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notaio

Aliquota IVA per energia elettrica nei condomini residenziali

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Buonasera! Ho letto di recente su questo portale che l'Agenzia delle Entrate ha risposto ad un interpello in cui si chiedeva se era giusto chiedere l'applicazione dell'aliquota IVA del 10% sulla bolletta dell'energia elettrica condominiale alla  società erogatrice del servizio. Sembrerebbe che l'A.E. abbia risposto in senso affermativo. Io avendo constatato che attualmente l'aliquota IVA applicata per l'energia elettrica condominiale è del 22%, prima di investire del problema l'amministratore di condominio, mi sono rivolto ad u ufficio fornitore del sevizio in argomento. L'impiegata mi ha fatto presente che il quesito le era già stato posto ed aveva rilevato che nella modulistica elettronica presente sulla  loro piattaforma riportava quali casi che hanno diritto alla aliquota IVA del 10%,  solo: scuole; orfanotrofi; carceri; caserme e ad altri casi, ma non  riportava il condominio come soggetto giuridico destinatario di tale agevolazione fiscale. Ecco perché chiedo a voi cosa ne pensate?

notaio dice:

Ecco perché chiedo a voi cosa ne pensate?

L'elenco che ti ha letto l'operatore del gestore si riferisce alla vecchia normativa, in vigore prima della presa di posizione di AdE per cui l'iva da applicare passava al 22% per le parti comuni e, di conseguenza, ancor piu' vetusta rispetto all'ultima risposta all'interpello.

In ogni caso, ci vorrà tempo perchè i gestori rivedano le proprie posizioni, così come è avvenuto per il passaggio al 22%.

Buonasera! Oggi sono stato informato da due società di erogazione del servizio elettrico e da entrambe mi é stato confermato, previo parere assunto presso l'AdE, che andrà applicata l'aliquota del 10 % al consumo di energia elettrica condomini residenziali. Però, hanno necessità di adeguare le rispettive piattaforme informatiche.

Grazie Danielabi per il tuo contributo. 

notaio dice:

Buonasera! Oggi sono stato informato da due società di erogazione del servizio elettrico e da entrambe mi é stato confermato, previo parere assunto presso l'AdE, che andrà applicata l'aliquota del 10 % al consumo di energia elettrica condomini residenziali. Però, hanno necessità di adeguare le rispettive piattaforme informatiche.

Grazie Danielabi per il tuo contributo. 

Grazie a te.

Ho telefonato oggi al Servizio Elettrico Nazionale; l'addetta, gentilissima e competente, mi ha detto che è sufficiente inoltrare domanda e mi ha indicato dove trovare il modulo nel sito www.servioelettriconazionale.it per richiedere l'IVA al 10%.

Lo allego, spero sia utile anche ad altri

 

Ho quindi controllato sul sito di Enel Energia, e anche qui ho trovato il modulo aggiornato: 

Modificato da Sjlva
  • Grazie 3

Pensate che ci sia possibilità di recupero dell'IVA in eccedente il 10% pagata in questi anni ?

Tarallo90 dice:

Pensate che ci sia possibilità di recupero dell'IVA in eccedente il 10% pagata in questi anni ?

Forse dopo una battaglia legale....

Tarallo90 dice:

Pensate che ci sia possibilità di recupero dell'IVA in eccedente il 10% pagata in questi anni ?

proprio stamattina ho inviato via pec ad enelenergia il modulo per la richiesta dell'applicazione dell'iva al 10 %.

volevo anche scrivere una frase circa il pregresso da quando è uscita la risposta dell'ade al giorno della prima ri-applicazione del 10%.

ho desistito poichè qualsiasi cosa avessero risposto di negativo non avrei saputo come replicare.

 

va bene così; d'altra parte io per molti anno ho pagato il 10% e poi quando cambiò al 22 % non chiesero gli arretrati ma si allinearono e basta.

immagino faranno così anche ora.

