Vai al contenuto
Nicola L.

Ripartizione spese riscaldamento "consumo involontario "

Un condomino ( proprietario di due appartamenti all'ultimo piano - 8° -) chiede che le spese del consumo involontario siano ripartite non con i nuovi millesimi elaborati secondo la normativa 10200 ma con la vecchia tabella millesimale del riscaldamento. Nell'ultima assemblea del mese di settembre 2017, presenti 17 condomini su 24 per un totale di 694 millesimi,l'amministratore ha consegnato ad ogni condomino - con l'avviso di convocazione assembleare inviata 20 giorni prima - il prospetto delle nuove tabelle millesimali per la climatizzazione invernale. L'amministratore ha spiegato ai condomini presenti che l'assemblea non può decidere liberamente l'approvazione delle nuove tabelle da quando il Dlgs.102/2014 è stato pubblicato in gazzetta ufficiale e all'art.9 si cita la normativa UNI 10200 quale unico metodo ammissibile per il riparto delle spese del consumo involontario. Il verbale di assemblea è stato consegnato a tutti i condomini presenti ed assenti ( a scanso di equivoci o ripensamenti da parte di alcuni ); non ci sono state obiezioni da parte di nessuno. Ora nel rendiconto del bilancio condominiale il condomino all'ultimo piano propone la richiesta di cui sopra non per il primo anno - facoltativo secondo la normativa - ma per sempre.

La mia perplessità sta nel fatto che ci vorrebbe l'unanimità dei millesimi (1000/1000) non solo ma può l'assemblea regolamentare una decisione che, penso ma posso sbagliare,non spetta ad essa ma al giudice?

Non è un quesito ma una domanda seria rivolta a tutti amici del forum.

La legge prevede che per ripartire i consumi involontari si debba applicare la UNI 10200, a meno che non ci siano le condizioni per poter derogare (squilibri di fabbisogno energetico tra appartamenti superiori al 50%). In tal caso è possibile ripartire la quota fissa in base ai VECCHI millesimi di riscaldamento.

 

Premesso ciò, la nuova tabella dei millesimi di riscaldamento deve essere approvata dall'assemblea, perché da essa potrebbero emergere gli squilibri e, quindi, il condominio potrebbe anche chiedere il rilascio di una perizia per derogare.

 

Tale decisione viene presa a maggioranza (500 millesimi).

 

QUINDI:

 

L'amministratore sbaglia quando dice che l'assemblea non può decidere liberamente.

 

L'assemblea, se ci sono gli estremi, può decidere di chiedere una perizia per derogare alla UNI 10200 e ripartire la quota fissa in base alle vecchie tabelle millesimali.

 

Aggiungo che tutti i vecchi edifici non coibentati di classe F o G sono nelle condizioni di poter derogare.

Nell'ultima assemblea del mese di settembre 2017, presenti 17 condomini su 24 per un totale di 694 millesimi, ...

Il verbale di assemblea è stato consegnato a tutti i condomini presenti ed assenti ( a scanso di equivoci o ripensamenti da parte di alcuni ); non ci sono state obiezioni da parte di nessuno.

Se nessuno ha obiettato o votato contro, oppure impugnato con ricorso iniziando dalla mediazione con l'assistenza di un legale entro 30 giorni come previsto dall'art. 1137 cc, l'assemblea ha preso atto della norma, e se non ci sono elementi validi con perizia asservata per una deroga, la nuova tabella è approvata, e purtroppo non si possono usare i vecchi millesimi per più di un anno.

Aggiungo che se la nuova tabella non è stata approvata dall'assemblea con regolare delibera, la ripartizione è NULLA!

 

Infatti, trattandosi di una modificazione di un criterio di ripartizione già esistente, l’applicazione della nuova tabella millesimale riguardante la quota involontaria deve essere approvata secondo quanto previsto dall’art. 1136, 2 comma, c.c.

Aggiungo che se la nuova tabella non è stata approvata dall'assemblea con regolare delibera, la ripartizione è NULLA!

 

Infatti, trattandosi di una modificazione di un criterio di ripartizione già esistente, l’applicazione della nuova tabella millesimale riguardante la quota involontaria deve essere approvata secondo quanto previsto dall’art. 1136, 2 comma, c.c.

