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Abbacchio65

Ristrutturazione bagno e sostituzioni porte ed infissi

Ciao a tutti, spero che qualcuno mi possa aiutare a sciogliere i miei dubbi e a districarmi tra DETRAZIONI e IVA AGEVOLATA, BENI FINITI e MATERIE SEMILAVORATE,...

Il problema è semplice: devo ristrutturare il bagno sostituendo gli impianti idraulici e elettrici preesistenti e sostituire porte interne e finestre/infissi in tutte le camere.

Per il bagno ho interpellato una ditta che per 2.500 euro mi esegue tutti gli interventi di ristrutturazione, io devo poi acquistare a parte sanitari, mobili bagno, piastrelle/rivestimenti (quelli offerti dalla ditta non mi piacciono e sono di qualità scadente).

Se ho interpretato bene la guida dell'Agenzia delle Entrate, posso usufruire della detrazione del 50%, ma la prima domanda è: posso usufruire dell'IVA agevolata per l'acquisto di vasca da bagno, piastrelle e rivestimenti, tenendo conto che per i sanitari non ci ho dubbi(esplicitamente previsti dalDM 1999) e che le piastrelle/rivestimenti vanno tolti per consentire gli interventi sugli impianti?

Per quanto concerne la sostituzione di finestre infissi posso poi usufruire della detrazione del 55%, ma per l'acquisto delle porte e delle finestre/infissi l'iva è al 10 o al 21?

Faccio questa domanda anche perchè non vorrei che pur essendo le due tipologie di interventi (ristrutturazione bagno, sostituzioni infissi) ben distinti, mi si possa contestare un'incompatibilità tra le detrazioni.

Vi ringrazio in anticipo per le delucidazioni che mi potrete fornire.

Benvenuto nel forum.

 

Mi spiace deluderti.

Il semplice rifacimento del bagno,senza una Dia/Scia o altro documento autorizzativo edilizio,risulta esser manutenzione ordinaria NON AGEVOLABILE nelle singole unità abitative (pag.8 lettera A).

Usare il termine "ristrutturazione" non significa avere titolo in assenza di una concessione edilizia,dia o scia,ad esempio e, purtroppo, la guida Ade va interpretata,la lista presente è solo indicativa.

 

Per quanto riguarda l'iva agevolata vi sono due distinzioni:

- l'acquisto diretto del committente è soggetto ad iva al 21% (pag.17);

- anche la fornitura della ditta è soggetta a doppia imposizione in quanto i sanitari sono beni significativi (pag.17) e comne tali scontano iva al 10% solo fino a concorrenza valore manodopera.

Per gli infissi,qualora presentino le caratteristiche di risparmio energetico stabilite dal decreto potranno esser considerati spesa agevolabile al 55%,però,trattandosi anch'essi di beni significativi avranno l'iva agevolata al 10% solo fino a concorrenza valore manodopera.

 

Staff

Scritto da Patrizia Ferrari il 15 Ago 2012 - 21:27:39: Benvenuto nel forum.

 

Mi spiace deluderti.

Il semplice rifacimento del bagno,senza una Dia/Scia o altro documento autorizzativo edilizio,risulta esser manutenzione ordinaria NON AGEVOLABILE nelle singole unità abitative (pag.8 lettera A).

Usare il termine "ristrutturazione" non significa avere titolo in assenza di una concessione edilizia,dia o scia,ad esempio e, purtroppo, la guida Ade va interpretata,la lista presente è solo indicativa.

 

Per quanto riguarda l'iva agevolata vi son [...]

Gentilissimo Staff

grazie per il benvenuto e per la sollecita risposta.

Devo dire che leggendo la pagina 8 lettera A ero arrivato alla stessa conclusione. Il dubbio mi è poi venuto leggendo il paragrafo "La manutenzione straordinaria" , nel quale (riporto testualmente) si afferma:"sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche ... (omissis)... per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici ... (omissis)". Tra gli esempi nella guida si cita "realizzazione e miglioramento dei servizi igienico". Orbene un intervento come quello che vorrei fare io, finalizzato a sostituire gli impianti idraulici ed elettrici preesistenti da 40 anni, come può non essere definito un intervento migliorativo? Tra l'altro non esiste possibilità di sostituire impianti senza smantellare il tutto.

