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paul_cayard

Certificazione spese: diatriba su cosa indicare

molte discussioni e relativi post riportano i diversi punti di vista o interpretazioni circa gli importi da indicare come "quote imputabili" per i condomini.

alcuni, tra cui io, hanno sostenuto e sostengono che la quota "imputabile" a ciascun condomino altro non è che la ripartizione millesimale di quanto bonificato nell'anno di competenza.

e come potrebbe essere altrimenti (ho avuto modo di dire), visto che ripartizione della quota da versare (decisa come preventivo) è fatta in base ai millesimi così come il consuntivo lo sarà; non si capisce perchè solo per questa attribuzione per detrazione si debba ripartire per "versato" con probabili rischi di detrazioni superiori allo "speso" (vedi chi versa entro la data della propria dichiarazione dei redditi ...).

 

per non farla troppo lunga, nel rileggere per altri motivi la guida dell'ade, mi sono imbattuto in questa bella indicazione che ritengo dirimente.

 

guida ade già nota: --link_rimosso--

 

pagina 9:

manutenzione ordinaria.

 

frase:

Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all’agevolazione solo quandoriguardano le parti comuni. La detrazione spetta ad ogni condomino in base allaquota millesimale.

 

🙂

Sai che sono un acceso sostenitore della tua teoria, che condivido tutte le perplessità che sono state sollevate nelle varie discussioni, aggiungo anche che ti chiederanno: "ok per l"ordinaria, ma per la straordinaria?", che per me è fin troppa chiara l'equazione 'quota imputabile=millesimo', etc etc, ma il polverone è stato sollevato proprio dai "chiarimenti" di chi di competenza (i famigerati scenari 1 e 2) ovvero proprio coloro che hanno disposto la norma da te citata. Il punto è quello. Io ho comunicato i dati secondo il 'nostro' criterio ovvero riparto per millesimi, e sono convinto di aver "fatto la scelta giusta" (credetemi è imbarazzante per me parlare di scelta in applicazione ad una norma), ma in questo ginepraio di leggi, circolari, considerazioni etc mi sento inadeguato a fornire 'certezze' inconfutabili. Perdonatemi l'esposizione prolissa e probabilmente pleonastica ma sono considerazioni che ci tenevo a sottolineare.

ciao

 

la ripartizione delle spese non è sempre a soli millesimi generali e quindi la spesa imputabile è la sommatoria delle varie spese ripartite secondo i criteri di addebito della partecipazione alle stesse.

ciao

 

la ripartizione delle spese non è sempre a soli millesimi generali e quindi la spesa imputabile è la sommatoria delle varie spese ripartite secondo i criteri di addebito della partecipazione alle stesse.

Il concetto è che per chiedere le quote ci si basa su un riparto preventivo sia esso con i millesimi di proprietà o con tabelle di gestione oppure per teste o altro ancora e con lo stesso criterio andrebbe distribuito il bonificato fra tutti i condomini, morosi compresi. Infatti non si è mai parlato di millesimi di proprietà ma di millesimi. Credo, con questa considerazione e anche con un po' di presunzione, di interpretare il pensiero di Sergio che come da me postato a più riprese, condivido in toto.

ciao

 

la ripartizione delle spese non è sempre a soli millesimi generali e quindi la spesa imputabile è la sommatoria delle varie spese ripartite secondo i criteri di addebito della partecipazione alle stesse.

sono perfettamente d'accordo.

in funzione del criterio di ripartizione adottato per quel tipo di spesa che potrà andare in detrazione, ogni condomino potrà portare la sua "quota di spesa imputabile" nella propria dichiarazione dei redditi.

se hai letto qualche discussione sull'argomento, c'è chi assimila la "quota imputabile" al versamento effettuato dal condomino al condominio.

io dico appunto che la "quota imputabile" ad ogni condomino è la quota di speso ripartita secondo i criteri necessari (non è la sua quota versata).

Trattasi di una bella matassa da dipanare.

Ero stato io, se non erro, a riportare i due famigerati scenari che rispondono alla peculiare "ermeneutica contabile" dell'A.d.E.

A mio avviso il problema si pone nei seguenti termini:

- sotto il profilo concettuale, piena adesione all'interpretazione (l'unica possibile, peraltro) di paul_cayard;

- sotto il profilo normativo, ahimè, il rischio di doversi conformare allo "scenario 2" (ovvero: in caso di pagamenti parziali considerare il versato anziché la quota di spesa imputabile) è più che concreto.

Trattasi di una bella matassa da dipanare.