Nessuno ha obiettato e se nessuno impugna per una presunta nullità, e nei termini dell'art. 1137 cc la delibera è stata approvata per presa d'atto;

Tale conclusione è stata ribadita dalla famosa sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n. 18477/10, laddove essa - richiamando alcune pronunce di legittimità (sent. 25 gennaio 1990 n. 431; 20 gennaio 1977 n. 298; 3 gennaio 1977 n. 1) - statuisce che "la tabella millesimale serve solo ad esprimere in precisi termini aritmetici un già preesistente rapporto di valore tra i diritti dei vari condomini, senza incidere in alcun modo su tali diritti".In modo ancora più chiaro la stessa sentenza ribadisce che "il fine dei condomini, quando approvano il calcolo delle quote, è solo di quello di prendere atto della traduzione in frazioni millesimali di un rapporto di valori preesistente". In definitiva, secondo le Sez. Un., la delibera assembleare di approvazione delle tabelle millesimali è il risultato di un'operazione meramente tecnico-cognitiva, non discrezionale-volitiva.

--> https://www.condominioweb.com/tutto-e-di-piu-sulle-tabelle-millesimali.1250

L'amministratore ha spiegato ai condomini presenti che l'assemblea non può decidere liberamente l'approvazione delle nuove tabelle da quando il Dlgs.102/2014 è stato pubblicato in gazzetta ufficiale e all'art.9 si cita la normativa UNI 10200 quale unico metodo ammissibile per il riparto delle spese del consumo involontario.

L'amministratore ha palesemente spiegato il falso!

L'amministratore ha palesemente spiegato il falso!
Se l'amministratore ha palesemente spiegato il falso, si può impugnare, non è vietato.
L'amministratore ha palesemente spiegato il falso!

Confermo.

 

Anche perché l'amministratore ha citato il dlgs 102/2014, ma non le modifiche del dlgs 141/2016 che CONSENTONO DI DEROGARE, laddove possibile.

... le modifiche del dlgs 141/2016 che CONSENTONO DI DEROGARE, laddove possibile.
Parole sagge, ma deve esserci una perizia asservata per poter derogare. --> post #3

Questo tema è stato lungamente discusso, ma ripetere aiuta. L'amministratore offre una mezza verità che nasconde la parte non detta. È vero che l'Assemblea non può decidere in assoluto ma può decidere se derogare ( se esistono i presupposti) e può verificare direttamente o tramite suoi consulenti se il lavoro del tecnico è corretto. Neanche l'unanimità è sufficiente per derogare

Questo tema è stato lungamente discusso, ma ripetere aiuta. L'amministratore offre una mezza verità che nasconde la parte non detta. È vero che l'Assemblea non può decidere in assoluto ma può decidere se derogare ( se esistono i presupposti) e può verificare direttamente o tramite suoi consulenti se il lavoro del tecnico è corretto. Neanche l'unanimità è sufficiente per derogare

Infatti, l'amministratore avrebbe dovuto dire all'assemblea che c'è la possibilità di derogare tramite perizia.

 

Altrimenti, come fa l'assemblea a sapere che può chiedere la perizia???

Altrimenti, come fa l'assemblea a sapere che può chiedere la perizia???
Se il tecnico incaricato non ha trovato motivi per la deroga e l'assemblea ingenuamente o consapevolmente ha accettato quanto il tecnico ha stabilito senza impugnare che si fa? Ora Nicola L. lo sa e può consigliare i condomini sulla procedura, sempre che ci sia il tempo necessario all'impugnazione.

Potranno forse ottenere da un'altro tecnico una perizia asservata buona per la deroga, ma dovranno adire al giudice e far annullare quanto già stabilito ingenuamente o consapevolmente.

Questo tema è stato lungamente discusso, ma ripetere aiuta. L'amministratore offre una mezza verità che nasconde la parte non detta. È vero che l'Assemblea non può decidere in assoluto ma può decidere se derogare ( se esistono i presupposti) e può verificare direttamente o tramite suoi consulenti se il lavoro del tecnico è corretto. Neanche l'unanimità è sufficiente per derogare

Il tecnico non ha detto che c'erano i presupposti per derogare,perchè non ci sono. Nelle molte perizie che si stanno facendo basta alterare un parametro per ottenere i risultati che si vogliono. L'ingegnere ha svolto una perizia corretta. Ritengo che se qualcuno vorrà, potrà farsi fare anche una perizia per conto proprio; ma rimane sempre una perizia di parte. Allora la cosa migliore è andare nelle giuste sedi in modo tale venga nominato un CTU così nessuno potrà,alla fine, obiettare qualcosa.

