Vai al contenuto
torino1

Adeguamento norma uni 10200

Buongiorno a tutti,

vorrei proporre il seguente quesito:

nel 2010, il condominio sostituisce in urgenza la caldaia centralizzata e, essendo di Torino, ha ottemperato all'obbligo previsto dalla legge regionale del Piemonte di dotare le singole unità di termovalvole e contabilizzatori. L'assemblea decise di quantificare nel 50% la quota fissa e 50% quella variabile.

Nel 2012, l'assemblea decise di variare la quota fissa dal 50 al 60%, poichè gli appartamenti dell'ultimo piano e di un lato del fabbricato erano più svantaggiati.

A tutt'oggi, la situazione non è stata modificata, nonostante ogni anno presentavo le mie rimostranze circa l'assurdità di tale percentuale e relativamente al fatto che si contravveniva alla norma uni 10200.

Finalmente, tra 1 settimana, ci sarà l'assemblea e all'ordine del giorno è stato inserito il punto sulla delibera di affidare ad un tecnico termodinamico la definizione dei criteri di riparto delle spese di riscaldamento (UNI 10200:2015).

Quindi, la domanda è: tutte le delibere di approvazione del consuntivo e preventivo dall'anno 2012 in poi possono essere considerate nulle in quanto non vi è stato un adeguamento alla norma UNI 10200 subito dopo aver instalato le termovalvole ed i contacalorie?

Grazie per le risposte

Buongiorno a tutti,

vorrei proporre il seguente quesito:

nel 2010, il condominio sostituisce in urgenza la caldaia centralizzata e, essendo di Torino, ha ottemperato all'obbligo previsto dalla legge regionale del Piemonte di dotare le singole unità di termovalvole e contabilizzatori. L'assemblea decise di quantificare nel 50% la quota fissa e 50% quella variabile.

Nel 2012, l'assemblea decise di variare la quota fissa dal 50 al 60%, poichè gli appartamenti dell'ultimo piano e di un lato del fabbricato erano più svantaggiati.

A tutt'oggi, la situazione non è stata modificata, nonostante ogni anno presentavo le mie rimostranze circa l'assurdità di tale percentuale e relativamente al fatto che si contravveniva alla norma uni 10200.

Finalmente, tra 1 settimana, ci sarà l'assemblea e all'ordine del giorno è stato inserito il punto sulla delibera di affidare ad un tecnico termodinamico la definizione dei criteri di riparto delle spese di riscaldamento (UNI 10200:2015).

Quindi, la domanda è: tutte le delibere di approvazione del consuntivo e preventivo dall'anno 2012 in poi possono essere considerate nulle in quanto non vi è stato un adeguamento alla norma UNI 10200 subito dopo aver instalato le termovalvole ed i contacalorie?

Grazie per le risposte

Direi di NO, la nuova ripartizione vale dal momento in cui l'assemblea approva le tabelle con i nuovi millesimi di riscaldamento.

Scusatemi se insisto, ma esistendo dei Dlgs imperativi e non derogabili che impongono di ripartire le spese del riscaldamento secondo la norma UNI 10200, tutte le delibere che hanno invece deciso un riparto diverso ( contra legem) non dovrebbero essre considerate nulle?

Grazie

Scusatemi se insisto, ma esistendo dei Dlgs imperativi e non derogabili che impongono di ripartire le spese del riscaldamento secondo la norma UNI 10200, tutte le delibere che hanno invece deciso un riparto diverso ( contra legem) non dovrebbero essre considerate nulle?

Cercavo anch'io la stessa risposta per la Lombardia e secondo il d.lgs 141/2016 art. 5, punto V lettera d che fa proprio riferimento alla ripartizione in base alla UNI 10200: "Le disposizioni di cui alla presente lettera sono facoltative nei condomini o gli edifici polifunzionali ove alla data di entrata in vigore del presente decreto si sia gia' provveduto all'installazione dei dispositivi di cui al presente comma e si sia gia' provveduto alla relativa suddivisione delle spese."

 

Edit: il testo del decreto lgs: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/07/25/16G00153/sg

quindi? tutti coloro che hanno installato valvole e contabilizzatori (ad esempio) a settembre e ottobre 2016, devono usare la uni10200?

quindi? tutti coloro che hanno installato valvole e contabilizzatori (ad esempio) a settembre e ottobre 2016, devono usare la uni10200?

Certamente, ma la legge prevede due eccezioni:

 

1) Per il primo anno di contabilizzazione è possibile ripartire in base ai millesimi di proprietà.

 

2) Se ci sono squilibri di fabbisogno termico tra i vari appartamenti superiori al 50% (tipico di edifici vecchi non coibentati), è possibile ripartire i consumi involontari (quota fissa) in base ad una percentuale fissata dall'assemblea (minore o uguale al 30%) da dividere in base ai vecchi millesimi di riscaldamento o ai mq.

