tutelato. 1
#4 Inviato 16 Novembre, 2021 Robinter dice: Vi ringrazio anticipatamente Cara signora/e la cauzione va resa a suo figlio ma le serve un avvocato (farà ingiunzione). Dopo il corto circuito e l'inagibilità della casa bisognava contattare subito un legale per mettere in mora la proprietà, acquisire i verbali di chi ha fatto sopralluogo per accertare la causa del corto circuito,, stabilire sin da subito che il conduttore aveva bisogno di un altro locale e che cio' era a spese della proprietà Francamente ad un mio cliente a cui successe cosa simile, lieve incendio per corto della lavatrice, riuscimmo ad ottenere alloggio alternativo pagato e blocco del canone fino al ripristino dell'alloggio.
#5 Inviato 16 Novembre, 2021 SisterOfNight dice: Francamente ad un mio cliente a cui successe cosa simile, lieve incendio per corto della lavatrice, riuscimmo ad ottenere alloggio alternativo pagato e blocco del canone fino al ripristino dell'alloggio. Legalmente sarà pure giusto, ma non capisco il blocco del canone fino al ripristino dell'alloggio che, se ho ben capito, significa che l'inquilino è stato esonerato dal pagamento del canone di affitto fino al ripristino dell'abitazione, pur potendo usufruire di un alloggio messogli a disposizione a spese del locatore. Il colmo sarebbe se anche le utenze domestiche fossero rimaste a carico del proprietario dell'appartamento incendiatosi, cosa non nota. Altro punto interessante sarebbe sapere se l'impianto elettrico fosse a norma e regolarmente certificato. A me sembrerebbe logico che il conduttore, che ha ricevuto un appartamento in sostituzione di quello incendiato, continuasse il pagamento dei canoni mensili e relative spese accessorie. Sarei grato se mi fosse spiegata la ratio di siffatta decisione. Modificato 16 Novembre, 2021 da Tommaso_C