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Silvia3

Detrazione spese professionisti

Buonasera a tutti,

mi sapete dire se le spese per i professionisti (in particolare spese per progettazione) sono detraibili anche talora i lavori poi non fossero eseguiti?

Io immagino di no, ma in tal caso posso fare lo stesso il bonifico da detrazione e poi semplicemente se non seguiranno i lavori non certificherò la spesa per l'AdE (nè ai condomini)?

grazie

Silvia3

Buonasera a tutti,

mi sapete dire se le spese per i professionisti (in particolare spese per progettazione) sono detraibili anche talora i lavori poi non fossero eseguiti?

Io immagino di no, ma in tal caso posso fare lo stesso il bonifico da detrazione e poi semplicemente se non seguiranno i lavori non certificherò la spesa per l'AdE (nè ai condomini)?

grazie

Silvia3

Sono detraibili come spese di ristrutturazione solo se facenti parte del "lavoro" di ristrutturazione, quindi se non procedete con la realizzazione dell'opera, il costo del geometra non è detraibile. Se lo paghi con bonifico speciale devi considerare che inneschi la catena delle ritenute pagate, con tanto di redazione della dichiarazione delle spese per ristrutturazione da parte tua, CU e 770 da parte della banca, non basta non emettere da parte tua la certificazione. Il pagamento con bonifico da detrazione non è corretto.

Buonasera a tutti,

mi sapete dire se le spese per i professionisti (in particolare spese per progettazione) sono detraibili anche talora i lavori poi non fossero eseguiti?

Io immagino di no, ma in tal caso posso fare lo stesso il bonifico da detrazione e poi semplicemente se non seguiranno i lavori non certificherò la spesa per l'AdE (nè ai condomini)?

grazie

Silvia3

concordo con daniela

Ipotizzando l’avvenuto pagamento tramite bonifico per ristrutturazione della spesa del professionista , la mancata comunicazione all’ADE della spesa sostenuta comporterebbe le sanzioni amministrative a carico dell’amministratore previste per l’omessa comunicazione.

Domanda : quali sono le sanzioni,se previste, per il condominio sostituto d’imposta che col pagamento tramite bonifico speciale ha trasferito alla banca l’onere del versamento della ritenuta , della certificazione unica e della compilazione del modello 770?

 

La redazione del progetto e la compilazione del disciplinare e computo metrico delle opere precedono la delibera di approvazione dei lavori che potrebbero avere inizio in esercizi successivi all’emissione e pagamento della fattura del professionista.

In questo caso il compenso per il professionista fa parte del lavoro di ristrutturazione, quindi, pagabile con bonifico speciale.

Ne consegue l’obbligo per l’amministratore della comunicazione all’ADE delle spese sostenute per ristrutturazione e la certificazione da consegnare ai beneficiari.

In questo caso i beneficiari potranno detrarre la somma spettante nei periodi d’imposta in cui i lavori non siano ancora iniziati?

Ipotizzando l’avvenuto pagamento tramite bonifico per ristrutturazione della spesa del professionista , la mancata comunicazione all’ADE della spesa sostenuta comporterebbe le sanzioni amministrative a carico dell’amministratore previste per l’omessa comunicazione.

Domanda : quali sono le sanzioni,se previste, per il condominio sostituto d’imposta che col pagamento tramite bonifico speciale ha trasferito alla banca l’onere del versamento della ritenuta , della certificazione unica e della compilazione del modello 770?

 

La redazione del progetto e la compilazione del disciplinare e computo metrico delle opere precedono la delibera di approvazione dei lavori che potrebbero avere inizio in esercizi successivi all’emissione e pagamento della fattura del professionista.

In questo caso il compenso per il professionista fa parte del lavoro di ristrutturazione, quindi, pagabile con bonifico speciale.

Ne consegue l’obbligo per l’amministratore della comunicazione all’ADE delle spese sostenute per ristrutturazione e la certificazione da consegnare ai beneficiari.

