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Gerani che sporcano i balconi sottostanti

Come gestire il problema dei petali di gerani che cadono dai balconi, causando sporcizia e possibili liti tra vicini: suggerimenti pratici per una soluzione pacifica e legale.
Avv. Alessandro Gallucci 
16 Feb, 2021

Piante e fiori abbelliscono i balconi, ma sovente creano sporcizia.

Sporcizia che non limita la sua presenza nel balcone in cui sono posizionati, ma si estende a quelli circostanti.

Alcune forme di invasione rami e foglie sono particolarmente fastidiose; una di queste è la cadute dei petali di gerani.

La ragione sta nel fatto che questi sporcano e macchiano. Se non si sta attenti si può arrivare anche a litigi e cause tra vicini e in casi rari, ma non impossibili, il rischio è finanche quello del processo penale.

Partiamo dal quesito di un frequentatore del nostro forum per affrontare l'argomento.

Petali di gerani che sporcano i balconi: il problema sollevato da un condomino

"Buongiorno a tutti. Abito al piano terra e ogni giorno devo pulire il mio terrazzo dai petali e dalle foglie dei gerani che cadono dalla mansarda di proprietà di un mio vicino.

È da premettere che i suoi vasi stanno all'interno del suo balcone come da regolamento condominiale, ma il problema è che i suoi gerani sporgono di circa trenta centimetri al di fuori e cadono tutti giù causando sporcizia a tutti i condomini che stanno al di sotto, di conseguenza mi macchiano tutto il pavimento.

L'amministratore dice che se non sono coinvolte parti comuni la questione ce la dobbiamo risolvere tra di noi. Che devo fare quindi?"

È vero, l'amministratore, in questi casi, non ha poteri d'intervento. Se, per come ci vengono descritti i fatti, la sporcizia si accumula in una parte dell'edificio in proprietà esclusiva e proviene da altra proprietà privata, in condominio, come si suol dire, rappresenta mero sfondo della vicenda, cioè non entra nella questione.

Come affrontare il fastidio dei gerani che sporcano i balconi

Diciamolo subito: si tratta di un classico esempio di lite bagatellare che sarebbe bene risolvere non solamente fuori dalle aule di giustizia ma anche senza dover ricorrere ad un avvocato o organismo di mediazione.

La prima ricetta, quindi, è sempre la stessa: bisogna dialogare per far capire a chi ci vive vicino che alcuni suoi comportamenti possono recare fastidio, disturbo e in qualche modo anche danni.

Tutti sbagliamo e molto spesso gli errori sono dovuti a distrazione, quasi mai a intenzione di causar fastidio.

Parlare con garbo ed al contempo con convinzione, cercando di capire chi s'ha di fronte per spiegargli al meglio come sarebbe bene che andassero le cose, serve prima di tutto, in un normale calcolo delle convenienze, a far si che quando saremo noi a errare gli altri facciamo lo stesso.

Certo, se usare le buone maniere non è sufficiente, è evidente che se non si ha voglia di subire qualcosa bisogna pur fare.

Cerchiamo di comprendere, quindi, quali sono gli strumenti che abbiamo a disposizione per risolvere il problema.

Normative e regolamenti sulla caduta di petali dai balconi

In primo luogo è sempre bene consultare il regolamento di polizia urbana del comune nel quale viviamo. Sebbene leggendo quelli delle Città di Milano e Roma non si trovino specifiche disposizioni sull'argomento, è ben possibile che qualche Comune abbia previsto qualcosa in materia di caduta delle foglie e simili.

Così fosse, allora, si potrebbe richiedere l'intervento della polizia municipale per valutare la situazione.

In secondo luogo o meglio contestualmente, non bisogna mai dimenticare il regolamento condominiale, che potrebbe contenere norme disciplinanti simili situazioni, sebbene trattandosi di problemi che riguardano il condominio solamente latu sensu (come dicevamo la problematica concerne i privati se la caduta delle foglie avviene in una parte di proprietà esclusiva) è più probabile trovare regolamentazione di casi simili più che altro in regolamenti contrattuali.

C'è anche la tutela penale, ossia la possibilità di denunciare il proprio vicino per il reato di cui all'art. 674 c.p. (Getto pericoloso di cose)

Come specificato dalla Cassazione, infatti, i concetti di "getto" e "versamento" cui fa riferimento la norma citata hanno un significato molto ampio, anche in considerazione del fatto che la norma non specifica le modalità con le quali debbano essere effettuati né, tanto meno, sulla base di quali principi fisici debba avvenire l'azione (ad esempio, caduta per gravità, spinta meccanica, lancio manuale, etc.) né sulla traiettoria che la cosa deve compiere (Cass. 10 aprile 2014 n. 15956).

Lancia, per puro dispetto, oggetti sul balcone della famiglia che vive al piano di sotto.

Come dire: la caduta di foglie, petali e simili non può essere esclusa dalla nozione di getto.

Certo, ad avviso dello scrivente, salvo il caso di copiose cadute di petali di geranio, il fastidio causato da questo fenomeno non può essere considerato un imbrattamento penalmente rilevante.

Non va dimenticato, poi, che esiste una norma del codice civile, esattamente l'art. 2043, che punisce genericamente ogni fatto che causa ad altri un danno ingiusto.

Spetta a chi si lamenta della caduta dei petali dimostrare il danno, la sua entità la colpa del vicino ed il nesso tra danno e comportamento lamentato.

Data la particolarità della fattispecie, è evidente che il modo migliore per risolvere la problematica sia quello di parlare col proprio vicino.

Piante, balconi e proprietà sottostante

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