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mc73

Accesso al tetto: come ottenere accesso comune (ad oggi da zona privata)

Vivo in una piccola unità di tre piani, ogni piano di diversa proprietà (tre condomini). L'accesso al tetto, da quarant'anni a questa parte, avviene tramite una botola posta nell'appartamento dell'ultimo piano, dalla quale si accede alla soffitta, e da qui all'abbaino.

Finora non era un problema, in quanto i tre condomini erano fratelli. Dopo la morte del proprietario dell'ultimo piano, però, il relativo appartamento è stato messo in vendita. Vorremmo quindi ottenere un accesso comune al tetto, dal vano scale invece che dall'appartamento dell'ultimo piano, per evitare future discussioni.

Discutendone con gli eredi, ci è stata negata la richiesta in quanto la soffitta è accatastata ad uso esclusivo dell'ultimo piano ed il relativo accesso, dal quale poi si va sul tetto, è sempre stato nel loro appartamento (vero).

Noi non vorremmo tuttavia l'uso della soffitta, ma solo una via di accesso al tetto che non comporti passare da casa loro. Questo sarebbe fattibile però solo rendendo di fatto comune quella parte di soffitta situata fra dove potremmo fare la botola sul vano scale, e l'abbaino (che non è subito sopra). In questa zona comune vorremmo fosse spostato l'impianto di amplificazione delle antenne TV, attaulmente alimentato peraltro dalla linea elettrica dell'ultimo piano, mentre in futuro verrebbe raggiunto, nella nostra intenzione, dalla linea condominiale.

E' possibile imporre questa via di accesso comune? Se si, come va sistemata la zona del sottotetto relativa? Va diviso, con pareti, il minimo indispensabile per raggiungere l'abbaino, separandolo dal resto della soffitta, che resterebbe poi dell'ultimo piano?

Non potete pretendere nulla, dato che il sottotetto è privato. Anche se otteneste una botola dal vano scale, dovreste comunque ogni volta avvisare e concordare con il proprietario del sottotetto l'accesso a tale area privata.

Se volete renderne condominiale una parte, dovrete fare un'offerta di acquisto all'attuale proprietario, che potrà accettarla o rifiutarla.

Ti ringrazio della celere risposta, ma mi chiedo: l'accesso al tetto non dovrebbe essere in qualche modo garantito?

Faccio un passo indietro: quando fu predisposto l'appartemento dell'ultimo piano, tramite rialzo dell'edificio precedente, fu assegnato il sottotetto all'appartamento dell'ultimo piano e fu fatta la botola in quel modo e nessuno ebbe da ridire alla luce della parentela. Fu lì lo sbaglio? Non può essere rimediato in altro modo di come dici, se effettivamente il sottotetto risulta accatastato con l'appartamento in questione?

verifica sugli atti di acquisto se non sono indicate servitù di qualche tipo in favore del condominio...

Ne dubito, non credo esista un "atto di acquisto" separato per i vari appartamenti, in quanto la casa fu acquistata dalla madre dei tre fratelli, successivamente sopraelevata di un piano e divisa nei tre attuali appartamenti, ciascuno preso da uno dei tre (uno dei quali mio nonno). Non è quindi mai stato stilato un regolamento di condominio o altro, tutto era gestito in famiglia. Il problema si pone ora che l'appartamento dell'ultimo piano è in vendita e verosimilmente verrà prima o poi acquistato da un entraneo. Volevamo capire se c'era modo di regolamentare l'accesso al tetto prima di questo passaggio di proprietà.

Lasciando tutto così il nuovo proprietario, previo concordare data ed ora, deve garantire l'accesso al tetto ed alla antenna TV, in caso di bisogno, vero?

Visto che l'appartamento è in vendita il venditore può fare inserire nel rogito dell'acquirente la servitù di passaggio per accedere al tetto. Saluti.

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