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Legge di Stabilità, locazioni ed anagrafe condominiale. Cosa cambia per l'amministratore di condominio?

Legge di stablità, le novità sulle locazioni e l'anagrafe condominiale.
Ivan Meo 

La legge di Stabilità 2016 ha introdotto alcune rilevanti importanti in tema di locazioni immobiliari ed anagrafe condominiale

Le novità introdotte. L 'articolo 1, comma 59, della Legge n.208/15, c.d.

Legge di Stabilità 2016, è intervenuto sull'articolo 13 della L. n. 431/1998, che disciplina i “patti contrari alla legge” nell'ambito delle locazioni abitative.

La norma dispone testualmente: “è fatto carico al locatore di provvedere alla registrazione nel termine perentorio di trenta giorni, dandone documentata comunicazione, nei successivi sessanta giorni, al conduttore ed all'amministratore del condominio, anche ai fini dell'ottemperanza agli obblighi di tenuta dell'anagrafe condominiale di cui all'articolo 1130, numero 6), del codice civile”.

Viene previsto l'obbligo, a carico esclusivo del locatore, di:

1. provvedere alla registrazione del contratto di locazione nel termine perentorio di trenta giorni dalla data della sua stipula;

2. avvenuta la registrazione, il proprietario dovrà dare documentata comunicazione, nei successivi sessanta giorni, al conduttore nonché all'amministratore del condominio;

L'inserimento in anagrafe condominiale. Ai sensi dell'articolo 1130 n. 6 cod. civ. l'amministratore di condominio degli edifici è tenuto a “curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare…

Prima di questo intervento, al netto di pronunciamenti giurisprudenziali in merito, non era facile intuire il motivo per cui nel registro l'amministratore si dovesse anche inserire, trattare e aggiornare i dati anagrafici relativi ai conduttori.

Infatti, il nostro ordinamento giuridico, ad oggi, non ha previsto nessuna norma specifica che contemplasse il coinvolgimento diretto nel rapporto di amministrazione condominiale anche gli inquilini. Pertanto anche la Legge di riforma della disciplina condominiale ha continuato a mantenere estranei alla vita condominiale, i soggetti che risiedono continuativamente nell'edificio.

Invece, alla luce dell 'articolo 1, comma 59, della citata L. n.208/15, la comunicazione dell'avvenuta registrazione all'amministratore condominiale è funzionale e collegata agli obblighi di tenuta dell'anagrafe condominiale (articolo 1130, numero 6, cod. civ.), in cui vengono riepilogati i dati dei singoli proprietari, dei titolari di diritti reali e dei diritti personali di godimento (tra cui rientra anche la locazione), i dati catastali di ciascuna unità immobiliare nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell'edificio.

Anagrafe condominiale, cosa comunicare all'amministratore?

Le finalità sottese. La ratio del provvedimento sembra legarsi

- a ragioni di trasparenza gestionale, non solo nei confronti della collettività condominiale, ma anche nei confronti del “Fisco” e ad eventuali ulteriori canali informativi a cui questo può far capo nell'ambito dell'esperimento di una specifica attività accertativa;

- per effettuare un “censimento” a tali soggetti, considerati sostanzialmente estranei alla gestione condominiale, al fine di avere una immediata conoscenza di soggetti che potrebbero essere autori di violazioni di norme del regolamento condominiale;

- per individuare gli occupanti delle unità immobiliari al fine di far cessare eventuali destinazione abusive;

- per “anagrafare” i titolari dei di diritti personali e/o reali di godimento.

I vantaggi derivanti. Le novità recentemente introdotte agevoleranno sicuramente gli amministratori di condominio, rispetto all'obbligo di tenuta ed aggiornamento del registro di anagrafe condominiale. Da corollario a tale onere, sarebbe auspicabile, un sistema informatizzato gratuito ed immediato, mediante il quale l'amministratore – preventivamente registrato a tal fine – potrebbe avere un immediato riscontro circa l'esattezza dei dati comunicati dai rispettivi proprietari contemplati in seno al registro.

L'amministratore, se richiesto, è tenuto a fornire l'intera anagrafica e le quote millesimali di ciascuno condomino

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