L'amministratore ha spiegato ai condomini presenti che l'assemblea non può decidere liberamente l'approvazione delle nuove tabelle da quando il Dlgs.102/2014 è stato pubblicato in gazzetta ufficiale e all'art.9 si cita la normativa UNI 10200 quale unico metodo ammissibile per il riparto delle spese del consumo involontario.

E' questo il punto in cui non mi trovo d'accordo.

L'assemblea non può decidere sull'impianto normativo, non potrebbe decidere come vorrebbe il proprietario dell'ottavo piano, non potrebbe decidere coefficienti correttivi, ma può liberamente decidere di non approvare quelle tabelle se ritiene che esse siano sbagliate

E' questo il punto in cui non mi trovo d'accordo.

L'assemblea non può decidere sull'impianto normativo, non potrebbe decidere come vorrebbe il proprietario dell'ottavo piano, non potrebbe decidere coefficienti correttivi, ma può liberamente decidere di non approvare quelle tabelle se ritiene che esse siano sbagliate

Il termine per applicare la norma uni 10200 è già scaduto esattamente 7 mesi fa, ad evitare eventuali sanzioni si deve applicare la norma gusta o sbagliata che sia, perciò l'assemblea non può non approvare, anche perchè lo stesso Nicola afferma "L'ingegnere ha svolto una perizia corretta" ma chi vuole "potrebbe farsi fare anche una perizia per conto proprio", e se questa controperizia troverà qualche anomalia in quella applicata "la cosa migliore è andare nelle giuste sedi in modo tale venga nominato un CTU" (post # 14).
Il tecnico non ha detto che c'erano i presupposti per derogare,perchè non ci sono.

E' stato chiesto?

 

La maggior parte dei tecnici non lo dice perché GUADAGNA DI PIU' RIFACENDO LE TABELLE!

 

Nelle molte perizie che si stanno facendo basta alterare un parametro per ottenere i risultati che si vogliono.

Bravissimo, HAI DETTO BENE!

 

MA lo stesso vale per il contrario, quindi VACCI PIANO A DIRE CHE I PRESUPPOSTI NON CI SONO!

MA lo stesso vale per il contrario, quindi VACCI PIANO A DIRE CHE I PRESUPPOSTI NON CI SONO!
Per affermare che i presupposti per derogare ci sono, è necessaria una perizia asservata, se il tecnico incaricato non l'ha rilasciata significa che non ci sono, oppure il tecnico dichiara il falso con il rischio di essere cancellato dall'albo.

Per appurare che i requisiti alla deroga ci sono, si dovrebbe incaricare un altro tecnico per smentire il precedente, cose già dette e ripetute.

 

Off Topic, sarebbe opportuno non scrivere in stampatello e grassetto, perchè nel Forum vuol dire gridare forte. Grazie.

E' stato chiesto?

 

La maggior parte dei tecnici non lo dice perché GUADAGNA DI PIU' RIFACENDO LE TABELLE!

Bravissimo, HAI DETTO BENE!

 

MA lo stesso vale per il contrario, quindi VACCI PIANO A DIRE CHE I PRESUPPOSTI NON CI SONO!

E' stato chiesto all'ing. Non ci sono i presupposti. Gli squilibri che ci sono stati nel ns. condominio sono intorno al 22%. L'anomalia secondo me sta nella ripartizione delle spese che entrano sotto la voce " involontario " esempio: 1) la manutenzione della caldaia - perchè non ripartirla con la tabella millesimale di proprietà? 2) la lettura dei contabilizzatori - perchè non ripartirla in base ai contabilizzatori che ognuno ha in casa? 3) anche le altre spese gestionali dell'impianto; mentre ripartirei con questa tabella la percentuale di combustibile calcolata dal rapporto tra il valore misurato del contatore di impulsi allocato nella centrale termica e la sommatoria di tutte le unita rilevazione (contabilizzatori): nel ns.caso 22%. La spesa con questo riparto sarebbe più equa e non ci sarebbero grosse differenze nei pagamenti. Per spiegarmi meglio faccio un esempio banale tipo " calcolo della casalinga " - chi usa l'ascensore dal piano zero al 1° piano consuma un centesimo di euro; chi lo usa dal piano zero all'8° consuma 8 cent. Mosquiton che questa legge impone,obbliga ecce ecc. è una legge che andrebbe rivista e fatta con la testa e non come è stata fatta. Per quanto riguarda i presupposti - per ottenere i risultai che si vogliono - ci sono molti metodi: alcuni cartacei e altri tecnici e strumentali e l'indagine strumentale per avere una perizia asseverata,seria, costa a differenza della cartacea.Premesso che tutto è stato fatto secondo regole e ritornando al mio questito.post #1 la domanda è: l'assemblea ha il potere decisionale per stabilire la ripartizione delle spese del consumo involontario con la vecchia tabella millesimale del riscaldamento?.

