Se ti cambiano la serratura mentre tu sei via
Un condòmino che vive in un'altra città e saltuariamente vive nel condominio teatro di questa storia, un bel giorno, giunto per le vacanze estive, va ad inserire la chiave nella toppa della basculante del proprio garage ma non riesce ad aprirla; dopo vari tentativi - reduce da un lungo viaggio, gli viene anche il dubbio di avere sbagliato garage, non sarebbe così inverosimile data la stanchezza che si porta addosso - va a dormire, con un filo di ansia.
Il giorno dopo si mette ad indagare parlando con gli altri condomini e scopre che, qualche settimana prima, un ragazzo - mandato dal costruttore che in quel condominio ha ancora dei garage in proprietà e gli dà in locazione - era andato a sostituire alcune serrature.
Due più due fa quattro, e per il nostro investigatore l'ipotesi al momento più probabile è che in quell'occasione anche la serratura del suo garage sia stata sostituita. Cosa fare? Non era venuto in vacanza? A chi chiedere aiuto?
Il primo pensiero va a lui, l'amministratore, che non è in vacanza, ma è chiuso nel suo ufficio a lavorare.
Ma la delusione della risposta dell'amministratore è quella goccia che fa traboccare il vaso della pazienza del malcapitato, il quale si sfoga (non accade quasi mai…) con l'amministratore: almeno questo glielo deve, ascoltarlo!
Problemi tra condomini: l'amministratore è responsabile?
L'amministratore proverà ad ascoltarlo, ma poi dovrà ribadire che lui nulla può fare: il suo compito è circoscritto alla cura dei beni comuni: se ad es. il cambio della serratura riguardasse il cancello generale di accesso ai box, certamente lui dovrebbe intervenire; ma se la questione riguarda la proprietà esclusiva ed il danno è stato causato da un terzo o altro condòmino, comunque non dal condominio, egli non può fare nulla.
Sarebbe un'ingerenza nelle sfere individuali dei singoli condomini e nei loro rapporti; ingerenza di cui, dati peraltro i tanti adempimenti che lo occupano, certamente lui non vuole farsi carico.
Cambio della serratura da parte di ignoti. Cosa può fare il malcapitato?
Cosa quindi deve può/deve fare il malcapitato dopo avere dato sfogo alla sua crisi di nervi? Partire dal passo più semplice: contattare il costruttore e fargli qualche domanda.
Nel caso concreto, per fortuna la storia finisce qui, in una vera e propria bolla di sapone: il cambio di serratura è avvenuto per sbaglio, perché quel garage risultava al costruttore erroneamente nell'elenco di quelli ancora di sua proprietà.
Salvo quindi verificare il motivo per cui il garage risulti ancora di proprietà del costruttore, se cioè dipenda solo dalla documentazione interna all'impresa non aggiornata o da questioni più serie legate ai registri immobiliari, la nostra storia finisce bene: dieci minuti dopo, il condomino riceve la sua nuova chiave con tantissime scuse e verifica che tutto nel garage è al suo posto.
Cosa avrebbe dovuto fare il malcapitato se invece le cose non fossero andate così linearmente?
Cosa avrebbe dovuto fare il condòmino-turista malcapitato se la cosa non si fosse risolta così semplicemente?
In primis, rimandare l'andata a mare.
Scherzi a parte, cosa fare se la questione resta irrisolta?
Naturalmente, qui possiamo solo immaginare delle soluzioni di massima perché la questione va ovviamente vista nel caso concreto.
Se non sappiamo chi è stato, la prima cosa da fare può essere lasciare un avviso in condominio, il problema potrebbe comunque risolversi con poco, come è successo nel nostro caso.
Se l'avviso non risolve alcunché, è consigliabile denunciare l'accaduto presso la Procura della Repubblica.
Infatti la questione potrebbe avere rilevanza penale.
Inoltre, una volta appurata l'inutilità dell'avviso, o in caso di particolare necessità, si può chiamare un fabbro per fare sostituire la serratura e conservare la documentazione del pagamento (anche) per rifarsi eventualmente un giorno sull'autore della sostituzione, se lo si individuerà mai.
Se invece l'autore è individuato e si comprende che il tutto non è frutto di errore, ma che l'altra parte vanta un diritto sul bene, procedere in sede civile con l'esperimento dell'azione di spoglio prevista dall'art. 1168 c.c. e attendere il provvedimento del giudice per la sostituzione della serratura (lo si facesse senza autorizzazione, si potrebbe incorrere in responsabilità, civili e penali).
Secondo l'art. 1168 c.c. "Chi è stato violentemente od occultamente spogliato del possesso può, entro l'anno dal sofferto spoglio, chiedere contro l'autore di esso la reintegrazione del possesso medesimo.
L'azione è concessa altresì a chi ha la detenzione della cosa, tranne il caso che l'abbia per ragioni di servizio o di ospitalità.
Se lo spoglio è clandestino, il termine per chiedere la reintegrazione decorre dal giorno della scoperta dello spoglio.
La reintegrazione deve ordinarsi dal giudice sulla semplice notorietà del fatto, senza dilazione".
Inoltre se l'atto produce dei danni, è possibile richiederne il risarcimento.