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Condominio e polizza assicurativa. Vietato barare.

Contratto di assicurazione. Cosa succede se l'amministratore di condominio dichiara un valore dell'immobile inferiore rispetto a quello effettivo?
Avv. Leonarda Colucci - Foro di Brindisi 
1 Mar, 2018

Il fatto. Una società immobiliare, proprietaria di un appartamento in uno stabile condominiale, cita in giudizio l'amministratore al fine di accertare la violazione del dovere di diligenza che per aver stipulato, nel gennaio del 2007, un contratto di assicurazione dichiarando un valore dell'edificio inferiore rispetto a quello reale.

A fronte di tale circostanza la società ha chiesto la condanna dell'amministratore alla corresponsione della somma di circa ottantamila euro pari al maggior danno subito all'immobile di sua proprietà in occasione di un incendio, verificatosi nell'ottobre del 2007, che aveva coinvolto l'intero edificio.

È obbligatorio rilasciare la polizza di assicurazione dell'immobile.

A sostegno della sua richiesta la società immobiliare riassume i fatti pregressi rammentando che a causa dei danni subiti in occasione dell'evento dannoso in questione, aveva citato in giudizio la compagnia assicuratrice, ed il Tribunale aveva stabilito che a causa del maggior valore dell'immobile, rispetto a quello dichiarato dall'amministratore in nome e per conto del condominio al momento della stipula del contratto, l'importo del risarcimento doveva essere drasticamente ridotto.

Infatti nel corso del giudizio era emerso che il valore reale dello stabile condominiale era di circa quattro milioni e mezzo di euro, mentre il valore dell'immobile dichiarato dall'amministratore al momento della stipula del contratto era di solo due milioni di euro.

La compagnia, quindi, non poteva coprire i danni che andavano oltre l'importo massimale dichiarato dall'amministratore al momento della stipula del contratto.

Preso atto del considerevole errore di valutazione commesso dall'amministratore, che nella determinazione del valore dell'edificio condominiale da assicurare era venuto meno al dovere di diligenza, la società immobiliare ha citato in giudizio l'amministratore chiedendo la restituzione della somma di circa ottantamila euro pari al minor importo dell'indennizzo percepito dalla compagnia assicurativa.

A parere della società immobiliare, quindi, la differenza fra il pregiudizio effettivamente patito e l'indennizzo ricevuto era direttamente riconducibile alla condotta negligente dell'amministratore, reo di aver indicato nel contratto di assicurazione un valore dell'immobile assicurato notevolmente inferiore rispetto a quello effettivo senza informare l'assemblea dei condomini e senza ottenere dalla stessa alcuna ratifica del suo operato.

 Continua [...]

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Sentenza inedita
Scarica Tribunale di Bologna, del 7.9.2017

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