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Mario Pessina

Affitti, Milano aggiorna il canone concordato

Affitti, Milano aggiorna il canone concordato

 

Silvio Rezzonico e Maria Chiara Voci

Il testo vigente fino a due giorni fa risaliva al 5 luglio del 1999 e teneva ancora conto delle cifre espresse in lire: da ieri, a Milano, è operativo un nuovo accordo per l’applicazione a livello territoriale dei contratti a canone concordato . Il patto è stato siglato nella sala Giunta di Palazzo Marino fra i rappresentanti dei sindacati inquilini (Sunia, Uniat e Conia, mentre non ha firmato il Sicet) e quelli della proprietà edilizia (Assoedilizia, Uppi, Asppi, Appc, Confappi e Confabitare).

A fronte di un minore incasso sul valore dei canoni, chi sceglierà di affittare una casa seguendo l’accordo potrà beneficiare sul territorio del Comune di Milano di un’imposta Imu ridotta allo 0,65% (invece che allo 0,96%, percentuale valida per i contratti di mercato) oltre che di uno sconto dal 15% al 10% sulla cedolare secca, per effetto del Piano casa varato dal Governo nel 2014.

Secondo alcune simulazioni diffuse da Assoedilizia, significa che nel caso di un appartamento in città con un’Imu e Tasi calcolata su un valore catastale di 800 euro, locato con un canone medio fra quelli previsti dal contratto, il titolare dell’immobile pagherà 832 euro di Imu anziché 1.228 euro e una cedolare secca (se decide di utilizzare questa strada) di 700 euro contro 2.100 euro a fronte di un introito per l’affitto annuale che scende da 10mila a 7mila euro. Il differenziale negativo sarà di 1.200 euro circa, ma con un probabile aumento della possibilità di trovare un inquilino.

Inoltre, il Comune ha attivato alcuni strumenti, come un fondo salvasfratti destinato a risarcire delle morosità pregresse (fino a un massimo di 8mila euro) i proprietari che decidono di ritirare uno sfratto e di sottoscrivere un contratto a canone concordato, un fondo di garanzia a tutela di chi affitta seguendo i dettami dell’accordo sottoscritto ieri e un contributo una tantum ai titolari di un alloggio che passano al canone concordato.(ilsole24ore.it)

Saluti.

Volevo chiederle una informazione a tal proposito.

Ieri ho concesso in locazione a canone concordato con cedolare secca un piccolo appartamento nella periferia di Milano.

Per la verità, visto che si trattava di una mia carissima amica disoccupata, volevo darglielo in uso gratuito (proprio perché disoccupata) ma, poi, ci ho riflettuto e gli ho fatto questa proposta:

 

Contratto a canone concordato secondo i nuovi parametri che, appunto lei Mario ha evidenziato, per € 263,00 mensili, una cifra che mi garantirebbe il suo papà.

La mia amica ha accettato e lo abbiamo registrato.

 

La domanda è:

La mia amica non avendo un c/c per fare il bonifico può darmeli in contanti questi € 263,00 ogni mese?

Io so che si possono pagare i canoni di locazione in contanti fino a € 999,00 mensili, non so se ciò vale anche in presenza di contratti concordati con cedolare secca.

 

La ringrazio per eventuali risposte e chiarimenti.

La mia amica non avendo un c/c per fare il bonifico può darmeli in contanti questi € 263,00 ogni mese?
Per fare un bonifico bancario, il conto corrente devi averlo tu, che sei il proprietario che incassa i soldi.

Chi paga può indifferentemente attingere dal propio conto bancario se ne ha uno,

oppure può dare i soldi fisicamente al cassiere allo sportello e pagarti il bonifico tramite moneta contante.

 

L'unico inghippo di questo secondo metodo, è che le nostre banche italiane applicano commissioni esose ai bonifici fatti per cassa allo sportello.

Potrebbe costare troppo caro, inutilmente, ogni mese per l'inquilino.