 

  • Mi piace 2

Risultati delle istanze per IVA 10%: Servizio Elettrico Nazionale ha già modificato l'aliquota, a partire dalle bollette relative a marzo 2021; Enel Energia aveva già emesso la fattura febbraio-marzo 2021 con IVA al 22% e ne ha inviata un'altra per "rettifica IVA", portando l'aliquota al 10% e con rimborso della differenza sulla prossima bolletta. 👌😊

Modificato da Sjlva
  • Mi piace 2
  • Grazie 1
Sjlva dice:

Risultati delle istanze per IVA 10%: Servizio Elettrico Nazionale ha già modificato l'aliquota, a partire dalle bollette relative a marzo 2021; Enel Energia aveva già emesso la fattura febbraio-marzo 2021 con IVA al 22% e ne ha inviata un'altra per "rettifica IVA", portando l'aliquota al 10% e con rimborso della differenza sulla prossima bolletta. 👌😊

bene.

io inviai richiesta via pec (enel energia) e ancora non ho ricevuto rettifiche o nuove bollette.

vi farò sapere.

 

... anzi ora vado sul sito a vedere se c'è qualcosa ...

paul_cayard dice:

... anzi ora vado sul sito a vedere se c'è qualcosa ...

Ho trovato la bolletta di rettifica sul sito, non è ancora arrivata quella cartacea.

Sjlva dice:

Ho trovato la bolletta di rettifica sul sito, non è ancora arrivata quella cartacea.

no, sul sito ancora non c'è nulla.

c'è l'ultima bolletta relativa al bimestre gen-feb con scadenza il 29 marzo (pagata).

aspetto fiducioso.

verso fine aprile arriverà la bolletta per mar-apr con scadenza fine maggio: forse faranno tutto in quella sede.

 

 

 

paul_cayard dice:

verso fine aprile arriverà la bolletta per mar-apr con scadenza fine maggio: forse faranno tutto in quella sede.

Probabile! 

Sjlva dice:

Probabile! 

io la pec in effetti l'ho spedita il 2 aprile ...

comunque se si sono organizzati come dici, prima o poi modificheranno.

... e se non lo fanno ... telefonata e poi sollecito scritto ...

Se nel condominio c'è anche un solo ufficio/negozio possiamo dire che l'IVA non potrà essere agevolata...quindi 22% invece di 10%. E fino a qui nessun problema.

Qualche problema di interpretazione però nasce nei seguenti casi:

1) condominio con negozi sul frontestrada. Se la bolletta dell'energia si riferisce al solo vano scale (illuminazione del vano, ascensore) allora direi che si tratta di uso residenziale e quindi IVA agevolata. Ma se l'energia è usata anche per l'illuminazione esterna dove sono presenti i negozi direi che l'agevolazione non c'è.

2) Condominio con appartamenti in cui si svolgono attività professionali. Ovvero u.i. censita a catasto come ad uso abitativo mentre in realtà è usata come studio professionale. Queste situazioni potrebbero anche non essere note all'amministratore quindi cosa succede se dichiara che nel condominio ci sono unità immobiliari residenziali mentre invece qualche condòmino ci lavora e produce reddito ? Lo chiedo perchè le compagnie (forse non tutte) chiedono all'amministratore delle dichiarazioni sostituve dell'atto notorio. Quindi se si dichiara il falso si è a rischio di denuncia (penale...)

3) Condominio con u.i. a destinazione bed & breakfast.  Sono considerate ad uso residenziale ? Direi di no in quanto (forse non ora in tempi di covid purtroppo) producono reddito. Quindi no agevolazione! Anche per queste situazioni spesso l'amministratore viene a sapere da altri condomini che un appartamento del condominio amministra è in realtà un B&B.... di nuovo il problema di cui al p.to 2

 

In conclusione direi che se non si vogliono correre dei rischi sarebbe meglio per l'amministratore fare un giro di assemblee (con tutte le difficoltà e criticità) del momento, informare i condòmini durante la riunione e far deliberare la assemblea in merito alla riduzione della aliquota.

Faranno eccezione quei palazzi dove la situazione è certa all'Amministratore.

Attendo ulteriori commenti/contributi!

 

 

davidebo dice:

Faranno eccezione quei palazzi dove la situazione è certa all'Amministratore.

Attendo ulteriori commenti/contributi!

Secondo me l'unica soluzione certa è se l'edificio sia completamente ad uso residenziale perchè l'illuminazione delle scale serve anche al negozio fronte strada che è coperto dal tetto condominiale, in caso di manutenzione. Anzi, serve al negozio anche perchè ha il diritto di installare un'antenna sul tetto.

davidebo dice:

Condominio con appartamenti in cui si svolgono attività professionali. Ovvero u.i. censita a catasto come ad uso abitativo mentre in realtà è usata come studio professionale.

