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nicolaeremita

Comodato d'uso gratuito

Ciao Amici,

mio figlio vive nella mia casa da circa 10 anni. Essendo in ottimi rapporti abbiamo un contratto di comodato d'uso gratuito verbale.

Per dimostrare a terzi che sussiste questo tipo di rapporto con mio figlio sono obbligato ad esibirlo in forma scritta?

In quali casi poi sarei obbligato addirittura a registrare questo contratto? Lo chiedo perché vorrei evitarmi di pagare € 168 di diritti... attendo vostre consulenze grazie mille!!!

Hai necessità di mostrarlo a qualcuno?

Ti consiglierei però la forma scritta e la registrazione.

Ciao.

L'obbligo legale consiste nella scrittura formale del contratto di comodato gratuito (sono sufficienti 2 copie), il versamento tramite F23 di 168 € cod.tributo 109T e infine i bolli da 14,82 per ciascuna copia del contratto.Informati però all'AdE territoriale se pretendono che paghi anche i diritti di cancelleria sempre con F23 cod.tributo

964T. Presenti il tutto all'Ufficio ti rilasciano la copia registrata e sei a posto.

Ciao

per il contratto di comodato non esiste nessun obbligo di farlo nella forma scritta ,vi e' solo l'obbligo di registrarlo se fatto nella forma scritta.

 

Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro.

(Papa Giovanni Paolo II )

Scritto da peppe64 il 22 Lug 2011 - 19:38:51: per il contratto di comodato non esiste nessun obbligo di farlo nella forma scritta ,vi e' solo l'obbligo di registrarlo se fatto nella forma scritta.

 

Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro.

(Papa Giovanni Paolo II )

precisazione sagace!

Ma non sfugge il quesito di nicolaeremita:

[i....Per dimostrare a terzi che sussiste questo tipo di rapporto con mio figlio sono obbligato ad esibirlo in forma scritta? ][/i]

perche' la "parola" non basta ?

 

Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro.

(Papa Giovanni Paolo II )

Scritto da peppe64 il 22 Lug 2011 - 20:59:35: perche' la "parola" non basta ?

 

Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro.

(Papa Giovanni Paolo II )

Si,ma quando si vendevano le vacche alla fiera!.......

Scritto da nicolaeremita il 22 Lug 2011 - 12:47:25: In quali casi poi sarei obbligato addirittuin futuro)ra a registrare questo contratto?[...]
Nel momento stesso in cui poggi la penna sul foglio di carta per scrivere nero su bianco il vostro rapporto.

 

Le famose 180euro che ben conosci e che temi così tanto.

De resto, se un patto è solo verbale, lo sai come dice il proverbio, vero? le chiacchere le porta via il vento...

(più che altro nei confronti di Terzi, chiunque essi siano adesso, o possano mai essere in futuro)

Scritto da serman il 22 Lug 2011 - 15:27:08: Hai necessità di mostrarlo a qualcuno?

Ma in questo caso non potrebbe semplicemente farsi fare una dichiarazione dal figlio che attesta di essere comodatario?

Così ha la prova per i terzi ma evita anche le spese che non vuol fare.

 

E' legalmente corretto?

Modificato Da - maumau il 24 Lug 2011 15:12:24

se fai una dichiarazione del genere occorre comunque registrare il comodato d'uso verbale ,in quanto esso viene citato nell'atto di dichiarazione.

 

Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro.

(Papa Giovanni Paolo II )

ok però bisogna vedere se qualcuno arriverà a chiedere questo contratto o meno..

Non so chi siano questi "terzi" che intende

cari amici, siete simpaticissimi e solleciti nelle vostre risposte, molte grazie. la mia domanda nasce dalla necessità di dimostrare al comune in cui ho la mia prima casa che negli ultimi dieci anni al suo interno ci ha vissuto mio figlio, mentre io ho spostato temporaneamente residenza in un'altra città. Mi serve per la questione ICI. Allora devo registrare per forza? Sono obbligato o no?

grazie moltissimo della vostra cortesia

In passato ho posto al Forum la stessa domanda per gli stessi fini.

 

La Signora Ferrari molto cortesemente mi rispose subito dicendomi che un contratto di comodato della fattispecie citata non richiede registrazione (capisco anche se fatto in forma scritta), ma che "sarebbe meglio" registrare per evitare che possa sorgere il dubbio di contratto di affitto surrettizio.

 

Sulla base di quanto detto, ho stipulato un regolare contratto di comodato ad uso gratuito con mia figlia, ho presentato la regolare denuncia al Commissariato di PS indicando che mia figlia è comodataria a titolo gratuito (per quanto possa contare ai fini amministrativi del Comune di Roma) e a tempo debito presenterò, in forma telematica, la comunicazione ICI per l'esenzione dello stesso.

 

Mi rendo conto che la mia non è una risposta completa, ma siamo in Italia dove la certezza della correttezza degli atti amministrativi è ancora lungi da venire.

 

Saluti

Scritto da pigreco il 25 Lug 2011 - 14:10:23: dimenticavo!!!!

 

non ho registrato il comodato.

 

pigreco

... quindi, hai evaso la tassa di registro.

