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Modello unificato. Ristrutturare la casa sarà ancora più facile.

Pratiche edilizie, modulistica semplificata. Ecco cosa cambia.
Redazione Condominioweb.com 

Approvata la modulistica per pratiche edilizie e commercio. Una sola modulistica valida per l'intero territorio nazionale.

Siglato in Conferenza Unificata l'accordo tra Governo, Regioni ed enti locali sull'adozione di moduli unificati e standardizzati per la presentazione di segnalazioni, comunicazioni e istanze nei settori dell'edilizia e delle attività commerciale.

La SCIA. In argomento giova ricordare che i decreti Scia 1 e Scia 2 attuano la riforma della Pubblica Amministrazione avviata dal Ministro Maria Anna Madia (Legge 124/2015). A giugno 2016 è stato adottato il decreto “Scia 1”, che ha dettato i princìpi per l'adozione dei moduli unificati e standardizzati.

Moduli che definiscono esaustivamente, per tipologia di procedimento, i contenuti delle istanze, le procedure e i documenti da allegare.

A novembre 2016, il decreto “Scia 2” ha modificato il Testo unico dell'edilizia (Dpr 380/2001) eliminando la Denuncia di inizio attività (Dia) e la Comunicazione di inizio lavori (Cil), lasciando cinque procedure edilizie principali: attività di edilizia libera, Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), permesso di costruire e Scia alternativa al permesso di costruire.

Per la conformità alle norme edilizie ed urbanistiche i dati catastali non costituiscono prova.

In base al decreto SCIA 2, la SCIA dovrà essere utilizzata per: interventi di manutenzione straordinaria sulle parti strutturali dell'edificio, restauro e di risanamento conservativo riguardanti le parti strutturali dell'edificio, ristrutturazione edilizia ecc.

La CILA. A seguito della riforma questa viene utilizzata per gli interventi per cui non servono SCIA o Permesso di costruire e per i casi in cui non si tratta di attività edilizia libera.

L'accordo sui modelli unici. Secondo Stefano Bonaccini (Presidente della Conferenza delle Regioni) “l'accordo raggiunto oggi in Conferenza unificata è "un importante passo in avanti sulla via della semplificazione e della sburocratizzazione.

Sostanzialmente gli enti avranno una sola modulistica valida per l'intero territorio nazionale, sia che si tratti di ristrutturazioni della casa (interventi edilizi come il rifacimento di finestre e muri casalinghi ecc.) o dell'apertura di attività commerciali (negozi, ristoranti, bar, distributori di carburante ecc.)”.

Non serve la SCIA per collegare il bagno col tubo pvc alla fogna condominiale

Ci sarà un modulo unico per la Scia e moduli più snelli per la Cila e l'agibilità, consentendo, in questo ultimo caso di eliminare i circa 150.000 certificati che ogni anno sono rilasciati in Italia.

Quindi non sarà più richiesta la presentazione di autorizzazioni, segnalazioni e comunicazioni preliminari all'avvio dell'attività.

Ci penserà ad acquisirle lo sportello unico per le attività produttive (Suap): sarà sufficiente presentare le altre segnalazioni o comunicazioni in allegato alla Scia unica (Scia più altre segnalazioni o comunicazioni) o la domanda di autorizzazioni in allegato alla Scia condizionata (Scia più autorizzazioni).

Anche il linguaggio è stato semplificato attraverso termini di uso comune per favorire una comprensione più chiara ed immediata in relazione alle dichiarazioni da rendere.

I termini. La palla passa ora ai Comuni, che sono gli enti cui cittadini e professionisti inviano le istanze. Dovranno pubblicare sui loro siti istituzionali, entro e non oltre il 30 giugno 2017, i moduli unificati e standardizzati. Nel caso in cui sia necessario adattare i modelli unici a delle specifiche norme regionali, le regioni dovranno provvedere entro il 20 giugno 2017, in modo da dare ai Comuni la possibilità di pubblicare i moduli entro i termini prestabiliti.

In conclusione, non potranno più essere richiesti certificati, atti e documenti che la pubblica amministrazione già possiede e neanche dati e adempimenti che derivano da “prassi amministrative” non espressamente previsti dalla legge.

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