Vai al contenuto
janliuc

Accensione riscaldamento centralizzato

Partecipa al forum, invia un quesito

Buongiorno a tutti voi.

Volevo un suggerimento per il seguente quesito:

Sono unica residente da 20 anni, insieme a mia madre in un residence di seconde case (in zona f) Trentino composto di 38 villette a schiera.

L'accensione del riscaldamento avviene i primi di novembre, la sottoscritta onde evitare ulteriori costi al condominio si riscaldava con delle stufe catalitiche a gas. nell'ultima assemblea all'unanimità per ragioni di sicurezza hanno imposto di togliere tutte le bombole a gas.

Ho interpellato l'amministratore dicendo di accendermi visto il freddo il riscaldamento prima di novembre lo stesso mi ha risposto che senza l'autorizzazione del condominio posso stare al freddo.

Vi chiedo come mi devo comportare,? quali sono i miei diritti? grazie.

Buongiorno a tutti voi.

Volevo un suggerimento per il seguente quesito:

Sono unica residente da 20 anni, insieme a mia madre in un residence di seconde case (in zona f) Trentino composto di 38 villette a schiera.

L'accensione del riscaldamento avviene i primi di novembre, la sottoscritta onde evitare ulteriori costi al condominio si riscaldava con delle stufe catalitiche a gas. nell'ultima assemblea all'unanimità per ragioni di sicurezza hanno imposto di togliere tutte le bombole a gas.

Ho interpellato l'amministratore dicendo di accendermi visto il freddo il riscaldamento prima di novembre lo stesso mi ha risposto che senza l'autorizzazione del condominio posso stare al freddo.

Vi chiedo come mi devo comportare,? quali sono i miei diritti? grazie.

Se tu stai in zona F hai diritto di accensione tutto l'anno,

ovvero e secondo me se hai freddo chiedi all'amministratore l'avvio dell'impianto che non potrebbe esserti negato, visto che ti hanno imposto (non so con quale diritto) di togliere le bombole di gas.

ho richiesto un'ora fa di accendermi il riscaldamento, risposta: senza il consenso dell'assemblea non accende!!! cosa fare?

ho richiesto un'ora fa di accendermi il riscaldamento, risposta: senza il consenso dell'assemblea non accende!!! cosa fare?
Se attendi l'assemblea ..... chissà quando accenderà perciò senti un legale.

Anzi ha aggiunto " Lei pensa che solo per una persona accendo un 'impianto del genere".

 

- - - Aggiornato - - -

 

la ringrazio ma se sento il legale e calcolando i tempi muoio dal freddo.

Anzi ha aggiunto " Lei pensa che solo per una persona accendo un 'impianto del genere".
Rispondi all'amministratore che hai diritto di avere la temperatura prevista dalla norma, indipendentemente dalle decisioni dell'assemblea, e se non sarà così agirai per vie legali.
la ringrazio ma se sento il legale e calcolando i tempi muoio dal freddo.
Se lo preferisci ritorna alle bombole, non possono vietartelo.

Se il residence in cui e' ubicato il suo immobile rientra in una "zona termica" in cui il riscaldamento puo' essere acceso da periodi precedenti lei avra' diritto a che l'amministratore metta in funzione l'impianto; se non vi rientra, e se la temperatura obiettivamente impone un'accensione anticipata, e' compito del sindaco del Comune disporre in tal senso, e in tal caso lei avra' ancora una volta diritto all'accensione anticipata.

Se il residence in cui e' ubicato il suo immobile rientra in una "zona termica" in cui il riscaldamento puo' essere acceso da periodi precedenti lei avra' diritto a che l'amministratore metta in funzione l'impianto; se non vi rientra, e se la temperatura obiettivamente impone un'accensione anticipata, e' compito del sindaco del Comune disporre in tal senso, e in tal caso lei avra' ancora una volta diritto all'accensione anticipata.
La zona climatica detta da janliuc è la "F" dove non c'è nessuna limitazione di orario giornaliero ne di periodo, ovvero se la temperatura scende si deve accendere anche fosse ferragosto

Art. 32 Costituzione“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. .”

 

Il diritto alla salute riconducibile alla categoria dei diritti inviolabili riconosciuti dall’articolo 2 della Costituzione ha una duplice natura:

1) Costituisce un diritto fondamentale dell’individuo e ha per contenuto la tutela dell’integrità fisica e psichica della persona umana e può essere fatto valere dai cittadini sia nei confronti dello Stato e degli enti pubblici sia nei confronti dei privati o dei datori di lavoro.

2) Tutela anche un interesse collettivo della società a non subire conseguenze negative da situazioni igienico-sanitarie non controllate che potrebbero portare alla diffusione di malattie contagiose o epidemie. Solo in questi casi lo Stato può limitarlo imponendo trattamenti sanitari obbligatori.

Raccomandata con diffida ad adempiere all'amministratore e copia al Comune e Asl

Partecipa al forum, invia un quesito

×