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Alve

Varazioni catasto e ripostiglio modificato

Salve a tutti,

a giorni firmeremo il preliminare per l'acquisto della nostra casa sita all'interno di uno stabile con 3 appartamenti e con ingresso indipendente.

L'appartamento è stato ristrutturato dai venditori circa 6 anni fa presentando regolare DIA (inizio e fine lavori).

Oltre agli impianti elettrici e idro-sanitari è stato realizzato un poggiolo ed abbattuto un muro.

Tutto questo risulta nella DIA ma non è stata fatta nessuna variazione al catasto.

I venditori sostengono che è tutto in regola e che la variazione al catasto non è necessaria perchè il terrazzo e l'abbattimento del muro non modificano le rendite catastali...

Inoltre, ieri, riguardando le piantine depositate in comune mi sono accorto che è stata realizzata una porta per un ripostiglio e, da piantina, tale ripostiglio dovrebbe avere una lunghezza di 80 cm ma in realtà, se non ricordo male, è intorno a 2 metri...

Come devo comportarmi secondo voi?

 

Grazie

Vincola la proposta alla regolarizzazione catastale. Il fatto di aver abbattuto un muro non è così detto che non ci sia variazione della rendita catastale. Inoltre trattandosi di diversa ripartizione interna degli spazi la variazione catastale è obbligatoria.

Per il ripostiglio, bisognerebbe vedere bene la cosa: potrebbe essere necessaria un DIA in sanatoria prima della variazione catastale, però ripeto bisogna vedere la situazione esistente.

Non ti accollare in alcun modo la sistemazione delle carte tu, ma falla fare a loro prima del rogito!

Scritto da lollolalla il 19 Apr 2010 - 10:43:00:Vincola la proposta alla regolarizzazione catastale.

Confermo in pieno. Avverti anche il Notaio della situazione.

 

Saluti

 

Giuseppina

Sono appena stato dal notaio....

Allora la situazione è questa:

 

Per quanto riguarda l'abbattimento del muro e la relativa muratura della porta che prima dava accesso alla cucina (alla quale, attualmente, si accede dal salotto attraverso il muro abbattuto) e la costruzione del poggiolo loro sostengono che hanno parlato con il tecnico che li ha seguiti durante i lavori e che ritiene che non è necessaria la variazione catastale.

Hanno parlato con l'architetto del comune che ha detto che per loro è tutto ok...certo....la DIA (aperta e chiusa) c'è al comune interessa quello....

 

Il notaio mi ha detto che l'atto si potrebbe fare ugualmente ma il problema si ripresenterebbe nel momento in cui dovrò vendere l'immobile...quindi, per lui, andrebbe regolarizzato tutto adesso.

 

Per quanto riguarda il ripostiglio devo rivederlo ma...sono quasi certo che è molto più grande di quello riportato sulla pianta depositata al comune ed in più c'è anche una porta che sulla pianta non è presente....

 

Su questo punto il notaio ha detto che, se dovesse essere così come dico io, la situazione è molto più grave....

 

Secondo voi quanto si andrebbe a spendere per sistemare tutto?

Non ti preoccupare del costo. Può essere poco o tanto a seconda di cosa c'è da fare.

Direi che il meglio è che le carte le vedesse un tecnico che dice il da farsi, ma non certo il vecchio tecnico che non ritiene necessaria un obbligo di legge!

Se poi il notaio ti dice che potresti avere in futuro problemi per una eventuale vendita, vuol dire che adesso tu firmerai che sei a conoscenza della cosa e che ti accolli la sistemazione in toto, assumendoti la responsabilità degli abusi. PErchè sono gli stessi problemi che stai vivendo tu ora.

Quindi ribadisco: vincola la proposta alla sistemazione edilizia e catastale prima del rogito! Altrimenti fai vedere tu il tutto da un tecnico di tua fiducia (che però dovrai pagare) e senti che ti dice: se ci sono abusi, rinuncia all'acquisto. PErò siamo sempre lì, adesso non è un tuo problema, lo è degli attuali venditori. Se acquisti così com'è sarà poi un tuo problema e non ti potrai rifare su nessuno. Quindi pretendi l'immobile a posto in toto.

Dimenticavo, se ti segue un'agenzia immobiliare, fregatene di ciò che ti dice: lei vuole vendere e prendere la provvigione. Pensa a tutelare te stesso: sulla proposta puoi mettere i vincoli che ritieni più giusti, per cui mettili e sii fermo sulla cosa!

