#1 Inviato 25 Settembre, 2013 Un caso di scuola o un caso limite. I fatti. Ai primi di luglio, tramite il mio avvocato, con un atto di citazione ho impugnato il rendiconto per irregolarità nell'avviso di convocazione dell'assemblea ( in cui ero assente ), per la ripartizione della luce condominiale non più in "PARTI UGUALI" ma secondo quanto previsto dall'art.1123 CC e - last but not least -per l'assoluta mancanza dei requisiti minimi del verbale ( data, luogo, ora, nome dei presenti, ecc. ). Ebbene, a distanza di quasi tre mesi, l 'amministratore non si è degnato ancora di dare comunicazione ai condomini dell'avvenuta citazione, in spregio all'art.1131 che ne prevede l'obbligatorietà "senza indugio". Ora tre dei 9 condomini, a titolo di amicizia, mi chiedono di richiedere un'assemblea straordinaria per la revoca dell'amministratore. Per quanto mi riguarda non avrei alcun problema, ma preferirei che non venisse sostituito ma rimanesse in prorogatio, anche perchè, dopo un solo mese dal rinnovo del suo mandato ( giugno 2013), invece di pagare bollette ed assicurazione del fabbricato, si è autosaldato tramite bonifico l'intero compenso di mille euro relativo al periodo giugno 2013-giugno 2014. Ma soprattutto perchè, una volta revocato e sostituito, potrebbe alzare i tacchi senza rispondere dei danni che verosimilmente gli potrebbero chiedere i condomini a causa della sua negligenza e della sua mala gestione. Ed intanto...di fronte a tale immobilismo si avvicina il giorno dell'udienza fissata ai primi di dicembre, senza che - come ripeto - i condomini sappiano nulla della citazione e ne conoscano il contenuto con la relativa mia richiesta. Grazie ed attendo il contributo stimolante degli amici del forum.
#2 Inviato 25 Settembre, 2013 Un caso di scuola o un caso limite. I fatti. Ai primi di luglio, tramite il mio avvocato, con un atto di citazione ho impugnato il rendiconto per irregolarità nell'avviso di convocazione dell'assemblea ( in cui ero assente ), per la ripartizione della luce condominiale non più in "PARTI UGUALI" ma secondo quanto previsto dall'art.1123 CC e - last but not least -per l'assoluta mancanza dei requisiti minimi del verbale ( data, luogo, ora, nome dei presenti, ecc. ). Ebbene, a distanza di quasi tre mesi, l 'amministratore non si è degnato ancora di dare comunicazione ai condomini dell'avvenuta citazione, in spregio all'art.1131 che ne prevede l'obbligatorietà "senza indugio". Ora tre dei 9 condomini, a titolo di amicizia, mi chiedono di richiedere un'assemblea straordinaria per la revoca dell'amministratore. Per quanto mi riguarda non avrei alcun problema, ma preferirei che non venisse sostituito ma rimanesse in prorogatio, anche perchè, dopo un solo mese dal rinnovo del suo mandato ( giugno 2013), invece di pagare bollette ed assicurazione del fabbricato, si è autosaldato tramite bonifico l'intero compenso di mille euro relativo al periodo giugno 2013-giugno 2014. Ma soprattutto perchè, una volta revocato e sostituito, potrebbe alzare i tacchi senza rispondere dei danni che verosimilmente gli potrebbero chiedere i condomini a causa della sua negligenza e della sua mala gestione. Ed intanto...di fronte a tale immobilismo si avvicina il giorno dell'udienza fissata ai primi di dicembre, senza che - come ripeto - i condomini sappiano nulla della citazione e ne conoscano il contenuto con la relativa mia richiesta. Grazie ed attendo il contributo stimolante degli amici del forum. E' vero che l'amministratore è tenuto a darne notizia senza indugio all'assemblea, ma solo nel caso in cui la citazione abbia un contenuto che esorbita dalle sue attribuzioni e non è questo il caso.
#3 Inviato 26 Settembre, 2013 Ma insomma, caro Fabrizio Togni, l'amministratore deve o non deve dare notizia ai condomini dell'avvenuta citazione finalizzata all'annullamento di una delibera? E, nel caso, entro quanto tempo deve farlo, come gli impone, non tanto il codice, ma il senso di responsabilità e la diligenza del buon padre di famiglia? Anche perchè, se non convoca l'assemblea per sostituire eventualmente la delibera impugnata, interverrà il giudice con conseguenti ed inevitabili spese legali che dovranno accollarsi i condomini che successivamente potranno rivalersi contro l'amministratore. Un fatto è certo: a tre mesi di distanza e nell'imminenza dell'udienza, i condomini - anche per loro negligenza e menefreghismo - non sanno nulla. E' chiaro che l'inerzia dell'amministratore gioca egoisticamente a mio favore, anche se elementari ragioni di buon vicinato mi hanno indotto - amichevolmente - a dare notizia della citazione ad alcuni condomini, visto che chi è preposto e retribuito per farlo non vi ha provveduto. E questo, caro Togni, era il senso del mio messaggio. Grazie e buna giornata.
