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I risvolti critici del «bonus acqua». Si prevedono aumenti per le tariffe. Scatta l'allarme delle associazioni dei consumatori.

Aumenti delle tariffe idriche e criticità per il bonus acqua: le associazioni dei consumatori avvertono sui rischi di un sistema che potrebbe gravare ulteriormente sulle bollette degli utenti.
Avv.to Maurizio Tarantino - Foro di Bari 
27 Ott, 2016

L'art. 3 del Decreto del 29 agosto 2016, ha previsto che "gli utenti domestici residenti che versano in condizioni di documentato stato di disagio economico-sociale, come individuati dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico in coerenza con gli altri settori dalla stessa regolati, ai quali è in ogni caso garantito il quantitativo minimo vitale pari a 50 litri abitante giorno".

Da leggere => Bonus acqua e morosità in condominio, nuove regole. Alcuni consigli pratici.

Obbiettivi e criticità del provvedimento di bonus. Come già precisato nel precedente articolo, nonostante le buone intenzioni del legislatore, tuttavia vi sono ancora difficoltà applicative di questo sistema "garantista" delle fasce più disagiate.

Sul punto Carlo Maria Medaglia (capo della segreteria tecnica del ministero dell'Ambiente) ha precisato che "lo scopo finale è quello di sostenere le utenze domestiche residenti disagiate attraverso strumenti tariffari idonei, come il bonus idrico, che diano accessibilità al quantitativo minimo di acqua e, al tempo stesso, siano in grado di garantire il rispetto del principio 'chi inquina paga' e del principio della copertura dei costi sanciti dalla Direttiva Quadro europea sulle Acque".

Ed ancora, secondo Giuseppe Marinello (presidente della commissione Ambiente al Senato, Giuseppe Marinello) il provvedimento assicurerà "la fruibilità del servizio idrico a tutti, con particolare tutela nei confronti di chi versa in una condizione economica difficile, garantendone la fornitura gratuita e vietandone la disalimentazione".

Orbene dall'analisi esposta, si evidenzia subito un dato fattuale:circa 5 milioni di utenti avranno diritto al beneficio previsto da un decreto mirato al contrasto della morosità. Tuttavia, però, dalla parte dei Consumatori, vi è anche chi la pensa diversamente.

Difatti secondo Luigi Gabriele (responsabile delle relazioni istituzionali e degli affari regolatori dell'associazione dei consumatori Codici), "apparentemente è un supporto ai consumatori in difficoltà ma in realtà la morosità generata da fattori reddituali viene spalmata su gli altri utenti, non è lo Stato a pagare".

Quindi, in poche parole, il provvedimento avrà infatti l'effetto di un rialzo esponenziale delle bollette.

Tale inciso trova la sua giustificazione anche per quella morosità derivata dai scorretti fattori gestionali (come fatture sbagliate, doppia fatturazione, reclami in corso contro l'azienda); situazioni "spalmate sui consumatori indistintamente, deresponsabilizzando il gestore e facendo aumentare le tariffe in maniera esponenziale". Secondo l'associazione dei consumatori "Codici", si tratta di un meccanismo che farà alzare le tariffe e deresponsabilizzerà i gestori del servizio.

Approfondisci=> Acqua gratis. In arrivo il bonus. Sarà vietato sospendere l'erogazione per morosità

Problemi gestionali e tecnici. I dati dell'Autorità per l'Energia mostrano una rete idrica alquanto deteriorata. Difatti, attualmente, si stima che circa il 36% delle condotte risulta avere un'età compresa tra i 31 e i 50 anni, mentre il 24% è caratterizzato da un'età maggiore ai 50 anni.

Su tale questione Alberto Biancardi (membro del collegio dell'Autorità per l'Energia) ha affermato che per "recuperare l'attuale insufficienza infrastrutturale maturata negli anni passati e per mettersi in regola con gli adempimenti comunitari occorrono investimenti per oltre 20 miliardi di euro nei prossimi 5 anni".

Se questi sono i dati, in termini di costi/benefici, significa che nonostante i buoni propositi, vi sono ancora a monte lacune e problemi strutturali degli acquedotti.

Basti pensare che in alcune aree, a causa della mancanza dei depuratori, si continuano a sversare le fognature in aree marine o in fiumi determinando l'inquinamento delle falde acquifere.

Difatti Carlo Rienzi (presidente Codacons), in previsione di quanto esposto, ha evidenziato che "a pagarne le conseguenze sono i cittadini, che devono sottostare a tariffe idriche in continua crescita a fronte di un servizio qualitativamente e quantitativamente peggiore".

Ecco i requisiti per poter ottenere il bonus acqua 2016/2017. Come già anticipato, il bonus acqua è un'agevolazione fiscale fortemente voluta dal Ministro dell'Ambiente che prevede agevolazioni e sconti sulle bollette per le famiglie bisognose, ovvero quelle con reddito Isee particolarmente basso.

In proposito, occorre osservare che, rispetto ad altre agevolazioni sulle bollette, come il Bonus luce e gas gestiti a livello nazionale, il Bonus Idrico è di competenza delle singole regioni.

Infatti le regole, i requisiti e la data di scadenza per presentare la richiesta del Bonus Acqua per il 2016/2017 verranno stabiliti dalle Regioni e possono quindi variare in base al proprio comune di residenza.

Premesso quanto esposto, per quanto attiene agli aspetti formali per poter ottenere lo sconto sulla bolletta dell'acqua, in attesa di chiarimenti da parte dei Comuni e Regioni, i requisiti necessari sono i seguenti:

RESIDENZA

Nel Comune in cui si presenta richiesta del Bonus acqua, riservato quindi soltanto all'abitazione principale.

ABITAZIONE

Che non rientri nelle categorie di case di lusso, ovvero categoria catastale A1, A/7 e A/9.

REDDITO ISEE FAMILIARE

Fino a 7.500 euro o 20.000 euro con almeno 4 figli a carico.

I requisiti esposti fanno riferimento a coloro che potranno quindi usufruire di uno sconto sulla bolletta idrica e che non sarà possibile procedere con la sospensione della fornitura in caso di morosità e di non pagamento della bolletta. "Il decreto che ha introdotto il Bonus acqua ha infatti previsto che per le famiglie in condizione di disagio vengano garantiti i servizi indispensabili".

In ogni caso, per quelle famiglie con particolari situazioni di disagio, la cui quantità di acqua è stata ritenuta indispensabile di 50 litri al giorno "Il cd. Minimo vitale per il soddisfacimento dei bisogni essenziali e per garantire una vita dignitosa", occorre attendere i parametri dall'AEEGSI.

Acqua non potabile? Il gestore del servizio idrico deve risarcire.

La presentazione della domanda del bonus Idrico. Le regole e i tempi sono stabiliti a livello regionale ed è quindi opportuno consultare il sito della propria Regione o del Comune.

Per quello che riguarda i tempi e le modalità di presentazione delle domande sono infatti le singole Regioni a disporre i bandi con le indicazioni operative.

In ogni caso la scadenza per la presentazione delle domande del Bonus/Agevolazioni acqua 2016/2017 è fissata al 30 novembre e al 31 dicembre 2016 per i principali Comuni della Regione Lazio e della Puglia.

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