Non mi stare a ripetere tutta la tiritera che conosco bene come la conosci tu e altri amici del forum che ringrazio per le risposte: risposta secca si/no - motivata però.

Grazie a tutti.

E' stato chiesto all'ing. Non ci sono i presupposti. Gli squilibri che ci sono stati nel ns. condominio sono intorno al 22%. L'anomalia secondo me sta nella ripartizione delle spese che entrano sotto la voce " involontario " esempio: 1) la manutenzione della caldaia - perchè non ripartirla con la tabella millesimale di proprietà? 2) la lettura dei contabilizzatori - perchè non ripartirla in base ai contabilizzatori che ognuno ha in casa? 3) anche le altre spese gestionali dell'impianto; mentre ripartirei con questa tabella la percentuale di combustibile calcolata dal rapporto tra il valore misurato del contatore di impulsi allocato nella centrale termica e la sommatoria di tutte le unita rilevazione (contabilizzatori): nel ns.caso 22%. La spesa con questo riparto sarebbe più equa e non ci sarebbero grosse differenze nei pagamenti. Per spiegarmi meglio faccio un esempio banale tipo " calcolo della casalinga " - chi usa l'ascensore dal piano zero al 1° piano consuma un centesimo di euro; chi lo usa dal piano zero all'8° consuma 8 cent. Mosquiton che questa legge impone,obbliga ecce ecc. è una legge che andrebbe rivista e fatta con la testa e non come è stata fatta. Per quanto riguarda i presupposti - per ottenere i risultai che si vogliono - ci sono molti metodi: alcuni cartacei e altri tecnici e strumentali e l'indagine strumentale per avere una perizia asseverata,seria, costa a differenza della cartacea.Premesso che tutto è stato fatto secondo regole e ritornando al mio questito.post #1 la domanda è: l'assemblea ha il potere decisionale per stabilire la ripartizione delle spese del consumo involontario con la vecchia tabella millesimale del riscaldamento?.

Non mi stare a ripetere tutta la tiritera che conosco bene come la conosci tu e altri amici del forum che ringrazio per le risposte: risposta secca si/no - motivata però.

Grazie a tutti.

NO, se tutto è stato fatto secondo le regole e non ci sono le condizioni per derogare, si deve usare la tabella secondo la UNI 10200.

 

L'assemblea non può decidere altri criteri, neanche all'unanimità.

 

Però, perdonami... da quanto dici nei punti 1) 2) e 3) ho qualche dubbio che tutto sia stato fatto secondo le regole!

😂

NO, se tutto è stato fatto secondo le regole e non ci sono le condizioni per derogare, si deve usare la tabella secondo la UNI 10200.

 

L'assemblea non può decidere altri criteri, neanche all'unanimità.

 

Però, perdonami... da quanto dici nei punti 1) 2) e 3) ho qualche dubbio che tutto sia stato fatto secondo le regole!

😂Io invece credo più a Nicola che è parte in causa, se lui dice che è tutto in regola sarà così sino a prova contraria.

NO, se tutto è stato fatto secondo le regole e non ci sono le condizioni per derogare, si deve usare la tabella secondo la UNI 10200.

 

L'assemblea non può decidere altri criteri, neanche all'unanimità.

 

Però, perdonami... da quanto dici nei punti 1) 2) e 3) ho qualche dubbio che tutto sia stato fatto secondo le regole!

😜

Io invece credo più a Nicola che è parte in causa, se lui dice che è tutto in regola sarà così sino a prova contraria.

Nicola ha posto un quesito e Mosquiton correttamente ha risposto. Non c'è nulla da credere.

Che ci piacciano o no i modi di porsi di Mosquiton , sono convinto che le sue conoscenze siano superiori a quelle di tanti tecnici

Nicola ha posto un quesito e Mosquiton correttamente ha risposto. Non c'è nulla da credere.

Che ci piacciano o no i modi di porsi di Mosquiton , sono convinto che le sue conoscenze siano superiori a quelle di tanti tecnici

Non conosco le "conoscenze" di Mosquiton, per cui su questo fatto non posso dire assolutamente nulla, ma se un utente scrive che è tutto in regola, credo più a lui, e permettimi di essere scettico se un altro mette in dubbio questa affermazione.
×