In seguito a quanto scritto da @davidebo , mi chiedo come trattare quei casi dove le unità sono residenziali ma in realtà utilizzate a uso promiscuo; in partenza ho considerato il Condominio come "totalmente residenziale", ma ora ho il dubbio di aver sbagliato.... Però come posso sapere che lavoro svolgono tutti i condòmini, e se qualcuno di loro ha il domicilio della propria attività nell'appartamento dove risiede?

Succede molto spesso, soprattutto per i professionisti ma non solo, e noi amministratori non ne siamo a conoscenza. 

Modificato da Sjlva
Sjlva dice:

come posso sapere che lavoro svolgono tutti i condòmini, e se qualcuno di loro ha il domicilio della propria attività nell'appartamento dove risiede?

Secondo me quello che conta è la categoria catastale delle unità immobiliari (uso residenziale, negozio, uso ufficio, magazzinio...) e non cosa effettivamente fa il proprietario nella propria unità immobiliare.

  • Grazie 1
Sjlva dice:

In seguito a quanto scritto da @davidebo, mi chiedo come trattare quei casi dove le unità sono residenziali ....

Secondo me o ci si fonda sul famoso registro delle anagrafiche dove ciascun condomino ha indicato i dati della della u.i. e quindi anche la destinazione d'uso...se sono tutte abitative allora credo che l'amministratore potrebbe anche comunicare alla Società dell'energia elettrica di agevolare l'IVA. Normalmente l'amministratore non è tenuto a sapere che cosa facciano i condomini nelle u.i. di loro proprietà e si basa unicamente solo sui dati che conosce. Il problema è che alcune Società chiedono all'amministratore una dichiarazione...della serie fanno i "Ponzio Pilato" del caso e in caso di accertamenti è poi l'amministratore che ne risponde anche sul piano penale e quindi a rischio di denuncia. Non mi sembra una questione da poco. Io come ho scritto prima farei un passaggio in assemblea. Con una delibera mi sentirei più tranquillo prima di firmare una dichiarazione.

Ad esempio in un condominio a Bologna, uno dei proprietari utilizza l'appartamento (o meglio una porzione dello stesso) ad uso professionale. In sostanza produce del reddito e dato che l'amministratore ne è a conoscenza direi che è condizione sufficiente per non agevolare l'iva dell'energia elettrica delle parti comuni.

  • Grazie 1
davidebo dice:

Io come ho scritto prima farei un passaggio in assemblea. Con una delibera mi sentirei più tranquillo prima di firmare una dichiarazione.

Hai ragione perché sarebbe stata una sicurezza in più, ma non ci ho pensato e mi sono riferita ai dati dell'anagrafe condominiale, inviando richiesta di aliquota agevolata solo dove le unità sono tutte registrate come residenziali.

Speriamo bene! 

Sjlva dice:

Hai ragione perché sarebbe stata una sicurezza in più, ma non ci ho pensato e mi sono riferita ai dati dell'anagrafe condominiale, inviando richiesta di aliquota agevolata solo dove le unità sono tutte registrate come residenziali.

Speriamo bene! 

Ma hai dovuto mandare una dichiarazione con un richiamo alla art.76 DPR 445/2000 ? Se hai dei dubbi puoi sempre informare i condomini in assemblea e comunicare al fornitore le eventuali variazioni.

davidebo dice:

Ma hai dovuto mandare una dichiarazione con un richiamo alla art.76 DPR 445/2000 ? Se hai dei dubbi puoi sempre informare i condomini in assemblea e comunicare al fornitore le eventuali variazioni.

Sì, è un'istanza che richiama il DPR 445/2000.

Naturale che alla prima assemblea utile comunico ai condòmini la variazione, però rileggendo quanto dichiarato credo non ci sia il problema dell'uso promiscuo. Infatti "dichiaro che l'energia elettrica, di cui al contratto di fornitura indicato dal numero cliente sopra riportato, è utilizzata in Condomini composti esclusivamente da unità immobiliari a uso abitativo"; quindi a mio parere non è rilevante se poi chi ci abita utilizza l'appartamento anche come domicilio professionale o comunque lavorativo.

In fondo anch'io abito e lavoro nello stesso posto, ma l'energia elettrica (intestata a mio marito) è residenziale.

Sjlva dice:

In fondo anch'io abito e lavoro nello stesso posto, ma l'energia elettrica (intestata a mio marito) è residenziale. 

Ma qui si parla dell'energia delle p.ti comuni non dei singoli contratti privati

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