#1 Inviato 18 Novembre Buonasera Mi trovo in una situazione bruttissima. Abito nella casa di mio padre sono una Smart worker. Hanno deliberato dei lavori condominiali di cappotto e rifaccimento tetto per efficientemente energetico e altre cose che non vogliono specificare. Io ci lavoro dentro la casa piano terra durante il giorno. Mi stanno forzando a fare accesso libero alla parte privata del giardino che praticamente sale alla stanza in cui lavoro e mangio. Ho anche dei gatti molto sensibili agli estranei e ai rumori. Ma nessuno se ne frega degli animali domestici. La maggioranza ha deliberato ok ai lavori. Ma le ditte incaricate sono 4 e non specificano bene cosa devono fare ne tanto meno quanti echi siano i singoli incaricati. Quelli che sono arrivati presentavano una mancanza totale di professionalità. Alcuni dicono di non parlare l'italiano. Si introducono senza nemmeno suonare. Mi stanno forzando inoltre a dare accesso alle ore 8. Hanno detto che dovevo lasciare il cancello aperto. È vera questa cosa? Posso prima sistemarmi e successivamente permettere l'accesso agli operai dato che anche il bagno si affaccia al giardino? Inoltre ho chiesto un modo per poter identificare gli operai dato che ci sono lavori anche nel palazzo a fianco e non hanno nemmeno una felpa con scritta o cosa del genere. Posso chiedere all'amministrazione di avere un elenco completo delle persone incaricate e sopratutto limitare il numero di persone che ci entrano? Hanno introdotto una macchina con registrazione rumena di fronte al cancello dei vicini e affermano che sono gli operai. Successivamente si sono avvicinati a me dicendo che dovevo per forza darli le chiavi e io ho rifiutato perché dovevo prendere uno scaffale da un ammasso di cose che devono portare via. Passando da cortile dei vicini hanno tagliato il recinto e i cespugli senza dire niente per appiccicare 3 panelli di polistirolo lasciandoli scoperti (è un materiale infiammabile che si scioglie anche con acqua raggia, speriamo i vicini non fumino dal terrazzo).... E così sto per tutto il weekend. Tra l'altro gli operai stessi fumano e buttano i mozziconi in giro. Si sono rifiutati di fornire un elenco dettagliato dei lavori. Si solo quando iniziano e la durata presunta. Posso chiedere un piano dei lavori per regolarmi anche io? Ad esempio da giorno x facciamo il tetto, da giorno y facciamo il primo piano. Ma poi per salire sul tetto non hanno bisogno per forza dell'accesso della proprietà di mio padre. Possono passare anche di fronte o a quella a fianco che non è abitata. Devono montare per forza i ponteggi da tutti i lati? Possono anche usare un camion con scala come è stato fatto da una ditta precedente. L'architetto che ha approvato i lavori addirittura manda mail di minaccia dicendo che se i lavori verranno tardati vorrà essere pagato in più. Ma se la somma dei lavori è anche scritta sulla notifica preliminare potrà mai chiedere di più? Inoltre a mio avviso è una somma stragonfiata. Uno ci costruisce una casa con tale cifra. Equivale a 20 anni di gas per tutti gli appartamenti all'interno del condominio. Di sicuro non è un efficientemente economico. Ogni aiuto per fare chiarezza in questa situazione è ben accetto. Più che altro come faccio a salvaguardare la mia sicurezza e quelli degli animali domestici? Grazie Irena.
#2 Inviato 18 Novembre per sodisfare tutte le tue richieste dovresti abitare in una villetta, come condomina tutte le tue richieste dovresti sentire il Direttore dei Lavori e se è gentile ti ragguaglierà tutti i punti che desideri...se fattibili. Antonio
#4 Inviato 19 Novembre Irena dice: Ogni aiuto per fare chiarezza in questa situazione è ben accetto. Le matasse si sbrogliano cercando l'inizio e cominciando a lavorare da li. Innanzitutto è opportuno capire se i lavori si svolgono su opere condominiali situate all'interno della proprietà di tuo padre, oppure se tale proprietà sia utilizzata solo come passaggio per raggiungere altre aree comuni (ad esempio il tetto). Come dispone l'art 843 del codice civile: Il proprietario deve permettere l'accesso e il passaggio nel suo fondo, sempre che ne venga riconosciuta la necessità, al fine di costruire o riparare un muro o altra opera propria del vicino oppure comune. Se l'accesso cagiona danno, è dovuta un'adeguata indennità. Pertanto l'accesso ad una proprietà privata gravata da servitù deve essere preceduto da una richiesta motivata per iscritto indirizzata a tuo padre che descriva quantomeno quale sia il manufatto per il quale si richiede l'accesso, le modalità e i tempi. Da qui, poi si continua a ragionare. A margine: A seconda dei casi, non è irragionevole pretendere che gli addetti delle ditte incaricate siano muniti di tesserino identificativo, anche per accertare chi sia la ditta responsabile di eventuali danni che dovessero verificarsi. Tieni sempre presente che se la casa è di tuo padre, l'interlocutore del condominio è tuo padre, non tu, almeno non direttamente. Introdursi all'interno di proprietà individuali tagliando siepi o ringhiere non esiste. Nelle aree comuni chiuse come androni e scale è sicuramente vietato fumare. Nelle pertinenze private, aperte o chiuse, il divieto di fumare lo puoi imporre. I mozziconi glieli fai raccogliere.
