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rasawa7018

Affitto Cointestato - vuole chiudere il contratto (dando regolarmente i sei mesi di preavviso) ed andarsene cosa succede?

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Se due persone sottoscrivono un contratto cointestato al 50%, e non appartengono allo stesso nucleo familiare ma hanno due stati di famiglia separati, ed uno dei due un bel giorno vuole chiudere il contratto (dando regolarmente i sei mesi di preavviso) ed andarsene cosa succede? Cosa succede soprattutto se invece l'altro inquilino vuole restare? E se l'altro inquilino non i soldi per pagare da solo tutto l'affitto, il proprietario può rivalersi su quello che vuole andar via se al momento della sottoscrizione del contratto è stato quest'ultimo a fornire le buste paga a garanzia? Grazie.  

Mi rendo conto che forse non è chiaro il mio post. Descrivo meglio allora.

Ho un contratto di affitto cointestato. Io e il mio coinquilino paghiamo a metà quindi io faccio un bonifico al proprietario, ed il mio "socio" fa lo stesso per la sua metà. Anche la bolletta della TARI ci arriva separata, ognuno paga il suo. Il mio coinquilino ha perso il lavoro e non riesce più a pagare, io del resto vorrei andare in un appartamento più piccolo e stare per conto mio. Il problema è che il mio coinquilino non vuole andar via, e presto mi toccherà pagare tutto a me, perchè all'atto del contratto, essendo lui un precario, quello che ha dato le buste paga per dimostrare la serietà sono io...

La domanda quindi è, se io me ne vado (con regolare disdetta di sei mesi) e lui non vorrà andarsene, cosa succede? Il proprietario potrà rivalersi su di me.

Una precisazione, sul contratto io non ho mai firmato da "garante" nei confronti del mio coinquilino. E' un semplice contratto di affitto cointestato, con tutti e due i nostri nomi, e il contratto è registrato all'agenzia delel entrate sia nel mio cassetto fiscale sia nel suo.

Grazie 1000.

 

 

 

rasawa7018 dice:

Se due persone sottoscrivono un contratto cointestato al 50%, e non appartengono allo stesso nucleo familiare ma hanno due stati di famiglia separati, ed uno dei due un bel giorno vuole chiudere il contratto (dando regolarmente i sei mesi di preavviso) ed andarsene cosa succede?

Che la disdetta deve esser accettata anche dall'altro coinquilino. Se questo non accetta, chi ha disdettato non può andarsene salvo che trovi e proponga un subentrante nella sua posizione, Subentrante che deve ricevere consenso da tutte le altri Parti coinvolte.

 

Oppure anche il secondo coinquilino si accoda alla disdetta del primo e se ne vanno entrambi. Il contratto cesserà anticipatamente alla scadenza del periodo di preavviso.

 

 

rasawa7018 dice:

Cosa succede soprattutto se invece l'altro inquilino vuole restare?

Se rimarrà da solo, si dovrà far carico di tutti gli oneri derivanti dal contratto di locazione fino alla sua naturale scadenza.

 

 

rasawa7018 dice:

E se l'altro inquilino non ha  i soldi per pagare da solo tutto l'affitto, il proprietario può rivalersi su quello che vuole andar via

Se a quello che vuole andarsene è stata accettata la disdetta, i problemi saranno solo di chi rimane e della Proprietà.

 

 

La soluzione migliore per tutti quanti sarebbe la disdetta presentata da entrambi i coinquilini, così che il contratto di locazione cessi definitivamente.

Puoi andartene dando regolare disdetta nel rispetto dei 6 mesi. Essendo un contratto cointestato con pagamento in solido (presumo) chi resta dovrà sobbarcarsi l'intero costo dell'affitto oltre gli oneri accessori previsti.

Una volta che avrai receduto dal tuo contratto e saldato quello di tua competenza non avrai più alcuna responsabilità nei confronti nè della proprietà nè dell'altro coinquilino.

Fin tanto che resterai intestatario del contratto sarai tenuto a versare la tua quota di affitto e nel caso in cui l'altro coinquilino non dovesse pagare la proprietà potrebbe rivalersi su di te. 

Modificato da Simo

"Se questo non accetta, chi ha disdettato non può andarsene"

 

Mi sa che sono in trappola allora 😞

Ho già parlato col mio padrone di casa e ha detto che se vado via io deve andar via anche lui perchè è di me che si fida. Un bel guaio. 

Simo dice:

Puoi andartene dando regolare disdetta nel rispetto dei 6 mesi. Essendo un contratto cointestato con pagamento in solido (presumo)

Non c'è alcuna nota che sottolinei questa cosa. Non so se è così in automatico, visto che sul contratto comunque non c'è alcuna firma a garanzia dell'altro. Sul contratto ci sono i nostri dati, veniamo citati insieme come "conduttore" su tutte le clausole. Ci sono poi le nostre due firme in calce al contratto nella voce "Il conduttore" tutto qui. 

Modificato da rasawa7018

Avrei sperato di avere il diritto di andar via (sempre nel rispetto dei sei mesi di preavviso) e lasciare poi che il padrone di casa dia lo sfratto all'altro inquilino nel caso non lo paga! Ma il padrone di casa ha detto che se l'altro non va via non accetterà la chiusura del contratto e mi riterrà responsabile se l'altro non paga.

Il discorso è molto più complesso.

Questo è Il limite dei contratti cointestati, ovvero coi i coinquilini responsabili in solido.  Non è che il proprietario può fare il bello o il brutto tempo; semplicemente lui si adegua alla situazione utilizzando le norme.

