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dinardoroberto

Amministratore di condominio e emissioni di assegni

E' dato di sapere che il nostro amministratore per circa 4 ( quattro) mesi non ha potuto emettere , ovvero firmare assegni di conto correnti intestati ad alcuni condomini da lui gestiti . Dico è dato di sapere perchè ciò ci è stato riferito dalla ditta che per contratto gestisce la manutenzione del nostro giardino condominiale . Non abbiamo certezza , come condomini , ma ciò ci suona come un campanello di allarme premesso che la stessa ditta lamenta il fatto che per incassare le sue competenze deve sempre attendere mesi dalla data di presentazione delle relative fatturazioni per gli interventi operati . Premesso che i pagamenti delle quote condomniali vengono effettuati regolarmente da tutti i condomini e che quindi il nostro conto corrente dovrebbe risultare attivo e con piena ed ampia disponibilità di fondi , pongo il seguente quesito : .

Sicuramente se su alcuni conti è stato bloccata l'emissione di assegni qualcosa non ha funzionato, ma non è detto che sia colpa dell'amministratore.

Comunque si può pagare tranquillamente per bonifico bancario.

 

Comunque certi studi di amministrazione condominiali ci giocano suo ritardare i pagamenti ai fornitori... lascio a qualche più malizioso ipotizzare perché. Ovviamente in presenza di fondi sufficienti, altrimenti parliamo di nulla.

Riguardo ai ritardi nei pagamenti certamente siamo tenuti ad essere ...... maliziosi ..... premesso che la precedente impresa di pulizie delle gradinate ha disdetto il contratto proprio a seguito di ritardi nell'ordine di sei mesi e, a suo dire, per essere pagata nei tempi stabiliti avrebbe dovuto ...... e questo non solo per il nostro condominio. Nel merito della impossibilità della firma degli assegni , io ed un altro condomino, abbiamo assistito ad una telefonata dell'impresa addetta alla lulizia del giardino . La telefonata era rivolta all'amministratore al quale per l'ennesima volta lo invitava al pagamento di una fattura ,dell'imoprto di € 2600,00,per taglio di alberi . In questo caso certamente non possiamo parlare di problemi di banca in quanto il lavoro era stato eseguito presso il condominio dell'impresa TOTO s.p.a. ( impresa edile stradale che va per la maggiore a livello europeo ) . In questo caso l'amministratore, nel colloquio telefonico, insisteva per il pagamento a mezzo bonifico perchè non....... riteneva necessario ....il pagamento con assegno nel mentre la dittra insisteva per lìassegno . Da quì la sua confidenza riguardo dell'impossibilità di firma .

Non riesco a capire perchè una ditta a livello europeo pretenda pagamenti in assegni, quando ormai il pagamento con bonifico è il più usato. ???

Il problema non e' il fatto che la ditta vuole assegno invece che il bonifico ma il fatto che l' amministratore non puo' fare l'assegno .

Forse mi sono espresso male . E' l'impresa che ha provveduto al taglio degli alberi che vuole il pagamento in assegno . La ditta europea TOTO s.p.a. nel suo edificio ha il condominio gestito dall'amministratore , che poi è il nostro stesso amministratore di condominio ,il quale ha avuto e/o ha ancora problemi riguardo la firma degli assegni .

peppe64 , il problema è proprio quello . Da quello che ci è stato riferito questo problema riguarda più condomini gestiti dallo stesso amministratore e non credo che possa dipendere per tutti di mancanza di fondi nel conto corrente bancario . E se dipendesse da una probabile interdizione temporanea con iscrizione alla Camera di Commercio nella speciale lista ( non escludendo l'emissione di assegni a vuoto ) ?. Potrei tentare ad avere notizie presso la banca dove è attivo il nostro conto corrente condominiale e della quale io stesso sono cliente , ma mi daranno certe notizie ?. Se tutto ciò corrispondesse a realtà noi condomini come potremmo attivarci onde evitare problemi ?

Sicuramente se su alcuni conti è stato bloccata l'emissione di assegni qualcosa non ha funzionato, ma non è detto che sia colpa dell'amministratore.

Comunque si può pagare tranquillamente per bonifico bancario.

 

Comunque certi studi di amministrazione condominiali ci giocano suo ritardare i pagamenti ai fornitori... lascio a qualche più malizioso ipotizzare perché. Ovviamente in presenza di fondi sufficienti, altrimenti parliamo di nulla.

non siamo negli anni 70/80 c'è poco da maliziare, i c/c non rendono un accidenti

 

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Il problema non e' il fatto che la ditta vuole assegno invece che il bonifico ma il fatto che l' amministratore non puo' fare l'assegno .

non me ne intendo, ma chi non può fare assegni, può fare bonifici ?

 

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1) chiedete anche gli altri fornitori se ci sono problemi d'incasso e soprattutto se i problemi sono per tutti i fabbricati di quell'amministratore o solo per alcuni

2) andate dall'amministratore, chiedere il registro della contabilità aggiornato e la stampa delle operazioni di c/c da home banking

E' dato di sapere che il nostro amministratore per circa 4 ( quattro) mesi non ha potuto emettere , ovvero firmare assegni di conto correnti intestati ad alcuni condomini da lui gestiti . Dico è dato di sapere perchè ciò ci è stato riferito dalla ditta che per contratto gestisce la manutenzione del nostro giardino condominiale . Non abbiamo certezza , come condomini , ma ciò ci suona come un campanello di allarme premesso che la stessa ditta lamenta il fatto che per incassare le sue competenze deve sempre attendere mesi dalla data di presentazione delle relative fatturazioni per gli interventi operati . Premesso che i pagamenti delle quote condomniali vengono effettuati regolarmente da tutti i condomini e che quindi il nostro conto corrente dovrebbe risultare attivo e con piena ed ampia disponibilità di fondi , pongo il seguente quesito : .

