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Sforgan

Acquisizione diritto di transito su strada vicinale

Vorrei sottoporre un quesito? Sono titolare di un immobile il cui accesso carraio, muro di confine e civico si affaccia per tutta la lunghezza su di uno stradello che il comune non ha mai acquisito e che a una mia richiesta di classificazione ha lo ha definito come " strada privata di pubblico accesso " ! Lo stesso diritto é esercitato da un altro titolare che ha frontalmente alla mia per tutta la lunghezza dello stradello il medesimo diritto con cancello e civico per accedere alla sua proprietà. Lo stradello é cieco con alla fine un cancello per accedere alla terza proprietà confinante priva peró di numero civico in quanto l'accesso al fondo é sempre stato esercitato da un altra uscita su una strada S.S. pubblica. Attualmente é stato approvato dal Comune il permesso di costruire nel medesimo fondo un condominio, attribuendo il diritto di accedere allo stesso tramite lo stradello privato e non l attuale accesso dalla strada statale dove risiede il civico del fondo ! Vorrei chiedere un parere in merito alla questione : puó il comune permettersi di attribuire alla stradella vicinale una servitú di un condominio inesistente solo per il fatto che l'attuale uscita sulla statale risulta piú trafficata rispetto a quella dove si affaccia lo stradello, in virtú anche di alcune recenti sentenze che negano la titolarità di strada privata di pubblico accesso a quelle servite dai soli titolare degli immobili confinanti !

Cosí facendo non saremmo piú noi soli ad utilizzare lo stradello ma decine di persone creando cosí problemi si sosta o di manutenzione della strada stessa.

Ringrazio anticipatamente per i pareri

Rag. Gaetano B.

Innanzitutto benvenuto al forum.

No, il Comune non può imporre aggravi di servitù se il titolo della servitù non lo prevede "ante" edificazione nuovo condominio.

C'è parecchia giurisprudenza in proposito, sia civile che amministrativa ma, se anche la locuzione "strada privata di pubblico accesso" non dice nulla (semmai che esiste la pubblica toponomastica), resta il fatto che nel tuo post dichiareresti che la strada non è di tua proprietà e, pertanto, non puoi fare nulla.

In effetti se il "muro di confine e civico si affaccia per tutta la lunghezza su di uno stradello che il comune non ha mai acquisito ..." nessuno, da quanto scrivi, intende passare entro il tuo muro di confine, quindi nessuno intende sminuire il tuo diritto di proprietario.

Verifica quindi preliminarmente di chi è la proprietà effettiva della strada e poi, eventualmente, potrai attivarti (con urgenza) in merito.

Cacallo grazie per il benvenuto, vorrei anche ringraziarti per la tua risposta e con l'occasione ti vorrei chedere un altro parere : spulciando tra le carte ho trovato una lettera risalente al 1964 inviata al proprietario di allora della mia casa in cui si rivendicava da parte dei proprietari del fondo difronte al mio, la titolarità del diritto di proprietà della stradella medesima! Da una richiesta recente presso il catasto di una fotocopia della mappa, ho scoperto, tra l' altro, che lo stradello all' inizio ha un segno di chiusura, come dovesse esistere un cancello che in realtà non è mai esistito.

Quindi mi consiglia di procedere per indagini conoscitive approfondite circa l'effettiva proprietà privata dello stradello in modo da porre in essere un diritto di eslusività di passaggio ? Grazie

Per l'accertamento della proprietà bisogna risalire al frazionamento originario ed alla trascrizione originaria della tua proprietà; con quei due documenti si prova l'eventuale proprietà della porzione di strada.

Fatto ciò (si accerta cioè se si ha la legittimazione attiva) bisogna poi accertare il diritto di transito di colui che edifica e se esistono diritti di "frontisti" o di "servitù per destinazione del padre di famiglia".

Se la proprietà di almeno metà strada risulterà tua e se risulterà che nessuno può importi aggravi di servitù, allora potrai impugnare sia la costruzione del condominio, sia la concessione edilizia rilasciata per l'edificazione dello stesso.

Salve. Sono una nuova iscritta e spero di riuscire a risolvere un dilemma da chi è sicuramente più esperto di me! Il dilemma è: i "frontisti" di una strada privata (a fondo cieco) si vedono privare del loro diritto di parcheggiare liberamente e senza problemi di "chi arriva meglio alloggia" da condomini di un edificio adiacente (che ha l'accesso carrabile da altra strada e quello pedonale ANCHE dalla strada in oggetto) in quanto si avvalgono del diritto di poter parcheggiare perchè su tale strada si affaccia anche la stradina pedonale che porterebbe anche a questo condomino. A chi spetta realmente il parcheggio? è giusto poter dire che appartiene solo ai frontisti? e qual'è legge che lo norma? Grazie infinite in anticipo. Mila

 

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