Ero stato io, se non erro, a riportare i due famigerati scenari che rispondono alla peculiare "ermeneutica contabile" dell'A.d.E.

A mio avviso il problema si pone nei seguenti termini:

- sotto il profilo concettuale, piena adesione all'interpretazione (l'unica possibile, peraltro) di paul_cayard;

- sotto il profilo normativo, ahimè, il rischio di doversi conformare allo "scenario 2" (ovvero: in caso di pagamenti parziali considerare il versato anziché la quota di spesa imputabile) è più che concreto.

ai fini della detrazione non ho mai detto il contrario (se non ci sono versamenti ulteriori), quindi scenario 2 corretto visto che il "versato" è minore dell'imputato per millesimi e quindi ha contribuito al massimo in quella misura al pagamento dell'impresa: se poi versa nei tempi utili detrarrà la quota "imputata".

 

in sostanza può essere portato in detrazione il minore degli importi tra "versato" e "imputabile" alla data della presentazione della dichiarazione dei redditi.

la comunicazione all'ade farà riferimento alla situazione del 31 dicembre dell'anno di competenza.

la certificazione ai condomini idem.

poi sarà quel che sarà ...

Nel prospetto esplicativo denominato "scenario 2", l'amministratore bonificava (vado a memoria) € 90.000 su € 100.000. Ciò perché dei cinque condomini (ciascuno con 200 millesimi), quattro erano virtuosi e versavano integralmente la propria quota (€ 20.000), mentre uno - il moroso - pagava solo parzialmente (€ 10.000).

Io avrei agito così:

- quota di spesa imputabile ai cinque condomini: € 18.000

- i quattro virtuosi hanno facoltà di portare in detrazione € 18.000 (importo minimo tra quota di spesa imputata e ammontare versato, pari a € 20.000)

- il moroso può portare in detrazione € 10.000 (salvo che non versi il rimanente entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi). Viene spuntato il flag "pagamento non corrisposto interamente al 31/12".

 

Concordi con quanto sopra?

Perché secondo l'A.d.E., per converso, "l'importo della spesa attribuita al soggetto" corrisponde al versato: quindi € 20.000 per i virtuosi e € 10.000 per l'altro. Non viene spuntato il flag "pagamento non corrisposto interamente al 31/12" perché quota di spesa e ammontare versato coincidono.

Nel prospetto esplicativo denominato "scenario 2", l'amministratore bonificava (vado a memoria) € 90.000 su € 100.000. Ciò perché dei cinque condomini (ciascuno con 200 millesimi), quattro erano virtuosi e versavano integralmente la propria quota (€ 20.000), mentre uno - il moroso - pagava solo parzialmente (€ 10.000).

Io avrei agito così:

- quota di spesa imputabile ai cinque condomini: € 18.000

- i quattro virtuosi hanno facoltà di portare in detrazione € 18.000 (importo minimo tra quota di spesa imputata e ammontare versato, pari a € 20.000)

- il moroso può portare in detrazione € 10.000 (salvo che non versi il rimanente entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi). Viene spuntato il flag "pagamento non corrisposto interamente al 31/12".

ed io aggiungo che anche se versa altri 10000 portandosi al pari degli altri, sempre solo 18000 potrà detrarre, come tutti.

Concordi con quanto sopra?

Perché secondo l'A.d.E., per converso, "l'importo della spesa attribuita al soggetto" corrisponde al versato: quindi € 20.000 per i virtuosi e € 10.000 per l'altro. Non viene spuntato il flag "pagamento non corrisposto interamente al 31/12" perché quota di spesa e ammontare versato coincidono.

concordo perfettamente ed ho aggiunto qualcosa al tuo post (in blu).

ho sempre fatto così fin dall'inizio.

l'ade sbaglia ... (l'ho detta grossa ...) o perlomeno si esprime male ...

 

il mio ragionamento è: se i 4 si detraggono 20000 e il quinto versa secondo le regole supponiamo 8000, avremo che le detrazioni di 5 condomini saranno 98000 a fronte di 90000 realmente spesi ...

 

... non c'è niente di più sbagliato in quel ragionamento ...

Concordo assolutamente. Anche sulla puntualizzazione in blu.

Il problema è che all'A.d.E. interessa una cosa sola: che al 31/12, l'importo bonificato (€ 90.000) corrisponda all'importo che si può portare in detrazione.

Nel nostro ragionamento, invece, al 31/12, su € 90.000 bonificati, si può fruire della detrazione solo per un ammontare pari a € 82.000 e cioè: (€ 18.000 x 4) + € 10.000.

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