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gianni11

Lavori fabbricato ed indennizzo art 843

Nel nostro condominio abbiamo dovuto eseguire dei lavori per cui si è reso necessario la posa dei ponteggi. E per questo si è reso necessario occupare con i ponteggi un'area privata confinante con il condominio.

Fatti i lavori cominciano i problemi ora con il proprietario di quest'area che chiede di essere "indennizzato" per i due mesi di occupazione con la bella cifra di 3000 euro, e porta come giustificazione che per due mesi non ha potuto usare il cortile come posteggio auto. E la cosa interessante è che in realtà quell'area è un'area in stato di abbandono e su cui non è mai entrata un auto ne prima dei lavori ne dopo, quindi un danno per mancato posteggio auto non si è verificato e noi abbiamo rifiutato di pagare l'indennizzo che chiede in quanto almeno per quel tipo di giustificazione il danno per cui chiede di essere indenizzato non si è verificato.

Ma il vicino che per altro è vicino solo in teoria visto che non vive vicino ma ha sola questa proprietà in stato di abbandono, ora vuole andare in tribunale per avere la cifra che chiede.

Che fare in questi casi. Ha senso pagare per un danno che non c'è stato. O l'art. 843 a cui lui si appella prevede non un indennizzo (quindi risarcimento danno) ma un obbligo a pagare anche senza un reale motivo la cifra che il proprietario chiede anche senza dei razionali?

Scritto da gianni11 il 08 Giu 2012 - 10:13:46: Nel nostro condominio abbiamo dovuto eseguire dei lavori per cui si è reso necessario la posa dei ponteggi. E per questo si è reso necessario occupare con i ponteggi un'area privata confinante con il condominio.

Fatti i lavori cominciano i problemi ora con il proprietario di quest'area che chiede di essere "indennizzato" per i due mesi di occupazione con la bella cifra di 3000 euro, e porta come giustificazione che per due mesi non ha potuto usare il cortile come posteggio auto. E la cosa interessante è che in realtà quell'area è un'ar [...]

 

Se non preventivamente concordato, non gli è dovuto NULLA.

Avrebbe dovuto pensarci prima.

 

Ci sta solo provando... se abboccate, si mette in tasca 3000 €. senza averne alcun diritto.

 

Articolo 843. Il proprietario deve permettere l’accesso e il passaggio nel suo fondo, sempre che ne venga riconosciuta la necessita, al fine di costruire o riparare un muro o altra opera propria del vicino oppure comune.

 

Se l’accesso cagiona danno, è dovuta un’adeguata indennità.

 

Il proprietario deve parimenti permettere l’accesso a chi vuole riprendere la cosa sua che vi si trovi accidentalmente o l’animale che vi si sia riparato sfuggendo alla custodia. Il proprietario può impedire l’accesso consegnando la cosa o l’animale (896, 924; Cod. Pen. 637).

Saluti.

Scritto da Carlo il 08 Giu 2012 - 10:29:05:

Se non preventivamente concordato, non gli è dovuto NULLA.

Avrebbe dovuto pensarci prima.

 

Grazie per la risposta.

Di concordato c'è solo la nostra dichiarazione che avremo lasciato il cortile nello stato in cui si trovava prima dei lavori quindi pulizia a carico nostro, ed ovvio se cagionati danni alla paviemntazione questi erano da noi rimborsati.

Ma ora se ne esce di un mancato uso dell'area come parcheggio di auto anche se auto in quest'areaa ne prima e ne dopo sono mai entrate.

 

Ora ragione vuole che se per due mesi per via dei lavori uno non possa parcheggiare delle auto e chieda di essere indennizzato per questo direi sia anche corretto e giusto, ma se in realtà è solo speculazione e chiede di essere indennizzato per qualcosa che in realtà non si è verificato mi sembra non concedebile, le auto di cui chiede indennizzo per mancato parcheggio non esistono non essendo mai state parcheggiate in quell'area ne prima ne dopo.

