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Amministratore Interno - cosa dovrei fare secondo voi considerando che questa sarebbe la mia unica fonte di reddito?

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Buona sera. Ho 61 anni, la mia azienda non ha più bisogno della mia collaborazione e mi esoda tra due mesi con incentivo. Sono già in pre-depressione sapendo che senza lavoro sarà per me e la mia famiglia (che non mi vuole tra i piedi) un bel problema ma forse ho trovato una soluzione. Vivo in un complesso residenziale di circa 200 villini dove sono scontenti dell’amministratore professionale. Mi hanno proposto di sostituirlo. Io non avrei problemi (sono laureato in giurisprudenza, me la cavicchio con la contabilità, conosco bene le tematiche condominiali avendo fatto il Consigliere di Condominio per 20 anni) ma non so se accettare o meno. Cosa dovrei fare secondo voi considerando che questa sarebbe la mia unica fonte di reddito? Mi hanno suggerito di mettere su una SRLS e di appoggiarmi, almeno inizialmente, ad un commercialista. Poi di acquistare un software Danea oppure MMData. Che ne dite voi?

grazie in anticipo per il supporto

 

Chiedi consiglio ad un commercialista - anche la nostra Danielab se ti legge può consigliarti - e impegna il tuo tempo; non farti venire depressione  ......quella , se ami il mare , ti passa andando a pesca.

Addirittura una Srls? Io ti direi di aprire una partita IVA come forfettario: pochissime incombenze burocratiche/fiscali, come startup pagherai Irpef al 5% per tre (o cinque? Non ricordo..) anni..

Cinque anni, ho verificato.

🙄  se "l'esodo" significa che per qualche anno resterai senza alcun tipo di reddito in attesa della pensione, puoi senz'altro prendere in considerazione di amministrare il condomìnio. Presumo che con 200 villini il reddito sarà buono, ma, a mio parere, non ha senso costituire una srl considerati tutti i costi fissi che presuppone.

Sono anch'io del parere che ti convenga aprire una partita iva come forfettario, in ogni caso meglio se consulti un commercialista.

Se invece "l'esodo" significa prepensionamento, o comunque una condizione che non ti lascerà per molto senza reddito, il miglior consiglio che mi sento di darti è: lascia perdere. Se vivi a Roma, hai tante possibilità di visitare, conoscere ogni giorno un posto diverso e bellissimo. Quando avrai finito con la città e i dintorni, potrai spingerti nel resto della Regione e sull'appennino. Quando finirà il lockdown potrai avere tutto il tempo a tua disposizione e non sarà affatto necessario stare in casa. E i condomìni spesso sono una gran rogna. 😊

 

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PIPO dice:

Buona sera. Ho 61 anni, la mia azienda non ha più bisogno della mia collaborazione e mi esoda tra due mesi con incentivo. Sono già in pre-depressione sapendo che senza lavoro sarà per me e la mia famiglia (che non mi vuole tra i piedi) un bel problema ma forse ho trovato una soluzione. Vivo in un complesso residenziale di circa 200 villini dove sono scontenti dell’amministratore professionale. Mi hanno proposto di sostituirlo. Io non avrei problemi (sono laureato in giurisprudenza, me la cavicchio con la contabilità, conosco bene le tematiche condominiali avendo fatto il Consigliere di Condominio per 20 anni) ma non so se accettare o meno. Cosa dovrei fare secondo voi considerando che questa sarebbe la mia unica fonte di reddito? Mi hanno suggerito di mettere su una SRLS e di appoggiarmi, almeno inizialmente, ad un commercialista. Poi di acquistare un software Danea oppure MMData. Che ne dite voi?

grazie in anticipo per il supporto

 

Secondo me hai avuto una botta di sedere non indifferente nel senso che andrai in pensione, avrai un hobby remunerativo, hai la preparazione di base per imparare in fretta e comunque qualcuno a cui chiedere per eventuali problemi lo trovi sempre. Inoltre è anche occasione di rapporti sociali e di acquisizione di conoscenze anche pratiche, tipo aggiustare le cose. Poi se riscuoti porta a porta entrerai nelle vite delle persone, dipende da te fino a che punto ... eheh...

Io accetterei di buon grado tanto di tempo per viaggiare ne avrai anche facendo l'amministratore.

 

Baccello dice:

Addirittura una Srls? Io ti direi di aprire una partita IVA come forfettario: pochissime incombenze burocratiche/fiscali, come startup pagherai Irpef al 5% per tre (o cinque? Non ricordo..) anni..

Cinque anni, ho verificato.