 

Non vedo niente di male a ricevere il fitto in contanti, proprio perché come dici tu stesso, sareste sotto la soglia dei 999.

(non credo che gli acocordi vigenti nel comune di Milano obblighino in tal senso)

 

N.B.: il testo del messaggio originario, è una citazione pari pari dal sito web del giornale Sole 24 ore,

non sono le parole di chi ha postato quell'intervento.

N.B.: il testo del messaggio originario, è una citazione pari pari dal sito web del giornale Sole 24 ore,

non sono le parole di chi ha postato quell'intervento.

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infatti la citazione presa è indicata

http://www.quotidianocondominio.ilsole24ore.com/

comunque l'affitto con pagamento mensile al di sotto di 999 , in questo caso 263, non comporta nessuna sanzione anche se l'importo totale annuo ammonta a 3156

Fino a 999 euro, nessun problema

La ringrazio molto dell'informazione.

Saluti

 

- - - Aggiornato - - -

 

Per fare un bonifico bancario, il conto corrente devi averlo tu, che sei il proprietario che incassa i soldi.

Chi paga può indifferentemente attingere dal propio conto bancario se ne ha uno,

oppure può dare i soldi fisicamente al cassiere allo sportello e pagarti il bonifico tramite moneta contante.

 

L'unico inghippo di questo secondo metodo, è che le nostre banche italiane applicano commissioni esose ai bonifici fatti per cassa allo sportello.

Potrebbe costare troppo caro, inutilmente, ogni mese per l'inquilino.

 

Non vedo niente di male a ricevere il fitto in contanti, proprio perché come dici tu stesso, sareste sotto la soglia dei 999.

(non credo che gli acocordi vigenti nel comune di Milano obblighino in tal senso)

 

N.B.: il testo del messaggio originario, è una citazione pari pari dal sito web del giornale Sole 24 ore,

non sono le parole di chi ha postato quell'intervento.

Saluti.

Sì io ce l'ho il c/c, è l'inquilina che non lo ha per questo motivo chiedevo se potesse pagarlo in contanti, infatti essa essendo disoccupata non ha un c/c e figuriamoci se si mette a pagare commissioni per effettuare bonifici di cassa......

Il mio era soltanto un dubbio che, voi, mi avete tolto, io poi, non ci vedo nulla di male nell'uso del contante, ci mancherebbe...

Saluti e molte grazie anche a lei.

, io poi, non ci vedo nulla di male nell'uso del contante, ci mancherebbe...
Figurati...

è solo che ad inizio anno scorso 2014, si era avuta una normativa cervellotica (!)

fortunatamente rientrata grazie ad una circolare esplicativa,

 

ma altrimenti tutti quanti gli affitti si sarebbero dovuti pagare con assegno o bonifico, tutti quanti anche di piccolissimo importo!

Per fortuna dopo un solo mese o due, quella norma cervellotica è stata rettificata,

ed il comportamento attuale è come si diceva nei precedenti mesaggi.

Figurati...

è solo che ad inizio anno scorso 2014, si era avuta una normativa cervellotica (!)

fortunatamente rientrata grazie ad una circolare esplicativa,

 

ma altrimenti tutti quanti gli affitti si sarebbero dovuti pagare con assegno o bonifico, tutti quanti anche di piccolissimo importo!

Per fortuna dopo un solo mese o due, quella norma cervellotica è stata rettificata,

ed il comportamento attuale è come si diceva nei precedenti mesaggi.

Saluti, io neanche sapevo di questa norma che dici te, pensavo che potesse essere obbligatorio solo in caso di contratti a canone concordato con cedolare secca, meglio così almeno a questa mia amica, molto sventurata, gli si risparmiano altri ostacoli da saltare.....

 

Per quanto riguarda la norma che dici te del 2014 non poteva che essere cancellata d'altro canto se, c'è, l'uso della moneta contante e non è vietata la sua utilizzazione come avrebbero potuto pretendere il contrario??

A parte sopra i 1.000 ovviamente....

Saluti e grazie ancora

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