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Battitura di tappeti in condominio

La battitura di tappeti in condominio: diritti e doveri dei condomini, regolamenti da rispettare e possibili conflitti con i vicini per il corretto uso degli spazi comuni e la salvaguardia della quiete domestica.
Avv. Valentina A. Papanice 
23 Nov, 2018

Si possono sbattere i tappeti sul balcone di casa propria? La risposta cambia se si vive in condominio?

Quella della battitura di tappeti è una delle più frequenti ragioni di conflitto tra vicini di casa o, alle volte, anche tra sconosciuti, cioè tra semplici passanti e "battitori" di tappeti all'opera.

Alzi la mano chi non si sia mai scontrato con il problema.

È certamente odioso trovarsi a passare - magari vestiti di tutto punto e diretti di fretta ad un appuntamento importante - sotto un balcone dove è in corso l'attività suddetta, oppure trovare la propria biancheria, lavata e stesa, forse anche finalmente asciutta, sporcata chiaramente a causa dello scuotimento suddetto eseguito al piano di sopra.

E, d'altronde, sarà capitato a molti (non si spiega diversamente la frequenza degli episodi) anche di avere la necessità di sbattere in qualche modo il tappeto e di non avere altra possibilità che farlo fuori dal proprio balcone.

Si tratta certamente di una delle maggiori occasioni di conflitto tra vicini di casa, in particolare in condomini verticali. Perché è chiaro che la problematica è aggravata decisamente dalla presenza di abitazioni poste su più piani, l'una sopra l'altra.

Certo, nell'era degli elettrodomestici intelligenti, l'usanza in parola può cominciare a sembrare desueta, tanto più che si tratta di un'attività spesso faticosa e scomoda. Ma, tant'è.

Di per sé non può dirsi che sia un'azione illecita in generale, ma certamente incontra una serie di paletti. Andiamo per ordine.

Regole per la battitura di tappeti nei condomini

In condominio il primo e più visto paletto è quello del regolamento.

Il regolamento condominiale, o una delibera assembleare, può vietare del tutto la pratica, oppure regolamentarla, consentendola, cioè, in determinati luoghi e/o orari.

Non sembra sia certo se debba trattarsi di un regolamento contrattuale - cioè un regolamento predisposto originariamente e accettato da tutti i condòmini o comunque di una delibera assunta all'unanimità oppure che l'unanimità non sia necessaria.

In proposito, si registrano per un verso sentenze che richiedono l'unanimità (v. Trib. Brescia 06/07/2000), per l'altro sentenze che dichiarano l'invalidità delle delibere che vietano in determinati luoghi la battitura (v. Trib. Milano 14.01.1991) in ragione della lesione del diritto di libero utilizzo della parte comune di cui all'art. 1102 c.c.

Ostacolo al godimento della cosa comune. Quando scatta il risarcimento del danno?

Per le infrazioni al regolamento di condominio la legge, in seguito alle modifiche apportate dalla riforma del condominio, prevede che "può essere stabilito, a titolo di sanzione, il pagamento di una somma fino ad euro 200 e, in caso di recidiva, fino ad euro 800" (v. art. 70 disp. att. e trans. c.c.) (v. proprio sulla battitura dei tappeti, Cass. n. 14735/2006).

Ruolo dell'amministratore nella regolamentazione della battitura di tappeti

Se però non esiste alcun divieto esplicito in proposito, un ulteriore limite può esser dato da un provvedimento dell'amministratore: infatti, tra le prerogative dell'amministratore rientra certamente quella di "disciplinare l'uso delle cose comuni... in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a ciascuno dei condomini" (v. art. 1130, co.1, n.2 c.c.).

E, dunque, a parere di chi scrive, nulla sembra escludere che egli possa, a seguito di lamentele dei condomini, o di episodi di imbrattamenti di parti comuni dovuti a battitura di tappeti, emettere provvedimenti in proposito.

Certamente non potrebbe vietare del tutto l'attività - il provvedimento deve essere addottato dell'amministratore nell'ambito dei suoi poteri -; può però certamente regolarla, esattamente come si regolano altre attività all'interno del condominio, quale ad es. gli orari di accensione del riscaldamento centralizzato.

Rifiuti abbandonati nelle parti comuni e sanzioni ai condòmini

I provvedimenti dell'amministratore sono previsti dall'art. 1133 c.c., a mente del quale "I provvedimenti presi dall'amministratore nell'ambito dei suoi poteri sono obbligatori per i condomini.

Contro i provvedimenti dell'amministratore è ammesso ricorso all'assemblea, senza pregiudizio del ricorso all'autorità giudiziaria nei casi e nel termine previsti dall'articolo 1137", cioè entro 30 giorni in caso di provvedimenti annullabili, senza limite di tempo in caso di provvedimenti nulli.

Battitura di tappeti e regolamento comunale

La battitura di tappeti è attività molto spesso regolata dai regolamenti comunali quanto agli orari, ai luoghi, alle dimensioni del tappeto; ad es. può essere prescritto, per rispondere alla domanda iniziale, che la battitura sia eseguita all'interno del parapetto del balcone, etc.

Tali prescrizioni sono altresì corredate da sanzioni per il caso di violazioni.

Battitura di tappeti e responsabilità civile e penale

Al di là dei limiti espressi, resta la possibilità, in ogni caso, di incorrere nelle conseguenze penali e civili del comportamento.

In sede penale, in realtà, si segnala che la condotta è stata ritenuta penalmente irrilevante dalla Corte di Cassazione (v. Cass. n. 27625/2012) dopo che il contrario era stato ritenuto dai giudici del grado precedente; in particolare il reato ipotizzato era di getto pericoloso di cose (ex art. 674 c.p.).

Mentre, in sede civile, si può essere chiamati a rispondere dei danni prodotti danneggiando persone o cose, ad es. macchiando tessuti etc...

Il tappeto infatti non solo può far scivolare giù oggetti, etc, ma può anche esso stesso scivolare dalle mani del battitore e finire rovinosamente addosso a qualche passante, magari mentre è alla guida di un mezzo di trasporto, oppure contenere oggetti pesanti che cadendo possono provocare seri danni...

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