Grazie a tutti delle info. Prima di andare da un commercialista volevo almeno farmi una prima idea. Sul gestionale, trattandosi di un unico condominio seppur caratterizzato da circa 200 unità abitative, cosa mi consigliate? Inoltre, so che dovrei preparare una lettera di presentazione professionale. C'è qualcuno che può mandarmi un simplo? Sul compenso l'attuale amministratore prende 8000 euro + tasse. Gli stessi condomini che mi vogliono proporre ritengono, visti gli scarsi risultati dell'attuale amministratore e la totale assenza nel comprensorio, che sia coerente innalzare il compenso almeno a 10mila euro. Che ne dite?     

8000 euro

Tolti contributi Inps

Tolta Irpef

Un anno di lavoro con 200 condomini. 

Vai in vacanza e goditi la vita😉

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Plutone dice:

8000 euro

Tolti contributi Inps

Tolta Irpef

Un anno di lavoro con 200 condomini. 

Vai in vacanza e goditi la vita😉

Però sono 200 villini e non un edificio con 200 condòmini quindi presumo che il tutto sia semplificato alla spese di gestione di una specie di supercondominio (viali, giardini, illuminazione...).

Se così fosse non ci sarebbero tutte quelle problematiche di parti comuni dei condominii verticali (facciate, scale, ascensore...

Nel forfettario partendo da 8mila euro lordi, tolti contributi INPS e l'imposta sostitutiva IRPEF, ad occhio e croce dovrebbero avanzare oltre 5mila euro netti, che non cumulano nemmeno con il reddito da pensione.

Soltanto l'opener può sapere quanto tempo ed impegno richiede il suo condominio ma con quei 5mila euro extra potrebbe proprio godersi la vita facendosi un mese di vacanze estive senza intaccare il reddito da pensione.

Se poi gli concedono altri duemila euro aggiuntivi, oltre alle vacanze estive gli escono anche le vacanze Natalizie e quelle Pasquali.

Leonardo53 dice:

Però sono 200 villini

Hai ragione per tiplogia delle spese. Data però  l'autonomia di ciascuno: 200 coammimistratori e troppi mal di testa (ovvio parametrato tutto alla mia ipersensibilità) 

 

 

Modificato da Plutone
Plutone dice:

Hai ragione per tiplogia delle spese. Data però  l'autonomia di ciascuno: 200 coammimistratori e troppi mal di testa (ovvio paramatrata alla mia sensibilità) 

 

 

Beh, se i condòmini sono scontenti dell'amministratore esterno e sono disposti a pagare perfini di più per far funzionare le cose, unirebbe l'utile al dilettevole nel senso che oltre a veder andar bene le cose nel proprio complesso ci guadagnerebbe anche qualcosina.

Io, per esempio, amministro gratuitamente il mio condominio per il solo tornaconto che le cose ora funzionano bene e non c'è "evaporazione" di rendite condominiali.

Il tempo che ci dedico è davvero minimo, nonostante io curi ogni cosa nei dettagli, cominciando dal sito condominiale aggiornato ad ogni movimentazione ed in cui è presente un vero bakup del cartaceo e finendo all'accesso consultivo a tutti i condòmini al c/c condominiale direttamente sul sito della banca, 24 ore al giorno e per 365 giorni l'anno.

Se si cerca il buon funzionamento del condominio, a volte la questione economica diventa anche secondaria.

 

P.S. Non lamentarti perchè il Venezia calcio non è in serie A. In serie A avete sia la squadra di basket maschile che quella femminile.

Quando Taranto aveva la squadra femminile in serie A, ho consumata l'autostrada a forza di venire al PalaTaliercio. 

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In realtà l'attuale amministratore esterno percepisce 8200 euro di compenso più addebita al condominio i propri oneri fiscali (circa 2200 euro).

Qualcuno può suggerirmi un gestionale adatto per un solo condominio seppur caratterizzato da circa 200 villini?

PIPO dice:

In realtà l'attuale amministratore esterno percepisce 8200 euro di compenso più addebita al condominio i propri oneri fiscali (circa 2200 euro).

Qualcuno può suggerirmi un gestionale adatto per un solo condominio seppur caratterizzato da circa 200 villini?

Io per il mio condominio utilizzo un file excel personalizzato alle mie esigenze ma se necessiti di un software per un solo condominio rri consiglio MILLESIMO ONE che costa solo 170 euro e 90 euro annui se vuoi tenerlo aggiornato anche per le esigenze fiscali.

Puoi provare la demo ed inoltre il titolare del gestionale @stegemma partecipa a questo forum e spesso ha chiarito aspeti del programma anche a forumisti che hanno utilizzato solo la demo, che comunque è completa ed ha l'unico limite che puoi visualaizzare ma non stampare.

Se vuoi puoi cominciare a scaricare la demo gratuita e cominciare a provare.

