Condominio Web: Il portale N.1 sul condominio
115923 utenti
Registrati
chiudi
Inviaci un quesito

Energy Community e Fotovoltaico, una nuova opportunità per i condomini italiani

Da sempre attenta alle esigenze degli Amministratori condominiali e attiva sul fronte dell'installazione e gestione di impianti di produzione Fotovoltaici, E.ON si pone come partner e interlocutore ideale per l'Amministratore.
E.ON 

Realtà ormai consolidate nel nord Europa, le Comunità Energetiche rappresentano dei modelli innovativi di approvvigionamento, distribuzione e consumo di energia, volte a favorire sia la produzione sia lo scambio di energie provenienti da fonti rinnovabili.

L'obiettivo principale è realizzare il principio dell'auto-scambio energetico: tutte quelle comunità di utenze (private, pubbliche o miste) situate in una determinata zona in cui ci sia una collaborazione attiva da parte degli utenti finali e di tutti gli operatori per sviluppare livelli elevati di fornitura Smart di energia, favorendo l'uso ottimale delle fonti rinnovabili e dei prodotti tecnologici, si configurano come Energy Community.

Il fine ultimo è quello di ottenere benefici in termini economici, di sostenibilità e di sicurezza energetica.

Anche l'Italia, coerentemente con gli obiettivi UE, attraverso il PNIEC ha posto obiettivi al 2030 molto ambiziosi per il settore delle rinnovabili: entro il prossimo decennio dovranno arrivare a coprire quasi un terzo dei consumi finali lordi di energia.

Particolarmente sfidante è anche il target fissato per il fotovoltaico, a cui è richiesto di passare dai 21 GW di potenza installata nel 2019 a ben 52 GW.

In questo contesto, è stato introdotto un primo quadro sperimentale di Energy Community e, con un emendamento alla Legge di Conversione del Decreto Milleproroghe 2019 del 1° marzo 2020, le Energy Community hanno trovato una loro prima collocazione all'interno del corpus normativo italiano.

Dalla conversione in legge del Decreto Rilancio, con il Superbonus 110%, sono state definiti degli aspetti importanti che danno una forte spinta alle comunità energetiche.

Ciò rappresenta una grande opportunità che, oltre a presentare indubbi vantaggi nella direzione di un uso dell'energia sempre più green e sostenibile, può essere sfruttata dalle realtà condominiali attraverso gli Amministratori per mettere al centro del progetto i Condòmini, rendendoli parte attiva del sistema produttivo energetico attraverso la condivisione dell'energia.

Il Superbonus 110% sarà infatti riconosciuto anche agli impianti che partecipano a una comunità energetica, per una potenza massima di 20 kW. In questo caso, l'energia prodotta non potrà però godere dell'incentivo previsto a favore dell'energia condivisa nell'ambito della comunità.

Pertanto , i condomini presso i quali sarà possibile installare anche un impianto Fotovoltaico, a seguito dell'implementazione di uno tra gli interventi trainanti previsti (cappotto termico, sostituzione impianto di riscaldamento centralizzato) potranno usufruire della disciplina prevista per le comunità energetiche e ri-condividere tra loro l'energia in eccesso prodotta dal loro impianto FV ma non utilizzata per i servizi comuni, che viene così rimessa in circolo all'interno del condominio/comunità.

Il principio dell'autoconsumo nelle comunità energetiche si basa sul passaggio dal modello "1 a 1" all'autoconsumo "1 a molti."

L'energia elettrica è una risorsa particolare: deve essere generata nel momento in cui viene richiesta, cioè nel momento in cui, ad esempio, ogni utente accende le luci, prende un ascensore o attiva il cancello automatico per uscire dal proprio stabile.

Ecco quindi che il tema della produzione distribuita di energia da FER (Fonti Energia Rinnovabile) e dell'autoconsumo dell'energia si fa sempre più importante.

Considerando il caso dell'installazione di un impianto Fotovoltaico (FV), struttura connessa a un punto di presa della rete elettrica (POD), l'energia prodotta che soddisfa simultaneamente il fabbisogno associato a quel punto di presa viene autoconsumata, mentre la quota parte rimanente viene invece ceduta alla rete e valorizzata secondo differenti modalità (scambio sul posto o ritiro dedicato).

La modalità di autoconsumo sopra descritta è definita "1 a 1", in quanto per ogni impianto installato il beneficiario è uno e un solo POD, e influisce sul dimensionamento dell'impianto stesso, che diventa tanto più conveniente quanto più è alta la quota di autoconsumo.

Così, fino a oggi, se si prende a riferimento il caso di un condominio, l'installazione di un impianto FV andrebbe a soddisfare il fabbisogno energetico associato a un singolo POD, che tipicamente è quello dei servizi comuni; mentre il fabbisogno energetico dei singoli appartamenti resterebbe escluso e non parteciperebbe all'autoconsumo, anche perché dal punto di vista fisico l'impianto FV non può essere collegato a ciascuna unità abitativa dei condòmini.

Per coinvolgere il mondo Condominiale, il regolatore (approvazione Decreto Milleproroghe art. 42 bis) ha provveduto a sviluppare la configurazione delle comunità energetiche.

Si tratta attualmente di una disciplina normativa sperimentale in attesa del recepimento della direttiva RED II che avverrà entro il 30 giugno del 2021.

Nella sostanza: l'energia ceduta alla rete in configurazione "1 a 1" viene rimessa in gioco, dal punto di vista economico, in una sorta di autoconsumo "1 a molti" dove i "molti" sono i partecipanti alla comunità o Condomini.

La condivisione dell'energia prodotta all'interno della comunità energetica avviene utilizzando la rete di distribuzione esistente. L'energia condivisa è pari al minimo, in ciascun periodo orario, tra l'energia elettrica prodotta e immessa in rete dagli impianti a fonti rinnovabili e l'energia elettrica prelevata dall'insieme dei clienti finali associati.

La partecipazione a tali comunità è aperta a tutti, compresi coloro che non sono in possesso di un impianto di produzione, purché i punti di connessione siano ubicati su reti elettriche sottese alla stessa cabina di trasformazione Media/Bassa Tensione. La potenza installata di ciascun impianto di produzione non può superare i 200 kW.

L'energia prodotta dall'impianto FV e rientrante nella quota parte condivisa viene valorizzata attraverso una rimodulazione dei corrispettivi tariffari applicati in bolletta, al fine di valorizzare l'effetto virtuoso che la produzione distribuita conferisce al sistema di distribuzione dell'energia (ottimizzazione impianti, riduzione perdite), e l'applicazione di una tariffa incentivante.

Da sempre attenta alle esigenze degli Amministratori condominiali e attiva sul fronte dell'installazione e gestione di impianti di produzione Fotovoltaici, E.ON si pone come partner e interlocutore ideale per l'Amministratore grazie all'esperienza maturata nella proposta di soluzioni per l'efficientamento energetico e la riqualificazione, in grado di garantire sia la necessaria consulenza in fase di progettazione, sia in quelle di realizzazione e gestione di ogni aspetto relativo alla creazione delle nuove comunità energetiche.

Scopri di più
https://www.eon-energia.com/eon-business/condominio.html

Commenta la notizia, interagisci...
Annulla

  1. in evidenza

Dello stesso argomento