In questo caso i beneficiari potranno detrarre la somma spettante nei periodi d’imposta in cui i lavori non siano ancora iniziati?

La ristrutturazione è identificata dal progetto, dalla delibera assembleare, dal rilascio delle varie autorizzazioni, dalle fatture rilasciate dai vari fornitori, da inizio e fine lavori ecc. ecc. in sostanza i costi sostenuti possono essere facilmente ricondotti a uno specifico progetto/intervento, ogni singolo passaggio è propedeutico al successivo. Quindi, in genere, è possibile che si sostengano costi prima della richiesta delle autorizzazioni e della delibera assembleare, ma, a mio parere, è necessario, per poter essere agevolabili, che siano facilmente riconducibili alla successiva esecuzione dell'opera; in sostanza ora ho il progetto, fra qualche mese la delibera e fra un anno iniziamo i lavori, ma so già che esiste un "disegno" che verrà realizzato negli anni. Se pago un progetto che ho fatto fare giusto per avere "un'idea", non ritengo corretto farlo rientrare fra i costi agevolabili. Se comunque lo facessi gli scenari che si aprirebbero sarebbero due:

1° si realizza l'opera: tutto a posto, ho reso giustamente agevolabile anche il costo della progettazione

2° non si realizza l'opera: se ho trattato come agevolabile il costo ho detratto dall'Irpef una quota che non avrei dovuto detrarre, quindi dovrei restituire con sanzione e interessi quanto sottratto all'erario; inoltre al professionista avrei riconosciuto una ritenuta d'acconto dell' 8% anziche' del 20%, anche in questo caso dovrei porre rimedio. Inoltre avrei omesso la trasmissione della CU (per la fattura del professionista) e del 770.

In ogni caso, se la macchina dell'agevolazione si è messa in moto (comunicazione AdE ecc. ecc.) i beneficiari detrarranno quanto denunciato all'AdE anche se i lavori non sono ancora iniziati, salvo dover restituire tutto con sanzioni e interessi nel caso i lavori non iniziassero.

Si però se si nomina un tecnico per la fase di progettazione e redazione dei computi metrici per il risanamento dei prospetti in condominio e poi per vicende varie si rimanda l'esame e l'approvazione dei lavori di ristrutturazione dei prospetti di tre quattro anni in seno al Condominio e le spese per la progettazione sono state già da quattro anni poste in detrazione che succede (anche in caso di controllo prima dell'esecuzione dei lavori de quibus)?

E se poi si decide di revocare il tecnico e nominarne uno nuovo?

Si però se si nomina un tecnico per la fase di progettazione e redazione dei computi metrici per il risanamento dei prospetti in condominio e poi per vicende varie si rimanda l'esame e l'approvazione dei lavori di ristrutturazione dei prospetti di tre quattro anni in seno al Condominio e le spese per la progettazione sono state già da quattro anni poste in detrazione che succede (anche in caso di controllo prima dell'esecuzione dei lavori de quibus)?

E se poi si decide di revocare il tecnico e nominarne uno nuovo?

Caro Technobi.....spero che altri ti rispondano, ormai mi fai paura e sono esausta!!! Mi aspetto che tu chieda: se atterrano gli alieni e parcheggiano nel giardino condominiale, devo convocare l'assemblea per la sanzione? :icon_lol: scusami...non voglio offenderti, sto scherzando, pero' aspetto che altri ti rispondano....buon weekend

Si però se si nomina un tecnico per la fase di progettazione e redazione dei computi metrici per il risanamento dei prospetti in condominio e poi per vicende varie si rimanda l'esame e l'approvazione dei lavori di ristrutturazione dei prospetti di tre quattro anni in seno al Condominio e le spese per la progettazione sono state già da quattro anni poste in detrazione che succede (anche in caso di controllo prima dell'esecuzione dei lavori de quibus)?

E se poi si decide di revocare il tecnico e nominarne uno nuovo?