Vorrei precisare che il dlgs 141 citato, nella parte in cui specifica che le disposizioni sono facoltative, si riferisce a chi ha già installato le valvole e ripartisce secondo UNI10200, metodo indicato dalla legge per la ripartizione delle spese.

In realtà torino1 si sarebbe potuto rifiutare di pagare fino a quando il condominio non si fosse adeguato alla legge.

Infine le percentuali sono escluse per legge salvo l'integrazione della 141 che, in presenza di una specifica relazione tecnica asseverata, permette di derogare alla UNI10200.

in sostanza l'unico criterio di ripartizione è quello della UNI10200, siccome tutti quelli dell'ultimo piano sono già andati da un legale per l'iniquità di tale ripartizione, si è data una via d'uscita riaprendo i giochi (ed è questo che è facoltativo) ma è poi l'assemblea che può scegliere di derogare alla norma

  • Confuso 1
Certamente, ma la legge prevede due eccezioni:

 

1) Per il primo anno di contabilizzazione è possibile ripartire in base ai millesimi di proprietà.

 

2) Se ci sono squilibri di fabbisogno termico tra i vari appartamenti superiori al 50% (tipico di edifici vecchi non coibentati), è possibile ripartire i consumi involontari (quota fissa) in base ad una percentuale fissata dall'assemblea (minore o uguale al 30%) da dividere in base ai vecchi millesimi di riscaldamento o ai mq.

1) oggi sono stato dall'ingegnere che mi ha fornito un "disastro" di dati, tra cui i millesimi di ACS e di riscaldamento, nonchè la quota fissa espressa in kilo kalorie..

 

ora, siccome ho condomini con 50 millessimi e altri con 180.. io per quest'anno potrei far approvare una ripartizione della quota fissa per millessimi di proprietà?

 

e per l'ACS?

 

2) questi squilibri del 50% come li trovo?ad esempio se un condomini ha 50 millesimi e l'altro 180.. mentre prima erano tutti piu' o meno uguali (mettiamo circa 60 millesimi procapite) lo squilibrio cè?

 

in tal caso si potrebbe pagare il (max) 30% come quota fissa secondo i vecchi millessimi di riscaldamento, e il resto variabile?

 

solita domanda: e l'acqua calda sanitaria?

ps: io temo che verran fuori dei casini megagalttici, non sto discutendo sulla bontà della norma, che io approvo in pieno..ma proprio in assemblea con squilibri vistosi..

 

il termotecnico mi ha detto che i primi che han gia avuto un anno di contabilizzazione ha pagato l'ACS anche 17 euro a metro cubo...assurdo!!!!!!!!!!!

Infine le percentuali sono escluse per legge salvo l'integrazione della 141 che, in presenza di una specifica relazione tecnica asseverata, permette di derogare alla UNI10200.

Se le nuove tabelle sono state redatte da un tecnico abilitato e ci sono gli squilibri superiori al 50% non è necessaria alcuna relazione tecnica, perché c'è già la TABELLA CHE ASSEVERA LA SITUAZIONE DI SQUILIBRIO!

2) questi squilibri del 50% come li trovo?ad esempio se un condomini ha 50 millesimi e l'altro 180.. mentre prima erano tutti piu' o meno uguali (mettiamo circa 60 millesimi procapite) lo squilibrio cè?

Devi vedere se ci sono differenze superiori al 50% nei nuovi millesimi PER METRO QUADRO.

 

Quindi, devi dividere i nuovi millesimi di ciascun appartamento per i metri quadri (o i millesimi di proprietà se sono proporzionali ai metri quadri).

 

Poi basta confrontare il valore più piccolo con il più grande, se il più grande è maggiore del 50% (molto probabile nei vecchi condomini) allora ci sono gli squilibri!

scusa il ritarso ciao la ripartizione vale per il futuro ma cerca di far cambiare il fisso, è troppo alto altrimenti ti svaluatno la casa , coalizzati con quelli come te . Se non hai coimbentato l'appartamento non ti aspettatre una ripartizione favolrevole del termotecnico, leggi nei forum a questo argomento dedicati .Avevo in parte lo stesso problema essendo a piano terrra da 11,9 ero passata a mill 15,56 con 60mq mentre chi stava al 2°, 3° con 100mq aveva meno mill di me. A noi conviene l'autonomo ma non si può togliere il centralizzao questa norma è una bruttura del legislatore va cambiata.

Vorrei precisare che il dlgs 141 citato, nella parte in cui specifica che le disposizioni sono facoltative, si riferisce a chi ha già installato le valvole e ripartisce secondo UNI10200, metodo indicato dalla legge per la ripartizione delle spese.

Secondo una interpretazione della norma, anche autorevole, ma pur sempre interpretazione.

