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Coronavirus e condominio, l'informazione non deve essere monotematica

Gestire il condominio durante l'emergenza coronavirus: informazioni utili su assemblee, spese e problematiche quotidiane per garantire un'informazione completa e non monotematica.
Redazione 
27 Mar, 2020

Dal 4 marzo in poi, da quando cioè l'emergenza coronavirus è sostanzialmente divenuta nazionale per via della diffusione sempre più rapida del virus, abbiamo iniziato ad interessarci dell'argomento.

Come il coronavirus ha influito sulla quotidiana gestione del condominio?

Dallo stop alle assemblee, alla chiusura dell'ufficio dell'amministratore, alle novità auspicabili per lo svolgimento delle riunioni a distanza, sulla scorta delle nuove regole per società e associazioni.

Il nostro intento è stato chiaro fin da subito: fornire le informazioni come sempre, con tempestività, con impegno e con lo scopo di rendere chiaro ciò che spesso non è.

Ma il condominio non è coronavirus centrico: da portale sul condominio non potevamo trasformarci in quotidiano del coronavirus.

La tentazione, a ragionarla solamente in termini di click, poteva esserci, ma non ci siamo fatti sedurre.

D'altra parte un virus che colpisce le vie respiratorie, per quanto subdolo e totalizzante possa essere non può catalizzare ogni attenzione. Le spese condominiali continuano a correre, gli amministratori a far fronte alle esigenze comuni, i problemi a sorgere.

Non parliamo della retorica della necessità di distrarsi: ci riferimento all'ordinaria esigenza di ognuno di noi di proseguire nelle proprie occupazioni.

Coronavirus e assemblee di condominio

È vero, siamo in casa; ma quanti di noi da casa lavorano? Per fortuna non pochi. Da casa si "va a scuola", da casa si "va al lavoro".

Ed allora anche noi abbiamo volutamente deciso di proseguire nel nostro lavoro, ma non come se nulla fosse, perché non è possibile; bensì come se quel qualcosa che stava e che sta accadendo dovesse essere uno sprone per non far mancare l'informazione quotidiana sul condominio.

Perché se il virus ci fa porre domande che prima non ci ponevamo ed alle quali è giusto dare risposta, chi si occupa di condominio (avvocati, tecnici, ecc.) continuano a sollevare e porci degli interrogativi che necessitano di soluzione, la migliore possibile. La Cassazione è ferma, è vero, ma non si vive solo di lei.

I dati ci stanno dando ragione, le sentenze di merito che continuiamo a commentare risultano sempre molto apprezzate, i download ed il loro "riciclo" nei giorni successivi nel web ce ne forniscono conferma. Gli approfondimenti tematici, seguitissimi.

Non ci sono solamente i dati, ma c'è un altro aspetto che ci fa capire che questa è la strada giusta: l'ispirazione. Sì, l'ispirazione che abbiamo dato a chi, magari concentrato sul coronavirus, ha trovato utile leggere cosa scrivevamo, magari per farlo proprio.

Proseguiremo così, non come se nulla fosse, ma proprio come dev'essere e cioè dando a quello che sta accadendo, che ci sta condizionando, che per certi versi ci ha travolto e stravolto, lo spazio dovuto, il suo spazio, ma non tutto lo spazio.

E non perché, come si dice di solito, la vita va avanti. La ragione è diversa: esistono altre cose che hanno i loro spazi e quelle cose non possono/devono essere trascurate.

Ultimo, ma non ultimo un ringraziamento a tutti quegli autori che con tenacia, passione e professionalità si sono messi a disposizione moltiplicando gli sforzi, vincendo la preoccupazione e l'incertezza per il futuro che possono assalirci e garantendo un eccezionale apporto di conoscenza. Per tutti.

Buona lettura!

Coronavirus e condominio, pagamenti e lavori

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