Be'...nessuno ti ha risposto, provo di nuovo io.

Fra le condizioni poste per l'accesso all'agevolazione non c'è quella di un termine per l'effettuazione dei lavori, anzi, in dichiarazione è da indicare se la spesa si riferisce ad una prosecuzione di lavori iniziati in anni precedenti.

Per chiedere un'agevolazione è necessario che si siano posti in essere le lavorazioni che danno diritto a tale agevolazione: si deve mettere mano, prima di tutto, all'edificio ed è data facoltà di comprendere nel computo del lavoro anche le spese a corollario (bolli, diritti, spese per liberi professionisti ecc. ecc.)

Quindi, se puoi dimostrare che cio' che hai detratto nel 2015 è un unicum con quanto porterai in detrazione nel 2019, dovrai solo considerare i limiti di spesa (96.000,00, importo nel quale confuirà la nuova spese per altro tecnico).

Se non puoi dimostrarlo, va da se' che hai detratto illecitamente, quindi dovresti restituire quanto non dovuto, con ravvedimento se ancora possibile.

Presumo che per giustificare un "ritardo" di quattro anni dovresti avere una documentazione assolutamente non contestabile...

Grazie per la risposta.

 

A dire il vero la questione è riferita ad un palazzetto in paese di tre piani di proprietà di tre fratelli (ciascun immobile a piano appartiene in piena proprietà ad un fratello eredità mortis causa del comune genitore). Il progetto di risanamento è stato deciso inizialmente (2014) comunemente, diciamo deliberato in accordo, con intero incasso delle quote per il professionista pagate con bonifico per detrazione fiscale nell'anno 2014. Poi ho emesso nell'anno 2015 il piano di riparto delle quote LAVORI con invito al pagamento delle quote per l'esecuzione materiale dei lavori preventivati dal professionista.

 

Infine, dopo due anni (2016) senza pagamento alcuno, sono iniziate le cause ereditarie tra fratelli che hanno impedito l'appalto (mai firmato un contratto con un'impresa ne avviato alcun lavoro) però consentito illo tempore (2014 prima delle cause) la detrazione fiscale per le sole spese tecnico-professionali bonificate regolarmente al professionista ammontanti a circa € 9.000,00 (€ 3.000,00 a fratello) nelle dichiarazioni dei redditi dei tre fratelli 2014-2015-2016-2017.

Grazie per la risposta.

 

A dire il vero la questione è riferita ad un palazzetto in paese di tre piani di proprietà di tre fratelli (ciascun immobile a piano appartiene in piena proprietà ad un fratello eredità mortis causa del comune genitore). Il progetto di risanamento è stato deciso inizialmente (2014) comunemente, diciamo deliberato in accordo, con intero incasso delle quote per il professionista pagate con bonifico per detrazione fiscale nell'anno 2014. Poi ho emesso nell'anno 2015 il piano di riparto delle quote LAVORI con invito al pagamento delle quote per l'esecuzione materiale dei lavori preventivati dal professionista.

 

Infine, dopo due anni (2016) senza pagamento alcuno, sono iniziate le cause ereditarie tra fratelli che hanno impedito l'appalto (mai firmato un contratto con un'impresa ne avviato alcun lavoro) però consentito illo tempore (2014 prima delle cause) la detrazione fiscale per le sole spese tecnico-professionali bonificate regolarmente al professionista ammontanti a circa € 9.000,00 (€ 3.000,00 a fratello) nelle dichiarazioni dei redditi dei tre fratelli 2014-2015-2016-2017.

mmmmmm..............questi casi sarebbe meglio discuterli direttamente con AdE, in particolare con qualche funzionario dell'ufficio territoriale competente: potrebbe essere che non c'è alcun problema, quanto invece che ce ne siano, considerando che mi pare di capire che la questione andrà ancora moooooooolto per le lunghe. Questa è la strada che io prenderei; poi c'è quella delle tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo....................vedi tu.

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