Per l'IVA concordo con quanto rappresentato dallo Staff: se per la detrazione, interpreto, alla luce di quanto su esposto, gli interventi come lavori di manutenzione straordinaria non ho diritto all'IVA agevolata per le ragioni descritte dallo Staff. Faccio osservare però che come lavori di ristrutturazione è previsto esplicitamente il caso di IVA agevolata per gli acquisti fatti direttamente dal committente dei lavori (pag. 18).

Per l'acquisto degli infissi (comprendendo anche le porte interne) sono parimenti d'accordo con lo Staff.

Comunque, posso testimoniare che la confusione regna anche tra i venditori e le ditte e non solo tra gli acquirenti...

Un caro saluto a tutti!!!!

Modificato Da - Abbacchio65 il 16 Ago 2012 19:12:29

Nessuna confusione.

Ti sfugge un particolare,ossia,il titolo autorizzativo.

 

Se trattasi di manutenzione straordinaria,non basta avvicinarsi alla descrizione,ma si deve avere in mano una Dia/Scia rilasciati dal Comune su richiesta di un geometra abilitato il primo ovvero su presentazione il secondo,senza questi titoli,che hanno un costo, a meno che tu non sia almeno un geometra abilitato iscritto all'albo,non hai un documento che certifichi identificando l'intervento come opera di manutenzione straordinaria l.457/78 lettera b).

 

Mentre la pag.18,ahimè,si riferisce alle opere di ristrutturazione edilizia e/o di risanamento conservativo nomenclate dalla l.457/78 lettera c) d) che sono autorizzate tramite il rilascio da parte del Comune di una Concessione edilizia ovvero di un permesso di costruire.

Solo in questi casi è consentita l'applicazione incondizionata dell'iva al 10% su ogni opera e bene.

Mentre a pag. 17 viene riportato il caso di manutenzione straordinaria ove nonostante si abbia titolo autorizzativo pur usufruendo dell'agevolazione fiscale del 36% ora 50% si ha comunque un'iva condizionata sui beni significativi.

 

Per concludere,ogni capitoletto grassettato della guida,da pag.17 per l'iva,evidenzia un diverso caso a se stante.

 

Riassumendo:

m.o (l.457/78 lettera a)non agevolabile solo iva 10% condizionata sui beni significativi;acquisto diretto iva 21%;

 

m.s (l.457/78 lettera b)agevolabile però si deve aver una Dia/Scia rilasciati dall'ufficio tecnico del comune,iva 10% condizionata sui beni significativi;acquisto diretto iva 21%;

 

ristr,edil/risan.cons.(l.457/78 lettera c) d)agevolabile,iva al 10% incondizionata,acquisto diretto 10%.

 

Staff

Quanto detto dal "super moderator" (Staff) riguardo ai titoli autorizzativi necessari per le opere di manutenzione straordnaria è impreciso e nella sua perentorietà non vero, nel senso che per accedere alle agevolazioni fiscali non si deve essere SEMPRE in possesso di un titolo autorizzativo. Basta telefonare all'Agenzia delle Entrate per averne conferma. Anche riguardo al bagno, se i lavori si configurano come manutenzione straordinaria, non c'è bisogno nè di SCIA nè di DIA per avere diritto all'agevolazione del 50%. Ripeto: basta telefonare all'Agenzia delle Entrate (anche più volte, se non si presta fede alle prim per ricevere spiegazioni esaustive sui documenti da conservare per un controllo. Siccome penso che la risposta dello Staff sia stata data in buona fede e non per tutelare ad oltranza gli interessi della "corporazione" dei geometri, consiglio tutti di informarsi prima di parlare... Ecco un link chiarificatorio: --link_rimosso--

