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dado2005

Amministratore estende orario riscaldamento a 18 ore giornaliere

Nel mio condominio, dotato di impianto di riscaldamento centralizzato, per diveri mesi nel periodo invernale 2014-2015 l'amministratore,venendo incontro a molteplici e pressanti richieste via telefono di vari condomini, ha dato mandato al conduttore di eliminare le usuali pause fissando l'orario di riscaldamento, dalle 5 alle 23, cioè a 18 ore al giorno.

 

Orario riportato diligentemente dal conduttore sul cartello esposto sulla porta di accesso alla centrale termica.

 

L'assemblea informata di quanto sopra esposto non ha "battuto ciglio", ha tacitamente avallato la decisione dell'amministratore.

 

Desiderando far rispettare la normativa di legge che per la fascia climatica di Milano fissa l'orario di accensione a non più di 14 ore al giorno, per il prossimo esercizio 2015-2016 che azioni dovrei intraprendere?

 

Potrei in caso di superamento della fascia oraria sollecitare l'amministratore ad addebitarmi la spesa del riscaldamento a soli 14 ore al giorno?

 

Ovviamente l'amministratore dovrebbe conteggiare le ore effettive di accensione riscaldamento nel periodo 15 ottobre - 15 aprile per poi eseguire i conteggi.

Dado ero in attesa di una tua risposta che non è arrivata. Pazienza !

 

Tenuto conto delle attuali disposizioni normative, e a maggior ragione nella Regione Lombardia che si è dimostrata precursore in tal senso, per il prossimo esercizio 2015-16 il tuo condominio dovrebbe essersi attrezzato per la contabilizzazione del calore essenzialmente a mezzo di apposite termovalvole inserite ai radiatori e rilevatori di consumo che determineranno il tuo specifico consumo di calore.

 

Non si porrà più il problema delle fasce orarie di riscaldamento se la caldaia della centrale termica è a condensazione: questa, a determinate condizioni, può rimanere in funzione 24h/24h..

 

Comunque anche se la caldaia non è a condensazione, e qualcuno spingerà per il non rispetto del limite di legge con la contabilizzazione non avrai bisogno di piantare grane o suggerire soluzioni fantasiose: sarà sufficiente posizionare le proprie valvole su "antigelo" o "1"; con la contabilizzazione il principio applicato è che ognuno paga per quel che consuma.

Dado ero in attesa di una tua risposta che non è arrivata. Pazienza !

 

Tenuto conto delle attuali disposizioni normative, e a maggior ragione nella Regione Lombardia che si è dimostrata precursore in tal senso, per il prossimo esercizio 2015-16 il tuo condominio dovrebbe essersi attrezzato per la contabilizzazione del calore essenzialmente a mezzo di apposite termovalvole inserite ai radiatori e rilevatori di consumo che determineranno il tuo specifico consumo di calore.

 

Non si porrà più il problema delle fasce orarie di riscaldamento se la caldaia della centrale termica è a condensazione: questa, a determinate condizioni, può rimanere in funzione 24h/24h..

 

Comunque anche se la caldaia non è a condensazione, e qualcuno spingerà per il non rispetto del limite di legge con la contabilizzazione non avrai bisogno di piantare grane o suggerire soluzioni fantasiose: sarà sufficiente posizionare le proprie valvole su "antigelo" o "1"; con la contabilizzazione il principio applicato è che ognuno paga per quel che consuma.

Ti ringrazio per avermi prontamente risposto, sei stato gentilissimo!!!

Mi sono dimenticato di precisare che come corpi radianti abbiamo una situazione mista: dei termoconvettori(di prima installazione) + calalorifieri in alluminio(installati negli appartamenti ristrutturati).

 

Purtroppo solo in pochi sono disposti a sostituire i termoconvettori con caloriferi tradizionali con il benefico di poter abbassare la temp dell'acqua a circa 60° anzichè gli attuali 75°c - 80°c.

Molto difficile far capire alle persone che adottare nuovi corpi radianti contabilizzatori ecc., a medio e lungo termine va visto come un investimento al risparmio più che una spesa.

 

I quesiti che ho posto derivano dal fatto che non è detto che sui termoconvettori sia possibile "fisicamente" installare sonda termica per la contailizzazione e valvola termostatica.

 

Ci stiamo apprestando a consultare un tecnico abbilitato per verificare la fattibilità dell'adeguamento alla normativa sull'impianto a corpi radianti "misti" esistente.

 

Ma se non fosse tecnicamente possibile adeguare l'impianto, cosa si potrebbe fare per il rispetto delle 14 ore?

