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zobaide

Amministratore condannato penalmente che continua a svolgere la sua attività.

Buongiorno, abito in un condominio il cui amministratore è stato condannato penalmente (Artt 61 n.11 e 646 CP), perché si è impossessato per trarne profitto, di denaro e di documenti di proprietà dei condomini ( il condominio non è il nostro). Questa persona continua ad amministrarci come niente fosse successo invece di dare le dimissioni e ad accentuare il tutto ci sono dei condomini che lo appoggiano e lo sostengono. La situazione mi sembra paradossale: è possibile che uno condannato abbia sempre i requisiti per lavorare e non sia stato sospeso dall’albo professionale? Mi date gentilmente un consiglio per come reagire di fronte a certi soprusi? Grazie.

zobaide dice:

Buongiorno, abito in un condominio il cui amministratore è stato condannato penalmente (Artt 61 n.11 e 646 CP), perché si è impossessato per trarne profitto, di denaro e di documenti di proprietà dei condomini ( il condominio non è il nostro). Questa persona continua ad amministrarci come niente fosse successo invece di dare le dimissioni e ad accentuare il tutto ci sono dei condomini che lo appoggiano e lo sostengono. La situazione mi sembra paradossale: è possibile che uno condannato abbia sempre i requisiti per lavorare e non sia stato sospeso dall’albo professionale? Mi date gentilmente un consiglio per come reagire di fronte a certi soprusi? Grazie.

Se, oltre ad essere stato condannato, l'amministratore è stato revocato in via giudiziale dal Giudice, significa che non può più amministrare quel condominio nel quale è stato revocato (che non è il vostro).

 

Se l'amministratore ha perso i requisiti di onorabilità previsti dall'art. 71-bis del codice civile, allora non può amministrare nessun condominio.

I requisiti di onorabilità sono quelli alle lettere A-B-C-D-E del su citato articolo di cui ti riporto lo stralcio:

 

Articolo 71-bis

Possono svolgere l’incarico di amministratore di condominio coloro:
a) che hanno il godimento dei diritti civili;
b) che non sono stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni;
c) che non sono stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione;
d) che non sono interdetti o inabilitati;
e) il cui nome non risulta annotato nell’elenco dei protesti cambiari;..

 

Non basta dire che l'amministratore ha subito una condanna ma, come vedi, ci sono da valutare anche le pene previste per il reato, per cui, bisognerà consultare un avvocato con sentenza di condanna alla mano.

 

Nel caso si rientra nei casi A-B-C-D-E del su citato articolo, è l'unico caso in cui l'amministratore cessa immediatamente dell'incarico senza che ci sia bisogno di chiedere una convocazione per la revoca.

Lo stesso articolo su citato recita:

 

La perdita dei requisiti di cui alle lettere a), b), c), d) ed e) del primo comma comporta la cessazione dall’incarico. In tale evenienza ciascun condomino può convocare senza formalità l’assemblea per la nomina del nuovo amministratore.

 

Be', ma ovvio che lui continua ad amministratroe, sta a voi nominarne un altro e revocarlo se non si fidate piu' di lui o semplicemente non lo volete piu'.

Non è che se condannato, l'amministratore deve dare le dimissioni da ogni condominio che amministra.

TI dirò, nel mio foro,  alcuni condomini fanno azione giudiziale per revoca dell'amministratore in quanto condannato per appropriazione indebita.

Il Tribunale ha respinto sulla base che era ancora in piedi l'appello, e la condanna era solo in primo grado, ergo non definitiva.  

SisterOfNight dice:

Be', ma ovvio che lui continua ad amministratroe, sta a voi nominarne un altro e revocarlo se non si fidate piu' di lui o semplicemente non lo volete piu'.

Non è che se condannato, l'amministratore deve dare le dimissioni da ogni condominio che amministra.

TI dirò, nel mio foro,  alcuni condomini fanno azione giudiziale per revoca dell'amministratore in quanto condannato per appropriazione indebita.

Il Tribunale ha respinto sulla base che era ancora in piedi l'appello, e la condanna era solo in primo grado, ergo non definitiva.  

Quoto quanto detto da sister, dovete essere voi a revocarlo.

Ponete la questione dal punti di vista dell'onorabilità ed aggiungete eventuali irregolarità contabili.

 

Cordiali saluti.

la condanna forse deve arrivare al terzo grado di giudizio ...

e non prendete per buono quello che vi raccontano

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La decisione è sempre dei condomini : anche il solo sospetto di condotta non professionale può portare a non rinnovare l'incarico da parte della proprietà.  Coloro che avranno comunque fiducia la rinnoveranno, altri potrebbero decidere diversamente.  

SPL House dice:

La decisione è sempre dei condomini : anche il solo sospetto di condotta non professionale può portare a non rinnovare l'incarico da parte della proprietà.  Coloro che avranno comunque fiducia la rinnoveranno, altri potrebbero decidere diversamente.  

io rispondevo al quesito sul perchè l'amministratore continua ad amministrarli come se niente fosse

 

la condanna deve arrivare al terzo grado di giudizio, fino ad all'ora è nominabile e aggiungo, potrebbe benissimo essere innocente

Da come la vedo io, gli amministratori sono in una botte di ferro, la legge prevede per l'appropriazione indebita una multa fino a 1032 €. e una detenzione fino a 3 anni- ma il decreto legge 28/2015 artic, 131bis ecc..... stabilisce che fino a 5 anni non ci sarà detenzione per la tenuità del fatto. Quando in alcuni processi per circa 180.000,00 di appropriazione indebita sono stati inflitti 5 mesi circa di detenzione e 300 €. di multa con rito abbreviato, mentre per altri 2 processi uno ha preso 500 € uno 800 € di multa più un anno e 6 mesi di detenzione. Bisognerà vedere cosa sarà successo alla fine dei processi.