Quanto detto dal "super moderator" (Staff) riguardo ai titoli autorizzativi necessari per le opere di manutenzione straordnaria è impreciso e nella sua perentorietà non vero, nel senso che per accedere alle agevolazioni fiscali non si deve essere SEMPRE in possesso di un titolo autorizzativo. Basta telefonare all'Agenzia delle Entrate per averne conferma. Anche riguardo al bagno, se i lavori si configurano come manutenzione straordinaria, non c'è bisogno nè di SCIA nè di DIA per avere diritto all'agevolazione del 50%. Ripeto: basta telefonare all'Agenzia delle Entrate (anche più volte, se non si presta fede alle prim per ricevere spiegazioni esaustive sui documenti da conservare per un controllo. Siccome penso che la risposta dello Staff sia stata data in buona fede e non per tutelare ad oltranza gli interessi della "corporazione" dei geometri, consiglio tutti di informarsi prima di parlare... Ecco un link chiarificatorio: --link_rimosso--

Temo tu abbia riportato un'informazione ed un link non adeguati.

Premesso che i titoli autorizzativi sono previsti dalla normativa edilizia e non da quella fiscale e che quella fiscale li usa per distinguere gli interventi secondo la loro natura al fine non solo dell'ammissibilità o meno alla detrazione ma altresì per l'applicazione ridotta dell'aliquota iva,l'agenzia delle entrate è sicuramente una fonte attendibile ma si deve stare attenti a quale e come si pone la domanda.

Alcuni degli interventi evidenziati nel link,ad esempio,sono di manutenzione ordinaria ma ritenuti ammissibili nelle singole unità abitative anche se non correlati ad alcun titolo autorizzativo perchè la loro natura di sistema antintrusione è stato ammesso all'agevolazione fiscale come anche la cabaltura.

La stessa guida Ade li nomencla in modo dettagliato a pag.8 che va poi correlata con pag.11 e 12 e seguenti:

Il problema di questa materia è che deve saper essere correlata oltre che interpretata ed infine applicata e spesso persino gli addetti ai lavori riscontrano dubbi,per primi gli incaricati di Ade,che non sempre sanno inquadrare il caso.

Senza nulla togliere a chi ti ha risposto,ti consiglio per il futuro di fare interpello o comunque domanda con risposta scritta,per esperienza, visto che mi occupo di fiscale, il verbale può esser ritrattato secondo necessità e quell'operatore non ritenersi responsabile.