Scritto da lollolalla il 19 Apr 2010 - 10:43:00:[...] Inoltre trattandosi di diversa ripartizione interna degli spazi la variazione catastale è obbligatoria.

Ing., per favore, considerato che a proposito ci sono "versioni" differenti, potresti linkarmi/trasmettermi la norma?

Grazie & scusami il fastidio

Cordiali saluti

"Geomcap"

Scritto da Giuseppe Capozza il 19 Apr 2010 - 15:00:13:

Ing., per favore, considerato che a proposito ci sono "versioni[(i]" differenti, potresti linkarmi/trasmettermi la norma?

Grazie & scusami il fastidio

Cordiali saluti

"Geomcap"

- DPR 380/2001 art.23 comma 7 in caso di DIA

- Regolamenti comunali (di solito tutti).

Concordo in pieno con il Notaio e con quanto già detto da lollolalla. E' obbligo del venditore consegnare l'immobile in perfetta regola urbanistica e catastale (non so dove abiti Alve ma dalle mie parti la DIA non si chiude se non si presenta l'accatastamento aggiornato).

 

Oltretutto c'è il dubbio che il ripostiglio non sia come da progetto, il che è anche più grave.

 

Ergo: accertati che sia tutto come da progetto e pretendi che sia aggiornata anche la planimetria catastale. E' un tuo diritto.

 

Saluti

 

Giuseppina

Scritto da lollolalla il 19 Apr 2010 - 15:23:48:

 

- DPR 380/2001 art.23 comma 7 in caso di DIA

- Regolamenti comunali (di solito tutti).

Ti ringrazio.

Cordiali saluti

"Geomcap"

Scritto da lollolalla il 19 Apr 2010 - 15:23:48:

 

- DPR 380/2001 art.23 comma 7 in caso di DIA

- Regolamenti comunali (di solito tutti).

quindi fai riferimento a questa?

 

quote: 7. Ultimato l'intervento, il progettista o un tecnico abilitato rilascia un certificato di collaudo finale, che va presentato allo sportello unico, con il quale si attesta la conformita' dell'opera al progetto presentato con la denuncia di inizio attivita'.

Comunque le piantine che ho postato le ho prese in comune....ed ho anche il certificato di rispondenza delle norme sismiche...

Insomma per quanto riguarda le modifiche che si vedono sulla pianta è tutto ok a livello comunale ma non sono state aggiornate le planimetrie catastali...

 

Per il ripostiglio la questione è diversa...oggi proverò a chiedere anche al venditore (visto che a lui non ancora dico nulla perchè mi sono accorto solo qualche giorno fa e volevo reperire più info possibili per capire...).

Questa mattina sono stato prima dal geometra e poi dal venditore...

Per quanto riguarda la questione catasto siamo arrivati ad un accordo...provvederanno loro...

 

Adesso è sorto un altro problema...sono 2 settimane che ho richiesto le certificazioni di messa a norma degli impianti ai venditori che hanno sempre temporeggiato.

 

Oggi le ho chieste nuovamente dicendogli che non avrei firmato il preliminare senza certificazioni.

Così mi è stato detto che gli impianti sono stati fatti da lui (che è un idraulico) quindi penso che per la certificazione dell'impianto idrico-sanitaria non ci siano problemi mentre per quello elettrica sì...

Loro parlavano di un autocertificazione...è valida?

si può fare?

Per cortesia mi illuminate?

Non so nulla in materia...

Modificato Da - Alve il 20 Apr 2010 11:24:06

no,non è valida.

Il problema che potresti eventualmente poi avere è semplice:se per un motivo x (e capita purtroppo spesso) si brucia un qualche elettrodomestico in casa tua,anche se la colpa è dell'Enel,se l'impianto non risulta a norma..non ricevi nulla a rimborso.

Devono farla fare da un tecnico elettricista abilitato,meglio ancora se colui che ha effettuato i lavori.

Scritto da wolverine75 il 20 Apr 2010 - 12:00:12:no,non è valida.

Il problema che potresti eventualmente poi avere è semplice:se per un motivo x (e capita purtroppo spesso) si brucia un qualche elettrodomestico in casa tua,anche se la colpa è dell'Enel,se l'impianto non risulta a norma..non ricevi nulla a rimborso.