#4 Inviato 26 Settembre, 2013 Ma insomma, caro Fabrizio Togni, l'amministratore deve o non deve dare notizia ai condomini dell'avvenuta citazione finalizzata all'annullamento di una delibera? E, nel caso, entro quanto tempo deve farlo, come gli impone, non tanto il codice, ma il senso di responsabilità e la diligenza del buon padre di famiglia? Anche perchè, se non convoca l'assemblea per sostituire eventualmente la delibera impugnata, interverrà il giudice con conseguenti ed inevitabili spese legali che dovranno accollarsi i condomini che successivamente potranno rivalersi contro l'amministratore. Un fatto è certo: a tre mesi di distanza e nell'imminenza dell'udienza, i condomini - anche per loro negligenza e menefreghismo - non sanno nulla. E' chiaro che l'inerzia dell'amministratore gioca egoisticamente a mio favore, anche se elementari ragioni di buon vicinato mi hanno indotto - amichevolmente - a dare notizia della citazione ad alcuni condomini, visto che chi è preposto e retribuito per farlo non vi ha provveduto. E questo, caro Togni, era il senso del mio messaggio. Grazie e buna giornata. Non è tenuto ai sensi dell'art. 1131 nuova formulazione. Sarebbe tenuto secondo il comportamento del buon padre di famiglia, anche perché in questo mondo andrebbe a sanare l'irregolarità. Rimane comunque la possibilità che l'amministratore ritenga di essere dalla parte del giusto e che quindi il giudice non gli dia torto.
#5 Inviato 26 Settembre, 2013 Quindi, secondo Lei, i condomini non hanno diritto di essere informati su un atto di citazione che li riguarda, per eventualmente resistere in giudizio!.. Buon per Lei.. ed egoisticamente anche buon per me quando in udienza non si presenterà la controparte. Comunque, chi vivrà vedrà!.. P.S. Per completezza di informazione, ripeto che l'oggetto dell'impugnazione riguarda l'avviso di convocazione ricevuto non cinque giorni prima ma solo due giorni prima, oltre che del verbale privo dei requisiti ESSENZIALI ( giorno, luogo, data,ora e nominativi dei presenti,ecc. ) oltre alla ripartizione della luce condominiale in "PARTI UGUALI " in contrasto con l'art.1123. Se poi, qualcuno si sveglia e scopre che queste delibere non sono più annullabili, il problema è suo, non mio...
#6 Inviato 26 Settembre, 2013 Quindi, secondo Lei, i condomini non hanno diritto di essere informati su un atto di citazione che li riguarda, per eventualmente resistere in giudizio!.. Buon per Lei.. ed egoisticamente anche buon per me quando in udienza non si presenterà la controparte. Comunque, chi vivrà vedrà!.. P.S. Per completezza di informazione, ripeto che l'oggetto dell'impugnazione riguarda l'avviso di convocazione ricevuto non cinque giorni prima ma solo due giorni prima, oltre che del verbale privo dei requisiti ESSENZIALI ( giorno, luogo, data,ora e nominativi dei presenti,ecc. ) oltre alla ripartizione della luce condominiale in "PARTI UGUALI " in contrasto con l'art.1123. Se poi, qualcuno si sveglia e scopre che queste delibere non sono più annullabili, il problema è suo, non mio... In primo luogo sarebbe utile sapere dove tu abbia letto che che i condomini non hanno diritto ad essere informati. Il fatto che non sia un dovere dell'amministratore non vuol dire che non sia un diritto dei condomini. Secondariamente non ho giustificato l'operato del tuo amministratore, ma ho semplicemente cercato di ipotizzare quale sia il motivo per cui non abbia informato i condomini. Se pensi che tutti quanti lavorino come il tuo amministratore allora vuol dire che la guerra la stai facendo a tutta la categoria e non solo a lui.
#7 Inviato 26 Settembre, 2013 Caro Specchio se il tuo amministratore non ha informato la compagine condominiale perché hai impugnato la delibera assembleare, il mio non ha comunicato all'assemblea condominiale l'avvenuta notifica di un decreto ingiuntivo nei confronti del condominio facendo decadere i termini per proporre opposizione. Come vedi non sei messo poi cosi male.
#8 Inviato 28 Settembre, 2013 a mio giudizio è sufficiente che il tuo amm.re convochi un'assemblea nei termini di legge riproponendo l'approvaizone del deliberato della precedente e informandola preventivamente che il sig. X ha impugnato la precedente per vizi formali. poi si vedrà la storia dei risarcimenti. a dicembre c'è acnora tempo.
#9 Inviato 28 Settembre, 2013 Appunto. Solo che a tuttoggi non l'ha ancora fatto, e i condomini che, in caso di soccombenza, dovranno pagare le spese legali, non sanno ancora nulla nè conoscono il contenuto della citazione, semplicemente perchè l'amministratore non ha avvertito nè il dovere, nè quanto meno la sensibilità di trasmettergli l'atto notificatogli. Adesso però qualche condomino, su mio amichevole suggerimento, pare che si stia muovendo..