Io non so se il link sia inadeguato, come dici tu, ma so con certezza, avendo parlato con diversi commercialisti/fiscalisti, che la ristrutturazione di un bagno che preveda la rimozione totale delle tubazioni dell'acqua calda e fredda con posizionamento di nuovi scarichi, si configura come lavoro di manutenzione straordinaria (realizzazione e miglioramento di servizi igienici - vedi guida agenzia entrate :http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/b817df80426dc23e98b59bc065cef0e8/GUIDA+ristrutturazioni+edilizie.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=b817df80426dc23e98b59bc065cef0e8). Il problema non è, in questo caso interpretativo a livello fiscale (cioè dell'Agenzia delle Entrate), ma di chiarificazione a livello di normativa edilizia locale. Se Bologna o Milano (ad esempio) considerano i lavori di cui sopra come opere di manutenzione straordinaria e l'interessato (di Bologna o di Milano) vuole realizzarli deve andare all'ufficio edilizia e territorio del suo comune per chiedere eventuali permessi (se previsti). Viceversa, se quei lavori sono, come spesso accade, considerati di manutenzione ordinaria il comune non richiede alcun permesso e si disinteressa totalmente dell'aspetto fiscale (ovviamente). In quest'ultimo caso i lavori non avrebbero bisogno, ovviamente, di alcun titolo autorizzativo perchè considerati dal comune di appartenenza "manutenzione ordinaria" ma l'Agenzia delle Entrate non avrebbe alcunchè da eccepire alla detrazione in quanto rientranti nella lista degli interventi di manutenzione straordinaria contemplati. L'interessato, ripeto, deve conservare copia del bonifico effettuato e della fattura senza temere interpretazioni a suo danno. Parlo per esperienza personale (ho recentemente ristrutturato un bagno), non solo il mio commercialista mi ha confermato l'esattezza della procedura seguita ma anche tutti i funzionari dell'Agenzia delle Entrate da me interpellati, per cui sinceramente fare un "interpello" in questo caso mi sembra davvero eccessivo. Io ho posto il problema della classificazione del lavoro da parte del comune di Bologna (dove abito) che lo inserisce fra quelli di manutenzione ordinaria e tutti (ma proprio tutti) i miei interlocutori telefonici hanno sorriso di fronte ai miei dubbi sulla possibilità di detrazione. All'Agenzia delle Entrate non interessa nulla della normativa edilizia di Bologna: il lavoro da me eseguito rientra nella tipologia prevista ed è agevolabile senza altri requisiti o permessi (che, ripeto, hanno un senso solo se previsti a livello locale). Concludendo: non tutti i lavori di manutenzione straordinaria sono detraibili SOLO se contestualmente forniti di permessi, ma solo quelli che a livello locale li richiedono. Se un lavoro, a livello locale è "manutenzione ordinaria" ma rispetta di fatto e nella descrizione in fattura i connatati (di manutenzione straordinaria) previsti dalla Agenzia delle Entrate per la detrazione del 50% (a parte il discorso IVA agevolata, su cui ora non entro) tale lavoro è agevolabile. Da ultimo, un argomento minore, ma non totalmente trascurabile: tu pensi che con la crisi che c'è, anche se ci fosse un qualche appiglio legale (che non vedo e non c'è), per la distinzione/separazione di cui sopra, fra esigenze e dettami della "normativa edilizia locale" ed esigenze fiscali della Agenzia delle Entrate) alle "interpretazioni" di cui parli, il fisco si affaticherebbe su queste "interpretazioni" per multare i contribuenti e frenare di fatto molti lavori?

Da ultimo, un argomento minore, ma non totalmente trascurabile: tu pensi che con la crisi che c'è, anche se ci fosse un qualche appiglio legale (che non vedo e non c'è), per la distinzione/separazione di cui sopra, fra esigenze e dettami della "normativa edilizia locale" ed esigenze fiscali della Agenzia delle Entrate) alle "interpretazioni" di cui parli, il fisco si affaticherebbe su queste "interpretazioni" per multare i contribuenti e frenare di fatto molti lavori?

Non si affatica affatto,fa di peggio.

Durante gli accertamenti cd 36ter contesta l'onere detratto riprendendolo fiscalmente.

A quel punto il contribuente se ha tempo e strumenti si difende con l'istituto dell'autotutela caso contrario versa quanto richiesto maggiorato di interessi e sanzioni.

Questo aspetto è più diffuso di quanto credi solo che noi consulenti lo viviamo quotidianamente mentre i contribuenti saltuariamente e quindi non ne hanno la percezione.

 

 

Per questo motivo cerco di dare consigli non obbligatori ma basati sull'esperienza e non solo,fai bene attenzione a cosa riporta la guida perchè è chiara:

 

 

Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all’agevolazione solo quando

riguardano le parti comuni.

 

Gli stessi interventi, eseguiti sulle proprietà private o sulle loro pertinenze (garage, cantine,

soffitte), non danno diritto ad alcuna agevolazione.

Sono esempi di interventi di manutenzione ordinaria: le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, quelle necessarie a integrare o mantenere in eficienza gli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage.

Se queste opere fanno parte di un intervento più vasto, come la demolizione di tramezzature, la realizzazione di nuove mura divisorie e lo spostamento dei servizi, l’insieme delle stesse è comunque ammesso al beneficio delle detrazioni fiscali.

La ragione risiede nel titolo,gli esempi di manutenzione citati se abbinati ad un intervento straordinario,come ad esempio l'abbattimento di tramezza,che richiede una comunicazione in comune,diventano agevolabili.

