A cinque anni dall'approvazione della legge sulle associazioni non regolamentate (n.4/2013), sono già 160 quelle presenti nell'elenco del Mise. Altre 140 aspettano di essere riconosciute.
Insomma, si assiste ad un vero boom di associazioni rappresentative delle professioni non organizzate in ordini e collegi che si sono iscritte all'elenco Mise.
La famosa "legge non albo" fin dalla sua promulgazione, ha rappresentato una grande opportunità di rinnovamento per una serie di categorie. Secondo una dichiarazione rilasciata da Emiliana Alessandrucci, presidente del Colap (Coordinamento libere associazioni professionali), "la presenza di un elevato numero di associazioni rappresenta un elemento positivo per gli utenti che si interfacciano con le categorie rappresentate, perché la legge è guidata da un criterio volontaristico, ma la vera criticità risiede nel fatto che è poco conosciuta e poco citata dai rappresentanti politici".
Questi dati, sono anche lo specchio della situazione italiana caratterizzata da una ampia rappresentanza del c.d. popolo delle partite Iva. Ma, negli ultimi anni, si è assistito ad una crescita esponenziale dei professionisti non iscritti a ordini tanto da creare una "nuova economia" legata al terziario, servizi e consulenze.
Secondo i dati divulgati da Confcommercio, in 6 anni si è avuto un incremento del 51,6% professioni indipendenti, al Sud +73%.
Il numero di professionisti indipendenti è cresciuto del 51,6% contro il +14,8% dei liberi professionisti e il +5,8% di quelli iscritti agli ordini.
Delle circa 52 associazioni di categoria presenti sul territorio nazionale, sono solo 17 le organizzazioni per gli amministratori immobiliari e condominiali iscritte, ad oggi, nell'elenco MISE. Eccole:
1. A.I.A.C. - Associazione Italiana Amministratori di Condominio
2. A.IM.A. - Amministratori Immobiliari Associati
3. A.L.A.C. - Associazione Liberi Amministratori Condominiali
4. A.N.A.C.I. - Associazione Nazionale Amministratori Condominiali ed Immobiliari
5. A.N.A.I. - Associazione Nazionale Amministratori Immobili
6. A.N.A.P.I. - Associazione Nazionale Amministratori Professionisti d'Immobili
7. A.R.A.I. - Associazione Amministratori Immobiliari
8. A.R.CO. - Associazione Revisori Contabili Condominiali
9. APAC - Associazione Professionale Amministratori di Condominio 10. Associazione Amministratori Professionisti
11. CONF.A.I. - Confederazione Amministratori Immobiliari
12. F.N.A. - Federamministratori - Federazione Nazionale Amministratori Immobiliari
13. Gesticond - Libera Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari
14. M.A.P.I. - Movimento Amministratori e Proprietari d'Immobili
15. Revisori Condominiali Associati (REVCOND)
16. SESAMO
17. UNAI - Unione Nazionale Amministratori d'Immobili
Sicuramente la presenza dell'associazione in questo elenco può far leva per "attirare" nuovi iscritti e quindi aumentare il loro "business", che se pur legittimo, incide in questi tempi di contrazione economica, anche sulle tasche degli amministratori che sono in cerca di condomini che possano garantire un compenso equo e sicuro.
La legge (n°4/2013) sicuramente persegue un obiettivo ambizioso quello di realizzare un sistema di qualificazione integrata.
Non a caso ci risulta che molte altre associazioni di categoria hanno avviato l'iter per entrare a far parte dell'elenco.
Certo, nell'alveo delle novità legislative sicuramente la più attesa, da parte degli amministratori di condominio, era sicuramente quella del riconoscimento della loro professione mediante un apposito albo. Nell'attesa, una delle associazioni di categoria (Anaci), proprio in questi giorni, ha lanciato l'idea della realizzazione di un elenco generale degli amministratori di condominio basato su parametri oggettivi.
Una sorta di elenco digitale liberamente consultabile, anche mediante APP, nel quale potranno essere elencati tutti gli amministratori di condominio, in possesso dei requisiti previsti dall'art. 71-bis disp. att. cod civ., suddivisi per Regione e nel quale vengano condivise una serie di informazioni relative all'amministratore (dati fiscali, dati per la reperibilità ecc).
Praticamente l'idea è quella di realizzare un elenco di facile fruizione, che potrebbe servire anche alla Protezione Civile che potrebbe direttamente interfacciarsi con il singolo amministratore di condominio in caso di calamità naturali.