Questa è la home del sito di Millesimo:

 

Leonardo53 dice:

Non lamentarti perchè il Venezia calcio non è in serie A. In serie A avete sia la squadra di basket maschile che quella femminile.

Quando Taranto aveva la squadra femminile in serie A, ho consumata l'autostrada a forza di venire al PalaTaliercio.

Vero. Però ci abbiam pure Brugnaro (Sindaco della Città e Padrone di Umana) 😁

Plutone dice:

Vero. Però ci abbiam pure Brugnaro (Sindaco della Città e Padrone di Umana) 😁

Di Brugnaro ricordo un "incontro di pugilato" a Schio, tra lui e Cestaro (Presidente del Famila Schio) al quale Brugnaro gli procurò la frattura di una mano. (Scappo a portare a passeggio Iron)

emanuel_m dice:

Io andrei in pensione sereno😊

Prima devi maturare il diritto: età e anni di contribuzione. 

Grazie a tutti.

In realtà io andrò in pensione a 67 anni e 9 mesi.

Evvero sì che l'esodo è incentivato ma quello che mi daranno sarà circa 2150 euro netti al mese da qui alla pensione. Non sono pochi (due figlie a carico) e non sono tanti.

Se riesco ad arrotondare facendo l'amministratore integro le necessità economiche e mi tengo pure occupato. 

PIPO dice:

Se riesco ad arrotondare facendo l'amministratore integro le necessità economiche e mi tengo pure occupato.

bene, auguri.

Evita la srl, apri una posizione come forfettario.

A mio avviso risulta irrisolto l’inquadramento reddituale dell’attività svolta dal condomino che amministra solo il condominio in cui abita, ovvero se l’attività esercitata  è inquadrabile come lavoro autonomo con obbligo di apertura della partita IVA, come suggerito, oppure rientrare nei redditi considerati assimilati a quelli di lavoro dipendente, come i redditi derivanti dalle collaborazioni senza vincolo di subordinazione a favore di un determinato soggetto.

G.Ago dice:

A mio avviso risulta irrisolto l’inquadramento reddituale dell’attività svolta dal condomino che amministra solo il condominio in cui abita, ovvero se l’attività esercitata  è inquadrabile come lavoro autonomo con obbligo di apertura della partita IVA, come suggerito, oppure rientrare nei redditi considerati assimilati a quelli di lavoro dipendente, come i redditi derivanti dalle collaborazioni senza vincolo di subordinazione a favore di un determinato soggetto.

Oppure essere un reddito occasionale....

Presumo che ti riferisca ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) che prevedono l'autonomia del lavoratore in termini di organizzazione del lavoro e dei tempi da impiegare, ma anche continuità che significa che il rapporto fra le due parti sia "permanente", cioè abbia una durata significativa e continua, cosa, che a mio avviso, non va molto d'accordo con il "pro tempore" dell'amministratore.
In sostanza il rapporto di mandato fra amministrati e amministratore non garantisce la costanza richiesta dal contratto di co.co.co; fatto comunque controvertibile nel caso di un amministratore interno che, probabilmente, dogrà di maggiore fiducia e quindi presumibilmente gli verrà concesso piu' tempo.

Resta sempre, pero', la questione del comma 10 dell'art. 1129 c.c. che indica come periodo di carica dell'amministratore di un anno, termine che, a mio parere, inficia l'applicazione del co.co.co

Danielabi dice:

Oppure essere un reddito occasionale....

Presumo che ti riferisca ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) che prevedono l'autonomia del lavoratore in termini di organizzazione del lavoro e dei tempi da impiegare, ma anche continuità che significa che il rapporto fra le due parti sia "permanente", cioè abbia una durata significativa e continua, cosa, che a mio avviso, non va molto d'accordo con il "pro tempore" dell'amministratore.
In sostanza il rapporto di mandato fra amministrati e amministratore non garantisce la costanza richiesta dal contratto di co.co.co; fatto comunque controvertibile nel caso di un amministratore interno che, probabilmente, dogrà di maggiore fiducia e quindi presumibilmente gli verrà concesso piu' tempo.

Resta sempre, pero', la questione del comma 10 dell'art. 1129 c.c. che indica come periodo di carica dell'amministratore di un anno, termine che, a mio parere, inficia l'applicazione del co.co.co

Ho volutamente escluso il reddito occasionale, che a mio avviso non è applicabile al caso di amministratore interno, a differenza di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa.

La mia posizione è a te nota e non è mia intenzione contrapporla alla tua come la corretta interpretazione fiscale del rapporto di lavoro applicabile all’amministratore interno.

G.Ago dice:

La mia posizione è a te nota

Sisi, infatti. 😊

E prima o poi mi decidero' ad inviare un interpello...😃

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