 

Non desidero insistere oltre,l'onere è personale,unico suggerimento fare molta attenzione.

Primo punto: quanto da te detto sulla "manutenzione ordinaria" è ineccepibile, ma la guida cui fai riferimento a pag.11 recita: "Esempi di manutenzione straordinaria.......realizzazione e miglioramento dei servizi igienici". Il sottoscritto (e chiunque faccia un intervento come il mio) esegue un lavoro inquadrabile come "manutenzione straordinaria" per l'ADE e ha dunque diritto alla detrazione fiscale. Se telefoni alla Agenzia delle Entrate, anche solo per questo, riceverai una conferma. Il fatto che il comune di Bologna lo consideri "manutenzione ordinaria" non incide nel merito del diritto di detrazione, per il quale è competente l'ADE.

Secondo punto: i permessi edilizi, le comunicazioni, la Scia riguardano appunto i Comuni, sono questi ultimi che li richiedono in base ai loro regolamenti territoriali. Se io eseguo una ristrutturazione o una manutenzione straordinaria in un Comune che esige una Scia, sono passibile di sanzione (dal mio Comune) se non la espleto. L'Agenzia delle Entrate nei suoi controlli non ha mai richiesto tali comunicazioni o permessi a riprova della correttezza di una detrazione fiscale, specie se riguardante le spese di " manutenzione straordinaria" di un bagno! Non per farla troppo lunga e diventare noioso, ma ti chiederei di provami il contrario con dei dati di fatto (dammi alcuni riferimenti controllabili e specifici: fonte ADE) invece di continuare a sostenere semplicemente il tuo punto di vista che, scusami, (nonostante la competenza in materia che non discuto) si scontra, fino a prova contraria, con tante altre opinioni autorevoli di cui ho avuto notizia. Citami anche un solo caso, se puoi, di sanzione comminata dall'Agenzia delle Entrate perchè, durante i controlli, il cittadino non ha esibito permessi o comunicazioni edilizie oltre agli altri documenti richiesti:ricevuta del bonifico, correttamente compilato, e fattura dei lavori. A me hanno spiegato - molti commercialisti, oltre il mio, e all'Agenzia delle Entrate - che i permessi e i "titoli autorizzativi" li controlla e li richiede il Comune, NON il fisco, o meglio ANCHE il fisco, su segnalazione del Comune, quando richiesti. Nel caso del mio bagno il Comune NON li richiede, per il già detto, e il fisco, che pure ammette la detrazione, anche. Se tu sei convinta del contrario dovresti provarlo, ripeto, con dei riferimenti ineccepibili (fonte ADE).

Assodato che Ade recepisce la normativa stabilendo che non risultano ammissibili gli interventi di manutenzione ordinaria se effettuati su singole unità (ad eccezione di sistemi antintrusione,cablature,etc) sulla base di cosa la stessa Ade definisce e distingue tali interventi in

manutenzione ordinaira

manutenzione straordinaria

ristrutturazione edilizia

restauro e risanamento conservativo?

Sulla base del Testo Unico dell'edilizia.

http://www.ediltecnico.it/articoli-normativa/530185/decreto-presidente-della-repubblica-6-6-2001-n-380/

 

Sulla base di cosa i Comuni classificano e valutano gli interventi ai fini delle autorizzazioni?

Sulla base del Testo Unico dell'Edilizia.

 

Unica differenza i tecnici in materia edilizia sono gli incaricati del comune.

 

La fonte è la medesima infatti le citazioni riportate sulla guida sono fedele copia di quanto scritto nella l. 487/78 lettere a) b) c) d) poi sostituita dal dpr 380/2001.

