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Alexja

Alveare in giardino privato

Salve,

Vorrei porre una domanda.

Abito in un appartamento sito al primo piano di una palazzina di 4 piani.

Al pian terreno c'è un appartamento con giardino pieno di alberi, su uno di questo, una palma per l'esattezza, da circa una settimana, c'è un alveare.

La pianta in questione si trova adiacente i balconi degli appartamenti. La presenza di queste api crea un grosso disagio a tutti noi condomini, perché ci impediscono di vivere i balconi, e non possiamo neanche aprire le porte finestre altrimenti entrano in casa. Per me il disagio aumenta essendo allergica alle punture delle api!

Il proprietario del giardino in questione non intende far rimuovere l'alveare, perché specie protetta e ne vuol tutelare la sopravvivenza.

Ho contattato l'amministratore che se ne è lavato le mani, perché problema tra privati secondo lui.

La mia domanda è la seguente: è possibile che l'amministratore non possa far nulla? In questo caso a chi possiamo rivolgerci?

Grazie.

Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana 4 aprile 1942, n. 79

Codice Civile [approvato con R.D. 16.03.1942, n. 262]

LIBRO TERZO. Della proprietà - TITOLO SECONDO. Della proprietà - CAPO SECONDO. Della proprietà fondiaria - SEZIONE SESTA. Delle distanze nelle costruzioni, piantagioni e scavi e dei muri, fossi e siepi interposti tra i fondi

ARTICOLO 896 BIS

Distanze minime degli apiari

Gli apiari devono essere collocati a non meno di dieci metri da strade di pubblico transito e a non meno di cinque metri dai confini di proprietà pubbliche o private.

Il rispetto delle distanze di cui al primo comma non e' obbligatorio se tra l'apiario e i luoghi ivi indicati esistono dislivelli di almeno due metri o se sono interposti, senza soluzioni di continuità, muri, siepi o altri ripari idonei a non consentire il passaggio delle api. Tali ripari devono avere una altezza di almeno due metri. Sono comunque fatti salvi gli accordi tra le parti interessate.

Nel caso di accertata presenza di impianti industriali saccariferi, gli apiari devono rispettare una distanza minima di un chilometro dai suddetti luoghi di produzione. (1)

(1) Il presente articolo è stato inserito dall' art. 8, L. 24.12.2004, n. 313, con decorrenza dal 15.01.2005.

Grazie per la risposta...calcolando che la pianta è praticamente attaccata ai nostri balconi, l'alveare lì non può stare. A questo punto mi rivolgo ad un legale? L'amministratore non può far nulla?

Grazie per la risposta...calcolando che la pianta è praticamente attaccata ai nostri balconi, l'alveare lì non può stare. A questo punto mi rivolgo ad un legale? L'amministratore non può far nulla?
L'amministratore potrebbe far presente a questo condomino che l'alveare è a distanza non regolare, ma non può obbligarlo a spostarlo, per questo è necessario avvisare le autorità competenti, p.es. credo si possa far interessare anche il Comune

Ancora grazie infinite! Proverò a rivolgermi al comune e vediamo se possono aiutarmi.

Se si contatta un apicoltore, quest'ultimo sarà ben felice di prelevare l'alveare con il suo sciame d'api: così la sua produzione di miele aumenterà.

L'unica ostativa all'intervento dell'apicoltore può esser il favo posizuionato troppo in alto che non renderebbe conveniente il suo recupero: ma questa è una valutazione soggettiva dell'apicoltore eventualmente contattato.

 

Se fallisce la soluzione apicoltore, rimane solo da richiede l'intervento dei Vigli del Fuoco che possono intervenire in prima persona oppure anche loro cercheranno di contattare più apicoltori.

Se si contatta un apicoltore, quest'ultimo sarà ben felice di prelevare l'alveare con il suo sciame d'api: così la sua produzione di miele aumenterà.

L'unica ostativa all'intervento dell'apicoltore può esser il favo posizuionato troppo in alto che non renderebbe conveniente il suo recupero: ma questa è una valutazione soggettiva dell'apicoltore eventualmente contattato.