Devono farla fare da un tecnico elettricista abilitato,meglio ancora se colui che ha effettuato i lavori.

Il mio dubbio è che sia i lavori idraulici che quelli elettrici siano stati fatti da lui...

Arrivati a questo punto saranno fatti suoi farseli certificare...

 

Inserirò nel preliminare che il venditore dichiara che gli impianti sono a norma e consegnerà all'acquirente, entro la data del rogito, le certificazione degli impianti....

e fai aggiungere che il preliminare sarà ritenuto nullo se tali certificazioni non saranno consegnate e che richiederai la restituzione della caparra incluso gli interessi legali e gli eventuali danni.

quote:

quindi fai riferimento a questa?

quote:

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7. Ultimato l'intervento, il progettista o un tecnico abilitato rilascia un certificato di collaudo finale, che va presentato allo sportello unico, con il quale si attesta la conformita' dell'opera al progetto presentato con la denuncia di inizio attivita'.

Sì, la morma prosegue "Contestualmente presenta ricevuta dell'avvenuta presentazione della variazione catastale conseguente alle opere realizzate ovvero dichiarazione che le stesse non hanno comportato modificazioni del classamento. In assenza di tale documentazione si applica la sanzione di cui all'articolo 37, comma 5. (comma così modificato dall'articolo 1, comma 558, legge n. 311 del 2004)". Per cui c'è l'iobbligo della variazione catastale.

 

Ma il ripostiglio di cui parli è il sottoscala? Allora bisognerebbe vedere le altezze...

Per le certificazioni degli impianti non valgono assolutamente le autocertificazioni. Se ha fatto i lavori lui, trovi qualcuno che glieli certifichi, oppure faccia sistemare l'impianto a regola d'arte con tanto di certificato.

Per gli impianti, ai sensi del DM 37/08 DEVE essere rilasciata la DICHIARAZIONE di CONFORMITA' dall'impresa esecutrice, la cui abilitazione viene riportata nella CCIAA. Se il proprietario si è costruito l'impianto da solo, se è abilitato può produrre egli stesso la DI.CO. (anche se la procedura appare dubbia, visto che chi redige la di.co. è anche il prorpietario...), altrimenti DEVE farsi produrre una DI.RI da un tecnico professionista abilitato, ovvero dal RT di una impresa abilitata.

 

In un atto di C/V l'unica auto-dichiarazione può riferirsi alla assenza degli impianti, ovvero all'appartenenza alla calsse G in ambito energetico.

chiedo scusa se rispondo solo ora....

alla fine sono riuscito a fargli sistemare tutto (planimetria catasto e certificati di conformità).

Questa sera abbiamo firmato il preliminare e mi ha consegnato i certificati di conformità degli impianti.

Adesso, riguardandoli, mi pare ci sia qualcosa di strano...

Sono stati fatti entrambi oggi (e questo lo sapevo)...

Ma entrambi riportano timbri e firma di una ditta che si occupa di impianti gas e caldaie...

Può essere che questa ditta sia in grado di rilasciare anche un certificato dell'impianto elettrico?

Sto impazzendo con questa situazione...

Bene, perchè per le modifiche edili tutto si è sistemato. Vorrei porre però una domanda per chi si trovasse in futuro in simili situazioni, ed è la seguente:

"con la nuova legge sulla modifiche interne agli appartamenti, voluta da Berlusconi, tutto quanto fatto (ovviamente escludendo variazioni del numero dei locali e modifiche di strutture portanti) è ritenuto ancora necessario?

quote:bimont

Bene, perchè per le modifiche edili tutto si è sistemato. Vorrei porre però una domanda per chi si trovasse in futuro in simili situazioni, ed è la seguente:

"con la nuova legge sulla modifiche interne agli appartamenti, voluta da Berlusconi, tutto quanto fatto (ovviamente escludendo variazioni del numero dei locali e modifiche di strutture portanti) è ritenuto ancora necessario?

Esclusivamente nelle regioni che non hanno deliberato diversamente (credo siano solo due) fanno fede i regolamenti regionali e comunali, che prevedono ugualmente la DIA. Per le regioni che invece non hanno già deliberato, quindi seguono la norma nazionale, i lavori non necessiteranno più di DIA. Sarà però necessaria la variazione catastale, che credo a questo punto tutti faranno solo in caso di vendita...

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