Scusate la mia ignoranza la norma uni va applicata nella sua interezza oppure si può fare solo i contacalorie e tralasciare i contatori acqua calda? Grazie

Una relazione tecnica asseverata è un documento ben preciso che non può in nessun modo essere sostituito da calcoli o valutazioni fatte sulla base delle tabelle redatte dal tecnico.

Quando si parla di asseverazione è perché sussiste una precisa assunzione di responsabilità rispetto a quanto si relaziona in quanto si può per imperizia o malafede favorire o sfavorire qualcuno.

L'iter della norma non è interpretabile a proprio piacimento:

entro il 2016 bisogna adeguare gli impianti con le valvole termostatizzate e ripartire i costi secondo UNI 10200.

Nel caso qualche condomino si reputi iniquamente vessato incarica un tecnico che elabora una relazione tecnica asseverata in cui rileva la differenza tra fabbisogni per mq superiore del 50% (questo capita in quasi tutti gli edifici costruiti prima del 2005).

Alla luce di questa relazione E' POSSIBILE derogare alla UNI 10200.

Non sussiste alcun automatismo perché se c'è la possibilità è l'assemblea che si deve esprimere in merito e scegliere un'alternativa

Non sussiste alcun automatismo perché se c'è la possibilità è l'assemblea che si deve esprimere in merito e scegliere un'alternativa

D'accordo, ma se nelle tabelle con i nuovi millesimi redatta dal tecnico (appositamente pagato dal condominio) ci sono squilibri superiori al 50%, il condominio può ignorare la UNI 10200.

Nel caso qualche condomino si reputi iniquamente vessato incarica un tecnico che elabora una relazione tecnica asseverata in cui rileva la differenza tra fabbisogni per mq superiore del 50% (questo capita in quasi tutti gli edifici costruiti prima del 2005)

in molti scrivono che gli edifici vecchi avranno tutti questa differenza .....ma allora perche' chiamare e pagare un tecnico, se si sa che tutti gli edifici costruiti negli anni 60/70 hanno problemi di coibentazioni ? Ma chi ha redatto questa norma dove vive !?

in molti scrivono che gli edifici vecchi avranno tutti questa differenza .....ma allora perche' chiamare e pagare un tecnico, se si sa che tutti gli edifici costruiti negli anni 60/70 hanno problemi di coibentazioni ? Ma chi ha redatto questa norma dove vive !?

L'hanno fatto per far spendere soldi al condominio, in ogni caso.

 

Così l'economia "gira"...

E' evidente che questa norma è fatta per mettere i condomini dell'ultimo piano contro tutti, forse per fare in modo che per iniziativa o privata o condominiale si realizzi l'isolamento del lastrico o dell'intradosso dell'ultimo piano.

In ogni caso faccio notare che la maggioranza dei condomini (ovvero tutti quelli che non abitano all'ultimo piano) potrebbe avere invece interesse che le tabelle siano quelle indicate dalla norma vigente ossia la UNI 10200, e interpretare liberamente la norma per non avere gli strali dei condomini dell'ultimo piano potrebbe non essere la mossa giusta

E' evidente che questa norma è fatta per mettere i condomini dell'ultimo piano contro tutti, forse per fare in modo che per iniziativa o privata o condominiale si realizzi l'isolamento del lastrico o dell'intradosso dell'ultimo piano.

In ogni caso faccio notare che la maggioranza dei condomini (ovvero tutti quelli che non abitano all'ultimo piano) potrebbe avere invece interesse che le tabelle siano quelle indicate dalla norma vigente ossia la UNI 10200, e interpretare liberamente la norma per non avere gli strali dei condomini dell'ultimo piano potrebbe non essere la mossa giusta

E' qui che sbagli...

 

Innanzitutto non sono solo quelli degli ultimi piani, ma anche quelli del piano terra...

 

Inoltre, se ci sono squilibri maggiori del 50% e la maggioranza vuole ugualmente usare i millesimi della UNI 10200, alla faccia dei poveracci mal esposti, questi possono chiedere una perizia individuale che li esoneri dalla messa a norma.

Perdonatemi .. ma chi stabilisce che esiste lo squilibrio del 50% in base ai mq ?

Si vede dalle nuove tabelle fatte dal termotecnico...

 

Se non avete fatto le nuove tabelle, deve valutarlo un termotecnico.

Si vede dalle nuove tabelle fatte dal termotecnico...

 

Se non avete fatto le nuove tabelle, deve valutarlo un termotecnico.

 

E non deve essere prodotta nessuna certificazione, relazione o perizia?

E non deve essere prodotta nessuna certificazione, relazione o perizia?

Certo... se il termotecnico valuta che c'è la differenza del 50%, fa l'asseverazione.

 

Se nelle tabelle già redatte dal tecnico, non ci sono squilibri superiori al 50%, è inutile richiedere la perizia, perché il tecnico non potrà rilasciarla.

×