#5 Inviato 20 Novembre Intanto grazie per le risposte Purtroppo non decido io quando entrano me lo hanno imposto. Sono a piano terra ci sono 4 scalini e si è in giardino. Mio padre purtroppo ha detto che sono autorizzati a lavorare ai fini degli efficientemente energetici. Sicuramente l'edificio va ristrutturato e su questo sono d'accordo. Il problema è che a destra c'è il recinto bucato a sinistra mi impongono di lasciare il cancello aperto è un problema di sicurezza personale più che altro. Ma nessuno si è preoccupato di questo aspetto. Identificare gli operai fino ad oggi non si è riuscito. Come faccio a capire se chi si aggira sotto il balcone è un operaio, o un turista che gli piace girare a caso o addirittura un ladro? Il tesserino è un ottima idea, solo che come i mozziconi un po' difficile convincerli. Ma l'amministrazione condominiale non mi ha fornito un elenco dei lavori deliberati e ad oggi stanno continuando ad appiccicare il polistirolo. Ho chiesto due cose ben precise:quali sono i lavori previsti e chi sono gli incaricati. In risposta mi hanno detto di portar fuori dalla proprietà e dal piazzale comune la macchina, quando gli operai stessi ci parcheggiano e non passano più nemmeno i corrieri coi furgoni. Ma siamo obbligati tra l'altro a lasciare il piazzale per lo stoccaggio di materiale? La cosa brutta è ch l'architetto minaccia mio padre che lo terrà responsabile per i ritardi. Ma se oggi sono pure apparentemente spariti verso le 14 e fino ad adesso, circa le 17 nessuna traccia. A parte l'amministratore che evidentemente collabora per tali lavori a chi posso rivolgermi?
#6 Inviato 20 Novembre Irena dice: Mio padre purtroppo ha detto che sono autorizzati a lavorare ai fini degli efficientemente energetici. Da chi vuoi le spiegazioni se non te le dà neanche tuo padre? Irena dice: A parte l'amministratore che evidentemente collabora per tali lavori a chi posso rivolgermi? Prima di tutto a tuo padre e poi...
#7 Inviato 20 Novembre Irena dice: A parte l'amministratore che evidentemente collabora per tali lavori a chi posso rivolgermi? E' tuo padre, proprietario dell'appartamento, l'unica persona che ha titolo per avanzare le legittime richieste che ho illustrato (richiesta di accesso motivata e descrittiva, identificazione ecc ecc). Se a tuo padre stanno bene le attuali modalità, allora il problema non si pone e devi adeguarti anche tu, oppure cercare di convincere tuo padre. Le imposizioni non esistono perché non esiste alcuna base giuridica con cui chicchessia possa imporre a tuo padre ciò che descrivi. Ciò che viene avviene con il consenso di tuo padre.
#8 Inviato 22 Novembre Irena dice: Purtroppo non decido io quando entrano me lo hanno imposto. Nessuno le ha imposto niente: lavoreranno nel classico orario di lavoro, nel rispetto di quanto disposto dal regolamento comunale, circa le lavorazioni rumorose. Quand'è che dovrebbero lavorare altrimenti? C'è stata una delibera democraticamente votata a maggioranza per fare questi lavori edili, per cui vale quanto indicato da @Maxi . Aggiungo solo che se ciò dovesse arrecarle un danno, le sarebbe dovuta anche un'indennità. Comprenderà che con le sue pretese, impedirebbe di fatto l'allestimento di un cantiere, il che è irragionevole e credo che il suo problema (la sua seccatura), al di là del se possono o non possono fare questo e quello, sia la privacy.
#9 Inviato 22 Novembre Io mi permetterei di aggiungere a questa discussione, "eviscerata" sotto molti aspetti, che l'art. 843 c.c., nel prevedere una temporanea compressione del diritto di proprietà, non "tocca" quella non necessaria ai lavori. Resta il fatto che per potersi rapportare con l'amministratore e con il D.L. servirebbe almeno una delega dal padre. 1