Nel condominio ove risiedo c'è una situazione mista come nel tuo ed abbiamo appena trascorso la prima stagione contabilizzata con nuova caldaia a condensazione: i termoconvettori superstiti corrispondono al 25% del totale.

L'adeguamento al sistema di contabilizzazione pur conservando i termoconvettori è possibile, ma per chi conserva i termoconvettori il costo dell'adeguamento richiederà un maggior esborso, indicativamente pari al 50% in più dei costi di adeguamento di chi dispone caloriferi in alluminio o alluminio-acciaio.

 

Nessuno ha patito vero freddo.

Le uniche criticità si sono manifestate durante le giornate di mezza stagione perché la sonda di rilevamento temperatura esterna comandava il fermo della caldaia o il riscaldamento ridotto; poi entrano in gioco la sensibilità personale dei singoli e la permanenza in loco più o meno prolungata dei residenti.

Le lagnanze insorte, non a caso, si sono distribuite fra pensionati casalinghe ed uffici, tutti serviti da termoconvettori; problemi comunque risolti con un maglione in più o una coperta, e chi disponeva di pompe di calore le ha usate per sopperire alla criticità. Mai nessuna lamentela dagli altri condòmini.

Ed ancora nessuna lamentela da parte di nessuno nel periodo notturno (23,00-6,00) quando la caldaia funziona a regime ridotto garantendo la temperatura di 16°C.

Questi problemi non sorgono perché la caldaia lavorando a 60°C non fornisce sufficiente calore per tutti, ma perché i termoconvettori a 60°C non riescono a realizzare in breve la termoconvezione necessaria per riscaldare un dato ambiente: laddove un termoconvettore ha bisogno di 30 minuti per realizzare un innalzamento di 4 gradi, un radiatore in alluminio ci mette 5-10 minuti ed in queste due diverse circostanze la percezione personale è decisamente diversa ed opposta... uno che deve aspettare mezz'ora per star bene si innervosisce e potrebbe sentirsi ancora a disagio nonostante la temperatura ottimale sia già stata raggiunta.

 

Infatti in queste situazioni miste il problema è soprattutto psicologico.

Col contabilizzato ci si deve dimenticare di trovarsi in casa o in ufficio con temperature superiori a 22° come accadeva qui da me in precedenza. Col sistema contabilizzato e termovalvole, si può regolare la valvola al massimo ma quando il rilevatore costa nell'ambiente i 21-22°C ti chiude il riscaldamento a prescindere.

Infatti i caloriferi per la maggior parte della giornata (anche in pieno inverno) restano freddi, ma l'ambiente è caldo: ci si deve far l'abitudine e bisogna imparare come regolare i caloriferi. Né troppo alti se non serve, né troppo bassi altrimenti i muri si raffreddano troppo e compare muffa o umidità.

 

Al momento non sono ancora disponibili i consumi e i costi condominiali, ma da preventive indicazioni di massima e tenuto conto che eravamo un condominio di spreconi pare che almeno un 30% di risparmio sia a portata di mano (in fase previsionale si considerava un buon risultato raggiungere un abbattimento dei costi pari al 20%).

 

Un ultima osservazione. La nuova caldaia è tre volte meno potente della vecchia e in pieno inverno non ha lasciato al freddo nessuno. Come mai ? Chi non aveva necessità di assorbire calorie, non le ha assorbite lasciandole a disposizione di altri che ne richiedevano di più.

Fino a due anni fa invece si doveva scaldare "a mille" perché diverse u.i. stentavano a raggiungere i 18°C mentre altre u.i. si sentivano all'equatore avendo 25°C e più e fin anche ad aprire le finestre perché era impossibile una regolazione fine sui minimi con le valvole tradizionali.

Ma se non fosse tecnicamente possibile adeguare l'impianto, cosa si potrebbe fare per il rispetto delle 14 ore?

Esposto al Sindaco.

E' il Sindaco che concede le proroghe, quindi è il Sindaco che va informato di eventuali infrazioni. Poi lui girerà la segnalazione all'ufficio competente (Polizia Municipale).

Nel tuo condominio mi sembra che esiste una maggioranza che sa prendere decisioni sagge.

Purtroppo nel mio l'argomento cambio caldaia(installata nel lontano 1975) è ancora tabù!

E' dura far capire quanto si possa risparmiare con le nuove tecnologie!

Male che vada i condomini dovranno accettare "spintaneamente" l'adeguamento alla contabilizzazione.