Sbagli. Se i contraenti non registrano un atto, per giunta privo di corrispettivo economico, non si evade alcunchè! Semplicemente si decide di non avvalersi dei servigi a pagamento dell'Ufficio del Registro e quindi non vi è nulla da pagare.

Scritto da pigreco il 25 Lug 2011 - 14:52:52: Sbagli. Se i contraenti non registrano un atto, per giunta privo di corrispettivo economico, non si evade alcunchè! Semplicemente si decide di non avvalersi dei servigi a pagamento dell'Ufficio del Registro e quindi non vi è nulla da pagare.

La L. 449/97, art. 21 co.18, ha introdotto l'obbligo della registrazione per tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili di qualsiasi ammontare, purché di durata superiore ai 30 giorni complessivi nell'anno.

per i contratti di comodato redatti in forma scritta l'imposta e' dovuta nella misura fissa di euro 168.

Puoi verificare, anche presso l'Agenzia delle Entrate, se credi.

Scritto da Giuda il 25 Lug 2011 - 15:09:58:

La L. 449/97, art. 21 co.18, ha introdotto l'obbligo della registrazione per tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili di qualsiasi ammontare, purché di durata superiore ai 30 giorni complessivi nell'anno.

per i contratti di comodato redatti in forma scritta l'imposta e' dovuta nella misura fissa di euro 168.

Puoi verificare, anche presso l'Agenzia delle Entrate, se credi.

Confermo in pieno!

Scritto da nicolaeremita il 25 Lug 2011 - 10:46:43: cari amici, siete simpaticissimi e solleciti nelle vostre risposte, molte grazie. la mia domanda nasce dalla necessità di dimostrare al comune in cui ho la mia prima casa che negli ultimi dieci anni al suo interno ci ha vissuto mio figlio,

Il contratto di comodato può anche essere stipulato in forma verbale, dunque se in comune si accontentassero della parola nessun problema.

Il problema è che com'è noto che... verba volant scripta manent! Dunque le parole volano e gli scritti restano.

C'è allora il problema della prova, che a parole non è facile come con della carta "cantante".

 

Però c'è un però: se la legge prevede la possibilità di redarre un contratto di comodato a voce non vedo come un comune possa pretenderlo per iscritto! E' un diritto che la legge dà e di conseguenza un comune non può negare un diritto.

Io al limite insisterei un pochino

Scritto da pigreco il 25 Lug 2011 - 14:07:51: La Signora Ferrari molto cortesemente mi rispose subito dicendomi che un contratto di comodato della fattispecie citata non richiede registrazione (capisco anche se fatto in forma scritta),[...]

Hai capito male.

 

Quello che può essere esente dalla Registrazione,

è soltanto la forma Verbale di Comodato.

Che poi detto tra me e te, questa forma verbale è francamente del tuto imprecisata e consentirebbe di rigirarsi la frittata a proprio piacimento, insomma la vedo proprio deboluccia come attestazione di una qualsisi cosa si voglia attestare...

 

Dice un proverbio regionale:

Le biciclette le portano via i Pisani (lo dicono a Livorno),

e le chiacchiere le porta via il vento....

concordo con caval: il problema delle parole, che non sono palpabili, è sempre quello di come dimostrarle.

Nel nostro caso si tratta del Comune e penso sia interesse dell'utente e del figlio dire il vero, non ci sarebbero problemi, ma pensiamo al caso di comodato dato ad un amico o altri, magari per 1 mese con l'intesa che poi se ne vada. Ci sono infiniti casi di litigi perchè uno dice una cosa e uno un'altra. Uno magari dice 1 mese, l'altro magari dice 1 anno e non se ne va via!

 

Penso che il succo del discorso sia chiaro: la forma verbale va bene proprio quando si è sicuri al 100%.

Se il comune non ha nulla da ridire si accontenterà della dichiarazione a voce.

Cari Colleghi di Forum, ho verificato quanto mi è stato precisato in merito alla registrazione dei contratti di comodato (anche gratuiti) eseguiti in forma scritta: E' VERO, AVEVO CAPITO MALE, DEVONO ESSERE REGISTRATI!!!

 

Quindi, fatto tesoro di quanto detto a questo titolo, ho "rotto" il contratto scritto non registrato e l'ho contemporaneamente trasformato in contratto di comodato verbale non soggetto a imposta di registro.

 

Grazie a tutti.

Cari Amici, vi ringrazio per i vostri contributi e adesso ho le idee ben chiare di quel che debbo fare. Tuttavia una osservazione sorge spontanea:

1) chi fa il contratto in forma verbale, può farlo e non è soggetto ad alcuna imposta

2) chi invece lo registra è sottoposto all'imposta di registro

 

E' sempre la solita piccola italia: chi si mette in regola paga, e tra l'altro paga un'imposta di registro esageratamente alta!

Chi lascia le cose al fumus e preferisce la non trasparenza di un rapporto lasciato alle parole non paga nulla!!

 

Mi chiedo quando finirà l'era bizantina in questo paese...

Perchè per soddisfare la semplice esigenza di "notorietà" d'uso non potrebbe essere sufficiente la sola denuncia di utilizzo dell'immobile presentata alla PS di zona? in fondo il figlio è (a volte) più che un semplice ospite e se non esistono i problemi di eventuale contenzioso il contratto di comodato gratuito registrato potrebbe essere superfluo...

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