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egico

Spese per antenna centralizzata

nel nostro condominio si è resa necessaria l'installazione dell'impianto dell'antenna centralizza (prima non esisteva).

Nel condominio abitano 4 condomini e in altrettanti locali vi sono degli uffici che non sono interessati all'impianto televisivo.

I lavori sono consistiti nell'antenna sul tetto con una cenralina.Poi e ststo fatto passare il cavo per tutta la scala fino alle cassette di derivaione per ogni singolo appartamento.

Per i 4 condomini che vi abitano il cavo è stato portato fino all'interno delle singole abitazioni.

Come va ripartrita la spesa?

La regola, fin alla scatola di diramazione per poi proseguire all'interno degli appartamenti, in parti uguali.

Aggiungo se all'interno degli appartamenti sono state installate n. prese uguali per tutti, ripartirei l'intero importo in parti uguali, non cambia nulla. Se sono state installate delle prese aggiuntive, fate quantificare la presa dall'installatore che sottraete dallimporto totale e addebitate al singolo condomino.

 

Modificato Da - gold_re il 25 Nov 2009 18:53:01

Esatto, parti uguali;

 

La Cassazione, Sez. II, sentenza 2916 del 2.8.69, ha ritenuto legittimo il riparto in parti uguali della spesa relativa alla riparazione e ricostruzione dell'antenna televisiva.

Scritto da egico il 25 Nov 2009 - 13:08:44:vi sono degli uffici che non sono interessati all'impianto televisivo.
Credo però che la domanda dell'OP non fosse se dividere a millesimi o parti uguali o distanza o qualcosa altro.

Ma fosse se i 4 uffici si potevano dissociare dall'impianto e farlo (realizzare) e pagare solo ai 4 appartamenti.

Cioè se ho capito bene la domanda, i 4 uffici non vorrebbero neanche la predisposizione condominale al confine del pianerottolo.

 

Sarebbe accettabile questa volontà?

se sono 4 contro 4 (totale=8) che maggioranza sarebbe necessaria per approvare questa spesa in assemblea anche ai dissenzienti? L'OP parla genericamente di "antenna" quindi potrebbe trattarsi solo della terrestre e non della satellitare, quindi il 1/3 potrebbe non bastare?

La spesa verrà ripartita inparti uguali solo tra coloro che hanno accettato.

In ragione anche del fatto che prima non esisteva l'impianto centralizzato e quindi riterrei la spesa voluttuaria ed i dissenzienti non sono obbligati a partecipare.

Un domani qualora i dissenzienti volessoro collegarsi dovranno pagare la loro quota calcolata sulla spesa sostenuta dagli altri per l'installazione comprensiva di tutte le eventuali spese di manutenzione sostenute fino a quella data.

Riporto la comunicazione del 12 11 u.s.:

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(12/11/2009)

Soprattutto nell’ultimo decennio è aumentato a dismisura il numero delle antenne paraboliche che hanno invaso, tetti, balconi e facciate in condominio. L'insopprimibile diritto costituzionalmente di manifestare il proprio pensiero con ogni mezzo di diffusione, spesso rischia però di pregiudicare il decoro architettonico delle città, ormai trasformate in una selva di colorate antenne paraboliche.

 

I singoli condomini, che non possono opporsi al diritto di ciascuno di installare antenne radio-televisive, spesso trovano motivo di litigio nel proliferare di un disordine causato dalle iniziative dei singoli. La legge è venuta incontro alle nuove esigenze di informazione e decoro e già a partire dal 1998, ha stabilito che gli immobili composti di più unità abitative, di nuova costruzione e soggetti a ristrutturazione generale, devono avvalersi, per la ricezione delle trasmissioni radiotelevisive satellitari di antenne collettive, quindi centralizzate, demandando alle amministrazioni l'emanazione di regolamenti per l'installazione di antenne nei centri storici al fine di garantire la salvaguardia del decoro paesaggistico.

 

Le maggioranze utili, nelle deliberazioni assembleari, al fine dell’approvazione dell’installazione di un impianto centrale (terrestre o satellitare) sono adesso ridotte ad almeno un terzo dei partecipanti al condominio (che siano maggioranza in assemblea) e ad un terzo del valore millesimale generale. Questo facilita l’approvazione della delibera evitando così quel proliferare disarmonico di una antenna per ogni utente.

 

E’ stato corretto, almeno in questo caso, il concetto di “innovazione” che ora prevede anche questo nuovo profilo detto “necessaria” che impone anche ai dissenzienti e contrari l’accettazione della decisione assembleare di dotarsi di impianto centralizzato e la partecipazione alla spesa comune.

 

Può servire?

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