Non è che un piccolo passo nelle direzione che avrei desiderato, ma visto le teste con cui devo confrontarmi è meglio di nulla.

 

Rinnovo i miei ringraziamenti per le ottime info che mi ha fornito.

Nel tuo condominio mi sembra che esiste una maggioranza che sa prendere decisioni sagge.

Purtroppo nel mio l'argomento cambio caldaia(installata nel lontano 1975) è ancora tabù!

E' dura far capire quanto si possa risparmiare con le nuove tecnologie!

Male che vada i condomini dovranno accettare "spintaneamente" l'adeguamento alla contabilizzazione.

Non è che un piccolo passo nelle direzione che avrei desiderato, ma visto le teste con cui devo confrontarmi è meglio di nulla.

 

Rinnovo i miei ringraziamenti per le ottime info che mi ha fornito.

No scusami avete una caldaia del 1975???? Guarda allora le 18 ore se fai un esposto al sindaco è l'ultimo dei tuoi problemi....in questo caso si parla di sanzioni ad u.i. fino a € 2.500

No scusami avete una caldaia del 1975???? Guarda allora le 18 ore se fai un esposto al sindaco è l'ultimo dei tuoi problemi....in questo caso si parla di sanzioni ad u.i. fino a € 2.500
Cercherò di far buono uso dei Vs suggerimenti dando una svegliata ai condomini e all'amministratore che dovrebbe essere più dilegente nei confronti delle disposizioni di legge visto che ha anche delle responsabilità.

 

Mi sono recato all'ufficio ecologia e ho concordato di inviare loro dei quesiti scritti(di cui ovviamente conosco le rispsote) circa durata di legge del riscaldamente giornaliero per la fascia climatica E di Milano, in base alla centrale termica esistente, sanzioni e altro ancora.

 

Girerò la risposta che riceverò su "carta intestata" del comune ai vari condomini e amministratore sperando che di fronte a "dichiarazioni ufficiali" si diano una svegliata.

 

Purtroppo non sempre nelle assemblee condominiali prevale il buon senso ed il senso civico.

Cercherò di far buono uso dei Vs suggerimenti dando una svegliata ai condomini e all'amministratore che dovrebbe essere più dilegente nei confronti delle disposizioni di legge visto che ha anche delle responsabilità.

 

Mi sono recato all'ufficio ecologia e ho concordato di inviare loro dei quesiti scritti(di cui ovviamente conosco le rispsote) circa durata di legge del riscaldamente giornaliero per la fascia climatica E di Milano, in base alla centrale termica esistente, sanzioni e altro ancora.

 

Girerò la risposta che riceverò su "carta intestata" del comune ai vari condomini e amministratore sperando che di fronte a "dichiarazioni ufficiali" si diano una svegliata.

 

Purtroppo non sempre nelle assemblee condominiali prevale il buon senso ed il senso civico.

Vuoi consiglio da amico!!!! evita di mandare a gli altri condomini lettera del Comune e/o altro che faresti la figura del rompi scatole e sortiresti l'effetto contrario......non conosci qualcuno del settore che porti il problema all'attenzione dei condomini durante l'assemblea?

Vuoi consiglio da amico!!!! evita di mandare a gli altri condomini lettera del Comune e/o altro che faresti la figura del rompi scatole e sortiresti l'effetto contrario......non conosci qualcuno del settore che porti il problema all'attenzione dei condomini durante l'assemblea?
No purtroppo non conosco nessuno.

Devi prendeterla non con l'amministratore ma col terzo responsabile il cui nome compare sul cartello fuori dalla caldaia. Fagli scrivere da un legale e nomina il CURIT --link_rimosso-- vedrai che temendo la cancellazione di manutentore da questi elenchi diventa sensibile alla tua richiesta.

Devi prendeterla non con l'amministratore ma col terzo responsabile il cui nome compare sul cartello fuori dalla caldaia. Fagli scrivere da un legale e nomina il CURIT --link_rimosso-- vedrai che temendo la cancellazione di manutentore da questi elenchi diventa sensibile alla tua richiesta.

Se fa una cosa del genere il curit come prima cosa fa uscire il comune (che è anche il mio quindi sono sicuro escano) che impone l'immediata sostituzione della caldaia in tempi brevi con la.conseguenza che i condomini dello stabile lo mangiano vivo!!!!! Al di là della mera questione normativa bisogna anche essere pratici. ....in ogni caso se il riscaldamento va 18 ore avete una caldaia del 75 chissà che altri problemi a livello di messa in regola avete.

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