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Accesso a estranei nella piscina condominiale, come va regolato?

Regolare l'accesso di estranei alla piscina condominiale è fondamentale per garantire sicurezza e igiene, rispettando le normative vigenti e prevenendo rischi legali per il condominio.
Avv. Maria Monteleone - Foro di Cosenza 
4 Ago, 2021

Non solo esigenze di privacy, ma, nell'attuale contesto storico, anche esigenze di sicurezza ai fini della prevenzione del contagio Covid, impongono di regolamentare l'accesso di estranei alla piscina condominiale.

L'uso della piscina condominiale necessita inevitabilmente di una disciplina interna, per fissare le regole in materia di sicurezza, igiene e accesso da parte di terzi.

Accesso agli estranei in piscina condominiale: norme e limitazioni

Il regolamento di condominio, o comunque, un'apposita delibera assembleare, possono vietare l'accesso di estranei alla piscina condominiale, a meno che, per esempio, non siano familiari o ospiti dei condomini.

Il regolamento interno può stabilire, in ogni caso, un numero massimo di "ospiti" a famiglia e l'obbligo di tenere un registro di ingresso alla piscina per assicurarsi che le regole siano rispettate.

È frequente anche la previsione di fasce orarie in cui l'accesso alla piscina è vietato, per assicurare la pace e tranquillità dei condomini.

Le ragioni dei divieti e delle regole di accesso riferite ai non condomini, sono molteplici. La prima fra tutte, dal punto di vista legale, è sicuramente quella relativa alla sicurezza e alle responsabilità connesse.

La piscina, infatti, oltre a rappresentare sede di svago e divertimento, può anche essere luogo di incidenti più o meno gravi, a fronte dei quali il condominio è tenuto al risarcimento del danno per responsabilità da cose in custodia ex art. 2051 c.c.

Come recentemente ricordato anche dalla Cassazione, "L'obbligo di custodia del Condominio e i corrispondenti poteri dell'amministratore non vengono meno nemmeno allorquando siano appaltati a terzi lavori riguardanti le parti comuni dell'edificio condominiale, di norma ricorrendo in tal caso l'ipotesi della co-custodia, sicché il Condominio o l'amministratore sono responsabili del danno alla persona patito da uno dei condomini o da un terzo derivante dalla cosa in custodia, anche laddove trattisi di insidia creata dall'impresa appaltatrice" (Cass. ord. n. 13595/2021).

Uso della piscina condominiale: misure di prevenzione anti-Covid

Un utile insieme di disposizioni da cui prendere spunto per regolamentare l'accesso alle piscine private, e, quindi, anche a quelle condominiali, è stato dettato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per lo Sport, a seguito del D.L. n. 52 del 22 aprile 2021.

Ecco di seguito le disposizioni:

  • predisporre un'adeguata informazione sulle misure di prevenzione. I frequentatori devono rispettare rigorosamente le indicazioni impartite dagli istruttori e assistenti ai bagnanti. Il condominio dovrà provvedere a predisporre un'opportuna segnaletica (per esempio nella bacheca condominiale e all'ingresso dell'area piscina) per sensibilizzare i frequentatori riguardo i comportamenti da assumere.
  • fare in modo da eliminare eventuali condizioni di aggregazione e regolamentare i flussi negli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento di almeno 1 metro;

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  • prevedere percorsi divisi per l'ingresso e l'uscita.
  • prevedere l'accesso agli impianti esclusivamente tramite prenotazione: questa scelta può rivelarsi di difficile applicazione, soprattutto se la gestione della piscina condominiale non è affidata a terzi soggetti. Potrebbe essere sufficiente contingentare gli accessi tramite un registro all'ingresso, vigendo così la regola del "chi arriva prima, occupa il posto";
  • organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce, ove fruibili, in modo da assicurare il distanziamento di almeno 1 metro;

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  • dotare l'impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all'entrata e nelle aree di frequente transito;
  • assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 mq per ogni ombrellone;
  • in ragione delle aree a disposizione, calcolare e gestire le entrate dei frequentatori nell'impianto: secondo il Dipartimento per lo Sport la densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona per le piscine a uso natatorio; per le piscine non ad uso natatorio valgono le norme regionali di riferimento e quelle contenute nell'allegato 9 al Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre 2020 e eventuali successive modifiche;
  • regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno 1,5 m tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi;
  • assicurare l'efficacia della filiera dei trattamenti dell'acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0- 1,5 mg/I; cloro combinato: minore o uguale a 0,40 m g/I; pH 6.5 -7.5. Si fa presente che detti limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti.

La frequenza dei controlli sul posto dei parametri di cui sopra non deve essere inferiore alle due ore.

  • prevedere regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature: sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti ecc.
  • evitare l'uso promiscuo di oggetti e biancheria: l'utente dovrà accedere alla piscina munito di tutto l'occorrente.

Come noto, il nuovo decreto-legge del 22 luglio 2021, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica e per l'esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche, ha previsto l'obbligo del green pass anche per piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all'interno di strutture ricettive, ma limitatamente alle attività al chiuso.

Di conseguenza, il condominio con piscina scoperta non deve necessariamente imporre il green pass per l'ingresso. Ciò non toglie, tuttavia, che il condominio, con le maggioranze previste dalla legge per la gestione delle parti comuni, possa anche stabilire il divieto di accesso alla piscina per i condomini e/o per gli estranei che non abbiano il green pass.

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