Un anno fa veniva presentato un DDL per introdurre misure di fiscalità locale agevolata per interventi di riqualificazione di aree private all'aperto di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni.
Bonus fiscale per agevolare la promozione del verde privato. Esattamente un anno fa il senatore Gianluca Susta presentava un DDL per introdurre misure di fiscalità locale agevolata per interventi di "riqualificazione" di zone verdi private.
Ai Comuni sarebbe stato concesso di deliberare le riduzioni tariffarie di tributi locali in favore di quanti realizzano interventi di sistemazione a verde di aree scoperte di proprietà privata in modo che l'intero territorio, urbano ed extraurbano, possa risultarne valorizzato.
Il DDL era finalizzato a implementare il verde privato come elemento estetico qualificante di uno specifico contesto urbano e come fattore essenziale di sviluppo e di miglioramento della qualità della vita degli abitanti.
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Del DDL non vi è più traccia. Del DDL in questione, comunque, non si hanno più notizie dal settembre del 2015, periodo in cui si era diffuso, sul web, la notizia della presentazione del disegno di legge.
Un vero peccato che se ne siano perse le tracce, dal momento che l'iniziativa si presentava molto interessante anche per il principio su cui si basa. Infatti, è opportuno ricordare che la Legge 10/2013 obbliga gli Enti locali a incrementare gli spazi verdi urbani e ad adottare misure che favoriscano l'assorbimento delle polveri sottili e la riduzione dell'effetto isola di calore.
Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente e Territorio alla Camera, in un'interrogazione ai Ministri dell'Ambiente e delle Politiche Agricole si chiede a che punto è l'attuazione della Legge, facendo notare che gli enti locali non applicano a sufficienza le disposizioni della legge, nonostante il "Comitato per lo sviluppo del verde pubblico" avesse il compito di sorvegliare l'avanzamento dei lavori.
In particolare, Realacci ha richiesto un monitoraggio sulle singole misure, la possibilità di avvalersi dei dati in possesso del Comitato sullo sviluppo del verde urbano e la promozione, da parte dei Ministri, di politiche di cura del patrimonio arboreo, dal momento che l'attività concorre a rispettare gli obiettivi di riduzione della CO2 ed è fondamentale per la lotta contro il dissesto idrogeologico, l'inquinamento e i cambiamenti climatici.
Deduzione fiscale sul verde privato. Per quanto riguarda la deduzione sul verde privato, il DDL prevede una detrazione del 36% dall'imposta lorda delle spese documentate oltre la soglia minima di 2.000 euro, e per un importo massimo di 30.000 euro, per lavori di "sistemazione a verde" di aree private all'aperto di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni. Tale detrazione verrebbe suddivisa in 5 rate annuali dello stesso importo.
I bonus fiscali per la "sistemazione del verde" includono anche gli interventi per la realizzazione di coperture verdi, giardini pensili, tetti verdi e potrebbero essere estese anche ai giardini e alle parti comuni dei condomini con una soglia minima di 5.000 euro per una spesa massima di 50.000 euro.
Inoltre, il bonus potrebbe comprendere anche l'attività di progettazione degli architetti e dei designer del verde e alla manutenzione successiva.
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