 

Dimenticavo, ci ha convocati a noi condomini presso un mediatore per una mediazione. Su cosa dovremo mediare poi non so davvero, mi sembra tutto assurdo.

E cosa ancora più buffa per andare dal mediatore occorre anche pagare.

Avete già concordato quanto c'era da concordare, anche se al riguardo l'art. 843 c.c. già di per sè è piuttosto chiaro.

Ignoratelo sull'invito alla mediazione; che c'è da mediare ????

In via cautelativa fotografatevi la situazione ante di quell'area privata.

Saluti

Scritto da gianni11 il 08 Giu 2012 - 11:12:32:

Grazie per la risposta.

Di concordato c'è solo la nostra dichiarazione che avremo lasciato il cortile nello stato in cui si trovava prima dei lavori quindi pulizia a carico nostro, ed ovvio se cagionati danni alla paviemntazione questi erano da noi rimborsati.

Ma ora se ne esce di un mancato uso dell'area come parcheggio di auto anche se auto in quest'areaa ne prima e ne dopo sono mai entrate.

 

Ora ragione vuole che se per due mesi per via dei lavori uno non possa parcheggiare delle auto e [...]

come giustamente dici c'è poco da mediare. Ma vorrei evitare di dover andare in tribunale per questa sciocchezza ed assurdità.

Cosa accade se non accetto di andare dal mediatore? tra l'altro poi per andare dal mediatore mi tocca pure pagare circa 40 euro almeno così era scritto sulla convocazione.

E buttare 40 euro per andare a dire che non capisco cosa ci sia da mediare lo trovo davvero sciocco.

 

Il passaggio del mediatore ho letto che è un passo obbligatorio prima di andare in tribunale. Non so ha un senso quindi andare dal mediatore ma è credibile che possa andare in tribunale con queste richieste che ovvio nessun giudice potrà mai darli ascolto, ma in tribunale partono già le spese per un avvocato.

In via informale e bonaria invitate l'"asino", perchè di asino si tratta, a desistere di avvalersi della mediazione prima, ed eventualmente del tribunale poi: si farà tantissimo male da solo!

Dove > sta ad indicare che qualunque azione egli intenterà a vostro danno, si rivelerà una azione perdente con conseguenti e probabili addebiti di spese (anche della controparte) in qualità di parte soccombente.

Consigliate vivamente l'asino ad informarsi meglio da più e diverse fonti.

 

Ma se proprio non desisterà, voi dovrete necessariamente difendervi, anticipando le spese alla difesa in qualunque sede egli vi citi, salvo poi, al termine della controversia, di rivalervi su di lui.

Saluti

alla fine mi sono convinto di andare a questo incontro dal mediatore. Mi sembra sciocco andare da un mediatore per dire che non ho capito su cosa mediare visto che la causa per cui si chiede indennizzo è inesistente e dare pure 40euro a questo mediatore. Ma spero si chiuda li e si eviti di andare in tribunale..

Altrimenti vorrà dire che in italia si debbano risarcire anche i danni potenzialmente verificabili ma che fortunamente non sono stati subiti.

 

L'art. 1226 c.c. stabilisce che se il danno non può essere provato nel suo preciso ammontare, viene liquidato dal giudice con valutazione equitativa. Affinché si dia luogo alla valutazione equitativa è necessario che la presenza di un danno risarcibile risulti provata o comunque incontestata. (Cass. 22.5.1979, n. 2972)

 

Quindi, mi sembra difficile che "il proprietario di quel fondo in disuso" possa dimostrare un danno per mancato guadagno da parcheggi.

 

Di sicuro, il Giudice chiederà dei documenti che possano dimostrare che nel suo fondo insistessero dei contratti di posteggio... chiederà fatture o quant'altro che, fiscalmente, possano dimostrare questa attività. "Il proprietario di quel fondo in disuso" che documenti e/o prova potrà portare in giudizio per dimostrare questo suo supposto mancato guadagno ???

 

Aristide Balducci

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