Tu per assurdo potresti anche andartene senza disdettare, ma continuando a pagare fino a scadenza naturale del contratto la sola tua quota di canone di locazione mensile; potrai solo esimerti dalle utenze perchè non ci abiti più.

 

La tua disdetta in solitario della locazione comporta un aggravio di spese per l'altro coinquilino: perciò lui ha il diritto di opporsi alla tua disdetta. Oppure acconsente per iscritto alla tua disdetta accettando l'intero aggravio di spesa derivante dalla nuova situazione non prevista contrattualmente.

 

Se invece il tuo coinquilino non fa nulla (o non è informato della tua disdetta) lui può permettersi di rimanere nell'appartamento senza più pagar nulla. A quel punto il proprietario per recuperare la morosità che si accumula avrà mano libera per attaccare qualunque dei due coinquilini proprio perchè solidalmente responsabili in solido, quindi il proprietario si rivarrà sul più solvibile che saresti tu. E a te toccherebbe di pagare tutto quanto, e non solo la tua quota, appurato che il tuo coinquilino versa in condizione molto precaria.

Naturalmente a te rimarrà il diritto di rivalerti sul tuo coinquilino per recuperare quanto indebitamente pagato, ma servirà azione legale qualora non risolviate bonariamente per brevi vie.

 

Visto che il proprietario ha già rifiutato la tua disdetta, è necessario che disdettiate insieme per chiudere definitivamente il contratto di locazione. E' la soluzione più semplice.

 

 

 

 

 

Il proprietario non puo' rifiutare la disdetta di uno degli inquilini sulla base del "dell'altro non mi fido"..

Se il recesso è formalizzato correttamente, cioè con l'indicazione del grave motivo di recesso, il proprietario non puo' opporsi nè pretendere che anche l'altro vada via

Infatti in  caso di più conduttori è consentito a ciascuno di essi recedere dal contratto, nel rispetto delle norme o delle pattuizioni che regolano il recesso, anche senza che gli altri facciano lo stesso. Si configurerà così un “recesso parziale” e il contratto manterrà efficacia nei confronti dei conduttori restanti, obbligati in solido al pagamento dell’intero canone .

 

Non mi risulta nessuna norma che imponga l'adesione del proprietario al recesso parziale o che imponga a chi va via di trovare un sostituto.

 

Chi resta valuterà se riesce o no a pagare l'affitto e agirà di conseguenza

albano59 dice:

Che la disdetta deve esser accettata anche dall'altro coinquilino. Se questo non accetta, chi ha disdettato non può andarsene salvo che trovi e proponga un subentrante nella sua posizione, Subentrante che deve ricevere consenso da tutte le altri Parti coinvolte.

 

A me non risulta. In che norma trovi questo?  lo chiedo per approfondire sia chiaro, non per polemica..

 

Modificato da SisterOfNight

Nessuna norma, ma usi locali. Tipico dell'ambiente universitario.

Chi desidera uscire da un contratto cointestato, non ci riesce se non presenta alle altre Parti un a persona subentrante nella sua posizione; agire diversamente quasi sempre incontrerà la contrarietà del locatore e dei coinquilini per intuibili ed opposti interessi economici. Certamente chi deve andarsene può far valere le sue ragioni in giudizio, ma quasi nessuno lo fa, sempre per gli intuibili motivi economici e le lungaggini del rito.

 

Per questi motivi pratici, quasi nessuno agevolerà mai un recesso anticipato parziale, checchè comandi la legge.

Quindi significa, che se io trovo lavoro in un'altra città non posso andarmene se non mi faccio aiutare da un avvocato? Devo praticamente ricorrere in giudizio? Accidenti che guaio 😞

E se prego il padrone di casa di darci lo sfratto? In modo che siamo costretti entrambi ad andar via, e poi ognuno per la sua strada...

Dovrai farti aiutare da un avvocato per difenderti (o per far valere le tue ragioni),  se il proprietario ti creerà ostacoli non accettando la tua disdetta. Ti costerà sempre molto, ma molto meno di uno sfratto.

 

Non dimenticare che @SisterOfNight  , che di legge ne sa qualcosina più del sottoscritto, ha già evidenziato nel #10 che la tua disdetta è da considerarsi regolare.

Se non sussiste morosità, il proprietario non può richiedere la convalida dello sfratto. Comunque farsi sfrattare non è una soluzione economica ed ora col Covid ed il blocco degli sfratti si prospetta come una soluzione estremamente dispendiosa. A puro livello indicativo sappi che esporsi ad uno sfratto significa dover rifondere al proprietario una somma in area 2.000 € più la morosità accumulata.

rasawa7018 dice:

Quindi significa, che se io trovo lavoro in un'altra città non posso andarmene se non mi faccio aiutare da un avvocato? Devo praticamente ricorrere in giudizio? Accidenti che guaio 😞

E se prego il padrone di casa di darci lo sfratto? In modo che siamo costretti entrambi ad andar via, e poi ognuno per la sua strada...

Ma no,  tu fai il recesso, dai il preavviso e vai via.

Hai finito lì.

Se vuole sarà la proprietà a farti causa ma non vedo perchè, non ha appigli giuridici.

 

farti dare sfratto è una pessima idea, ti dovrai sobbarcare costi dell'intera procedura e del legale del proprietario, ma perchè mai?   

Leggi bene cosa ti ho scritto, e fai sto recesso.

Chiaro che chi resta non sarà felice, ma legalmente nulla puo' farti.

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