208a-2017-Appropriazione indebita-1 copia.jpg

Buongiorno e grazie a tutti. A quanto ho capito, la sentenza di questo signore è definitiva, perchè non c'è stato alcun ricorso in appello e quindi è colpevole. La logica e il buon senso dovrebbe far sì che la maggioranza dei condomini lo sfiducino, risolvendo il problema. Ma non è così perchè la maggioranza lo rivota, alcuni per interessi personali (lo manovrano a loro piacimento) altri (passatemi il termine) per stupidità. Mettetevi nei miei panni e negli altri condomini che la pensano come me (1/3 del condominio,) che devono affidare i loro risparmi ad uno condannato per appropriazione indebita. Visto che la Giustizia (mi aggancio alla risposta di Ferdinando Rufino) in generale, non mi sembra affatto dalla parte del cittadino onesto, speravo di poter trovare uno spiraglio per poter risolvere la questione in altro modo.   Altri episodi di questo genere si sono ripetuti in altri condomini (senza che lo denunciassero), quindi non ci resta altro che attendere che il fattaccio si ripeta anche nel nostro. E poi perdonatemi... ma credevo che dopo la sentenza definitiva, la sospensione dei requisiti professionali (almeno temporaneamente) fosse automatica, specie per una persona che non vive solo di quel lavoro, ma di altri redditi. Ma evidentemente ragiono male.

zobaide dice:

A quanto ho capito, la sentenza di questo signore è definitiva, perchè non c'è stato alcun ricorso in appello e quindi è colpevole

Infatti, quando parlavo di condanna, parlavo di sentenze passate in giudicato per cui non c'è bisogno di aspettare la Cassazione se già la sentenza di 1° grado passa in giudicato senza opporsi.

 

Il problema reale è proprio la pena di cui ti parlavo nel mio primo post.

Sed Lex, dura Lex.

Se 2/3 dei condòmini si fidano ancora di un condannato per appropriazione indebita che non ha sforato sulla pena prevista per decadere dall'incarico, la minoranza non può far altro che subire, come del resto per qualsiasi altra delibera.

L’unico consiglio che mi sento di dare, in questo caso particolare, è quello di controllare minuziosamente tutti i movimenti del conto corrente condominiale e le relative fatture. Se siete un terzo dei condomini a diffidare, a turno chiedete appuntamento dall’amministratore, vi fate tirar fuori la documentazione e la fotografate. Se l’amministratore è un po’ scaltro, sapendo di essere messo sotto la lente di ingrandimento, eviterà di rubare.

Ferdinando Rufino dice:

Da come la vedo io, gli amministratori sono in una botte di ferro, la legge prevede per l'appropriazione indebita una multa fino a 1032 €. e una detenzione fino a 3 anni- ma il decreto legge 28/2015 artic, 131bis ecc..... stabilisce che fino a 5 anni non ci sarà detenzione per la tenuità del fatto. Quando in alcuni processi per circa 180.000,00 di appropriazione indebita sono stati inflitti 5 mesi circa di detenzione e 300 €. di multa con rito abbreviato, mentre per altri 2 processi uno ha preso 500 € uno 800 € di multa più un anno e 6 mesi di detenzione. Bisognerà vedere cosa sarà successo alla fine dei processi.

208a-2017-Appropriazione indebita-1 copia.jpg

la giustizia italiana è un incubo, un collega di milano luca rufino ha impegnato 7 anni da incubo per uscirne pulito e per molti rimarrà per sempre sporco ... non c'è botte di ferro, c'è solo incubo

prociotta dice:

la giustizia italiana è un incubo, un collega di milano luca rufino ha impegnato 7 anni da incubo per uscirne pulito e per molti rimarrà per sempre sporco ... non c'è botte di ferro, c'è solo incubo

Guarda ti capisco però un conto è essere condannati ingiustamente e fare altro che non abbia nulla a che spartire con il capo di imputazione; es lesioni personali colpose del medico chirurgo, se questo si mette a fare altro sempre nel campo medico ok

altro è invece essere condannato per furto in supermercato e presentarsi al colloquio per guardia giurata in quel supermercato, se permetti l'incubo te lo stai cercando tu, che tu sia colpevole o innocente te lo stai creando da solo.

La giustizia ha 3 gradi non per essere lunga ma perchè soprattutto in primo grado salvo si tratti di crimini efferati dove entra in gioco la corte d'assise che è un collegio di giudici, in primo grado c'e' il monocratico.

Mo ditemi chi di voi non ha mai sbagliato mai nulla in vita sua.

Ci sta l'appello apposta e per motivi di legittimità la cassazione

Nel penale è la massima forma di garanzia dell'individuo perchè sulla bilancia non ci stanno le camomille ma gli anni di galera o meglio la libertà personale dell'individuo.

 

Ripeto, un'altra volta, sei condannato ingiustamente? e che non lo sai che qualunque cosa tu faccia, giusta o sbagliata, se succede qualcosa a 10km di distanza tutti guardano te come colpevole? è psicologia infantile. Fai in modo di non creare occasioni in attesa della tua assoluzione.

Altro es. spacciatore condannato esce  si rimette a spacciare è un incubo creato da altri o se l'e' creato lui?

 

Poi, e finisco, ognuno sa solo i fatti suoi, e non sa nulla di quelli degli altri.

Se tu mi dici tizio innocente io ti dico

la verità storica

e la verità processuale

sono due sorelle gemelle

che non si sono mai incontrate.

Indi per cui tizio può essere pure un serial killer.

Modificato da Avv. Leban
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