#1 Inviato 3 Novembre, 2013 Salve, vorrei sapere se il nuovo condominio nel ex casa del portiere, la quale è condominiale, doveva richiedere autorizzazione tramite l'assemblea prima di fare qualsiasi lavoro interno. Insomma essendo una casa di tutti. Doveva chiedere il permesso in assemblea? Inoltre per affittare tale casa, si dovevano mettere in discussione sempre in assemblea le varie offerte? Oppure si affitta direttamente a chi si vuole dall'amministratore? In caso come mi posso rivalere nei confronti di chi ha sbagliato?? Grazie
#2 Inviato 3 Novembre, 2013 Assolutamente ogni decisione che afferisce la gestione del contratto di locazione DEVE passare per una discussione ed una ratifica assembleare. L'amministratore è solo l'esecutore delle decisioni e non il LOCATORE padrone assoluto. Chiedi per raccomandata di esercitare il tuo diritto di comproprietario della casa portiere di ispezionare quali siano stati gli interventi effettuati all'interno della u.i., per poter giudicare sulla loro utilità, non solo, ma fondamentalmente che non costituiscano motivo di variazioni significative sul piano urbanistico, tali da richiedere pratiche edilizie e catastali. Quanto accaduto costituisce, a mio avviso, un motivo valido di ricorso al Tribunale - Volontaria Giurisdizione - per la revoca giudiziaria, anche da parte di un solo condomino.
#3 Inviato 3 Novembre, 2013 Grazie, sei veramente preparato. Quindi potrei tranquillamente far recidere il contratto via giudiziaria. Rileggerò dettagliatamente il verbale ultima assemblea, ma sono sicuro che era stato messo un cartello per il fittasi e senza nessuna nuova assemblea è stata assegnata ad un condomino. Senza discutere le offerte arrivate. Dopo di chè questo ha fatto una serie di lavori perché si sono sentiti i rumori dei martelli pneumatici e senza nessuna riunione per dargli il permesso. - - - Aggiornato - - - L'amministratore cosa rischia????
#4 Inviato 3 Novembre, 2013 La revoca giudiziaria per aver consentito e, di fatto poi, ratificato senza averne i poteri, una occupazione abusiva di un bene condominiale a lui affidato in custodia.
#5 Inviato 3 Novembre, 2013 GLi ha fatto anche il contratto. C erano vari offerenti ma non si capisce come ha deciso per questo senza ulteriore assemblea. A che è servito porre un cartello di affittasi se poi ha deciso per uno senza vagliare gli altri con un altra assemblea??? Inoltre poi questo condomino ha fatto i lavori e sempre senza assemblea condominiale per approvazione. Possibile tutto questo?? A quanto pare dalle risposte no. Cortesemente se conoscete la legge di riferimento, gradirei. Grazie
#6 Inviato 3 Novembre, 2013 Non ci sono leggi ma solo elementari violazioni: 1) dei diritti dei condomini a decidere sulla destinazione e l'utilizzo dei loro beni, dei quali l'amministratore è solo il custode, con l'obbligo di eseguire pedissequamente le disposizioni assembleari, non di sostituirsi ad esse; 2) degli impegni presi dal conduttore con la firma del relativo contratto di locazione, nel quale (come in qualsiasi bozza di contratto che si rispetti) vi è specificato: cfr: art. 8) Il conduttore non potrà apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione ai locali locati ed alla loro destinazione, o agli impianti esistenti, senza il preventivo consenso scritto del locatore.
#7 Inviato 3 Novembre, 2013 Grazie sei un grande. Adesso non mi tocca che parlare con l'amministratore e vedere come si discolpa. IN caso denuncia dai carabinieri? Per mandarlo via o cosa? All'inquilino furbo cosa compete adesso?
#8 Inviato 3 Novembre, 2013 Se vuoi liberarti di questo amministratore hai tutte le carte in regola per farlo. Ti costerà solo un centinaio di euro e un po di impegno. Si tratta di costituirti le prove ex Art. 64 disp. att. cod. civ. Sulla revoca dell'amministratore, nei casi indicati dal terzo comma dell'art. 1129 e dall'ultimo comma dell'art. 1131 del codice, il tribunale provvede in camera di consiglio, con decreto motivato, sentito l'amministratore medesimo. Contro il provvedimento del tribunale può essere proposto reclamo alla corte d'appello nel termine di dieci giorni dalla notificazione (Cod. Proc. Civ. 137). In conclusione, chiedi con raccomandata il contratto di fitto, un appuntamento per prendere visione dello stato dei luoghi e delle modifiche apportate al cespite e poi, con in mano le prove di quanto accaduto, esponi con ricorso motivato al Presidente del tribunale - Volontaria Giurisdizione - le ragioni per cui chiedi la revoca di questo maleducato prevaricatore, che ha bisogno di una sonora lezione. Se tutti condomini conoscessero i loro diritti, molti amministratori righerebbero diritto.....
#9 Inviato 16 Novembre, 2013 Salve, facciamo un riepilogo: Primo punto: Dato il mandato di trovare a chi affittare l ex casa del portiere, si doveva fare un ulteriore riunione per vagliare le varie offerte???? O l' amministratore poteva sceglierne una senza chiedere??? Secondo Punto: I lavori ( di qualsiasi genere siano stati), fatti nell'appartamento dal nuovo condomino dovevano prima essere autorizzati in una nuova assemblea? Conseguenze possibili contro sia l'amministratore ( quindi revoca giudiziaria) e i nuovi inquilini. Grazie
#10 Inviato 16 Novembre, 2013 Dipende da cosa avete posto all'o.d.g., cosa avete discusso e deliberato e che tipo di lavori ha eseguito il conduttore. Bisogna leggersi le carte e valutare, prima di poter intraprendere iniziative giudiziarie.
#11 Inviato 17 Novembre, 2013 Non si è tenuta una riunione per i lavori. Quella precedente era solo per assegnare la ricerca di persone che facevano offerte.
#12 Inviato 18 Novembre, 2013 Allora occorre una nuova riunione per ratificare (o meno) le decisioni assunte dall'amministratore (ma, ripeto, il verbale deve essere letto e analizzato in ogni parola per poter poi valutare se il comportamento dell'amministratore sia passibile di censura). Per i lavori compiuti all'interno della casa portiere è necessario individuarne con esattezza la tipologia (semplici restauri, sostituzioni di igienici, revisioni di impianti, ecc. senza apportare modifiche agli ambienti) ovvero interventi che hanno condotto ad una diversa distribuzione degli spazi, incremento di superfici, nuovi servizi igienici, ecc. comunque tali da dover riqualificare la u.i. sotto il profilo catastale.
#13 Inviato 23 Febbraio, 2015 E nella situazione opposta? Mio marito è il portiere con alloggio di un condominio. Il nostro alloggio è in condizioni disastrose con pericolo per la salute: fili elettrici scoperti, mattonelle rotte, cucina con tubo del gas nel locale seminterrato senza finestre. Da ben 8 anni chiediamo che si facciano i lavori, ma niente. Adesso quindi abbiamo deciso di fare degli interventi a spese nostre, che comunque non comportano riqualifiche catastali (nella visura catastale la cucina risultava al piano superiore, è stata modificata dal precedente portiere). Questi lavori vanno quindi votati in un'assemblea valida o è sufficiente che raccogliamo delle dichiarazioni di consenso da parte della maggioranza dei condomini? Ti sarei grata se potessi darmi una risposta, grazie!