La faccio breve: il Testo Unico dell'edilizia, da te citato, stabilisce al punto b che fra gli interventi di manutenzione straordinaria rientrano quelli volti a "realizzare e integrare i servizi igienico sanitari". Dove sta scritto che per rifare un bagno ci vuole una SCIA? Ripeto: all'ADE si mettono a ridere, soprattutto se tale SCIA non è richiesta dal Comune di riferimento (nel mio caso Bologna) che classifica tali lavori come manutenzione ordinaria. Quest'ultima circostanza dimostra, fra l'altro, che c'è un testo unico dell'edilizia ma non tutti i comuni lo interpretano allo stesso modo. Basta contattare il comune di Bologna per rendersene conto. Ripeto per l'ennesima volta: all'ADE interessa che il lavoro che io ho eseguito sia di "manutenzione straordinaria" (come confermato dal Testo Unico dell'edilizia"), il resto, come i permessi di cui parli tu, non contano perchè nella fattispecie non richiesti. Se puoi L'ADE vuole una SCIA anche per il mio lavoro, DIMOSTRAMELO con un caso concreto di sanzione comminata. Saluti.

http://www.ediltecnico.it/18222/testo-unico-edilizia-definizioni-ed-esempi-di-interventi-di-manutenzione-ordinaria/

 

http://www.ediltecnico.it/wp-content/uploads/2013/05/TABELLA2.pdf

 

Alzo le mani di fronte a tanta certezza nella materia.

Ci sarebbe da chiedersi come mai il Comune di Bologna annovera il tuo intervento come m.o.,ma non sono un tecnico, quindi, pur riconoscendo che il nocciolo della questione risieda proprio lì,lascio a chi è più esperto l'ardua sentenza.

Però, ti ricordo che nessuno deve dimostrare nulla a nessuno siamo in un forum e non davanti ad un Giudice.

Nel forum vengono forniti consigli ed è luogo di confronto ma non di verità assoluta, quindi, ognuno poi deve sapersi regolare sul proprio caso utilizzando le informazioni che vengono fornite.

Mi sono permesso, e me ne scuso, di chiederti una dimostrazione di quanto avevi sostenuto visto che, pur trattandosi di un un forum, tu rappresenti, in quanto "Staff", un punto di riferimento per quanti si affacciano, si iscrivono e pongono domande. E' evidente che nessuno, nemmeno in un tribunale, possiede la verità assoluta... Nel tuo ultimo "post" focalizzi bene il punto critico di tutta la questione: la mia città non considera "manutenzione straordinaria" il rifacimento ex novo di un bagno con installazione di nuove tubazioni e scarichi. In occasione dei lavori sono rimasto molto tempo a parlare con l'ufficio competente ricevendo questa spiegazione: che non ero tenuto a fornire nemmeno un CIL. In seguito ho telefonato più volte all'ADE illustrando il caso e tutti gli operatori mi hanno risposto che la detrazione era lecita, trattandosi di un intervento di manutenzione straordinaria, ma che mai e poi mai sarei stato sanzionato per mancato possesso di titoli autorizzativi, di fatto non previsti dal mio comune. Questa situazione è molto più diffusa di quanto non sembri, il testo unico dell'edilizia non è recepito in modo univoco da tutti i comuni. Proprio per questo mi sono permesso di chiederti un riscontro concreto alle tue affermazioni. Scusa per il tono, ma data la complessità della materia bisognerebbe essere più cauti. Io ho portatato la mia esperienza in materia, non solo le mie opinioni personali. Saluti.

Quello che devi comprendere è che definire un intervento di m.s. in assenza di titolo che lo riconosca tale può essere fonte di futura contestazione da parte di Ade perchè basato unicamente sulla descrizione fattura.

Chi fornisce pareri verbali ma non scritti,quindi,al di fuori dell'interpello o delle risposte on line di ade è attendibile ma generalmente non è chi è preposto ai controlli,almeno a Brescia,quindi può capitare che chi accerta non ritenga valida la spesa,perchè segue dettami diversi e la consideri di m.o. e qui può nascere il problema.

Ade non sanziona mai un contribuente per assenza del titolo se lo stesso ente preposto (il comune) non lo richiede mentre se ci fosse stata omissione ora è sanabile,ma potrebbe Ade considerare alla stregua del comune l'intervento di natura ordinaria proprio perchè il Comune lo annovera tale.E' questo il punto di attenzione dal quale possono nascere suggerimenti e pareri nel forum più restrittivi e cautelativi che non permissivi.

