Il fondo di morosità incolpevole è un fondo istituito in Italia per aiutare gli inquilini che, per cause indipendenti dalla loro volontà, non riescono più a pagare l'affitto e rischiano lo sfratto.
Alcuni dei casi in cui si può parlare di morosità incolpevole, a titolo esemplificativo sono:
- perdita del lavoro per licenziamento;
- accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro;
- cassa integrazione ordinaria o straordinaria;
- mancato rinnovo di contratti a tempo determinato o atipici;
- cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate dovute a cause di forza maggiore o da perdita in avviamento consistente;
- malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato la notevole riduzione della capacità economica della famiglia o la necessità dell'impiego di reddito in spese mediche e assistenziali.
Questo fondo è stato creato per prevenire situazioni di disagio abitativo e sociale, fornendo un supporto economico temporaneo per permettere agli inquilini di regolarizzare la loro posizione e mantenere la casa.
Come prevede la Legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027) il Fondo morosità incolpevole (di cui all'articolo 6, comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124), verrà rifinanziato nella misura di 10 milioni di euro per l'anno 2025 e di 20 milioni di euro per l'anno 2026.
Agli oneri, pari a 10 milioni di euro per l'anno 2025 e a 20 milioni di euro per l'anno 2026, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.
In ogni caso entro fine mese, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, aggiornerà il decreto del 30 marzo 2016 (Criteri e procedure per la connessione dei contributi del fondo).
Questo aggiornamento stabilirà i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse per il Fondo, garantendo l'erogazione entro il 31 luglio di ogni anno.
La legge di Bilancio sopra detta prevede che le risorse saranno destinate a soggetti che, al momento della richiesta, si trovino in stato di bisogno a causa della perdita o riduzione del reddito familiare, rendendo difficile il pagamento dell'affitto: i soggetti potenzialmente destinatari del contributo includono non solo coloro che hanno perso completamente la capacità reddituale, ma anche quelli che hanno subito una significativa riduzione dei loro redditi.
Il nuovo decreto stabilirà anche il numero massimo di anni consecutivi per cui l'inquilino moroso incolpevole può accedere al Fondo, prevedendo la possibilità di erogare il contributo direttamente al proprietario.