Oltre la nuda proprietà. Può sembrare un'ottima alternativa alla nuda proprietà: invece di vendere la casa a prezzo ribassato per poterci vivere fino alla morte, parte del suo valore viene convertito in liquidità per poter fronteggiare le esigenze di consumo.
I cittadini dotati dei requisiti validi possono chiedere a una banca o a una finanziaria un prestito immediato, pari a una percentuale del valore dell'immobile, su cui viene posta un'ipoteca come garanzia.
Molto diffusa nei Paesi del Common law, questa pratica è stata pensata appositamente per gli anziani, che spesso dispongono di un patrimonio immobiliare, ma di reddito così basso che impedisce loro l'accesso a un credito.
I vantaggi. Rispetto alla nuda proprietà il vantaggio consiste nel fatto che, alla morte del proprietario, gli eredi possono o rimborsare il prestito in un'unica tranche, estinguendo l'ipoteca e tenendosi l'immobile o alienarlo o, ancora, farlo vendere alla banca a prezzo di mercato per estinguere il debito.
Come funziona? In caso di omessa pattuizione, il rimborso integrale, cioè in un'unica soluzione, può avvenire in caso di decesso del cittadino che ha ricevuto il finanziamento; se la proprietà o altri diritti reali o di godimento sull'immobile sono trasferiti anche solamente in parte; se si compiono atti che riducono significativamente il valore dell'immobile.
Nel caso in cui il finanziamento non viene rimborsato dopo dodici mesi dal verificarsi di queste condizioni, il finanziatore vende l'immobile al valore di mercato, che si decurta del 15% per ogni dodici mesi, finché non viene venduto. Tuttavia, entro dodici mesi dopo il decesso, possono provvedere alla vendita dell'immobile anche gli stessi eredi.
Il Ministero dello Sviluppo economico stabilirà presto un regolamento dettagliato per l'offerta dei prestiti.
Soddisfatti (quasi tutti). Per l'Abi la legge apre «una nuova via al credito per i più anziani», ma secondo l'Adusbef trattasi di «nuovo oppio per gli anziani».