#1 Inviato 20 Aprile, 2010 Ciao a tutti. Da un po' di tempo ho un paio di dubbi che vorrei chiarirmi. 1. Se non ricordo male , nei lavori di ristrutturazione condominiale, l'IVA applicata è al 10% (purché i materiali forniti non superino la metà dell'opera). Ora come è possibile che la ditta paghi i materiali con l'IVA al 20% e la recuperi dal condominio solo per metà (10%)? 2. Se una ditta di pulizie opera in regime dei contribuenti minimi (e quindi non chiede e non versa IVA), si può palesare una sorta di concorrenza sleale nei confronti delle ditte che invece l'IVA la richiedono? Grazie anticipate per l'eventuale risposte. Majello
#2 Inviato 20 Aprile, 2010 1)In verità è esattamente il contrario. L'Iva è una partita di giro,quando acquisto la pago nel totale fattura ma la recupero come Iva a credito,mentre quando la espongo nelle mie fatture è Iva a debito,Iva che devo versare all'Erario,quindi,tanto più essa è ridotta tanto meglio è per me, soggetto impresa,ed è per questo motivo che la riduzione necessita di una dichiarazione attestante la sussitenza dei requisiti. 2)Anche qui non è del tutto vero. Il contribuente minimo non ha l'obbligo di applicare l'Iva alle sue prestazioni/cessioni,ma nessuno gli impedisce di inglobarla nel corrispettivo.
#3 Inviato 21 Aprile, 2010 Grazie, Patrizia, per la puntuale lezione sull'IVA. In verità avevo intuito che per i fornitori l'IVA fosse partita di giro (per i Condomini, ahinoi, è invece un costo), ma mi era sfuggito il fatto che fosse una partita... doppia. Quanto al punto 2, non mi è ancora chiaro a che titolo il fornitore contribuente minimo aggiungerebbe in fattura un importo pari all'IVA se poi non la versa al fisco. Come guadagno extra?