Condominio Web: Il portale N.1 sul condominio
Iscriviti alla
Newsletter
chiudi
Inviaci un quesito

Crollo del solaio. Senza prove, nessun risarcimento del danno

Il criterio del “più probabile che non” dello scorrimento dell'acqua, non legittima la domanda di risarcimento.
Avv.to Maurizio Tarantino - Foro di Bari 
30 Nov, 2018

La vicenda. Tizio (condomino del fabbricato A) agiva in giudizio convenendo il proprio condominio per ottenere il risarcimento dei danni asseritamente patiti dall'immobile di sua proprietà a seguito del crollo del soffitto.

Assumeva l'attore la responsabilità del condominio quale custode del tetto soprastante, asserendo che il crollo era stato determinato dalle infiltrazioni provenienti dal lastrico solare; dunque, allegava di avere subito danni pari a circa 5 mila euro quali costi di ripristino, 9 mila euro per il mancato utilizzo dell'immobile, oltre ai costi derivanti da spese indicate come legali e tecniche della fase stragiudiziale.

Quando crolla il soffitto, l'amministratore non è l'unico colpevole

Il ragionamento del Tribunale di Savona. A seguito dell'espletata istruttoria di causa, era emerso che il CTU aveva rilevato (fotograficamente) i luoghi, in particolare il lastrico solare dei condominii A e B verificando che questi, con accessi indipendenti, costituivano un unico corpo di fabbrica.

Detto ciò, secondo il consulente di parte, si era verificato il distacco di una grande porzione dell'intonaco del soffitto, con la rottura dei fondelli degli elementi di laterizio del tipo gettato in opera.

Pertanto, il consulente di parte (ctp) aveva dato atto che l'attore aveva effettuato il ripristino dell'intradosso del solaio corrispondente alla zona ingresso e camera da letto, e aveva posato una pannellatura di cartongesso ancorato al soffitto.

A sua volta, il consulente del giudice (ctu) ha ritenuto anche che, anche ove si procedesse alla rimozione del cartongesso, la profonda mutazione dei luoghi, non consentirebbe comunque di procedere agli accertamenti necessari, al fine di individuare il nesso eziologico tra i danni lamentati da parte attrice e lo stato della copertura del condominio A.

Ad ogni modo, il condominio A ammetteva di essere stato interessato già dal maggio 2014 delle fessurazioni all'intonaco del soffitto della proprietà attorea, dichiarando che la verifica sul lastrico solare del condominio A non aveva fatto rilevare inconvenienti, essendo la impermeabilizzazione in buone condizioni, mentre il lastrico solare del Condominio B, posto a pochi metri dalla proprietà di Tizio, risultava deteriorato. Difatti, era pacifico che non vi fosse stato alcun intervento di rifacimento del lastrico del condominio B, mentre era stato documentato l'intervento realizzato dal condominio A.

 Continua [...]

Per continuare a leggere la notizia gratuitamente clicca qui...

Sentenza inedita
Scarica Tribunale Savona 20 novembre 2018 n. 1190
Resta aggiornato
Iscriviti alla Newsletter
Fatti furbo, è gratis! Più di 100.000 amministratori, avvocati e condomini iscritti.

Ricevi tutte le principali novità sul condominio e le più importanti sentenze della settimana direttamente nella tua casella email.

Dello stesso argomento