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Tyfi

Adeguamento locale commerciale, a chi tocca la spesa?

Buonasera, 

Sono comproprietaria di un locale commerciale adibito a bar da molti anni. 

L'inquilino attuale sta per lasciare l'immobile anzitempo con disdetta e ho già avuto richieste da altre persone interessate al locale, sempre da adibire a bar. 

I nuovi "probabili" inquilini mi chiedono l'adeguamento aeroilluminante in base alle normative ma, dal punto di vista dell'illuminazione il locale è a posto e non necessita di nessun intervento. 

Per l'aria invece esiste un impianto di aria condizionata, oppure si potrebbe mettere un impianto di areazione meccanica. Loro invece mi hanno chiesto l'apertura di una grande vetrina già esistente e la trasformazione in una porta apribile eventualmente scorrevole. 

Di chi è l'onere di questa spesa, del locatore o del conduttore? 

Tu affitti il locale o l'attività? Nel primo caso, secondo me, tutte le pratiche per l'attività dovranno essere a carico del locatario che dovrà ottenere tutti i visti e le certificazioni relative all'attività da aprire e che possono essere diverse in funzione della tipologia dell'attività stessa, il fatto che era un bar e rimarrà un bar non è significativo per lo stato dei permessi. La nuova attività dovrà essere adeguata alle nuove disposizione igieniche e amministrative.

maurodgb dice:

Tu affitti il locale o l'attività? Nel primo caso, secondo me, tutte le pratiche per l'attività dovranno essere a carico del locatario che dovrà ottenere tutti i visti e le certificazioni relative all'attività da aprire e che possono essere diverse in funzione della tipologia dell'attività stessa, il fatto che era un bar e rimarrà un bar non è significativo per lo stato dei permessi. La nuova attività dovrà essere adeguata alle nuove disposizione igieniche e amministrative.

Io affitto solo il locale, non l'attività. 

L'attività precedente è cessata ed è stata consegnata la vecchia "licenza" in comune da parte del vecchio inquilino che ha dato la disdetta del contratto di locazione. 

Ora con le nuove disposizioni di legge bisogna fare dei cambiamenti, ma mi devo accollare io le spese? 

E se poi questo inquilino lascia il locale e arriva un altro inquilino che vuole aprire, chessò.. abbigliamento? Devo di nuovo sborsare soldi per sistemargli il locale? Allora tanto vale affittare, a questo punto. 

Qualcuno sa dirmi cosa dice la legge? 

Grazie a chi interverrà. 

Libera trattativa: se tu non ti accolli le spese, loro affittano ugualmente? Oppure trovare un punto di accordo..

Altrimenti, lascia perdere e cerca altri affittuari.. non te l'ha ordinato il medico di affittare a queste persone..

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Tyfi dice:

Ora con le nuove disposizioni di legge bisogna fare dei cambiamenti, ma mi devo accollare io le spese? 

ma no. le spese di adeguamento competono all'attività che deve essere svolta.

 

tu affitti i locali - i muri, eventualmente gli impianti. stop.

 

quindi: o fai tu un esborso che preventivato seriamente lo spalmerai sui canoni (magari a scalare) oppure i conduttori potranno apportare delle migliorie che resteranno a tuo vantaggio e potrai o meno riconoscerle economicamente.

 

comincia a dare lettura agli artt 1592 e 1593 del codice civile.

 

 

 

 

 

 

La legge non dice niente. Il consiglio di Baccello è quello corretto.Tu affitti il locale e se l’affittuario ha bisogno che esso abbia certi requisiti per aprirvi l’attività che vuole esercitare o fa lui le modifiche a sue spese (autorizzato da te, il locale è tuo!) o si cerca un’altra sistemazione. Certo che se le modifiche sono migliorative aumenta il valore del tuo locale ed è pure la dimostrazione che l’affittuario ha intenzione di rimanervi per del tempo, garantendoti la continuità dell’affitto. In prospettiva poi se deciderai di vendere o di affittare nuovamente potrai chiedere di più. Insomma: dovete mettervi d’accordo.

Tyfi dice:

I nuovi "probabili" inquilini mi chiedono l'adeguamento aeroilluminante in base alle normative ma, dal punto di vista dell'illuminazione il locale è a posto e non necessita di nessun intervento.

premesso che concordo con @Baccello le richieste avanzate dall'aspirante inquilino vanno valutate una ad una. Ci possono esser richieste competenti alla Proprietà, ma altre che necessitano solo dell'assenso della Proprietà ma Che poi restano di competenza dell'inquilino perchè esigenze funzionali alla sua attività.

Mi spiego con esempi avuti e vissuti con vari inqullini.
a) Mi è stato chiesto di cambiare una vetrina senza modifica degli ingombri: problema e costo a carico inqiulino. La vetrina c'era già e se non era gradita non era una mia mancanza.
b) Mi è stato chiesta l'installazione di un tazebao. La base in cemento armato secondo normativa comunale e relativo collegamento elettrico a mio carico; il tazebao da 3,5 metri  e ralitiva installazione a carico conduttore.
c) Mi è stato fatto notare una lacuna di un impianto elettrico: ho provveduto io con relativa nuova certificazione.
d) mi si chiedeva per un negozio la realizzazione di un bagno ad uso esclusivo invece dell'uso di un bagno condiviso con un'altra attività commerciale, come è sempre stato. Prima di stipulare la locazione ho reinviato l'aspirante inquilino a trattare direttamente con il SUAP comunale perchè non era mia intenzione ridurre ad un buco inservibile il negozio. Alla fine il bagno condiviso è andato bene tanto all'inquilino che al Comune.
e) In un capannone un inquillino ha chiesto modifiche strutturali funzionali alla sua attività che comportavano Scia firmata dal proprietario. Il proprietario (allora mio padre) ha firmato, ma tutti i costi li ha sostenuti l'inquilino.
 

Modificato da albano59
ortografia

Grazie a tutti per le vostre risposte, vedrò di contrattare ancora con il nuovo inquilino sperando di trovare un punto di incontro che soddisfi entrambi. 

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