 

Se fallisce la soluzione apicoltore, rimane solo da richiede l'intervento dei Vigli del Fuoco che possono intervenire in prima persona oppure anche loro cercheranno di contattare più apicoltori.

Io avevo capito, forse sbagliando, che l'alveare l'abbia posizionato il condomino che ha il giardino

Tullio, la sostanza di quello che hai detto non cambia. Il proprietario del giardino deve provvedere ugualmente. Il legislatore con questa norma ha inteso salvaguardare l'incolumità dei vicini che in questo caso è messa davvero in discussione. Credo che basterebbe una lettera di diffida per convincere il condòmino del giardino a provvedere, altrimenti farei intervenire l'Autorità Pubblica facendo un esposto. Su una cosa sono relativamente d'accordo. L'amministratore non ha l'obbligo di fare nulla.

Io invece avevo capito che si fosse creato spontaneamente.

Comunque, spontaneo o posizionato lì, se vengono meno le distanze, anche se in area privata ci sono tutte le condizioni per chiederne la sua rimozione.

Credo che nessuno di noi stia perorando la soppressione dello sciame d'api... ci mancherebbe! Ma se le distanze non sono rispettate quel favo va spostato altrove per il bene di tutti (persone ed api).

 

Proprio ieri per la seconda volta negli ultimi 20 giorni, ed è un fatto inusuale complice forse questo clima tropicale e privo di piogge, sono stato punto alla stessa mano da una vespa...

20 giorni fa dal tardo pomeriggio in cui sono stato pizzicato mi sono dovuto poi rivolgere al Pronto Soccorso alle 3,30 di notte con mano ed avambraccio stragonfi causa reazione allergica (a me non nota). Ieri stesso film, ma con l'intervento tempestivo del medico curante ora i gonfiori sono già sotto controllo ed in via di guarigione.

Api e vespe non sono da prendere con leggerezza.

Tullio, la sostanza di quello che hai detto non cambia.
Infatti la sostanza non cambia, quell'alveare è troppo vicino all'abitazione e va rimosso perchè è pericoloso per gli abitanti.

Giusto per chiarire...l'alveare si è creato in modo spontaneo. Il condomino già diffidato verbalmente e per iscritto, non vuol farlo rimuovere. A questo punto credo proprio che mi rivolgerò alle autorità. Come ha ben detto, la puntura delle api non va sottovalutata, in modo particolare nel mio caso, che sono allergica. Grazie dei chiarimenti e dei consigli.

Giusto per chiarire...l'alveare si è creato in modo spontaneo. Il condomino già diffidato verbalmente e per iscritto, non vuol farlo rimuovere. A questo punto credo proprio che mi rivolgerò alle autorità. Come ha ben detto, la puntura delle api non va sottovalutata, in modo particolare nel mio caso, che sono allergica. Grazie dei chiarimenti e dei consigli.

Rivolgiti ai Vigili del Fuoco che contatteranno un apicoltore ( come già suggerito) imponendo al propritario del giardino l'intervento.

 

Vorrei solo puntualizzare una cosa off topic visto che si sono paragonate le api alle vespe: è vero hanno in comune che tutte e due pungono ma in realtà sono molto diverse: meno pericolose le api rispetto le vespe in quanto le prime pungono solo se schiacciate inavvertitamente mentre le seconde ( le vespe) sono aggressive, attaccano l'uomo anche solo se si avvicina di qualche metro all'alveare e pure lo inseguono se scappa; inoltre le api una volta che pungono muoiono ( per questo lo fanno solo in situazioni estreme ) mentre le vespe no e quindi possono pungere più volte nello stesso momento. Se fosse un nido di vespe sarebbe estremamente pericoloso e i Vigili del fuoco lo eliminerebbero mentre le api vanno tutelate e trasferite in un luogo consono.

Sicura si tratti di un nido di api e non di vespe?