Per come descrivi il fatto, quasi sicuramente l'amministratore è incappato nell'emissione di assegni senza provvista e/o senza autorizzazione. Sul punto leggi qui:

https://www.condominioweb.com/assegni-a-vuoto-cosa-rischia-lamministratore.11680

 

Quanto alla scelta della modalità di pagamento: è vero che spetta al creditore l'indicazione delle modalità, quella con assegno, però, non è una modalità di pagamento ma una promessa di pagamento (l'assegno come sappiamo altro non è che un ordine di pagare rivolto ad un terzo, cioè la banca). Non conosco le carte e quindi non posso esprimermi con certezza, ma mi pare strano che l'impresa si sia precluso il versamento tramite bonifico.

 

p.s. rammento che se oltre al divieto di emissione di assegni, il nome dell'amministratore sia stato iscritto nel registro dei protesti, allora egli dev'essere considerato cessato dall'incarico ex art. 71-bis disp. att. c.c.

"prodotta", certamente non siamo negli anni 70/80 , ma ciò che ci porta a maliziare te lo spiego molto brevemente . Per l'esercizio anno 2014 , come previsto dal regolamento di condominio , per la prima volta è stato nominato il Consiglio di Condominio che per quanto di sua competenza ha funzionato attivandosi per la ricerca delle migliore offerte relative alla manutenzione del giardino,pulizia delle gradinate nonchè per la ricerca di migliori offerte per l'esecuzione dei lavori straordinari in relazione al rifacimento della pavimentazione del piano portico ( in questo caso pargliamo di soldoni). Tutti i nostri interventi ( dico nostri premesso che io stesso ero uno dei tre membri del Consiglio) attenevano certamente ai maggiori risparmi . Nel corso della gestione , sempre anno 2014, vi sono stati contrasti con l'amministratopre fino al punto che lui ci ha diffidati in quanto , a suo dire , stavamo " intralciando il suo operato. In sede di assemblea ordinaria tenutasi nel mese di aprile 2015 per l'approvazione del bilancio di esercizio anno 2014 e ratifica dei preliminari contrattuali per la pulizia delle scale e manutenzione del giardino lui è riuscito a convincere parte dei condomini a non far rieleggere il Consiglio di Condominio atteso che,sempre a suo dire,non è certamente di apporto alla sua attività di amministratore nè tantomeno di vero collante nei rapporti tra condomini e amministratore . Ti chiarifico che il nostro condominio è composto di n. 13 condomini e che soltanto 7 ( sette) condomini hanno votato a suo favore ( di questi 7 quattro non sono residenti premesso che i loro appartamenti sono locati ) . Escludendo ogni " malizia " tu cosa ne deduci ? . Dimenticavo di dirti che io ho avuto la fortuna di ritrovarmiin mano un documento( originale) riguardante il cambio di gestione del fornitore di energia elettrica ed in questo caso lui ha fatto e disfatto senza nessuna autorizzazione e/o deliberato assembleare . Certamente lo porterà in discussione alla prossima assemblea ovviamente per la solo ratifica , ma non era tenuto ad informare prima e ,previa valutazione,farsi autorizzare ? ( non è questo un uso abuso dei suoi poteri ?) .

TIPOLOGIA DI ILLECITI

 

1) ASSEGNO EMESSO SENZA AUTORIZZAZIONE DEL TRATTARIO (art. 1 legge 386/1990)

 

Il presupposto della condotta consiste nel difetto di autorizzazione all’emissione di titoli. Ciò si sostanzia nelle seguenti fattispecie:

a) l'autorizzazione a emettere assegni, dapprima esistente sulla base di una convenzione stipulata

tra il cliente e l'istituto trattario, è stata successivamente revocata (ad es. a seguito di iscrizione

semestrale alla Centrale di Allarme Interbancaria,disposta dal trattario ai sensi dell’art. 9bis,

comma1 della L. 386/90);

b) l’autorizzazione è cessata a seguito di chiusura del conto corrente;

c) l'autorizzazione non è mai esistita, non avendo il traente preventivamente stipulato

alcuna convenzione di chèque con il trattario.

 

2) ASSEGNO EMESSO SENZA PROVVISTA (art. 2 legge 386/1990)

 

Tale ipotesi si verifica allorquando, pur sussistendo un’autorizzazione della banca trattaria all’emissione di assegni, il soggetto emette un assegno senza disporre di sufficiente provvista al pagamento dello stesso nel momento in cui viene presentato all’incasso, dal prenditore o da qualsiasi altro giratario , in tempo utile, ossia entro il termine di 8 giorni, se pagabile nello stesso comune in cui fu emesso, o di 15 giorni, se pagabile in altro comune (c.d. assegno fuori piazza ), dalla data cartolare di emissione. La presentazione è, inoltre, da ritenere rituale e valida anche nel caso in cui essa avvenga presso una stanza di compensazione o col sistema della c.d. check truncation , procedura telematica con la quale gli assegni vengono trattenuti presso la banza negoziatrice mentre sono scambiati soltanto i messaggi elettronici contenenti le informazioni necessarie per l'addebito sul conto del traente.(prefettura.it)

comunque accertatevene bene anche in realazione ultimo capoverso ,post 9, dell'Avv. Gallucci.....gatta ci cova !!

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