Vai al contenuto
sar84

Tombino e danni causati

Due anni fa, furono eseguiti dei lavori di rifacimento di un tombino che, a causa di un cedimento del terreno, aveva causato il distacco e la successiva rottura della tubazione di scarico. Il tombino si trova nel cortile condominiale, ma solo 8 dei 12 condomini scaricano in esso, per cui l'amministratore ripartì il costo del lavoro (con l'accordo di tutti) in 50% a tutto il condominio (50 condomini) e 50% alla verticale interessata. Nei giorni scorsi, a causa delle forti piogge, il terreno di un giardino privato, a ridosso del tombino, ha ceduto causando danni. L'amministratore ha provveduto a far mettere in sicurezza il giardino, ma il condomino chiede che tutto sia ripristinato come in precedenza con piante e fiori, a spese del condominio, in quanto ritiene che l'impresa che, a suo tempo,eseguì i lavori, pur avendo riparato tubi e tombino, non provvide al riempimento sottostante il marciapiedi e il suo giardino. L'impresa si giustifica dicendo che, scavando, aveva estratto materiali di risulta portati in discarica e non adatti al riempimento perché non più consentiti e che il terreno ha ceduto per cause non imputabili al lavoro non ben eseguito, visto che il tombino e le tubazioni non hanno avuto problemi. Per evitare spese legali, l'amm.re ha deciso di ripartire i costi del riempimento del terreno e i danni subito dal giardino nello stesso modo precedente. Vi sembra giusto?

L'impresa si giustifica dicendo che, scavando, aveva estratto materiali di risulta portati in discarica e non adatti al riempimento perché non più consentiti e che il terreno ha ceduto per cause non imputabili al lavoro non ben eseguito, visto che il tombino e le tubazioni non hanno avuto problemi.

Ma l'impresa dopo aver portato a discarica la terra non più utilizzabile ha "rimboccato" la terra mancante ???

Ha rimesso a dimora piante e fiori com'erano "ante operam" ?

Il lavoro fatto è stato controllato (ed accettato) da qualcuno ?

Se le risposte sono tutte affermative e che quindi il lavoro svolto dall'Impresa è stato considerato "fatto a regola d'arte", nulla si può imputare all'Impresa.

A questo punto io ripartirei il costo del nuovo lavoro 50% a carico del proprietario del giardino privato e per il 50% come nella precedente ripartizione (cioè "50% a tutto il condominio e 50% alla verticale interessata").

×