Grazie per il chiarimento! A me sembrano api...ma non posso dirlo con certezza perché non ne capisco! Tra le altre cose quel lato di casa mia per me ormai è off limits!

Grazie per il chiarimento! A me sembrano api...ma non posso dirlo con certezza perché non ne capisco! Tra le altre cose quel lato di casa mia per me ormai è off limits!

Come detto chiama i Vigili del Fuoco non indugiare di loro che non sai se si tratta di api o di vespe vedrai che interverranno in breve tempo.

Pochi giorni fa è mi è successa una cosa analoga: i Vigili del Fuoco mi hanno dato il numero di telefono di un apicoltore il quale, contattato, è venuto, ha constatato che si trattava di api mellifere, era rammaricato che lo sciame fosse troppo alto sull'albero e non sarebbe stata giustificata la spesa per un cestello per recuperarlo, mi ha rassicurato che le api in questo momento non avrebbero punto nessuno e infine mi ha detto che nel giro di due o tre giorni si sarebbero spostate da sole alla ricerca di un nuovo nido. Così è stato.

I VV.FF. spesso non agiscono direttamente ma si limitano a suggerire l'intervento di un apicoltore ma questi, se deve entrare nella proprietà privata, non può accedervi senza una disposizione dell'Autorità.

Quindi occorre richiedere al Sindaco l'emissione di apposita ordinanza di urgenza per la tutela dell'incolumità delle persone da notificare al proprietario del suolo che, se non provvede, prevede l'intervento d'ufficio e quindi l'ingresso dell'apicoltore su disposizione dell'autorità.

 

Ciao

Piccolo of-topic sulle api (per sorridere dei nostri legislatori....)

 

Con il DM 217/2012 è stato modificato l'art. 189 del Codice della Strada disponendo che:

 

"L'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno.

Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente e' punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 410 a euro 1.643. Le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso.

Chiunque non ottempera all'obbligo di cui al periodo precedente e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 82 a euro 328."

Dovete ora tenere ben presente che tra gli animali "da reddito" figurano anche le api.

Quindi, se sull'autostrada un'ape si spiaccica sul parabrezza, o vi fermate e la soccorrete, eventualmente con una respirazione bocca a bocca, oppure, anche se morta, vi date alla fuga diventando così un pirata della strada........

Questa è l'Italia.😂

“Dio creò le api, il diavolo le vespe”

(Proverbio nordico)

I VV.FF. spesso non agiscono direttamente ma si limitano a suggerire l'intervento di un apicoltore ma questi, se deve entrare nella proprietà privata, non può accedervi senza una disposizione dell'Autorità.

Quindi occorre richiedere al Sindaco l'emissione di apposita ordinanza di urgenza per la tutela dell'incolumità delle persone da notificare al proprietario del suolo che, se non provvede, prevede l'intervento d'ufficio e quindi l'ingresso dell'apicoltore su disposizione dell'autorità.

 

Ciao

Nel caso corrente non si è sicuri che si tratti di api...occorre vedere se nel momento che si contattano hanno cose più urgenti da fare. Nella mia zona di solito intervengono personalmente a valutare la situazione

 

- - - Aggiornato - - -

 

“Dio creò le api, il diavolo le vespe”

(Proverbio nordico)

Grazie peppe64 per il bel proverbio che non conoscevo:o

Piccolo of-topic sulle api (per sorridere dei nostri legislatori....)

 

Con il DM 217/2012 è stato modificato l'art. 189 del Codice della Strada disponendo che:

 

"L'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno.

Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente e' punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 410 a euro 1.643. Le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso.

Chiunque non ottempera all'obbligo di cui al periodo precedente e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 82 a euro 328."

Dovete ora tenere ben presente che tra gli animali "da reddito" figurano anche le api.

Quindi, se sull'autostrada un'ape si spiaccica sul parabrezza, o vi fermate e la soccorrete, eventualmente con una respirazione bocca a bocca, oppure, anche se morta, vi date alla fuga diventando così un pirata della strada........

Questa è l'Italia.

Sicuramente rientrano anche le pulci ammaestrate 😉
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