L'arrivo dell'inverno porta con sé una delle questioni più delicate nei condomìni: la gestione del riscaldamento centralizzato. Molti si chiedono chi abbia il potere di decidere gli orari di accensione e spegnimento dei termosifoni, soprattutto quando ci sono divergenze tra chi desidera più calore e chi preferirebbe risparmiare energia.
In questo articolo cercheremo di capire chi decide gli orari di accensione del riscaldamento in condominio.
Condominio: chi stabilisce l'accensione e lo spegnimento del riscaldamento?
Nel caso di condomìni con impianti di riscaldamento centralizzato, la gestione degli orari di accensione e spegnimento non è una scelta arbitraria del singolo inquilino: in assenza di previsioni regolamentari o di deliberazioni assembleari, essa compete all'amministratore, il quale decide nel rispetto della normativa nazionale e locale.
In Italia, infatti, l'accensione del riscaldamento è regolata in base alle zone climatiche stabilite a livello nazionale, le quali possono variare a seconda delle decisioni regionali o comunali.
Per esempio, in una città del nord Italia, come Milano, il riscaldamento può essere acceso già a metà ottobre, mentre in una città più calda del sud, come Palermo, potrebbe essere necessario aspettare fino a novembre.
Le ore giornaliere di accensione sono anch'esse regolate dalla legge, per evitare sprechi energetici.
Riscaldamento condominiale: quali sono le fasce orarie?
La normativa nazionale stabilisce che, nei condomìni con riscaldamento centralizzato, i termosifoni possono essere accesi dalle 5 del mattino fino alle 23.
All'interno di questa fascia, è possibile regolare liberamente gli orari, purché non si superino le ore massime di riscaldamento consentite dalla legge.
Ad esempio, è possibile decidere di accendere il riscaldamento alle 7 del mattino sino alle 22.
Come si stabiliscono gli orari di accensione nel regolamento di condominio?
Gli orari di accensione e spegnimento del riscaldamento centralizzato sono normalmente indicati nel regolamento condominiale.
Il regolamento può essere modificato nel tempo, se necessario, attraverso un'assemblea condominiale.
Ad esempio, se in un condominio si decide di cambiare gli orari di accensione dei termosifoni per adattarsi alle esigenze dei condomini, sarà necessaria una riunione dell'assemblea, durante la quale si procederà a una votazione.
Se la maggioranza dei condomini è d'accordo, gli orari possono essere modificati all'interno della fascia consentita dalla legge.
La maggioranza richiesta è quella di cui all'art. 1136, comma secondo, c.c.: è valida la deliberazione approvata con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio.
L'amministratore può decidere da solo gli orari del riscaldamento?
L'amministratore di condominio ha il compito di garantire il rispetto delle normative vigenti, ma non può prendere decisioni senza consultare l'assemblea o rispettare il regolamento.
Se, ad esempio, non viene raggiunto un accordo tra i condòmini durante l'assemblea, l'amministratore può intervenire e decidere autonomamente, ma sempre all'interno dei limiti imposti dalle leggi nazionali.
Ad esempio, l'amministratore potrebbe decidere di accendere il riscaldamento alle 6 del mattino e spegnerlo alle 22 se i condomini non riescono a trovare un'intesa su orari diversi.
Questa decisione però dovrà rispettare le fasce orarie stabilite per la zona climatica in cui si trova il condominio.
Insomma: il potere decisionale dell'amministratore è subordinato all'assenza di deliberazione da parte dell'assemblea e di espresse previsioni contenute nel regolamento.
Cosa succede se un condomino non è d'accordo con gli orari stabiliti?
Se un condomino ritiene che gli orari di accensione non siano adeguati, ha la possibilità di proporre una modifica in assemblea.
È importante sapere che ogni decisione riguardante il riscaldamento centralizzato deve essere presa collettivamente.
Ad esempio, se un condomino trova che il riscaldamento venga spento troppo presto e che la casa diventi fredda in serata, può chiedere che l'argomento venga inserito all'ordine del giorno della prossima assemblea.
In tal caso, si procederà a una votazione per decidere se modificare o meno gli orari, secondo la maggioranza sopra indicata.
Come funziona per chi ha il riscaldamento autonomo?
Diversa è la situazione per chi vive in un condominio ma ha un impianto di riscaldamento autonomo.
In questo caso, il condomino può gestire liberamente l'accensione e lo spegnimento dei termosifoni, senza doversi attenere agli orari stabiliti per il riscaldamento centralizzato.
Tuttavia, anche per questi impianti esiste un limite: la temperatura interna non può superare i 20 gradi (+2°C massimo di tolleranza).
È possibile cambiare gli orari del riscaldamento durante l'inverno?
È possibile modificare gli orari di accensione e spegnimento del riscaldamento centralizzato durante la stagione invernale, purché si rispetti il regolamento condominiale e si convochi una nuova assemblea. Una votazione tra i condomini determinerà se gli orari devono essere cambiati.
Ad esempio, se a metà inverno si decide che è meglio anticipare l'accensione del riscaldamento di un'ora, è necessario che i condòmini si riuniscano per deliberare la modifica.