Spero con questo di averti chiarito uno dei punti deboli della detrazione.

Scusa, è il mio ultimo post, ma vorrei chiarire quello che secondo te non avrei compreso... Domanda: chi fa i controlli di congruità fiscale per le detrazioni? Risposta: L'ADE. Orbene, perchè all'ADE avrebbe dovuto dirmi che ciò che viene verificato è 1) la fattura (sua descrizione), 2) la ricevuta del bonifico mentre delle direttive comunali in materia di titoli , IN ASSENZA DI SEGNALAZIONI SPECIFICHE da parte del comune competente, non viene tenuto conto? Perchè almeno una ventina di funzionari da me interpellati telefonicamente, e messi sotto pressione con una descrizione precisa del caso, avrebbero dovuto illustrarmi una prassi di controlli diversa da quella realmente seguita? Perchè nessuno mi ha detto che quando si espleta un controllo fiscale di questo tipo si parte sempre da un interrogazione al Comune di competenza per classificare il tipo di lavoro effettuato? Evidentemente perchè la modalità dei controlli non prevede questa interrogazione, nè un accertamento autonomo che giunga allo stesso risultato. Non ritieni altamente improbabile che tutti siano incompetenti o in malafede?

La cautela è buona regola in tutte le situazioni umane e lavorative, per cui non escludo, a queto punto, di fare un "interpello", come mi suggerisci tu. Ciò che non condivido - lo ripeto per l'ultima volta - è l'affermazione categorica (valida in tutti i casi) che per rifare un bagno e accedere alla detrazione del 50% ci voglia una SCIA o un permesso del comune, altrimenti si subisce una sanzione. Per dirlo con certezza occorrono dei precedenti, per cui invito tutti i "sanzionati" dall'ADE in questa materia, se ne hanno voglia, a intervenire con le loro testimonianze. Saluti.

Inutile cercare chi sia stato o meno sanzionato.

Non è questo il punto.

Il fondamentale rimane questo:

--link_rimosso--

unitatamente al comprendere come un'incaricato di Ade possa stabilire sulla base delle sue conoscenze e competenze fiscali se un intervento sia o meno di natura ordinaria o straordinaria laddove gli addetti in materia ritengono ricada nella prima ipotesi.

Con tutto il rispetto,ribadisco,che Ade non ha competenza in questa materia prova ne è che ella stessa rimanda ai contenuti del dpr 380/2001.

Se poi il contribuente,come nel tuo caso,si fida e vuole ammettere la spesa in detrazione è libero di farlo visto che l'onere è personale.

Ciò non implica possa esser considerato suggerimento a livello nazionale da fornire in un forum.

Buongiorno, ho appena letto la discussione scambio di idee perchè purtroppo, dopo 1 anno, ho anch'io lo stesso problema!

Il Comune mi ha appena detto di richiedere CIA direttamente senza dichiarazione del Tecnico come manutenzione ordinaria ma rileggendo la norma vedo che poi non potrei scaricare e richiedere la detrazione per sanitari, impianti e pavimentazione del bagno.

Voi mi consigniate di chiedere all'Arch. (Tecnico qualificato) che anche lui mi ha detto: chiedi in Comune che se ti lasciano chiedere CIA e compilare come proporietario solo la Comunicazione eviti la mia consulenza e parcella?

Il bagno lo devo assolutamente cambiare perchè ha 40 anni....

Che faccio?

Grazie

 

N.B. Magari dopo 1 anno riuscite a consigliarmi qualcosa di certo?

Ho un problema. Che cosa sono la misura migliore per il tuo bagno?avete questa --link_rimosso--?cosa consigliate?

Ho un problema. Che cosa sono la misura migliore per il tuo bagno?avete questa --link_rimosso-- consigliate?

Per cortesia, apri nuova discussione e cerca di essere più chiara.

Grazie.

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