#1 Inviato 17 Febbraio, 2019 Buongiorno, sto valutando l'acquisto di un appartamento, di 3 totali, ricavati dal restauro di una antica Villa. Il proprietario di tutta la villa non la usa più e l'ha divisa in tre appartamenti (sembra già accatastati separatamente ) mettendoli in vendita da poco. La villa comprende anche un parco comune di 5000 mq ca. Io sono interessata ad acquistare un appartamento e l'agente immobiliare dice che c'è già anche un'altro acquirente interessato ad un altro appartamento. La mia domanda è: come funziona in questi casi in cui non c'è un regolamento di condominio esistente che definisca la gestione del condominio e delle parti comuni (gestione/utilizzo e manutenzione del parco, posti auto, spese illuminazione, allarmi, ecc.)? Chi lo deve redigere e quando? Come posso evitare futuri conflitti con i vicini sulla fruzione degli spazi comuni più prossimi alle finestre/accessi del mio appartamento? (per stare tranquilla dovrei provare ad acquistare anche una parte di parco come giardino privato?) Ovviamente la mia offerta di acquisto dell'appartamento deve necessariamente tenere conto di queste informazioni per sapere quanto incideranno le spese condominiali future in un contesto così particolare. Oltre al fatto di evitare incomprensioni con gli altri condomini in assenza di regole chiare sin dall'acquisto. Grazie. Qualsiasi risposta e consiglio aggiuntivo mi sarà di grande aiuto (considerando che in un paio di settimane vorrei fare un'offerta per l'acquisto dell'appartamento)
#2 Inviato 17 Febbraio, 2019 Ciao Personalmente senza leggi senza di un regolamento contrattuale che mi leggerei con tanta attenzione non farei nessun acquisto. Infatti i 5000 metri quadri di parco vanno mantenuti e incideranno sensibilmente sulle spese condominiali. La la scelta di vivere in villa probabilmente era data della ricerca di spazi di tranquillità Ma se questa è divisa con tre proprietari distinti è sprovvista di un regolamento chiaro, è veramente un terno al lotto.
#3 Inviato 18 Febbraio, 2019 Grazie per la risposta. Infatti proprio per questo e non volendo rinunciare all'appartamento, vorrei sapere cosa prevede la legge in questi casi e cioè se c'è l'obbligo da parte del proprietario di redigere un regolamento prima di vendere. L'agenzia immobiliare dovrebbe avere un ruolo in questo? Potete aiutarmi a fare chiarezza, grazie.
#4 Inviato 18 Febbraio, 2019 ciao Obbligo no, ma sarebbe consigliabile un regolamento contrattuale da allegare agli atti per evitare che, dopo la vendita, dobbiate litigare tra di voi per organizzare la gestione del complesso. L'agenzia non ha nessun ruolo particolare in questo senso, ma potrebbe suggerire il tutto.
#5 Inviato 22 Febbraio, 2019 Grazie del prezioso consiglio. Dove posso trovare un regolamento da usare come base per un regolamento di condominio da proporre agli altri futuri inquilini?
#6 Inviato 22 Febbraio, 2019 Ciao Penso che modelli li trovi facilmente in rete anche se sarebbe opportuno che chi lo predispone conosca i locali e quindi lo adatti alla realtà
#8 Inviato 27 Febbraio, 2019 una seconda domanda: c'è la possibilità di stabilire (e in che modo) di avere un piccolo pezzo del giardino comune ad uso esclusivo e nella fattispecie la porzione antistante il prospetto della mia casa dove ci sono l'ingresso e due finestre della sala da pranzo? Questo per impedire che gli altri condomini, o i loro ospiti, possono transitare o sostare sul piccolo spazio piastrellato e coperto da una Pompeiana che proprio davanti alla mia abitazione. Tenendo presente che gli altri due appartamenti del complesso hanno un ingresso separato dal mio. Tutto questo può essere inserito nel regolamento di condominio o deve essere stabilito all'atto dell'acquisto al notaio? Ringrazio in anticipo dell'aiuto e mi scuso se ho fatto un po' di confusione ma non è una materia che mi è propria.
#9 Inviato 27 Febbraio, 2019 Ilaria Cavallari dice: Tutto questo può essere inserito nel regolamento di condominio o deve essere stabilito all'atto dell'acquisto al notaio? Si può specificare nel regolamento contrattuale che andrà allegato al primo rogito e richiamato poi in quelli successivi.
#10 Inviato 27 Febbraio, 2019 Potrebbe darmi qualche specifica in più per capire meglio cosa chiedere e a chi rivolgermi per avere una dicitura che mi cautelari il più possibile. Grazie
#11 Inviato 27 Febbraio, 2019 Ilaria Cavallari dice: Potrebbe darmi qualche specifica in più per capire meglio cosa chiedere e a chi rivolgermi per avere una dicitura che mi cautelari il più possibile. Grazie Ritengo che un notaio sia la persona più indicata per chiedere un consulto al riguardo, lui sarà senz'altro in grado di valutare la dicitura più adatta per il tuo caso specifico. Modificato 27 Febbraio, 2019 da Esmeralda
#12 Inviato 27 Febbraio, 2019 Ilaria Cavallari dice: una seconda domanda: c'è la possibilità di stabilire (e in che modo) di avere un piccolo pezzo del giardino comune ad uso esclusivo e nella fattispecie la porzione antistante il prospetto della mia casa dove ci sono l'ingresso e due finestre della sala da pranzo? Questo per impedire che gli altri condomini, o i loro ospiti, possono transitare o sostare sul piccolo spazio piastrellato e coperto da una Pompeiana che proprio davanti alla mia abitazione. Tenendo presente che gli altri due appartamenti del complesso hanno un ingresso separato dal mio. Tutto questo può essere inserito nel regolamento di condominio o deve essere stabilito all'atto dell'acquisto al notaio? Ringrazio in anticipo dell'aiuto e mi scuso se ho fatto un po' di confusione ma non è una materia che mi è propria. Ciao La soluzione ideale è quella che sei identificata l'area antistante con subalterno autonomo fegato notarile ti sia attribuito. L'alternativa è quella che se sei la prima ad acquistare dal proprietario di tutta la villa Prima di qualsiasi altro atto, ti venga a tribù Ito la servitù di quello spazio esclusivo a tuo favore trascritta nel lato in maniera da essere vincolante anche per che acquistano a dopo.
#13 Inviato 27 Febbraio, 2019 Grazie. Quindi, se ho capito bene, devo rivolgermi al notaio perché formalizzi questa cosa nell'atto. Giusto? E ci sarà un richiamo della questione della servitù anche nel regolamento di condominio?